Le dichiarazioni dei protagonisti del Palio della Quercia di Rovereto

L'approfondimento dettagliato sulla tappa trentina del Continental Tour Silver

FASTWEB

La cinquattottesima edizione del Palio Città della Quercia è stata nobilitata dal record italiano di Roberta Bruni nel salto con l’asta con 4.72m sotto la pioggia. L’astista laziale ha eguagliato il primato del più antico meeting d’Italia detenuto dal 2002 dalla statunitense Stacy Dragila.

La romana ha avuto bisogno di due tentativi per superare la misura d’ingresso di 4.23m prima di valicare 4.33m e 4.43m alla prima prova. L’allieva di coach Riccardo Balloni ha superato successivamente 4.53m alla seconda prova, 4.63m alla prima dell’impresa da record alla quota di 4.72m alla terza prova.

Bruni ha aggiunto un centimetro al suo record italiano realizzato lo scorso 18 Giugno a Barletta. Dopo la delusione per la mancata qualificazione alla finale dei Mondiali di Eugene Roberta si è sempre ben comportata piazzandosi settima agli Europei di Monaco di Baviera con 4.55m e quarta al meeting di Losanna con 4.60m.

Grazie al risultato di settimana scorsa nella città svizzera affacciata sul Lago Lemano l’azzurra si è qualificata per la finale della Diamond League di Zurigo (7-8 Settembre).

A livello statistico la prestazione dell’astista azzurra si colloca all’undicesimo posto nelle liste mondiali dell’anno e al quinto posto nelle liste europee del 2022. In un anno ricco di soddisfazioni Roberta è riuscita anche a laurearsi in Scienze Forestali nel giorno del secondo posto al Golden Gala.

E’ cresciuta a Nazzano in provincia di Roma fino all’età di 18 anni prima di trasferirsi a Rieti dove si allena con Riccardo Balloni sulla pedana dello Stadio Raul Guidobaldi. Bruni ha vinto in carriera il bronzo ai Mondiali Under 20 di Barcellona nel 2012 e l’oro alle Universiadi di Napoli nel 2019 con 4.46m. Nel 2013 riscrisse il record italiano juniores indoor con 4.51m e 4.60m a 18 anni, arrivando a soli tre centimetri dal record mondiale under 20 al coperto.

Roberta Bruni: “Mi sono rialzata dopo i Mondiali di Eugene, dove ero uscita in qualificazione. E’ un risultato di tutti e due, mio e del mio coach Riccardo Balloni, che non era qui, ma mi dava consigli a distanza.

E’ una misura assolutamente voluta. La pioggia non mi ha fermata, anche se avevo un po’ di timore perché non era facile in queste condizioni. C’era tanto tifo. Ora niente festeggiamenti. La testa è alla finale della Diamond League di Zurigo. Voglio chiudere al meglio la stagione. Dedico questo record a tutti coloro che mi sono stati accanto perché non è facile starmi vicino.”

100 metri femminili

La ventitreenne statunitense Twanisha Terry ha vinto in 11”02 eguagliando il primato del meeting detenuto dalla giamaicana Christania Williams dall’edizione del 2016. Terry viene da una stagione piena di gare iniziata in aprile con la vittoria nella tappa del Continental Tour Gold di Walnut in 10”77 con vento a favore oltre la norma.

Durante l’estate ha vinto la medaglia d’oro con la staffetta 4×100 ai Mondiali di Eugene in 41”14 e ha battuto il record personale con 10”82 a Memphis il 30 Luglio scorso.

Si è piazzata terza ai Campionati statunitensi di Eugene in 10”74 con vento a favore di +2.9 m/s e ha gareggiato in Europa classificandosi quinta a Montecarlo in 10.90 e a Losanna in 11”13 e quarta a Szekesfehrvar in 11”02.

L’altra giovane emergente dello sprint statunitense Kayla White si è piazzata seconda in 11”18 davanti a Javianne Oliver (11”31). Prima di questa stagione Terry aveva vinto la medaglia d’argento ai Campionati mondiali under 20 di Tampere 2018 in 11.19.

Twanisha Terry: “Significa molto per me vincere davanti a tanti fans presenti allo stadio. E’ stata una stagione molto lunga e impegnativa per me. Sono davvero felice per i risultati di quest’anno. Disputerò la mia ultima gara dell’anno al meeting di Padova”.

La primatista italiana dei 60 metri indoor Zaynab Dosso si è piazzata al sesto posto in 11”41.

Getto del peso maschile

Il quarto classificato degli ultimi Europei di Monaco di Baviera Nick Ponzio ha conquistato un altro successo sulla pedana portafortuna di Rovereto realizzando la misura di 21.22m.

L’anno scorso l’atleta nato in California ma diventato italiano grazie alle origini siciliane del bisnonno Francesco vinse l’anno scorso il titolo italiano a Rovereto con 21.34m, mentre la scorsa primavera aveva realizzato 21.73m sulla pedana dello Stadio Quercia. Ponzio è tornato a lanciare oltre i 21 metri per la prima volta dal giorno delle qualificazioni dei Mondiali di Eugene dove realizzò la misura di 21.35m.

Ponzio ha disputato la trentunesima gara (24 outdoor e 7 indoor) della sua intensa stagione da globetrotter delle pedane. Dall’Ottobre 2021 Nick si è trasferito a Nashville in Tennessee dove si allena da autodidatta. In passato si era allenato con Ryan Whiting al Mesa Community College in Arizona.

Dopo la gara Nick si è concesso ai tanti piccoli fans accorsi in gran numero in zona mista scattando selfie e firmando autografi. L’ucraino Roman Kokoshko si è piazzato secondo secondo con 20.63m davanti allp statunitense Roger Steen (20.59m). Il fiorentino Leonardo Fabbri si è ben comportato classificandosi al quarto posto con 20.54m davanti al bronzo iridato di Eugene Josh Awotunde (sesto con 19.70m).

Nick Ponzio: “E’ stata una buona gara. Amo gareggiare a Rovereto. Qui ho vinto il mio primo titolo italiano l’anno scorso. Significa molto per me gareggiare davanti ai miei fans italiani. Gareggerò anche a Bruxelles e alle finali di Zurigo”.

5000 metri maschili

Il burundese Egide Ntakarutimana ha regalato al pubblico dello stadio Quercia la vittoria con il record del meeting di 13’08”43 davanti allo specialista dei 3000 siepi Amare Hailemaryam, che ha migliorato il record personale con 13’12”72. Terzo posto per il vincitore dell’ultima edizione della Cinque Mulini Nibret Melak in 13’16”23.

Pietro Riva, quinto agli ultimi Europei di Monaco sui 10000m, ha migliorato il record personale di sei secondi con 13:22.73. Il fresco campione europeo dei 10000m Yeman Crippa ha provato ad attaccare il record italiano ma non ne aveva più e si è ritirato dopo il passaggio ai 3000m in 7’50”. La gara era stata pilotata dai pacemaker in 2’34’4 ai 1000m e in 5’12”3 ai 2000m.

Yeman Crippa: “Purtroppo le gambe non giravano. Erano vuote. Speravo di portare a termine una bella gara nel mio Trentino. Volevo fare un buon tempo. Invece mi sono dovuto ritirare prima del previsto. Dopo l’Europeo e il successo nella gara su strada di Feltre la mia stagione finisce qui. Tornerò alle gare al Giro al Sas di Trento organizzato dal mio manager Gianni Demadonna. E’ arrivato il momento di rilassarsi. Da ottobre rincomincerà a programmare le mie gare futuro.”

400 metri ostacoli femminili

La giamaicana Rushell Clayton, medaglia di bronzo ai Mondiali di Doha nel 2019, ha vinto in 53”75 sfiorando di quattro centesimi di secondo il record del meeting detenuto dall’atleta di Barbados Andrea Blackett con 53”71. La vice campionessa europea Viktoriya Tkachuk si è piazzata al secondo posto in 54”77 davanti alla finalista olimpica e mondiale di Panama Gianna Woodruff (55”12).

400 metri maschili

Il campione olimpico della staffetta 4×400 Michael Cherry ha bissato il successo dell’anno scorso a Rovereto sui 400 metri con 45”27 davanti al bronzo europeo di Monaco Alex Haydok Wilson (45”50). Edoardo Scotti si è piazzato settimo in 46”31. Cherry si impose l’anno scorso stabilendo il record del meeting con 44”50.

100 metri maschili

Kendal Williams si è aggiudicato i 100 metri in 10”08 davanti all’iivoriano Arthur Cissé (10”18) e al liberiano Emmanuel Matadi (10”20).

800 metri maschili

Il britannico Kyle Langford ha migliorato il record personale in 1’44”49 battendo il campione NCAA Mohad Zahafi, che ha sfiorato di otto centesimi di secondo il record personale con 1’44”57. Collins Kipruto si è piazzato al terzo posto in 1’44”90.

Simone Barontini ha polverizzato il record personale scendendo per la prima volta al di sotto della barriera degli 1’45” con 1’44”96 con un fantastico sprint finale che gli ha permesso di superare cinque avversari sul rettilineo finale.

L’anconetano allenato da Fabrizio Dubbini aveva realizzato il suo precedente record di 1’45”65 in occasione del settimo posto nella finale degli Europei di Monaco di Baviera. Il campione europeo under 23 ha tolto oltre un secondo rispetto al record personale che aveva prima del 2022.

800 metri femminili

Sei donne sono scese al di sotto dei 2 minuti in una gara di alto livello che ha visto la vittoria della statunitense Allie Wilson in 1’58”53 davanti alle connazionali Olivia Baker (1’58”83) e Nia Akins (1’59”12).

La svizzera Lore Hoffmann (quarta agli Europei di Monaco) ha migliorato il personale con 1’59”65. La campionessa italiana Eloisa Coiro ha tolto nove decimi di secondo al record personale fermando il cronometro in 2’00”50

3000 metri femminili

La campionessa mondiale under 20 dei 1500 metri di Tampere 2018 Nozomi Tanaka del Giappone ha vinto in 8’41”93 sfiorando di due secondi il record del meeting detenuto da Svetlana Aplachkina, che si impose nell’edizione dell’anno scorso in 8’39”65. La keniana Brenda Chebet si è piazzata al secondo posto in 8’41”93 davanti a Selah Businei (8’44”54).

La vice campionessa europea under 23 Marta Zenoni ha demolito di quasi dodici secondi il record personale con 8’50”58 salendo al decimo posto delle liste italiane all-time.

La plurimedagliata mezzofondista sudafricana, Caster Semenya, che non può più gareggiare nelle sue specialità preferite degli 800 e 1500 metri, ha mestamente chiuso in 14esima posizione con il tempo di 9’14″01.

Salto triplo maschile

Lo statunitense Donald Scott si vinto un bel duello con l’azzurro Tobia Bocchi nel salto triplo femminile con 16.89m al sesto posto. Bocchi ha realizzato un miglior salto da 16.73m dopo una buona serie di salti che comprende anche anche due alrre misure da 16.69m e 16.67m.

Salto in lungo femminile

La serba Milica Gardsevic (campionessa europea under 20 a Grosseto 2017) si è confermata come una possibile erede della connazionale Ivana Vuleta vincendo con 6.78m e battendo di cinque centimetri la medaglia di bronzo degli Europei di Monaco di Baviera Jazmin Sawyers.

400 metri ostacoli maschili

Il tedesco Constantin Preis si è imposto in 49”04 precedendo il finalista deglu Europei Luuvy Vaillant di tre centesimi di secondo. L’azzurro José Reynaldo Bencosme si è piazzato al terzo posto in 49”54 precedendo il finalista europeo Victor Coroller (49”60).

400 metri femminili

L’ex campionessa mondiale under 20 Kaylin Whitney si è aggiudicata la gara in 51”12 davanti alla giamaicana Junielle Bromfield (51”86) Alce Mangione ha chiuso al settimo posto in 52”61.

Salto in alto maschile

Il giapponese Tomohiro Shinno ha vinto con 2.27m battendo l’ucraino Oleg Doroschuk per un numero minore di errori.

Tutti i risultati

 

Sport OK Junior