Il keniano Kibiwott Kandie, medaglia d’argento mondiale nei campionati di mezza maratona disputati a Gdynia in Polonia nel 2020, e la tedesca Konstanze Klosterhalfen si sono aggiudicati la vittoria nelle gare maschili e femminili della Half Marathon de Valencia Trinidad Alfonso EDP, gara su strada del World Athletics Elite Label disputata ieri mattina nella città spagnola.
Kandie, che proprio a Valencia nel 2020 aveva ottenuto il record del mondo sui 21,097 km con il crono di 57’32 poi superato il 19 luglio di quest’anno per un solo centesimo, dall’ugandese Jacob Kiplimo, ha chiuso di fatto la gara al 14esimo chilometro per finire in grande spinta in 58’10, mentre invece l’esordiente sulla distanza Klosterhalfen ha operato l’allungo decisivo solo nell’ultimo chilometro, andando a vincere in 1h05’41.
Contrariamente ad altre edizioni la temperatura non era ideale, 17 gradi e 75% di umidità, per cui la gara maschile è partita più lentamente del previsto con il gruppo di testa, guidato dai pacemaker, che ha percorso i 5 km iniziali in 13’56 rispettando la tabella di marcia che prevedeva un tempo di arrivo di 58’40, con tutti i principali favoriti come Kandie, Sabastian Sawe, il terzo classificato dello scorso anno Daniel Mateiko, Rodgers Kwemoi, il due volte campione del mondo indoor dei 3000 metri Yomif Kejelcha e Tadese Worku, al suo debutto sulla distanza.
Dieci uomini sono rimasti nel gruppo di testa al passaggio dei 10 km, raggiunto in 27’51 che escludeva virtualmente un tempo finale inferiore ai 58 minuti.
Il momento decisivo è arrivato poco dopo il 13esimo chilometro, quando Kandie si è staccato con incredibile facilità per aprire gradualmente un divario considerevole su Mateiko, Kejelcha e Worku. Dopo un 14esimo chilometro in 2’39, il 26enne keniano ha mantenuto la sua velocità per raggiungere il 15esimo in 41’17, avendo percorso i 5 km precedenti in 13’26, con un vantaggio di dieci secondi sul trio degli inseguitori.
Nonostante un calo di ritmo nelle fasi finali, Kandie ha continuato ad aumentare il suo vantaggio e al 20esimo km aveva un margine di 23 secondi, per poi chiudere la sua fatica in prima posizione senza avversari vicini con il suo miglior tempo stagionale di 58’10, il terzo più veloce al mondo di quest’anno.
Sfruttando la sua velocità finalizzata nelle gare in pista, Kejelcha è riuscito a conquistare il secondo posto in 58’32 e realizzare il suo obiettivo pre-gara di battere il record etiope, mentre Mateiko connazionale di Kandie ha completato il podio con il tempo di 58’40 davanti all’altro etiope Worku che ha chiuso al debutto in 58’47.
Le dichiarazioni di Kandie: “Mi sono preparato duramente per questa gara negli ultimi due mesi e lo sforzo è stato ripagato oggi. Nonostante l’umidità, mi sono sentito bene per tutto il percorso e ho deciso di aumentare il ritmo dopo la metà della corsa per cui sono abbastanza soddisfatto della mia prestazione“.
I primi 10 uomini classificati
-
1 Kibiwott Kandie (KEN) 58’10
-
2 Yomif Kejelcha (ETH) 58’32
-
3 Daniel Mateiko (KEN) 58’40
-
4 Tadese Worku (ETH) 58’47
-
5 Kennedy Kimutai (KEN) 59’04
-
6 Sabastian Sawe (KEN) 59’23
-
7 Ronald Kirui (KEN) 1h00’10
-
8 Isaac Kipkemboi (KEN) 1h00’11
-
9 Edward Cheserek (KEN) 1h00’13
-
10 Weldon Langat (KEN) 1h00’28
La gara femminile
Grande vittoria della debuttante tedesca Konstanze Klosterhalfen, campionessa europea di Monaco di Baviera sui 5000 metri, specialità in cui ha vinto anche il bronzo mondiale a Doha 2019.
Il gruppo principale composto da 8 atlete, Klosterhalfen, le keniane Margaret Chelimo Kipkemboi, bronzo mondiale dei 10.000 metri, Vicoty Chepngeno, Agnes Ngolo, le etiopi Hawi Feysa e Tsigie Gebreselama oltre che dalla pacemaker keniana Jeremiah Cheserek, ha attraversato i 5 km e i 10 km iniziali rispettivamente in 15’29 e 31’08, con una proiezione finale vicino a 1h05 all’arrivo.
Non ci sono stati grandi cambiamenti nei 5 km successivi, percorsi in 15’35, ma a due chilometri dal traguardo sono rimaste in testa solo Klosterhalfen, Feysa e Gebreselama con la 25enne tedesca che, nelle fasi finali, è riuscita ad aprire un varco sulle avversarie per vincere in 1h05’41, mentre Gebreselama ha stabilito il personale a quattro secondi di distanza e Feysa è arrivata terza in 1h06’00.
Le dichiarazioni di Klosterhalfen: “Sono sorpresa e allo stesso tempo felice di quello che sono riuscita a fare oggi e sicuramente cercherò di migliorare il mio tempo la prossima volta, sperando di battere il record tedesco. Ho scelto Valencia per i tempi veloci fatti registrare negli anni precedenti e la mia decisione si è rivelata giusta oggi“.
Le prime 10 donne classificate
-
1 Konstanze Klosterhalfen (GER) 1h05’41
-
2 Tsigie Gebreselama (ETH) 1h05’45
-
3 Hawi Feysa (ETH) 1h06’00
-
4 Agnes Ngolo (KEN) 1h06’38
-
5 Margaret Chelimo (KEN) 1h06’50
-
6 Magdalena Sahuri (KEN) 1h07’07
-
7 Irine Kimais (KEN) 1h07’10
-
8 Purity Komen (KEN) 1h07’27
-
9 Yasemin Can (TUR) 1h07’45
-
10 Vicoty Chepngeno (KEN) 1h07’54
La prestazione dei due azzurri in gara
Ancora un’ottima impressione destata da Pietro Riva in questo suo esaltante 2022 che l’ha visto raggiungere importanti risultati sia in pista che in strada, come quello di ieri mattina mattina dove ha migliorato decisamente di oltre un minuto il suo personale sui 21,097 km del percorso, chiuso nel crono di 1h’00’30.
Nella gara spagnola il 25enne atleta, detentore tra l’altro del primato italiano sui 10 chilometri in strada con 27’50, ha confermato tutti i progressi dell’anno in cui può vantare anche un brillante quinto posto nei 10.000 agli Europei di Monaco.
Con questa prestazione Riva è diventato il quinto italiano di sempre sulla mezza maratona, superando il recente risultato di Yohanes Chiappinelli (1h00’45 di due settimane fa a Pisa in occasione della sua vittoria nel campionato italiano sulla distanza) con il quale condivide il primato dei 10 km su strada.
Le dichiarazioni di Pietro: “Avrei firmato per meno di 1h01 e ho centrato pienamente anche questo obiettivo. Penso di aver ottenuto il massimo di quello che potevo fare, in linea con i riscontri degli ultimi allenamenti. Mi sono sentito subito bene, dietro al pacer del secondo gruppo che ha svolto un ottimo lavoro. Nella prima parte ho capito che era la giornata buona e lì sono stato bravo a non sprecare energie.
Il momento più difficile è stato invece tra il 15° e il 18° km quando senza lepre mi sono messo a fare l’andatura, poi però riagganciando chi era davanti ho avuto un punto di riferimento per arrivare in fondo. Si chiude di fatto una stagione per me molto bella, in cui credo di aver sbagliato non più di un allenamento.
Adesso però vorrei mettermi alla prova nella campestre, che comunque è tutt’altra cosa, e mi piacerebbe entrare nella squadra per gli Europei dell’11 dicembre a Venaria Reale che potrebbe essere davvero competitiva, quindi correrò il 20 novembre nel ‘test event’ al parco della Mandria”.
Nella gara in cui Riva è finito all’undicesimo posto assoluto finale, bel progresso anche dell’altro azzurro, il 23enne Pasquale Selvarolo diciannovesimo in 1h02’00, che ha tolto ventuno secondi al recente personale ottenuto proprio a Pisa nel campionato nazionale.
Le dichiarazioni di Pasquale dopo l’arrivo: “Non è ancora quello che cercavo perché penso di poter fare ancora meglio. Il personale è arrivato, pagando un po’ l’inesperienza nella scelta del gruppo in cui collocarmi.
Ho fatto una partenza cauta, volevo essere lucido, poi ho iniziato a recuperare ma sono rimasto a lungo da solo. Alla fine ho stretto i denti, però chi era davanti a me aveva quasi un minuto di vantaggio.
Per il futuro devo fare più esperienze di questo tipo, sono convinto di poter competere a livello europeo e punterò a migliorarmi ulteriormente sulla spinta dei risultati degli altri azzurri. Ora testa alla prova di selezione per l’Eurocross”.
Tutti i risultati