Quando si corre su strada a Valencia, la cosiddetta Ciudad del Running, specialmente negli ultimi mesi dell’anno quando il clima è particolarmente adatto per le competizioni su distanze lunghe, ci si aspettano sempre dei grandi risultati cronometrici e ovviamente, la Mezza Maratona che si disputerà domenica 22 non si sottrae a questa abituale consuetudine, con grandi prospettive di eccellenti riscontri per tutti i partecipanti tra cui anche l’azzurro Pietro Riva, primatista italiano dei 10 km in strada con 27’50, che torna sui 21,097 chilometri della città spagnola dove è sceso a 1h00’30 un anno fa, e dopo il diciassettesimo posto ai Mondiali di Riga a inizio mese.

Per il 26enne atleta piemontese, il 2023 non è stato un anno semplice per via di un importante problema fisico che lo ha tenuto fermo proprio nei mesi estivi per cui, vista la buona prestazione avuta in Lettonia ai campionati iridati di corsa su strada, a dimostrazione di una condizione in crescita, è presumibile pensare che a Valencia Riva possa esprimersi ancora meglio e quindi cercare di avvicinare il suo limite, già molto vicino all’ora, e magari tentare di abbattere tale barriera, anche se il primato italiano di Yeman Crippa di 59’26, realizzato a Napoli nel febbraio del 2022, appare per adesso fuori portata.

Ricordiamo, in ogni caso, che in stagione Pietro si è confermato campione italiano dei 10.000 su pista, all’inizio di maggio a Brescia prima di essere costretto a fermarsi, e pure dei 10 km su strada a Pescara poco più di un mese fa, mentre l’anno scorso è stato brillante quinto nei 10.000 metri agli Europei di Monaco di Baviera.

E’ allenato a Rubiera dall’olimpionico Stefano Baldini e parteciperà alla gara per la terza volta, essendo riuscito anche nella prima esperienza, quella del 2018 completata in 1h02’19, ad ottenere un miglioramento cronometrico rispetto al suo limite precedente.

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Le dichiarazioni di Riva: “Stavolta penso al crono mentre nella rassegna iridata contava soprattutto il piazzamento e ho raggiunto il proposito di entrare nei primi venti. La forma c’è, il percorso è filante. Cercherò di osare un po’ di più, di rischiare qualcosa, a costo di soffrire nel finale.

A maggio ho avuto una lesione alla fascia plantare sinistra, che mi ha costretto a rinunciare alla Coppa Europa dei 10.000 metri. Sono rimasto fermo fino all’inizio di luglio, ma soltanto un mese più tardi ho potuto riprendere la preparazione. Mi manca un primato personale quest’anno. Sarebbe bello poterlo avvicinare per mettere una ‘toppa’ a questa stagione e proverò a stare il più possibile nel gruppo che punta a correre intorno all’ora”.

Come sempre è ricco di stelle il cast del Medio Maratón Valencia Trinidad Alfonso Zurich, guidato dai keniani Sabastian Sawe che vanta un personale di 58’58, fresco campione del mondo con 59’10 a Riga, e Kibiwott Kandie, ex primatista mondiale sulla distanza con 57’32 proprio a Valencia nel 2020, senza dimenticare l’etiope Yomif Kejelcha, secondo nella scorsa edizione in 58’32 e argento iridato nei 5 km su strada a Riga.

Ma in tutto sette atleti si presentano con un personale inferiore ai 59 minuti con anche keniani Stephen Kiprop (58’42) e Mathew Kimeli (58’43), oltre agli etiopi Tadese Worku (58’47) e Hagos Gebrhiwet (58’55), oro nei 5 km a Riga.

Super sfida anche al femminile con la keniana vicecampionessa del mondo Margaret Chelimo Kipkemboi (1h05’26) e l’etiope Gotytom Gebreslase (1h05’36), argento in maratona ai Mondiali di Budapest, ma anche la tedesca primatista europea Melat Kejeta (1h05’18) e l’altra keniana Irine Cheptai (1h05’53 un mese fa a Copenhagen).

Partenza e arrivo nella zona universitaria, su un percorso lievemente modificato rispetto all’anno scorso ma che promette di essere veloce, con start alle ore 8.25 di domenica 22.

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