L’azzurra di origini ucraine Sofiia Yaremchuk, che il 3 dicembre dello scorso anno ha riscritto il primato italiano della 42,195 km sulle strade di Valencia con il tempo di 2h23’16, correrà questa mattina nella mezza maratona di Napoli con l’intento principale di verificare la condizione al rientro dopo quattro settimane di allenamento in Kenya, ma con la possibilità oggettiva di poter attaccare anche il primato nazionale sui 21,097 km realizzato nel 2011 da Nadia Ejjafini con 1h08’27.

La ventinovenne atleta che ha ottenuto la cittadinanza italiana dal gennaio del 2021, ma la cosiddetta eleggibilità che le consente di vestire la maglia azzurra solo dall’ottobre dell’anno scorso, vanta un personale sulla distanza della gara odierna di 1h’09″09 realizzato a Praga il 2 aprile 2022, ma la sua indiscutibile ulteriore crescita agonistica degli ultimi due anni, se unita a condizioni meteo favorevoli e a un percorso che si è sempre mostrato veloce, potrebbero certamente consentirle di fare un grande crono in una disciplina che ricordiamo farà parte degli Europei di Roma a giugno, mentre la maratona a cui Yaremchuk è già qualificata ufficialmente si disputerà nell’ambito del programma olimpico di Parigi 2024.

Tra le avversarie dell’azzurra la keniana Angela Tanui, vincitrice nel 2019, sesta nella maratona dei Mondiali di Eugene 2022, l’etiope Anchinalu Dessie accreditata di 1h07’30 a Milano lo scorso anno, l’altra keniana Nancy Chepleting Meli e la tedesca Kristina Hendel.

Embed from Getty Images

Le dichiarazioni di Sofiia alla vigilia: “La Napoli City Half Marathon è l’inizio della stagione delle Olimpiadi, è una gara importante, da qui comincia tutto. Ora vesto con grande orgoglio la maglia della Nazionale italiana, sono molto felice, mi dà stimoli e forte motivazione per fare sempre un passo in più.

Lo stage di quattro settimane in Kenya è stata lungo davvero, perché abbiamo fatto tanto, tantissimo allenamento. Lì è stupendo ma è anche tutto collinare con continue salite e discese. Nei momenti di recupero più blandi alla fine non riposi mai, tutto è sempre molto allenante ed efficace.

Dopo il record italiano fatto a Valencia, e il primo periodo di recupero, abbiamo fatto una ricostruzione con tanto volume e tanto lavoro aerobico, dunque sempre circa 185 km alla settimana, mai ritmi forti ma comunque muscolarmente impegnativi. Da ora introdurremo i ritmi veloci.

Ho già corso nella mezza di Napoli due anni fa, (n.d.r. terza in 1h10’11) e anche allora venivo dagli allenamenti in Kenya, ero scossa per quanto stava accadendo in Ucraina, ma feci un tempo che mi lasciò belle sensazioni positive. Se non ci sarà vento sono sicura sarà così anche quest’anno. A farmi da lepre ci sarà sempre Marco Salami, è forte e mi dà sempre un grande aiuto, ha sempre le parole giuste.”

Tra gli uomini è annunciato l’azzurro Yassine Rachik che vanta un personale di 1h02’29 realizzato proprio a Napoli nel 2019 ma nel cast anche diversi atleti con tempi inferiori all’ora, tra cui il keniano Brian Kwemoi vincitore della mezza di Pechino nel 2023 con 59’37 e poi l’etiope Mosinet Geremew, uomo da 2h02’55 nei 42,195 km, in carriera sul podio nelle maratone di Londra, Chicago e Berlino ma da seguire anche Benard Biwott, che vanta un 59’44 a Santa Pola nel 2023.

Embed from Getty Images
Sport OK Junior