Gerevini super atleta con record italiano nel pentathlon: 4451 punti

Dalla specialista di prove multiple l'acuto nella prima giornata degli assoluti indoor

Oggi il grande giorno della prima gara italiana di Marcell Jacobs in Italia, da campione olimpico, ma ieri una buona prima giornata dei campionati assoluti indoor di Ancona, con l’eccellente prestazione della specialista di prove multiple, Sveva Gerevini, capace di ritoccare a distanza di sole 4 settimane, il suo fresco record italiano del pentathlon e di portarlo a 4451 punti, 17 in più di quelli ottenuti ad Aubiere, in Francia, lo scorso 30 gennaio.

Per Sveva, che ha disputato in un solo giorno ben 5 gare, subito un inizio brillantissimo con il grande crono di 8″38 nei 60 ostacoli, che ha migliorato di ben 12 centesimi il suo precedente personale di 8″50 ottenuto proprio il giorno del suo precedente record italiano di 4434 punti.

Nel salto in alto, poi, ancora una buona prova dell’atleta che arriva seconda con 1.71 e sfiora il personale di 1.72 del record.

Nel getto del peso terzo posto nella gara forse meno brillante, con l’attrezzo che arriva a 11.85 quale miglior misura, un po’ meno del 12,18 realizzato ad Aubiere, ma poi nel salto in lungo il capolavoro di giornata con un fantastico 6.34m alla prima prova che polverizza il personale di 6.12 ottenuto durante il record.

Nella gara finale degli 800 metri Sveva corre totalmente da sola, senza riferimento, ma riesce ugualmente con le ultime energie rimaste ad ottenere un crono di 2’12″16, che sia pur peggiore di quello di Aubiere di 2’09″10, la porta a un totale finale di 4451 punti per il nuovo primato italiano.

Nelle gare di corsa grande impressione desta in batteria il bi-primatista italiano degli ostacoli veloci, Paolo Dal Molin, che vince la sua gara dei 60 H con l’eccellente crono di 7″56, senza dare l’idea di aver forzato tantissimo e si avvicina al suo record di 7″51 ottenuto nove anni fa nel 2013.

Distantissimo, con il secondo tempo di qualificazione Hassane Fofana realizza un discreto 7″92.

Nella finale però, le distanze si accorciano e Dal Molin, pur vincendo il titolo si peggiora chiudendo in 7″62, mentre molto bene fa Fofana che eguaglia il suo personale con 7″66, per un ottimo secondo posto.

Paolo Dal Molin (foto Grana/FIDAL)
Paolo Dal Molin (foto Grana/FIDAL)

Tra le donne, nei 60 H, senza problemi in batteria sia Luminosa Bogliolo che chiude in 8″17, ma anche Elisa Maria Di Lazzaro che fa 8″26.

Nella finale, poi, grande sorpresa con la Di Lazzaro che brucia sul traguardo la Bogliolo, con il tempo di 8″18 assegnato ad entrambe, ma con la prima che la spunta per pochi millesimi.

Elisa Maria Di Lazzaro (foto Grana/FIDAL)
Elisa Maria Di Lazzaro (foto Grana/FIDAL)

Il mezzofondo veloce azzurro sta dando grandi segnali di crescita e certamente, una delle sfide più incerte della prima giornata dei campionati italiani assoluti indoor, era quella sui 1500 maschili con la presenza di Pietro Arese che, nel meeting internazionale indoor di Metz dello scorso 12 febbraio, aveva realizzato l’eccellente crono di 3’37″86, ma anche quella di Nesim Amsellek che, a Sabadell in Spagna, aveva ottenuto poco di più con 3’38″42.

L’ha spuntata il secondo, con una condotta di gara molto prudente che l’ha portato a controllare e poi uscire nell’ultimo giro per superare in 3’39″87 un ottimo Federico Riva, 3’40″30, mentre Arese purtroppo, dopo aver condotto in testa per i primi giri, ha avuto un crollo repentino ed ha tagliato il traguardo lontano, in una crisi di pianto.

Nesim Amsellek (foto Grana/FIDAL)
Nesim Amsellek (foto Grana/FIDAL)

Nella gara femminile dei 1500 metri vittoria all’ultimo centimetro di Giulia Aprile, che supera in 4’18″51, un’ottima Ludovica Cavalli, 4’18″53, mentre Federica Del Buono si classifica in terza posizione con 4’19″62.

Da sinistra: Giulia Aprile- Ludovica Cavalli (foto Grana/FIDAL)
Da sinistra: Giulia Aprile- Ludovica Cavalli (foto Grana/FIDAL)

Nel salto in alto uomini, sotto gli occhi (e sotto il murales) del campione olimpico Gimbo Tamberi, si impone Christian Falocchi saltando 2,21 alla seconda prova (poi tre errori a 2,25), affiancato sul podio da Nicholas Nava secondo in 2,12, ed Eugenio Meloni, terzo con 2,12.

Il giovane talento Mattia Furlani si ferma anche lui a 2.12, in quarta posizione, ma c’è grande attesa per la sua gara di domani nel salto in lungo.

Nel salto con l’asta maschile, sorpresa per la vittoria del 19enne Matteo Oliveri che vince con la misura di 5.37, e si supera di ben 17 centimetri rispetto al precedente personale ottenuto all’aperto ai mondiali di Nairobi under 20, mentre secondo è Matteo Miani con 5.32, e solo quinto il favorito Max Mandusic con 5.10.

Nel salto triplo femminile Dariya Derkach ha superato due volte la barriera dei 14 metri andando due volte oltre il precedente personale indoor con 14.26m al terzo tentativo e 14.13m al quinto. La triplista campana di origini ucraine sale al sesto posto delle liste mondiali dell’anno.

Dariya ha dedicato la vittoria all’Ucraina ferita dalla guerra con la Russia. Prima delle gare l’atletica italiana ha detto no alla guerra con un minuto di silenzio per le vittime del conflitto russo-ucraino.

Ottavia Cestonaro si è classificata seconda con 13.70m davanti a Veronica Zanon (13.40m).

Nel salto triplo maschile vittoria scontata di Simone Biasutti che atterra a 16.23, ma è un grande piacere rivedere sul podio, al secondo posto, il grande Daniele Greco che salta 15.86 e dimostra ancora una volta che la passione per l’atletica è qualcosa che va oltre ogni problema.

Simone Biasutti (foto Grana/FIDAL)
Simone Biasutti (foto Grana/FIDAL)

Primo titolo italiano assoluto nella marcia, sui 3000 metri, per Simona Bertini che conferma il pronostico e si migliora fino a 12’55″13, in una gara solitaria, mentre più indietro si piazza l’azzurra della 35 km, tutta un’altra distanza, Lidia Barcella seconda in 13’36″78 e terza Anna Ferrari con 13’44″79..

Nelle batterie dei 400 metri, buone impressioni da Mario Lambrughi l’unico sotto i 47 secondi con 46″97, mentre in un’altra gara Brayan Lopez con 47″07 brucia sul traguardo il favorito della vigilia Vladimir Aceti (47″18).

Un po’ sottotono il giovane Lorenzo Benati che viene eliminato, mentre gli altri finalisti di domani sono Emanuele Grossi con 47″84, Paolo Messina (47″89) e Michele Tricca (47″98).

Tra le donne, è di Anna Polinari con 53″35 il crono più rapido, in rimonta su Maya Bruney (53″42) nel rettilineo conclusivo della seconda batteria, mentre Ayomide Folorunso fa 53″55, Eleonora Marchiando 53″65, ma vanno all’atto conclusivo anche Giancarla Trevisan (53″80) e Raphaela Lukudo (53″92).

Anna Polinari (foto Grana/FIDAL)
Anna Polinari (foto Grana/FIDAL)

Nella prova maschile delle prove multiple, l’eptathlon che si disputa su due giorni, buon inizio per Dario Dester che, nella prima gara realizza il suo personale sui 60 metri con 6″96 e si migliora di 1 centesimo.

Nella seconda gara poi, il salto in lungo, Dester vince con 7,50 e si ripete anche nel getto del peso con 13,59, chiudendo la mattinata delle prime tre gare nettamente in testa con 2535 punti.

Dopo l’ultima prova di giornata, il salto in alto, concluso al terzo posto con 2,01, Dester è ancora saldo in testa con 3348 punti.

Dario Dester (foto Grana/FIDAL)
Dario Dester (foto Grana/FIDAL)

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