La primatista italiana dei 5000 metri in pista, Nadia Battocletti, ha brillantemente chiuso la sua infinita stagione agonistica tagliando il traguardo dei 5 km dell’edizione inaugurale dei Mondiali di corsa su strada, disputati a Riga in Lettonia, al quinto posto con il nuovo record italiano in 14’45, lasciandosi alle spalle l’ugandese Joy Cheptoyek e la statunitense Weini Kelati, le quali hanno a loro volta migliorato i propri limiti nazionali correndo rispettivamente in 14’50 e in 15’10.

Con questa straordinaria prestazione Battocletti, finalista olimpica e mondiale dei 5000 metri, ha sfiorato di un secondo il record europeo detenuto dall’olandese Sifan Hassan con 14’44” e stabilito il suo terzo primato italiano della stagione dopo quelli sulle distanze dei 5000 metri con 14’41”30 al meeting della Diamond League di Londra e dei 10 km su strada con 31’36 a Pescara.

Nadia ha superato di quasi mezzo minuto il suo precedente limite nazionale su strada di 15’13 stabilito a Herzogenaurach in Germania nel 2022 mentre l’altra azzurra impegnata, Federica Del Buono, si è piazzata al ventunesimo posto 16’03”, tempo con cui ha migliorato il precedente primato personale realizzato del 2014 con 16’34 alla Boclassic di Bolzano.

La vittoria finale è andata alla keniana Beatrice Chebet che ha ottenuto il secondo titolo mondiale di questa stagione, dopo il successo dello scorso febbraio ai Campionati del Mondo di corsa campestre di Bathurst in Australia, e la terza medaglia iridata complessiva comprendendo anche il bronzo ai Mondiali di Budapest sui 5000 metri.

Chebet ha tagliato il traguardo in 14’35 stabilendo il quinto miglior tempo della storia sulla distanza e precedendo di quattro secondi la connazionale Lilian Rengeruk, medaglia di bronzo ai Mondiali di cross nel 2017 oltre che vincitrice sui 5000 metri nella tappa della Diamond League di Bruxelles.

L’etiope Ejgayehu Taye ha completato il podio vincendo il bronzo in 14’40” con un secondo di vantaggio sulla diciottenne Medina Eisa.

Un gruppo di sette atlete composto da Chebet, Rengeruk, Joy Cheptoyek, Nadia Battocletti, Medina Eisa e Weini Kelati è transitato compatto al 3 km in 8’53, ma poi quando il gruppo ha accelerato, Kelati ha perso terreno con Taye che ha preso al comando al passaggio al 4° km in 11’47, e infine la competizione si è risolta in una lotta spalla a spalla allo sprint tra Taye, Chebet, Rengeruk e Eisa con la vincitrice che ha lanciato l’attacco finale a 200 metri dall’arrivo.

Beatrice Chebet: “Non è stata una gara facile ma ero fiduciosa di potercela fare. Quando ho corso la mia ultima gara in pista nella finale della Diamond League a Eugene mi sentivo in forma e ho capito che potevo conquistare questo titolo. E’ stata una gara straordinaria. Sono davvero felice di questa stagione. Ho vinto due titoli mondiali di cross e di mezza maratona e ho corso i 5000 metri in 14’05”92 nella finale della Diamond League di Eugene”.

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5 km maschili

Hagos Gebrhiwet ha vinto il suo primo titolo mondiale a livello seniores conquistando la vittoria sui 5 km maschili in 12’59” dieci anni dopo essersi aggiudicato la medaglia d’oro nella gara juniores ai Campionati del mondo di corsa campestre.

Il ventinovenne etiope ha battuto per tre secondi il connazionale Yomif Kejelcha (13’02”). Il keniano Nicholas Kipkorir Kimeli (vincitore della Dimaond League nel 2022) ha completato il podio vincendo la medaglia di bronzo in 13’16”.

Il gruppo di testa ha coperto il primo chilometro in 2’41”. Dopo cinque minuti di gara Kejelcha ha incominciato a spingere sull’acceleratore facendo registrare un parziale di 2’39” nel secondo chilometro. Cornelius Kemboi era in seconda posizione con Gebrhiwet e Kipkorir alle sue spalle.

Kejelcha ha provato ad incrementare il ritmo sul Ponte Vansu nelle vicinanze del centro storico di Riga raggiungendo il terzo chilometro in 7’58” insieme a Gebrhiwet.

Kejelcha ha provato a staccare Gebrhiwet con un penultimo km cronometrato in 2’31”. Gebrhiwet ha preso la testa all’ingresso dell’ultima curva a circa 400 metri dalla fine.

Kejelcha ha provato a rispondere al connazionale. I due etiopi hanno corso un testa a testa fino all’attacco decisivo di Gebrhiwet nei metri finali.

Il diciottenne eritreo Dawit Seare ha superato Kemboi nelle fasi finali della gara tagliando il traguardo in quarta posizione con il record nazionale di 13’21” con tre secondi di vantaggio sul keniano.

Gebrhiwet ha aggiunto questo successo ad un palmares che comprende l’argento ai Mondiali di Mosca 2013 e i due bronzi ai Mondiali di Pechino 2015 e alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016 sempre sui 5000 metri. In questa stagione il ventinovenne etiope ha migliorato il record personale sui 5000 metri in 12’42”18 nella tappa della Diamond League a Montecarlo e si è piazzato al sesto posto su questa distanza ai Mondiali di Budapest.

Hagos Gebrhiwet: “Quando sono arrivato a Riga per questa gara, ho ripensato ai Mondiali di Budapest, dove non sono stato bene e non sono riuscito ad esprimermi al meglio. Sono orgoglioso della mia vittoria di oggi. E’ un momento storico per me e per il mio paese perché sono diventato il primo atleta a vincere il titolo mondiale sui 5 km su strada. Un anno fa non avrei mai pensato di gareggiare in questi campionati.

Sono felice di essere venuto qui e di aver portato a casa la vittoria. La grande differenza tra Budapest e Riga è stata il clima. Le condizioni climatiche di Riga sono molto simili a quelle dell’Etiopia. A Budapest faceva molto caldo e non mi sono sentito molto bene. Oggi c’era un po’ di vento, ma la gara è stata di altissimo livello. Siamo partiti molto forte. Il rettilineo conclusivo e lo sprint finale sono stati molto duri per me, ma ora sono il campione del mondo ed è l’aspetto più importante”.

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Miglio femminile

La ventunenne etiope Diribe Welteji ha vinto la medaglia d’oro del miglio femminile migliorando il record del mondo con 4’20”98. Welteji ha battuto a sorpresa la connazionale Freweyni Hailu (4’23”06) e la campionessa mondiale dei 1500 e dei 5000 metri Faith Kipyegon (4’24”13).

Welteji ha battuto il precedente record dei 1609 metri su strada stabilito dalla statunitense Nikki Hiltz a Des Moines con 4’27”97.

Kipyegon e Welteji hanno preso la testa della gara staccando di due secondi Hailu e la keniana Nelly Chepchirchir transitando al primo chilometro in 2’41”00. Welteji ha lanciato lo sprint a 150 metri dalla fine aggiudicandosi il primo titolo mondiale della sua carriera a livello seniores. Kipyegon non è riuscita a reagire all’attacco di Welteji ed è stata superata nei metri finali anche da Freweyni Hailu.

Welteji si mise in luce nel 2018 quando vinse la medaglia d’oro ai Mondiali under 20 sugli 800 metri a Tampere 2018 a 16 anni. Successivamente si è aggiudicata due medaglie d’argento ai Mondiali di Nairobi 2021 sui 1500 metri e ai Mondiali di Budapest 2023 sempre sui 1500 metri alle spalle di Kipyegon.

Chepchirchir, quinta classificata ai Mondiali di Budapest sui 1500 metri, ha tagliato il traguardo al quarto posto in 4’31”18. L’australiana Jessica Hull si è piazzata al quinto posto in 4’32”45 dopo la medaglia di bronzo nella mixed relay ai Mondiali di corsa campestre di Bathurst nel suo paese e il settimo posto ai Mondiali di Budapest sui 1500 metri e i record dell’Oceania sui 1500 metri (3’57”29) a Firenze e nel miglio (4’15”34) a Montecarlo. La diciannovenne Abby Wiley è stata la prima delle statunitensi in nona posizione con 4’36”03.

Diribe Welteji: “E’ stata una gara molto dura. Il clima non era ideale per me. Quando ho visto che Faith Kipyegon era in testa, ho deciso di lanciare lo sprint finale. Ho capito che Faith era stanca e ho pensato di poterla battere. Sono venuta per scrivere la storia e per motivare la nuova generazione delle atlete etiopi”.

Freweyni Hailu: “E’ stato un grande onore per me gareggiare in questo campionato del mondo. Sono orgogliosa di aver vinto la medaglia d’argento per l’Etiopia”.

Kipyegon non è riuscita a vincere il terzo titolo mondiale della sua indimenticabile stagione dopo la doppietta sui 1500 e sui 5000 metri a Budapest e i tre record del mondo sui 1500 metri (3’49”11) a Firenze, sul miglio (4’07”64) a Montecarlo e sui 5000 metri (14’05”20) a Parigi.

Faith Kipyegon: “E’ stata una stagione ricca di successi, ma purtroppo ero un po’ stanca. Sono stata male settimana scorsa E’ stata una bella sensazione prendere parte ai Mondiali di corsa su strada. E’ stata la mia prima gara su strada e ho fatto bene”.

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Miglio maschile

La gara maschile sul miglio è stata molto aperta e incerta fino agli ultimi metri come era nelle previsioni della vigilia. Il ventenne statunitense Hobbs Kessler ha conquistato la medaglia d’oro a sorpresa stabilendo il secondo record del mondo del miglio su strada ufficialmente riconosciuto da World Athletics con il tempo di 3’56”13.

Il britannico Callum Elson (ottavo ai Campionati nazionali sui 1500 metri e atleta dal personale di 3’35”39 sui 1500 metri) si è aggiudicato la medaglia d’argento con il primato personale di 3’56”41 precedendo di due centesimi di secondo l’ex primatista mondiale Sam Prakel. I primi nove classificati sono stati separati da meno di due secondi.

Kessler ha migliorato il record personale sui 1500 metri correndo in 3’32”61 al meeting di Los Angeles dello scorso 27 Maggio. Nel 2021 ha stabilito il primato nord americano under 20 sui 1500 metri con 3’34”61 a Portland e il primato delle high school indoor del miglio con 3’57”66. Durante l’estate non ha partecipato ai Mondiali di Budapest dopo il sesto posto ai Campionati statunitensi e ha corso in 3’35”69 al meeting di Berlino e gli 800 metri a Zagabria in 3’36”09.

Il primatista mondiale under 20 del miglio su pista Reynold Cheruiyot ha preso il comando nelle fasi iniziali della gara ma è stato presto raggiunto dal resto del gruppo. Il sudafricano Ryan Mphahlele e il keniano Kymbe Munguti sono andati in testa transitando al 1 km in 2’29” ma un gruppo di una ventina di atleti comprendente Kessler, Elson e Prakel è rimasto in contatto.

Mphahlele è stato il primo a raggiungere l’ultima curva dopo 3 minuti di gara, ma una decina di atleti erano ancora in lotta per la vittoria. Quando mancavano circa 20 secondi alla fine Munguti, Elson, il canadese Kieren Lumb e l’eritreo Yobiel Weldufrael hanno corso alla pari con Kessler.

A pochi metri dalla linea del traguardo Kessler ha lanciato lo sprint che gli ha permesso di vincere una volata emozionante in 3’56”13.

Hobbs Kessler: “E’ stata una stagione piena di alti e bassi. Per fortuna sono entrato in forma a fine stagione. Il miglio su strada è una distanza tipicamente americana e abbiamo esperienza nel correre questa gara. Sono orgoglioso di me stesso. Nick Willis mi ha mandato un messaggio incoraggiandomi a provarci fino alla fine.

A 150 metri ho provato ad attaccare ma ho rimpianto questa scelta perché c’era un vento contrario fortissimo. Non ho realizzato quanto fossimo vicini. Mi aspettavo che i miei avversari mi raggiungessero. Ho comprato una casa due settimane fa e ora posso investire i soldi guadagnati comprando dei mobili”.

Reynold Cheruiyot ha tagliato il traguardo al ventiduesimo posto.

Giovanni Filippi ha esordito in nazionale con un ottimo settimo posto in 3’57”41 un mese dopo aver stabilito il record personale sui 1500 metri a Padova con 3’36”14. L’altro azzurro Mohad Abdibakadar ha tagliato il traguardo al ventiseiesimo posto in 4’11”60.

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Mezza maratona femminile

La keniana Peres Jepchirchir è diventata la quarta donna della storia a vincere tre titoli mondiali di mezza maratona dopo i successi nelle edizioni di Cardiff 2016 e di Gydnia 2020. Le uniche atlete in grado di conquistare tre ori ai Mondiali di mezza maratona sono state Tegla Loroupe, Paula Radcliffe e Lornah Kiplagat.

Jepchirchir ha tagliato il traguardo in 1h07’25” precedendo le connazionali Margaret Chelimo Kipkemboi (1h07’28”) e Catherine Reline Amang’ole (1h07’34”).

Jepchirchir ha guidato il Kenya alla vittoria nella classifica a squadre con 3h22’25 (tempo complessivo dato dalla somma dei tempi delle prime tre classificate) davanti all’Etiopia (3h27”55) e alla Gran Bretagna (3h29’15).

Jepchirchir ha arricchito la sua collezione di vittorie che comprende l’oro olimpico di Tokyo 2021 e i successi alla Maratona di Valencia nel 2020 e nelle World Marathon Majors di New York nel 2021 e di Boston nel 2022. Lo scorso mese Jepchirchir ha vinto la Great North Run di Newcastle in 1h06’45”. Ha vinto dieci delle ultime tredici gare disputate dall’Ottobre 2019.

Peres Jepchirchir: “Volevo vincere il terzo titolo mondiale e scrivere la storia. Questa settimana ho festeggiato il mio compleanno e ho promesso a mio marito che avrei dato tutto per portare a casa la vittoria. Sono contenta per il successo del Kenya. Sapevo che avremmo avuto una buona chance di realizzare la tripletta perché avevo molta fiducia nei confronti delle mie colleghe”.

In un pomeriggio soleggiato ma fresco il gruppo di testa composto da 22 atlete guidato dalla britannica Samantha Harrison è transitato al quinto chilometro in 18’25”, ma successivamente si è assottigliato. Otto atlete sono passate al passaggio di metà gara al 10 km in 32’19”.

Jepchirchir, Chelimo, Reline si sono alternate al comando nella seconda parte della gara. Le uniche atlete in grado di tenere il ritmo delle keniane sono state le britanniche Samantha Harrison e Calli Thackery.

Dal 15 km Thackery e Harrison hanno cominciato a perdere terreno. Il terzetto keniano ha iniziato a spingere forte. Amag’ole è transitata al 15 km in 48’33”. Cinque atlete (sono rimaste ancora in lotta per le posizioni da podio fino al passaggio in 20 km.

Quando il gruppo di testa ha attraversato il centro storico lungo il fiume Daugava, Jepchirchir ha lanciato il suo attacco. L’unica in grado di tenere il ritmo è stata Chelimo Kipkemboi. Jepchirchir ha vinto per un secondo su Kipkemboi Chelimo in un emozionante arrivo allo sprint.

Peres Jepchirchir: “Quando ho visto il traguardo all’orizzonte, ho cominciato a festeggiare. Non sono riuscita a dormire la notte prima perché ero preoccupata della gara. Ho grandi progetti per il futuro. Il prossimo mese gareggerò alla Maratona di New York. L’obiettivo è vincere il mio secondo oro olimpico consecutivo. Prego Dio di poter rimanere in salute. Cercherò di dare il massimo”.

Chelimo Kipkemboi ha vinto la terza medaglia internazionale della sua carriera dopo l’argento sui 5000 metri ai Mondiali di Doha 2019 e il bronzo iridato sui 10000 metri di Eugene 2022. Lo scorso Agosto si è classificata al quarto posto sui 5000 metri a Budapest.

Margaret Chelimo Kipkemboi: “E’ stato fantastico correre con Peres. Sono sempre orgogliosa di correre per il Kenya. Mi sono piazzata al quarto posto ai Mondiali di Budapest in pista un mese fa ed è stato davvero speciale salire sul podio in una gara iridata su strada. E’ molto bello vedere che continuo a fare progressi. La mia prossima gara sarà la mezza maratona di Valencia”.

Catherine Reline Amanang’ole era molto felice della medaglia di bronzo.

Catherine Reline Amanang’ole: “E’ stata una gara molto dura, ma sono molto contenta perché era la prima volta che correvo ai Mondiali di mezza maratona per il mio paese”.

Thackery si è piazzata al settimo posto migliorando il record personale di 1h08’56” precedendo di due posizioni Harrison (1h09’26”). Le due britanniche sono state le prime due atlete non africane dal 2016 a piazzarsi tra le prime dieci.

Sofia Yaremchuk ha esordito con la maglia della nazionale italiana con un buon undicesimo posto in 1h09’37” dopo aver corso nel secondo gruppo su ritmi vicini al suo primato personale di 1h08’56” realizzato lo scorso anno. L’atleta romana di origini ucraine è stata la terza delle atlete europee al traguardo.

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Mezza maratona maschile

Il Kenya ha completato il trionfo nella mezza maratona vincendo oro, argento e bronzo anche nella gara maschile dopo la tripletta nella competizione femminile.

Sebastian Sawe Kimaru ha conquistato la medaglia d’oro in 59’10” con uno sprint vincente sul rettilineo d’arrivo battendo Daniel Simiu Ebenyo (59’14”) e Samwel Nyamai Mailu (59’19”). L’etiope Jamal Yimer Mekonnen si è piazzato al quarto posto in 59’22”.

Il francese Jimmy Gressier è stato il migliore degli atleti europei in quarta posizione con un eccellente 59’48”.Gressier ha ottenuto il miglior piazzamento di un atleta non africano in questa manifestazione dal terzo posto dello statunitense Dathan Ritzenheim nell’edizione del 2009. Da quell’edizione solo lo svizzero Julien Wanders nel 2018 e il giapponese Tomoyo Oshi nel 2010 sono riusciti a piazzarsi tra i primi dieci.

Per la seconda volta in 25 edizioni dei Mondiali di mezza maratona una nazione ha fatto tripletta nella gara maschile. Soltanto nel 1997 il Kenya monopolizzò il podio con Moses Tanui, Paul Yego e Charles Tangus.

Il Kenya ha vinto il titolo a squadre per la diciassettesima volta nella storia con il tempo complessivo di 2h57’43” davanti all’Etiopia (2h59’54”) e al Sudafrica (3h01’17).

Benard Koech ha guidato il gruppo di testa al 5 km in 14’31” su ritmi non particolarmente veloci. La gara è entrata nel vivo al decimo chilometro. Sawe è transitato al comando di un gruppo comprendente 15 atleti al passaggio di metà gara del 10 km in 28’35” dopo una frazione tra il quinto e il decimo km in 14’04”.

La situazione è rimasta inalterata al passaggio del 15 km in 42’37”.

Ebenyo è stato il primo a lanciare l’attacco dopo il 16 km. Yimer Mekonnen è stato l’unico a seguire il keniano. All’ingresso nel centro storico di Riga Ebenyo ha aumentato il ritmo portando il suo vantaggio a circa 50 metri con un parziale tra il 15 e il 20 km in 13’33”.

Ebenyo aveva un vantaggio di quattro secondi al 20 km ma ha incominciato a pagare per lo sforzo. Sawe ha rimontato il connazionale raggiungendolo a poche centinaia di metri dal traguardo e si è involato verso il successo.

Sawe ha vinto in carriera le quattro prestigiose mezze maratone di Siviglia in 59’02”, della Roma Ostia nel 2022 in 58”02, della Barhein Half Marathon in 58’58” e di Berlino nel 2023 in 59’00”. Si è piazzato al settimo posto ai Mondiali di cross di Bathurst nel 2023.

Sebastian Sawe: “Ho sempre avuto fiducia negli ultimi chilometri. Nonostante i metri da recuperare sentivo che l’oro era alla mia portata. Dopo essermi avvicinato a Ebenyo, ho visto che non stava spingendo molto. Avevo ancora molte energie e non mi sono più fermato”.

Ebenyo era contento della medaglia d’argento al termine di una stagione brillante nella quale ha vinto la medaglia d’argento sui 10000 metri ai Mondiali di Budapest e ha vinto su questa distanza al meeting di Bruxelles in 26’57”80.

Daniel Ebenyo: “Ci siamo stimolati a vicenda per raggiungere un buon risultato. Nei km finali ero stanco ed ero preoccupato di non riuscire a vincere una medaglia. Al 18 km mi sono detto che l’obiettivo era riuscire ad arrivare al traguardo. Sono contento della medaglia d’argento. La mia carriera sta progredendo lentamente”.

Il piemontese Pietro Riva è stato il migliore degli italiani in diciassettesima posizione in 1h01’06”. Yohanes Chiappinelli ha tagliato il traguardo al ventinovesimo posto un mese dopo la maratona dei Mondiali di Budapest conclusa in undicesima posizione. Il primatista italiano di maratona Iliass Aouani ha completato il bilancio azzurro piazzandosi al quarantesimo posto in 1h02’51”.

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