Si sono svolti a Grosseto, da venerdì 11 a domenica 13 giugno, i campionati italiani juniores e promesse con risultati veramente interessanti in tantissime discipline, che fanno veramente ben sperare per tutto il movimento dell’Atletica azzurra.
La miglior prestazione tecnica dei tre giorni maremmani è arrivata dalla pedana del salto triplo maschile, dove Andrea Dallavalle è entrato in una nuova dimensione salendo al quarto posto nelle liste italiane all-time con 17.35m realizzati al terzo tentativo dopo due salti da 16.75m e 16.94m.
Nella storia della specialità soltanto Fabrizio Donato (17.60m), Daniele Greco (117.47m) e Paolo Camossi (17.45m) hanno fatto meglio di Dallavalle nella storia del triplo.
Il giovane triplista piacentino ha migliorato il record italiano under 23 di Daniele Greco, che vinse il titolo europeo under 23 nel 2009 a Kaunas. In questa stagione soltanto il primatista mondiale indoor Fabrice Zango (17.67m) e il cubano Andy Diaz (17.63m) hanno fatto meglio di Dallavalle.
La pedana dello Stadio Zecchini di Grosseto ha portato ancora una volta fortuna al triplista emiliano, che vinse la medaglia d’argento agli Europei Juniores 2017 con 16.87m.
Andrea ha ereditato la passione per l’atletica dalla famiglia. Sua madre Maria Cristina Bobbi è stata una buona saltatrice in lungo nelle categorie giovanili. Il padre Fabrizio è stato un velocista.
Suo fratello maggiore Lorenzo ha gareggiato nella finale del salto triplo agli Europei Under 20 di Rieti 2013 e ai Mondiali Under 20 di Eugene 2014. Dopo il diploma di liceo scientifico Andrea ha cominciato a frequentare il corso di laurea in economia aziendale.
Andrea Dallavalle: “Aspettavo questa medaglia da almeno quattro anni, da quel 16.87m realizzato proprio su questa pedana. Ho avuto qualche sbandamento, però finalmente la misura è arrivata. La cercavo e la sentivo nei primi due salti. Ho fatto tantissimi errori, ma ero tranquillo perché mi sono detto che oggi c’ero.
Non mi rendo ancora conto. Essere tra i primi al mondo mi dà molta voglia di migliorare, perché sono entrato in un’atletica nuova. Il minimo olimpico lo inseguivo con tutto il mio cuore. La dedica è per mio zio Dario, che è mancato un mese fa. Mi seguiva sempre e ha sempre creduto molto in me”.
Simone Forte, che gareggiava fuori classifica essendo nato nel 1996, ha superato per la prima volta in carriera la barriera dei 17 metri con 17.07m arrivando a sette centimetri dallo standard olimpico per Tokyo.
Simone Forte: “Dopo un 17.07m parlare di rammarico per aver mancato il minimo olimpico fa ridere. Due anni racchiusi in un salto. Un periodo sofferto, tra infortuni, interventi e difficoltà. Quello che sto iniziando a raccogliere fa parte di un percorso che mi ha fatto crescere tantissimo.
Ringrazio il mio allenatore Andrea Matarazzo e Fabrizio Donato. Sono persone eccezionali. Adesso si torna a fare atletica con il sorriso. Ho ricevuto la mia prima chiamata da Gaia Sabbatini, la mia ragazza. E’ un momento bellissimo per noi”.
Il salto triplo italiano può contare su tre specialisti con un personale superiore ai 17 metri (oltre a Dallavalle e a Forte va ricordato il 17.14m di Emmanuel Ihemeje nella finale dei Campionati NCAA di Eugene nello scorso fine settimana. Tobia Bocchi è quarto nelle liste italiane con il personale di 16.73m eguagliato al meeting di Turku ma ha fatto meglio con 16.90m con vento a favore a Walnut.
Fabrizio Donato: “Ho trovato due eredi. Anzi, In Italia di eredi ne ho parecchi. Loro due, Ihemje, Bocchi. Sta crescendo Biasutti. La scuola del salto triplo italiano continua a tirare fuori dei bei gioielli. Io posso solo trasmettere a questi ragazzi ciò che l’atletica mi ha dato. Oggi Andrea e Simone mi hanno fatto emozionare”.
Frattini batte il primato italiano juniores del giavellotto
Giovanni Frattini ha battuto il primato italiano under 20 del lancio del giavellotto con un lancio da 73.78m al primo tentativo. Si è migliorato di quasi un metro e mezzo rispetto al precedente personale di 72.47m realizzato lo scorso 23 Maggio.
Il diciottenne riminese della Fratellanza Modena migliora il precedente primato detenuto da Jhonatam Maullu dl Settembre dell’anno scorso. Frattini aveva già stabilito un primato nazionale da allievo in occasione dell’EYOF di Baku 2019 quando realizzò la misura di 75.25m con l’attrezzo della categoria under 18.
Giovanni Frattini: “Poche settimane fa avevo migliorato il personale a Imola e ho capito che potevo spingere ancora di più. Gli allenamenti stavano andando molto bene e c’erano tutti i presupposti per fare una buona misura.
Abito a San Giovanni Marignano, un piccolo paese vicino a Rimini, Ho iniziato con l’atletica alle scuole medie. Ho provato tutte le specialità prima di concentrarmi sul giavellotto. ll mio mito è Jan Zelezny. Nei prossimi giorni avrò l’esame di maturità. Quindi adesso di corsa sui libri. Frequento l’Istituto Tecnico”.
Il settore lanci è stato particolarmente brillante grazie ai risultati di Giorgio Olivieri nel lancio del martello maschile promesse (primato personale di 73.92m), della nipote d’arte Rachele Mori nel lancio del martello femminile juniores (60.82m), di Riccardo Ferrara nel getto del peso maschile promesse (19.42m, quarta volta oltre i 19 metri in poco più di un mese).
Battistella diventa la seconda italiana di sempre nel lungo a livello under 20
La junior dell’Atletica Vicentina Arianna Battistella è salita al secondo posto delle liste italiane di sempre a livello under 20 con l’eccellente misura di 6.55m. Nella storia soltanto Larissa Iapichino ha fatto meglio con il 6.80m al meeting di Savona 2020 a livello outdoor e il 6.91m ai Campionati Italiani Indoor di Ancona 2021.
La diciannovenne vicentina è entrata nella top ten italiana assoluta eguagliando il decimo posto occupato da Maria Chiara Baccini. Sale inoltre al secondo posto delle liste mondiali under 20 del 2021 alle spalle di Larissa Iapichino.
Arianna ha realizzato due altri salti da 6.48m con vento di +2.1 m/s e 6.44m con vento di +1.5 m/s. Chiara Smeraldo si è piazzata al secondo posto con 6.19m davanti a Greta Brugnolo (6.17m).
Dosso vola nel vento sui 100 metri under 23
La sprinter emiliana Zaynab Dosso ha fermato il cronometro in 11”33 con vento troppo forte di +3.3 m/s nella finale dei 100 metri femminili under 23 precedendo Giorgia Bellinazzi e Arianna De Masi, seconda e terza con lo stesso tempo di 11”39, e Chiara Melon, quarta in 11”41.
Zaynab Dosso: “Il vento mi perseguita. Anche a Padova l’anno scorso è stato così. Speriamo in bene agli Assoluti di Rovereto. Ci voleva questa vittoria perché venivo da un periodo un po’ buio.
La stagione era iniziata tardi e male. Spero sia di buon auspicio. Questo è il mio vero inizio di 2021. In staffetta vorrei esserci. Sono state davvero brave le ragazze della 4×100 alle World Relays. Voglio far parte del gruppo”.
Cappelletti batte Ulisse di un centesimo di secondo sui 100 metri under 20
Filippo Cappelletti ha battuto Angelo Ulisse nella finale dei 100 metri under 20 per un centesimo di secondo in 10”42 con un vento a favore di +1.6 m/s. Cappelletti e Ulisse (entrambi nati nel 2003) sono saliti al settimo e al nono posto delle liste italiane di categoria.
Federico Guglielmi dell’Atletica Biotekna Marcon ha trionfato nei 200 metri juniores in 21”23 con vento a favore di +0.7 m/s precedendo Cappelletti di due centesimi di secondo.
Zenoni vince il doppio titolo italiano under 23 sui 1500 e 5000 metri
La bergamasca Marta Zenoni ha conquistato il successo sui 5000 metri under 23 in 16’07”25 battendo la piemontese Anna Arnaudo con un attacco decisivo nell’ultimo giro. Arnaudo si è piazzata al secondo posto in 16’11”75 dopo aver guidato la gara nella fase centrale.
Marta è tornata a grandi livelli dopo un anno difficile a causa della pandemia, che ha colpito pesantemente la Valle Brembana in provincia di Bergamo, dove è nata e ha mosso i primi passi nel mondo dell’atletica sotto la guida di Achille Ventura (suo primo tecnico) e di Saro Naso.
La giovane bergamasca si mise in luce nel 2015 quando vinse il bronzo sugli 800 metri ai Mondiali Under 18 a Cali e il primo titolo italiano assoluto sulla stessa distanza a Torino. Dopo una serie infinita di problemi fisici Zenoni è tornata alla grande nel 2019 con la medaglia di bronzo sui 1500 metri agli Europei Under 23.
Zenoni ha bissato questo titolo vincendo anche i 1500 metri in 4’16”65 battendo Laura Pellicoro (4’19”66) con una progressione nell’ultimo giro e mezzo. Pellicoro ha vinto due titoli italiani con la maglia della Bracco Atletica sugli 800 metri in 2’06”19 e nella staffetta 4×400.
Benati sfiora il personale sui 400 metri juniores
Lorenzo Benati ha ripetuto il successo dell’edizione dell’anno scorso sfiorando il primato personale di quattro centesimi di secondo con 46”34. Il campione europeo under 18 in carica stabilì il personale di 46”30 sulla pista di Grosseto lo scorso Settembre.
Netto miglioramento per Anna Polinari sui 400 metri promesse
La portacolori dell’Atletica Brescia 1950 Anna Polinari si è migliorata di quasi un secondo vincendo la finale dei 400 metri femminili promesse in 52”66 davanti alla romana Eloisa Coiro, che a sua volta si è migliorata scendendo sotto i 53 secondi con 52”95.
Polinari ha corso anche la terza frazione della staffetta 4×100 dell’Atletica Brescia, che ha stabilito la migliore prestazione italiana all-time con 45”46. Del quartetto bresciano hanno fatto parte anche Chiara Melon, Noemi Cavalleri e Michelle Mangiapane.
Polinari è stata convocata in nazionale con la staffetta 4×400 agli Europei Indoor di Torun dello scorso Marzo.
Il diciannovenne lombardo Frank Brice Koua ha vinto il titolo under 23 dei 110 ostacoli maschili con 13”56 con vento oltre la norma di +2.2 m/s battendo l’altro lombardo Mattia Montini (13”95).
Lorenzo Simonelli ha dominato la finale dei 110 ostacoli juniores in 13”58 (vento +1.6 m/s) davanti a Riccardo Berrino (13”95) e Samuele Maffezzoni (13”96).
Veronica Besana ha trionfato nella finale dei 100 ostacoli femminili juniores migliorando il record personale di 25 centesimi di secondo con 13”49.
Leonardo Puca del Cus Pro Patria Milano ha abbattuto di 72 centesimi di secondo il primato personale vincendo la finale dei 400 ostacoli under 23 con 50”52.
Alice Muraro ha demolito il record personale di oltre un secondo e mezzo con 57”37 sui 400 ostacoli under 23. I titoli juniores dei 400 ostacoli sono andati a Massimo Avitabile con 52”70 e ad Angelica Gherco in 59”39.
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