Un ottimo Meucci secondo nella RomaOstia Half Marathon in 1h00’11

Grande prova dell'azzurro che da un'ottima dimostrazione di forma in una gara dove i crono non sono però omologabili

Splendida prestazione di Daniele Meucci, campione europeo di maratona a Zurigo 2014, nella RomaOstia Half Marathon dove ottiene un ottimo secondo posto con l’eccellente crono di 1h00’11, che sarebbe il suo personale oltre che a soli 4 secondi dal record italiano di Eyob Faniel, ma che non può essere omologato per le caratteristiche del percorso in base alla distanza in linea d’aria tra partenza e arrivo.

Per il 36enne atleta pisano che ha compiuto gli anni proprio lo scorso 7 ottobre, in ogni caso una grandissima iniezione di fiducia per il futuro dopo vari problemi fisici che gli avevano impedito, tra l’altro, di potersi giocare tutte le sue possibilità di partecipazione alle Olimpiadi giapponesi per cui aveva anche il minimo richiesto, pur insieme ad altri tre azzurri.

Veramente coraggiosa e autoritaria oltretutto la condotta di gara dell’azzurro che ha lottato sino alla fine anche per la vittoria, ma alla fine è stato staccato leggermente solo dal vincitore, l’etiope Adisa Tola che ha chiuso con 59’54 in una mattinata fresca.

Le dichiarazioni di Daniele: “Sono particolarmente soddisfatto di aver fatto il secondo miglior crono italiano di sempre. Ho provato a vincere attaccando al 15° chilometro ma alla fine sono contento del secondo posto

C’erano condizioni favorevoli, con il gruppo di testa che correva a un buon ritmo e mi sono detto di provare a stare con loro. È la conferma che sto lavorando bene e che è giusto il cammino intrapreso con il tecnico Luciano Di Pardo. Non ci vediamo spesso per motivi di famiglia, ma ci confrontiamo sempre, anche insieme alla mia compagna Giada Bertucci che mi segue negli allenamenti.

Dopo il record italiano sui 10 chilometri, a Valencia nel gennaio del 2020, sono rimasto fermo per una microfrattura e poi mi ero preparato alla maratona di Londra della passata stagione, che non è andata bene tra l’andatura delle lepri e il meteo inclemente.

Ero ripartito, ma a marzo quando stavo per rientrare dal raduno in Kenya ho preso il covid e ci ho messo tre mesi per ricominciare l’8 giugno, nell’anniversario della scomparsa del mio primo allenatore Massimo Rosellini.

Nelle ultime tre settimane, rispetto alla mezza di Padova corsa in 1h02:40, la condizione è andata decisamente avanti. Ora penso a recuperare, perché l’adrenalina non fa sentire la fatica ma in realtà ne ho fatta di più, e punto a una prossima maratona”.

L’azzurro ha precede il sudafricano Mathanga Mbuleli, terzo in 1h00’17, e tra i battuti ci sono nomi eccellenti come quello di Abraham Cheroben (Bahrain), argento mondiale nel 2018, che si piazza quarto con 1h00’29 mentre è quinto il keniano Lawi Kosgei in 1h01’21.

Al femminile, nell’edizione numero 46 della classica mezza maratona dall’Eur al litorale, cade il record della manifestazione con la vittoria in volata della keniana Joyce Chepkemoi Tele con 1h06’35, davanti alla connazionale Betty Chepkemoi Kibet con 1h06’37 e così entrambe scendono sotto il primato della gara di 1h06’38, realizzato nel 2012 da Florence Kiplagat.

Quinta e migliore delle italiane Rebecca Lonedo, protagonista di un bel debutto in 1h11’45 sulla distanza dei 21,097 chilometri.

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