Bellò vince a Turku gli 800 metri in 1’59″84

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Splendida conferma della mezzofondista vicentina Elena Bellò che, ieri sera nei Paavo Nurmi Games di Turku tappa Gold del Continental Tour, si è confermata sotto la soglia dell’eccellenza dei due minuti sulla distanza degli 800 metri, dominando la competizione con il crono di 1’59″84 che le è valso anche il record della manifestazione.

Elena era reduce dal brillante terzo posto ottenuto solo cinque giorni fa a Roma, nel corso del Golden Gala Pietro Mennea di Diamond League, quando ha fermato il cronometro a 1’58″97, per la sua prima volta in carriera sotto i due minuti.

Ineccepibile la condotta di gara dell’azzurra che ha gestito i due giri con estrema lucidità, da assoluta protagonista, seguendo inizialmente la pacer polacca Aneta Lemiesz passata a 57″29 dopo 400 metri, e poi mettendosi in coda all’altra polacca Angelika Sarna che però ha pasticciato in curva perdendo l’equilibrio, mentre Elena stava comunque per superarla, e infatti è stata autrice di un’imperiosa progressione finale che le ha fatto aumentare il vantaggio sulle inseguitrici, con la britannica Ellie Baker seconda in 2’00″66 e la tedesca Katharina Trost terza in 2’00″80.

In evidenza nel meeting intitolato al leggendario mezzofondista finlandese capace di vincere ben 12 medaglie olimpiche tra il 1920 e il 1928, di cui nove d’oro, anche altre due azzurre a cominciare dalla saltatrice in alto Elena Vallortigara che ha realizzato il suo miglior salto in alto dell’anno con 1,94, e ha migliorato di due centimetri la misura di 1,92 ottenuta sia nelle indoor che nella prima parte della stagione all’aperto.

Per Vallortigara, tra l’altro, la quota è stata superata alla prima prova e le ha regalato un secondo prestigioso posto assoluto, nella gara vinta dall’australiana argento olimpico Nicola Olyslagers con 1,96, mentre terza è stata l’ucraina Yuliya Levchenko sempre con 1.94, ma un numero maggiore di errori in precedenza.

Bene anche Ayomide Folorunso che ha vinto la gara dei 400 ostacoli femminili in 54″73 che rappresenta anche il record del meeting.

Le dichiarazioni di Bellò: “Contenta di essermi subito ripetuta sotto i due minuti. Il primo giro è stato molto veloce e io mi sono sentita un po’ stanca ma sono riuscita a gestirla sino alla fine. Adesso continuerò a prepararmi per i Mondiali di Eugene con fiducia e ottimismo”.

Le parole di Vallortigara: “Meno errori del solito e una misura che mi rappresenta un po’ meglio. C’è ancora da lavorare su alcuni aspetti ma aver ripreso la ritmica ‘vecchia’ mi ha riportato a fare automaticamente cose migliori. Gareggiare di nuovo sabato a Parigi sarà utile per fissare meglio questi aspetti”.

Il commento di Folorunso: “Molto contenta della gara oggi piazzarsi tra le prime tre se non addirittura vincere era il vero obiettivo. Sono felice di aver ripetuto un tempo sub 55 senza ‘pensarci troppo’, è un passo importante per migliorare. Questi risultati sono il frutto di un lavoro di squadra”. 

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Oltre 10.000 tifosi finlandesi hanno assiepato le tribune dell’impianto sportivo di Turku per vedere soprattutto le gare di lanci che vantano nei paesi scandinavi una grandissima tradizione, e non sono stato certo delusi in quanto le competizioni dai maggiori contenuti tecnici sono state proprio queste.

Lancio del giavellotto maschile

La gara più attesa della serata per il pubblico finlandese è stata vinta dall’atleta di casa Oliver Helander che ha fatto il lancio della sua vita scagliando l’attrezzo a 89.83 e realizzando il proprio personale, come anche del resto il campione olimpico, l’indiano Neeraj Chopra, arrivato secondo con 89,30 che rappresenta anche il primato nazionale del suo Paese.

Ma il suo vantaggio non è durato a lungo, perché il finlandese Oliver Helander ha realizzato il lancio della sua vita con 89,83 metri. Chopra ha risposto con 89,30 m, battendo il suo stesso record indiano, ma è stato comunque sufficiente per il secondo posto. Il leader e campione del mondo Anderson Peters, invece, ha lanciato 86,45 m nello stesso turno per il terzo posto.

Poco è cambiato nella seconda metà della gara. Anderson ha migliorato leggermente la sua misura di 86,60 m nel quinto round, ma il grenadiano non è riuscito a superare Helander e Chopra, ponendo fine alla striscia di vittorie del campione del mondo. Chopra ha registrato tre nulli prima di terminare la sua serie con 85,85m. Nonostante abbia mancato la vittoria, era comunque soddisfatto del suo record nazionale.

Le parole di Helander: “È stato un lancio quasi perfetto. Mi sono sentito bene durante il riscaldamento. Ora la mia spalla è sana e sono grato per tutto il lavoro svolto dal mio allenatore“.

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Lancio del disco maschile

Daniel Stahl, campione mondiale e olimpico, ha trovato il modo di porre fine alla striscia di vittorie di Kristjan Ceh nel disco, stappando un record stagionale e del meeting di 70,62 m al primo turno per mettere sotto pressione il gigante sloveno.

Ceh ha impiegato fino al terzo turno per realizzare un lancio valido, con i suoi 64,69 m ancora a quasi sei metri di distanza dal primato dello svedese.

Stahl ha fatto il bis con un lancio di 67,75 m nel quarto round, per mantenere la pressione sull’avversario. Dopo altri due falli, nell’ultimo turno le cose sono finalmente andate per il verso giusto per Ceh, che con un lancio di 67,76 m si è piazzato al secondo posto.

Ma questa posizione è durata poco, perché il campione del mondo 2017 Andrius Gudzius ha lanciato 68,09 m con il suo ultimo sforzo per scalzare Ceh dal secondo posto.

Con quattro uomini che hanno lanciato oltre i 67 metri, si è trattato di una delle gare di disco di maggior qualità dell’ultimo decennio.

Le dichiarazioni di Stahl: “Mi sembrava di saltare. Il mio primo lancio è stato ritmico ed esplosivo. Ed è stato divertente fare il mio giro della vittoria“.

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Lancio del martello femminile

La finlandese Krista Tervo si è aggiudicata la gara con 74,34 m all’ultimo turno.

La polacca Malwina Kopron, bronzo olimpico, ha preso subito il comando con 71,93 m, ma l’azera Hanna Skydan ha risposto con 73,11 m nel quarto round.

La Tervo ha eguagliato questa distanza nel quinto round, ma è stata sufficiente per il secondo posto e poi nell’ultimo lancio della gara, ha lanciato il suo martello a 74,34, a soli sei centimetri dal suo record nazionale, conquistando una delle vittorie più importanti della sua carriera.

Sara Fantini, reduce da ben due primati italiani in pochi giorni nel lancio del martello sfodera due lanci oltre i settantuno metri (71,36 e 71,30) e ha chiuso al quarto posto.

400 metri ostacoli

Buon terzo posto per Mario Lambrughi che ritorna vicino alla soglia dei quarantanove con 49″21, preceduto dall’estone Rasmus Magi vittorioso con l’ottimo crono di 47″82 e dal francese Wilfried Happio secondo in 49″12.

Per Magi il personale che rappresenta la prima volta nella sua lunga carriera sotto la barriera dei 48 secondi, lui che è stato due volte finalista olimpico e che, con tale prestazione ha battuto il suo record nazionale di 48″11 ed è salito al sesto posto nella lista europea di tutti i tempi.

Le dichiarazioni di Magi: “Ero molto fiducioso, ma volevo solo fare una gara regolare“.

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800 metri maschili

Prima di ieri sera, nessun atleta aveva abbattuto la barriera degli 1’45″00 e ben cinque ci sono riusciti con il vincitore della gara, il britannico Max Burgin, che ha vinto con l’eccellente crono di 1’43″52, miglior prestazione mondiale dell’anno sulla distanza.

Il pacemaker ha guidato il gruppo nel primo giro in 49″22, ma Burgin è andato in testa al secondo giro, mentre il resto del gruppo iniziava a svanire dietro di lui, e ha resistito fino alla fine spingendo sino in fondo, con le sue gambe che hanno ceduto pochi secondi dopo il traguardo, facendolo cadere a terra totalmente esausto

La sua impresa di ieri lo rende il quarto britannico più veloce della storia dopo miti quali Sebastian Coe, Steve Cram e Peter Elliott.

Tony van Diepen si è piazzato al secondo posto con un personale di 1’44″24, seguito da vicino dal francese Gabriel Tual terzo con 1’44″30.

Le dichiarazioni di Burgin: “Ho sofferto oggi, ma sono felice di aver stabilito il mio primato. Questa era solo la mia seconda gara della stagione, ma ora mi sento molto fiducioso per i Campionati britannici e per i successivi Campionati mondiali“.

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100 ostacoli femminili

Bellissima e incerta la gara veloce femminile sulle barriere con la nigeriana Tobi Amusan, la giamaicana Britany Anderson, l’olandese Nadine Visser e l’australiana Liz Clay tutte sulla stessa linea a metà rettilineo.

Alla fine ha vinto Amusan con il suo miglior tempo stagionale di 12″57, riducendo di 1 centesimo il record del meeting, con Anderson seconda in 12″59 e Visser terza con 12″72.

Sesta posizione per Luminosa Bogliolo con 13″04 in finale dopo il 13″14 della batteria.

110 ostacoli maschili

Lo statunitense Aaron Mallett ha vinto con il suo miglior tempo stagionale di 13″22 mentre è stato ottavo Paolo Dal Molin con un doppio 13″70.

100 metri maschili

Successo del nigeriano Raymond Ekevwo con 10″23.

100 metri femminili

Bella vittoria della britannica Daryll Neita, finalista olimpica, con il record del meeting di 11″09 realizzato in batteria e avvicinato ancora nella finale vinta con 11″10 davanti alla connazionale Imani Lansiquot.

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Salto triplo femminile

L’argento mondiale, la giamaicana Shanieka Ricketts, ha guidato la gara sin dall’inizio aprendo con 14,10 e migliorando sino a 14,35 nel secondo turno, mentre al secondo posto è arrivata la slovena Neja Filipic, che ha saltato 14,26 metri.

Ottava piazza per l’italiana Dariya Derkach con 13.72 e decima per Ottavia Cestonaro con 13,50.

Salto triplo maschile

Il brasiliano Almir Dos Santos, argento mondiale indoor 2018, si è aggiudicato la competizione con 16.90, vincendo sull’italiano Tobia Bocchi secondo con 16,68.

Il pluricampione mondiale e olimpico Christian Taylor, al rientro dopo l’infortunio che ha fatto naufragare le sue ambizioni olimpiche nel 2021, si è piazzato quinto con 16,04m.

Salto con l’asta femminile

Settimo posto per Elisa Molinarolo con 4.20 nella gara vinta dall’australiana Nina Kennedy con 4,65.

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