La tripletta delle Fiamme Oro

L'approfondimento, con varie interviste, della seconda giornata degli assoluti di Rovereto.

La seconda giornata degli Assoluti di Rovereto è stata all’insegna degli atleti delle Fiamme Oro che hanno monopolizzato le gare di velocità ed ostacoli con il trio formato da Paolo Dal Molin, Marcell Jacobs e Luminosa Bogliolo.

Il risultato copertina è stato firmato da uno straordinario Paolo Dal Molin, che ha migliorato il primato italiano dei 110 ostacoli con 13”27 limando di un centesimo di secondo il precedente record detenuto dall’altro ostacolista delle Fiamme Oro Emanuele Abate, che fermò il cronometro in 13”28 a Torino nel 2012.

Dal Molin non è stato perfetto perché ha colpito quattro ostacoli e questo fa pensare che possa fare ancora meglio alle Olimpiadi, dove parteciperà per la prima volta nella sua carriera dopo che una serie di infortuni gli avevano precluso di prendere parte alla rassegna a Cinque Cerchi in passato.

Hassane Fofana ha migliorato il record personale di due centesimi di secondo con 13”42 precedendo Lorenzo Perini (13”59) e il campione italiano indoor Farnk Brice Koua (13”78). Lorenzo Simonelli ha migliorato il primato italiano juniores in quinta posizione con 13”79.

Dal Molin è nato in Youndé in Camerun da padre camerunense e da madre veneta. E’ arrivato in Italia da bambino per stabilirsi a Occimiano, in provincia di Alessandria. Ha giocato a basket e a pallavolo.

Diversi infortuni come la frattura del malleolo tibiale sinistro nel 2009 lo hanno condizionato fino al recupero e ai progressi rivelati nell’ultima parte del 2011 Nel2013 vinse la medaglia d’argento agli Europei Indoor sui 60 ostacoli con il primato italiano di 7”51 a Goteborg.

Dal 2017 si è allenato a Formia con il tecnico cubano Santiago Antunez. Nel 2018 realizzò il terzo miglior tempo di sempre con 13”40 nella batteria degli Europei di Berlino. Dalla fine del 2019 vive a Torino e dopo aver collaborato con Paolo Camossi è passato sotto la guida di Alessandro Nocera.

Nel 2021 ha avvicinato il primato italiano dei 60 ostacoli correndo in 7”55 in occasione del bronzo ai Campionati Europei Indoor di Torun. Ora è allenato dall’ex ostacolista Antonio De Sanctis.

Paolo Dal Molin: “Chi mi vuole bene, sa quello che ho passato in questi anni. Aspettavo questo momento da otto anni. Ora a tutta verso i Giochi Ho capito fin dalle batterie di poter fare bene Quando sono sano, so di poter fare grandi cose, ma sinceramente non mi aspettavo il record italiano”.

100 metri maschili: Jacobs vola in 10”01 controvento

Marcell Jacobs vola in 10”01 con un vento contrario di -1.0 m/s conquistando il quarto titolo italiano consecutivo sui 100 metri. E’ un risultato che vale tantissimo, tenendo conto del vento contrario, forse anche di più rispetto al primato italiano di 9”95 realizzato al meeting di Savona lo scorso 13 Maggio.

La pista blu dello Stadio Quercia ha portato ancora fortuna al campione europeo indoor, che vinse i 100 metri nell’edizione del Palio della Quercia dell’anno scorso. Già in batteria Marcell aveva dimostrato di essere in eccellenti condizioni di forma correndo in 10”33 con un vento contrario di -2.0 m/s.

Ora lo sprinter di Desenzano è atteso a due importanti appuntamenti di Diamond League a Stoccolma e a Montecarlo dove si misurerà con molti dei migliori velocisti del momento ad un solo mese dall’inizio delle Olimpiadi di Tokyo. L’obiettivo dichiarato dello sprinter azzurro è diventare il primo velocista azzurro della storia a qualificarsi nella finale olimpica dei 100 metri.

Marcell Jacobs: “Ero amareggiato dopo aver visto il tempo, perché volevo un tempo al di sotto dei 10 secondi Quei due centesimi di troppo mi avevano dato fastidio. Quando ho saputo il dato del vento, ho capito di aver ottenuto un risultato importante. Questo significa che sto lavorando davvero bene. Sono guarito.

Adesso lo posso dire. Il periodo in cui sono stato fermo mi ha dato la carica giusta per tornare a correre e a divertirmi come mi piace fare, in tempo per essere al meglio per i Giochi Olimpici. Voglio fare i complimenti a Paolo Dal Molin. Ci siamo allenati spesso insieme, so quanti problemi ha avuto, le difficoltà che ha dovuto superare. Si merita questo record”.

Da sottolineare l’ottimo secondo posto di Matteo Melluzzo in 10”34. Il giovane figlio d’arte siciliano si è confermato dopo il recente primato personale di 10”25 realizzato a Savona. Alex Zlatan si è aggiudicato a sorpresa il terzo posto in 10”35.

Marcell Jacobs (foto Grana/FIDAL)
Marcell Jacobs (foto Grana/FIDAL)

100 metri ostacoli femminili: Quarto successo consecutivo per Bogliolo

Luminosa Bogliolo ha vinto il quarto titolo italiano sui 100 ostacoli in 12”90 precedendo Elisa Maria Di Lazzaro (13.17). Nelle passate edizioni l’ostacolista di Alassio vinse a Pescara nel 2018 in 13”21, a Bressanone nel 2019 in 12”85 e a Padova nel 2020 in 13”02.

Luminosa Bogliolo: “Una bella gara. Volevo tornare a correre su questi livelli e ci sono riuscita grazie anche a Elisa Di Lazzaro. La sua presenza mi aiuta a migliorarmi sempre. Avere un’avversaria come lei in casa è un vantaggio, altre sono costrette ad andare in giro per incontrare gli stimoli che lei riesce a darmi. Sono tornata a correre nettamente sotto i 13 secondi.

Era quello che volevo. Nelle ultime uscite mi ero stabilizzata intorno ai 13 secondi. Questo tempo mi restituisce la dimensione che preferisco. L’esperienza internazionale, quella che ho vissuto a Doha, mi fa capire che per emergere bisogna crescere ancora molto, correre intorno ai 12”60-12”70, ma è quello che voglio fare in prospettiva, lavoro per questo”.

La pista dello Stadio Quercia di Rovereto ha portato ancora una volta fortuna a Luminosa, che vinse al Palio della Quercia lo scorso anno. Per questa edizione dei Campionati Italiani l’ostacolista ligure ha esibito un nuovo look con i capelli a caschetto biondi. Elisa Maria Di Lazzaro non è riuscita nel tentativo di rimonta chiudendo al secondo posto in 13”17 davanti a Giada Carmassi.

Luminosa Bogliolo (foto Grana/FIDAL)
Luminosa Bogliolo (foto Grana/FIDAL)

100 metri femminili: Primo titolo italiano outdoor e p.b. per Anna Bongiorni

Anna Bongiorni ha vinto il primo titolo italiano sui 100 metri outdoor della sua carriera migliorando il record personale con 11”27. La figlia d’arte dell’ex sprinter azzurro Giovanni Bongiorni è salita al quinto posto delle liste italiane all-time arrivando a 13 centesimi dal primato italiano di Manuela Levorato.

La pisana ha preceduto Gloria Hooper (11”37) e la campionessa europea under 20 Vittoria Fontana (11”45).

Anna Bongiorni: “In allenamento vado forte, ma per tanti motivi ancora non ero riuscito a dimostrarlo in gara. Sono felicissima. Dopo la gara ho pianto per l’emozione. Ho vinto il mio primo titolo italiano all’aperto e ho battuto il personale”.

Getto del peso maschile

Nick Ponzio ha debuttato da italiano vincendo una gara di getto del peso di altissimo livello con 20.78m battendo Zane Weir (20.43m) e il campione in carica Leonardo Fabbri (20.29m).

Ponzio è nato e cresciuto in California ed è diventato cittadino italiano grazie al bisnonno, originario di Paceco in provincia di Trapani. In passato ha gareggiato con la maglia dei Trojans della University of Southern California. Lo scorso anni migliorò il personale con 21.72m e vinse al Golden Gala a Roma battendo Fabbri. In questa stagione ha fatto registrare un miglior lancio di 21.40m al meeting di Irvine in California.

800 metri femminili: Bellò e Sabbatini da applausi

Erano anni che non si vedeva un livello cosi elevato nel mezzofondo veloce femminile in Italia. La vicentina Elena Bellò ha bissato il successo dell’anno scorso a Padova con il record personale con 2’00”44 trascinando sotto il precedente record personale anche la teramana Gaia Sabbatini, che ha fermato il cronometro a 2’00”75. Con queste prestazioni Bellò e Sabbatini salgono rispettivamente al settimo e al nono posto delle liste italiane di sempre. La lombarda Serena Troiani ha completato il podio classificandosi al terzo posto in 2’03”59.

Gaia Sabbatini-Elena Bellò (foto Grana/FIDAL)
Gaia Sabbatini-Elena Bellò (foto Grana/FIDAL)

800 metri maschili: Che progresso per Barontini

Simone Barontini ha arricchito la sua collezione di successi vincendo l’ottavo titolo italiano della sua carriera tra indoor e outdoor migliorando di mezzo secondo il fresco primato personale realizzato a Sollentuna con un ottimo 1’46”13. L’anconetano ha trascinato sotto la barriera degli 1’47” Francesco Conti (1’46”87) ed Abdelhakim Eliasmine (1’46”89).

400 metri: Bis di Mangione e Scotti

Rovereto ha ripetuto lo stesso esito della passata edizione di Padova incoronando ancora una volta come vincitori dei 400 metri Alice Mangione e Edoardo Scotti. Mangione ha confermato il suo eccellente momento di forma dopo il primato personale di Ginevra vincendo in 52”09 davanti a Maria Benedicta Chigbolu (52”90) e a Raphaela Lukudo (52”95).

Nel giro di pista al maschile Edoardo Scotti si è confermato campione italiano in 46”13 al termine di uno splendido testa a testa negli ultimi 50 metri con Vladimir Aceti, Davide Re e Brayan Lopez. Aceti si è piazzato al secondo posto in 46”21 davanti al primatista italiano Davide Re (46”27) e Brayan Lopez (46”31).

Salto in lungo femminile: Iapichino batte di misura Strati

Larissa Iapichino ha vinto di misura su Laura Strati per appena due centimetri con un salto da 6.42m al quinto tentativo. Strati è atterrata ancora più lontano nell’ultimo tentativo (intorno ai 6.67m) ma il suo salto era nullo per una questione di millimetri.

Iapichino, ora allenata dal padre Gianni, può festeggiare il terzo titolo italiano consecutivo dopo le vittorie ai Campionati italiani outdoor di Padova 2020 e agli Assoluti indoor di Ancona, quando realizzò lo straordinario primato mondiale juniores indoor con 6.91.

Larissa Iapichino (foto Grana/FIDAL)
Larissa Iapichino (foto Grana/FIDAL)

Salto in lungo maschile: Randazzo conquista il sesto titolo tricolore

Il siciliano Filiippo Randazzo ha vinto il sesto titolo italiano della sua carriera nel salto in lungo con 7.94m con vento a favore di +2.6 m/s battendo il calabrese Gabriele Chilà (7.76m vento +3.1 m/s). Reda Chaboun si è piazzato al terzo posto con 7.62m con vento di +2.2 m/s.

Lancio del martello femminile: Fantini ancora oltre i 70 metri

Sara Fantini ha conquistato il nono titolo italiano nel lancio del martello femminile tra rassegne estive ed invernali superando ancora una volta la barriera dei 70 metri con 70.34m una settimana dopo aver stabilito il primato personale con 72.31m al Memorial Kusocinski di Chorzow.

La figlia d’arte del finalista olimpico di getto del peso di Atlanta 1996 Corrado Fantini ha compiuto un altro passo in avanti verso la qualificazione per le Olimpiadi di Tokyo: attualmente la martellista emiliana allenata da Marinella Vaccari è ventinovesima nel Ranking di World Athletics sui 32 posti disponibili. Lucia Prinetti si è classificata al secondo posto con 63.99m superando Cecilia Desideri (63.79m) all’ultimo tentativo.

Sara Fantini: “Vincere è sempre importante. Potevo fare meglio per quanto riguarda la misura ma sono serena. Settanta metri è sempre un discreto lancio. Ora torno ad allenarmi e vado in cerca di qualche gara internazionale”.

Salto in alto femminile: Vallortigara batte Trost

Elena Valortigara ha vinto il sesto titolo italiano della sua carriera tra outdoor e indoor con 1.88m prima di commettere tre errori a 1.91m. Alessia Trost si è classificata al secondo posto con 1.82m a pari merito con Teresa Maria Rossi.

Lancio del giavellotto maschile: Orlando supera la barriera degli 80 metri

Il giavellottista campano Roberto Orlando ha superato per la prima volta in carriera la barriera degli 80 metri nel lancio del giavellotto con 80.35m diventando il settimo italiano di sempre. In questa stagione aveva realizzato il precedente personale di 77.51m.

Lancio del disco femminile: Osakue torna a lanciare oltre i 61 metri

La piemontese Daisy Osakue ha realizzato la seconda miglior misura della sua carriera con 61.55m arrivando a soli 14 centimetri dal record personale di 61.69m realizzato nel 2019. Stefania Strumillo si è classificata al secondo posto con 54,56m battendo Valentina Aniballi (52.42m).

Eptathlon femminile

Marta Gioele Giovannini ha conquistato il successo nell’eptathlon femminile vincendo il terzo titolo italiano della sua carriera dopo i successi tricolori nel pentathlon agli Assoluti indoor dello scorso inverno e nell’eptathlon nella categoria under 23 a Fabriano.

La portacolori dell’Atletica Livorno, che aveva concluso la prima giornata in testa, ha totalizzato 5496 punti precedendo Eleonora Ferrero del Cus Genova (5197 punti) e la rappresentante della Lana Raika Linda Maria Pircher (5119 punti). Giovannini ha vinto i 100 ostacoli in 13”82,i 200 metri in 25”20, il salto in lungo con 5.96m e il getto del peso con 12.16m.

Decathlon maschile

Il campione italiano under 23 Lorenzo Modugno ha conquistato il successo nel decathlon migliorando il record personale di due punti con 7303 punti.

Il portacolori della Polisportiva Triveneto Trieste era terzo dopo la prima giornata ma ha preso il comando dopo il quinto posto sui 110 ostacoli in 15”74 e alla vittoria nel lancio del disco con 40.21m. Il friulano ha incrementato il suo vantaggio grazie al 4.80m nell’asta e ai secondi posti nel lancio del giavellotto con 54.41m e nei 1500 metri con 4’23”86.

5000 metri maschili

Pietro Riva si è laureato campione italiano dei 5000 metri maschili in 13’52”38 precedendo Mattia Padovani (secondo con il record personale di 13’54”87) e Dario De Caro (13’58”37).

5000 metri femminili

La giovane Anna Arnaudo ha completato la doppietta piemontese del mezzofondo prolungato vincendo i 5000 metri femminili con il record personale di 15’57”69 davanti a Gaia Colli (16’20”74) e Rebecca Lonedo (16’25”90).

Staffette 4×100

La Lombardia ha fatto doppietta vincendo le due staffette 4×100 con l’Atletica Riccardi 1946 Milano in campo maschile (Alessandro Malvezzi, Simone Tanzilli, Diego Marani, Wandeson Polanco) in 40”16 e l’Atletica Brescia 1950 Metallurgica San Marco (Chiara Melon, Gaia Pedreschi, Alessia Niotta, Chiara Torrisi) in campo femminile in 45”42.

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