Gli Stati Uniti hanno dominato il medagliere vincendo quattro delle cinque finali in programma nella seconda giornata delle World Athletics Relays a partire dalla staffetta 4×100 maschile e femminile, poi la 4×400 donne e quella mista e mixed, mentre l’unico successo sfuggito loro è stato quello della 4×400 uomini, che è andato al Botswana con la migliore prestazione mondiale dell’anno di 2’59”11.

Le compagini dell’USA e della Gran Bretagna hanno fatto l’en plein qualificando cinque squadre su cinque alle Olimpiadi, mentre altre sei nazioni quali Italia, Francia, Germania, Giamaica, Nigeria e Polonia che ne hanno qualificato quattro su cinque discipline, con la squadra azzurra che ha staccato il pass per Parigi con la 4×100 maschile e femminile così come per le due 4×400, pur rimanendo una piccola speranza anche per la mista legata ai ranking mondiali di World Athletics.

E’ davvero un grande risultato che testimonia l’ottimo momento che sta attraversando l’atletica italiana.

Nell’analisi dettagliata delle cinque finali, nella staffetta veloce femminile il quartetto statunitense formato da Tamari Davis, Gabby Thomas, Celera Barnes e Melissa Jefferson ha conquistato la vittoria in 41”85, battendo il precedente record dei Campionati di 41”88 che resisteva dalla prima edizione del 2014 disputata sempre a Nassau.

Le nordamericane hanno battuto di quasi un secondo la Francia, che ha fermato il cronometro in 42”75 candidandosi tra le possibili favorite per le medaglie a tre mesi dall’inizio delle Olimpiadi di Parigi. Il quartetto francese era composto da Orlann Oliere, Gemima Joseph, Helene Parisot e Mallory Leconte. Le britanniche Alyson Bell, Amy Hunt, Bianca Williams e Aleeya Sibbons si sono aggiudicate il terzo posto in 42”80 davanti alle campionesse europee della Germania (42”93).

L’Italia si è qualificata per le Olimpiadi correndo il miglior tempo di tutto il turno di ripescaggio con 42”60 battendo la fortissima Costa D’Avorio di tre centesimi di secondo. Per le azzurre si tratta di un risultato straordinario considerando anche le rinunce di due pedine importanti come Alessia Pavese e Anna Bongiorni. Dopo il cambio annunciato alla vigilia di Arianna De Masi in sostituzione di Alessia Pavese si è aggiunta la rinuncia di Anna Bongiorni per un problema durante il riscaldamento. La figlia d’arte dell’ex velocista Giovanni Bongiorni è stata sostituta dall’altra toscana Irene Siragusa.

La primatista italiana dei 60 e dei 100 metri Zaynab Dosso ha corso la prima frazione due decimi più velocemente rispetto alla batteria in 11”47 lanciando Dalia Kaddari, che ha corso in 10”24 sul rettilineo consegnando il testimone ad Irene Siragusa. La toscana ha corso la curva in 10”58 consegnando il testimone all’esordiente Arianna De Masi, che ha fatto registrare una frazione lanciata in 10”31 tagliando il traguardo al primo posto davanti alla primatista africana dei 100 metri Marie Josée Ta Lou Smith.

L’Italia e la Costa d’Avorio festeggiano la qualificazione ai Giochi Olimpici di Parigi, mentre la Spagna è rimasta esclusa. L’Italia ha fatto registrare il terzo miglior crono nazionale di sempre. Soltanto in occasione dei Campionati di Budapest l’Italia ha fatto meglio correndo in 42”14 (record italiano) in batteria e in 42”49 in finale, dove le azzurre Dosso, Kaddari, Bongiorni e Pavese tagliarono il traguardo al quarto posto. Da sottolineare che il tempo di 42”60 avrebbe permesso alle italiane di piazzarsi al secondo posto nella finale che assegnava le medaglie di queste World Relays.

Zaynab Dosso: “Chiunque fosse entrata in squadra, avrebbe corso forte. Questa è la dimostrazione che siamo un grande gruppo”.

Dalia Kaddari: “Volevamo assolutamente andare a Parigi. Siamo molto contente. E’ merito di tutta la squadra, comprese anche le velociste che non hanno corso in quest’occasione”.

Irene Siragusa: “Io sono sempre pronta. Sono contenta di aver contribuito alla realizzazione di un obiettivo così grande con una formazione nuova. Il pass olimpico non era scontato”.

Arianna De Masi: “Sono nuova in questo gruppo, ma le ragazze mi hanno accolto benissimo”.

La Giamaica difenderà il titolo olimpico della staffetta 4×100 femminile avendo vinto la gara di ripescaggio dopo il quinto posto nella batteria della prima giornata. Le giamaicane non schieravano molte delle loro stelle come Shelly Ann Fraser Pryce, Elaine Thompson Herah e Shericka Jackson ma hanno lanciato sulla ribalta la medaglia di bronzo dei mondiali under 20 dei 200 metri Alana Reid, che ha tagliato il traguardo al primo posto in 42”74 davanti alla formazione di Trinidad and Tobago (43”54).

Staffetta 4×100 maschile

Gli statunitensi Courtney Lindsey, Kenny Bednarek, Kyree King e Noah Lyles hanno trionfato con il miglior crono mondiale dell’anno di 37”40 sfiorando di due soli centesimi di secondo il record dei Campionati stabilito in occasione della vittoria nella seconda edizione delle World Relays disputata nel 2015 sempre a Nassau. Da sottolineare le frazioni di Bednarek e di Lyles, cronometrate rispettivamente in 8”95 e in 8”88. Tortu ha corso la sua frazione lanciata in 9”18.

Lo stesso quartetto aveva corso la batteria in 37”49 battendo l’Italia. Il quartetto a stelle e strisce ha battuto di quasi mezzo secondo i campioni del mondo del Canada. Il campione olimpico dei 200 metri André De Grasse nell’ultima frazione ha guidato i canadesi al secondo posto in 37”89.

Noah Lyles: “Abbiamo parlato dopo la gara chiedendoci cosa possiamo fare per andare più forte. Io e Kyree King possiamo fare meglio nella zona cambio. Kenny e Kyree possono fare altrettanto. Siamo andati più velocemente rispetto alla batteria ma l’aspetto più importante è il passaggio del testimone”.

Lyles ha confermato l’intenzione di provare ad inseguire il poker di vittorie alle Olimpiadi di Parigi nei 100 e 200 metri e nelle due staffette 4×100 e 4×400. Se dovesse riuscire nell’impresa il campione del mondo dei 100, dei 200 metri e della staffetta 4×100 Lyles eguaglierebbe il numero di vittorie olimpiche di Carl Lewis e di Jesse Owens, che però gareggiarono nel salto in lungo e non nella staffetta 4×400.

Punto a vincere 100 e 200 metri, ma mi voglio mettere a disposizione per le staffette. In allenamento sto allungando la distanza. Il regolamento dice che chiunque sarà nella squadra olimpica farà parte del pool delle staffette. Se i tecnici valuteranno che potrò essere utile, risponderò presente, anche nella 4×400. Andrò ai Giochi Olimpici solo se uscirò vivo dai Trials olimpici statunitensi. I nostri campionati sono severissimi. Nello sprint abbiamo cinque-sei atleti tra i dieci migliori al mondo. Ogni anno emergono nomi nuovi, anche nelle gare universitarie e liceali. Occorre essere pronti a tutti.”

Lyles ha parlato anche del progetto portato avanti da tempo per accrescere la popolarità dell’atletica anche al di fuori dei confini della Regina degli Sport Olimpici.

Meritiamo maggiore popolarità, ma servono investimenti superiori, una copertura televisiva più ampia. Prima delle Olimpiadi di Parigi usciranno i sei episodi della serie di Netflix incentrata sul mondo dello sprint. Sarò tra i protagonisti insieme a Marcell Jacobs. Vorrei essere un volto riconoscibile dell’atletica.”

L’Italia ha tagliato il traguardo al terzo posto in 38”13, ma è stata successivamente squalificata perché il cambio tra Marcell Jacobs e Lorenzo Patta è stato completato oltre la zona consentita. La Francia ne ha approfittato salendo di una posizione fino al terzo posto in 38”44. Gli azzurri avevano già conquistato il posto per le Olimpiadi di Parigi grazie al brillante secondo posto nella batteria in 38”14 dietro agli Stati Uniti e potranno difendere il titolo olimpico vinto a Tokyo.

Marcell Jacobs: “Stava andando tutto bene. Non sono riuscito a passare il testimone velocemente a Patta. Questa perdita di tempo ci ha portato fuori quel che bastava per essere squalificati. E’ stato un mio errore. Meglio che sia successo oggi che nei prossimi appuntamenti. Spiace tanto ma fa parte del gioco.

Lorenzo Patta: “Purtroppo capitano questi imprevisti. Rimane la buona prestazione. Ci riproveremo nei prossimi appuntamenti”.

Roberto Rigali: “Peccato, forse non ci piaceva molto il colore della medaglia di bronzo. Preferiamo prenderne altre. Peccato ma sono cose che succedono”.

Filippo Tortu: “L’obiettivo principale di qualificarci per le Olimpiadi è stato centrato. In finale abbiamo deciso di rischiare. Eravamo pronti al rischio. Purtroppo la staffetta è così. Non sempre può andare bene. Sono parzialmente contento di come è andata

La Germania si è imposta nella prima batteria di ripescaggio in 38”57 centrando la qualificazione per le Olimpiadi di Parigi. La Liberia si è piazzata seconda con il record nazionale di 38”65 con una rimonta straordinaria di Joseph Fahnbulleh in ultima frazione, che ha permesso di precedere la Svizzera per cinque millesimi di secondo.

Il Ghana e la Nigeria si sono qualificati per le Olimpiadi di Parigi piazzandosi al primo e al secondo posto nella seconda batteria di ripescaggio correndo rispettivamente in 38”29 e in 38”57. Akani Simbine ha trascinato il Sudafrica alla vittoria nella terza batteria in 38”08 con un’ultima frazione cronometrata in 8”92. L’Australia si è piazzata al secondo posto in 38”46 il giorno dopo essersi piazzata al terzo posto nella batteria per soli quattro millesimi di secondo.

Staffetta 4×400 maschile

Il Botswana ha vinto la finale della staffetta 4×400 maschile diventando la prima nazione africana a vincere in questa specialità nella storia delle World Relays. Nelle passate edizioni il Kenya aveva vinto nelle staffette di mezzofondo ma mai una nazione africana si era imposta nelle staffette 4×100 e 4×400.

Il formidabile quartetto africano ha stabilito la migliore prestazione mondiale dell’anno con l’eccellente tempo di 2’59”11.

Il primo frazionista botswano Busang Collen Kebinatshipi ha consegnato il testimone al giovane fuoriclasse Letsile Tebogo che ha portato il Botswana al comando con una formidabile frazione cronometrata in un eccellente 43”72. Leungo Scotch ha mantenuto la testa in terza frazione prima di consegnare il testimone all’ultimo frazionista Bayapo Ndori, che ha percorso l’ultimo 400 metri in 44”13. L’ultimo frazionista sudafricano Lythe Pillay ha superato il belga Jonathan Sacoor trascinando la nazione africana al secondo posto in 3’00”75. I campioni del mondo indoor di Glasgow 2024 del Belgio hanno conquistato il terzo posto in 3’01”16 davanti al Giappone (3’01”20).

Letsile Tebogo: “E’ davvero una bella sensazione. Mi aspettavo di raggiungere questo risultato. Le gare disputate sui 400 metri mi hanno aiutato a preparare al meglio l’appuntamento delle World Relays. Sono tentato dall’idea di passare ai 400 metri ma non ora. Forse se ne parlerà tra due anni. Nei 400 metri si fa molta fatica. L’ambizione è vincere l’oro nella 4×400 alle Olimpiadi. Se mi chiameranno per correre anche in questa specialità, darò tutto per svolgere al meglio il mio lavoro. Alle Olimpiadi correrò 100 e 200 metri con molti turni da superare. La prossima gara sarà al Prefontaine Classic di Eugene”.

L’Italia si è piazzata al quinto posto in un buon 3’01”60 migliorando di otto centesimi il tempo realizzato il giorno prima nella batteria.

Il giovane talento milanese Luca Sito è andato al comando correndo la prima frazione in 45”35 (un centesimo meglio rispetto alla batteria). Il portacolori del Cus Pro Patria Milano ha consegnato il testimone all’altro lombardo Vladimir Aceti, che ha corso la seconda frazione in 45”22. Edoardo Scotti ha mantenuto il secondo posto dell’Italia con la terza frazione in 45”40, incalzato alle sue spalle da tre formazioni molto quotate come Sudafrica, Belgio e Giappone. Davide Re ha dato tutto in ultima frazione ma ha finito per pagare lo sforzo concludendo al quinto posto.

Gli Stati Uniti hanno vinto la batteria di ripescaggio in 2’59”95 qualificandosi in extremis per le Olimpiadi dopo la squalifica in batteria. L’India ha staccato il biglietto per Parigi con il secondo posto in 3’03”23. La Spagna ha vinto la seconda batteria in 3’02”39 davanti alla Polonia (3’02”91). Il Brasile si è aggiudicato la terza batteria in 3’01”86 davanti a Trinidad and Tobago (3’02”39).

La Francia si è dovuta accontentare del terzo posto in 3’02”44 anche a causa dell’assenza di uno dei migliori staffettisti Thomas Jordier, che si è infortunato in batteria. La nazionale francese, che vinse la medaglia d’argento ai Mondiali di Budapest nella staffetta 4×400, avrà ancora una chance di qualificarsi per i Giochi Olimpici di Parigi attraverso il ranking di World Athletics che assegna gli ultimi due posti.

Staffetta 4×400 femminile

Gli Stati Uniti hanno vinto la quarta medaglia d’oro su cinque gare in programma dominando nella staffetta 4×400 femminile in 3’21”70, secondo miglior tempo di sempre nella storia delle World Relays.

La grande protagonista è stata Gabby Thomas, che ha corso la sua frazione in un eccellente 49”58 soltanto 20 minuti dopo aver contribuito alla vittoria statunitense nella staffetta 4×100. Alexis Holmes, ultima frazionista della 4×400 mista vincitrice ai Mondiali di Budapest, ha corso l’ultima frazione in 49”63.

Gabby Thomas: “Non è stato facile ma siamo contente di aver portato a casa la vittoria e la qualificazione olimpica. Ci siamo sostenute molto a vicenda”.

La vice campionessa mondiale Natalia Kaczmarek ha trascinato la Polonia al secondo posto in 3’24”71 con una frazione finale cronometrata in 49”46. Il Canada, quarto ai Mondiali di Eugene 2022 e di Budapest 2023, è salito sul podio classificandosi al terzo posto in 3’25”17. La Gran Bretagna ha tagliato il traguardo al quarto posto in 3’25”84 con più di un secondo di vantaggio sulla Norvegia, che ha stabilito il record nazionale con 3’26”88.

L’Italia si è ben comportata classificandosi al sesto posto in un buon 3’27”51 pur senza Alice Mangione, che è stata dirottata sulla staffetta 4×400 mista nella speranza di ottenere il pass olimpico anche in questa specialità dopo l’eccellente frazione corsa in 50”56 nella batteria della staffetta 4×400 nel corso della prima giornata. Questi i tempi delle quattro staffettiste azzurre: Rebecca Borga (52”32”), Ayomide Folorunso (51”52), Virginia Troiani (52”20) e Giancarla Trevisan (51”47).

La Giamaica, che a sorpresa aveva mancato la qualificazione diretta, ha vinto la batteria di ripescaggio in 3’28”54 davanti all’India (3’29”35). L’Olanda, priva di Femke Bol e Lieke Klaver, si è aggiudicata la seconda batteria in 3’27”45 davanti alla Svizzera (3’28”30).

Staffetta 4×400 mista

La staffetta 4×400 mista degli Stati Uniti composta da Matthew Boling, Lynna Irby Jackson, Willington Wright e Kendall Ellis ha conquistato la medaglia d’oro con il record dei campionati con 3’10”73 davanti all’Olanda (3’11”45). Nassau ha rinnovato ancora una volta la sfida tra Stati Uniti e l’Olanda già visto in occasione dei Mondiali di Budapest.

L’ultima frazionista statunitense Kendall Ellis ha resistito al tentativo di rimonta della campionessa mondiale dei 400 metri ostacoli Femke Bol nell’ultima frazione. La fuoriclasse olandese ha percorso la sua frazione in un eccellente 49”63 ma alle atlete con la maglia “oranje” non è bastato per recuperare l’enorme svantaggio accumulato nei confronti delle statunitensi nonostante la frazione di Lieke Klaver cronometrata in 49”80.

L’Irlanda si è piazzata al terzo posto in 3’11”53 a 8 centesimi dall’Olanda grazie alla super frazione di Rhasidat Adeleke cronometrata in uno straordinario 48”45.

Le Bahamas trascinate dai campioni olimpici Steven Gardiner e Shaunae Miller Uibo hanno conquistato il successo nella batteria di ripescaggio con il record nazionale di 3’12”81 centrando la qualificazione per le Olimpiadi di Parigi. Miller Uibo ha corso la sua frazione in 49”54. Se i bahamensi si fossero qualificati per la finale si sarebbero piazzati al quarto posto nella gara che assegnava il titolo.

La Germania e la Gran Bretagna hanno vinto le altre due batterie correndo rispettivamente in 3’13”85 e in 3’12”99. La Giamaica, la Svizzera e l’Ucraina si sono aggiudicati i tre posti rimanenti per le Olimpiadi piazzandosi al secondo posto nelle rispettive batterie.

La formazione azzurra composta da Lapo Bianciardi, Anna Polinari, Riccardo Meli e Alice Mangione si è ben difesa chiudendo al quarto posto in 3’16”47, tempo che migliora di quattro decimi il tempo della batteria, anche se non è bastato per la qualificazione olimpica. Rimane una piccola speranza anche se è appesa ad un filo.

L’Italia ha il secondo miglior tempo tra le escluse dietro alla Repubblica Ceca grazie al 3’13”65 realizzato nella Coppa Europa per nazioni di Chorzow dell’anno scorso. Ci sono ancora due posti da assegnare e l’Italia sarebbe ancora dentro, ma deve sperare che la situazione rimanga immutata fino al 30 Giugno.

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