Dopo la fine dei Mondiali di Budapest sono ricominciati i grandi meeting internazionali, con la Diamond League ma anche con il Continental Tour e, domani, ci sarà una tappa italiana Bronze di tale circuito in occasione della trentaseiesima edizione del Meeting internazionale Città di Padova, che vedrà la presenza quali grandi protagonisti attesi dell’oro iridato dei 100 metri donne, la statunitense Sha’Carri Richardson, del vicecampione del mondo del getto del peso, Leonardo Fabbri, oltre che di 7 medagliati e 17 finalisti in Ungheria.
Tutta l’attenzione dei tanti tifosi italiani che accorreranno allo stadio Colbachini o vedranno l’evento in televisione, sarà soprattutto per Fabbri, alla sua prima gara dopo la splendida impresa di Budapest che l’ha visto raggiungere la ragguardevole misura di 22.34, in competizione ancora una volta con l’amico e compagno di allenamento, il campione europeo indoor Zane Weir, con il quale sempre in Veneto a Vicenza prima dei Mondiali, aveva dato vita ad una grandissima sfida in cui quest’ultimo era andato ben tre volte oltre i ventidue metri sino al personale di 22.15, ma ad elevare ancor di più il contenuto della gara ci sarà anche lo statunitense bronzo iridato Joe Kovacs, due titoli mondiali e due argenti olimpici in bacheca con uno straordinario personale di 23,23 dell’anno scorso.
Da evidenziare come l’impianto patavino abbia sempre portato molto bene a “The Fabbrino” che alla fine del 2020, nell’anno dell’esplosione del Covid, lanciò a 21,99 del suo personale prima dell’exploit recente di Budapest, e nel 2022 superò con 21,16 la barriera dei ventuno metri per l’unica volta in un anno poco fortunato, come del resto il precedente quando andò oltre solo due volte, mentre nel 2023 sino ad adesso tale barriera l’ha superata in ben 16 occasioni oltre a quella dei ventidue ma, possiamo anche affermare con certezza per averlo sentito direttamente dalla sua voce, che non è assolutamente appagato da quanto realizzato e non vede l’ora di tornare in pedana per concludere alla grande la stagione che lo vedrà ancora impegnato al Meeting della Quercia a Rovereto, poi in una prova Gold di Continental Tour a Zagabria, ed infine nella finale della Diamond League di Eugene a metà settembre.
La nuova regina dello sprint Sha’Carri Richardson, tornata dai Mondiali con i titoli dei 100, con un formidabile 10″65, e della 4×100 oltre al bronzo nei 200, correrà per la terza stagione consecutiva nel Meeting dove affronterà la connazionale Twanisha Terry, compagna di squadra nella staffetta vincente, la giamaicana Briana Williams, oro olimpico con la 4×100, e la bahamense Antonique Strachan sesta nei 200 iridati.
Tra i medagliati anche il lunghista giamaicano Tajay Gayle, campione del mondo a Doha e bronzo a Budapest, mentre al femminile le staffettiste Alexis Holmes e Tereza Petrzilkova, oro e bronzo nella 4×400 mista, di scena nel giro di pista.
Tutti da seguire i 1500 metri donne con la finalista dei 5000 mondiali Nadia Battocletti e Sintayehu Vissa, terza italiana alltime con 4’01″66 in batteria a Budapest, ma anche Federica Del Buono.
Nel mezzofondo in gara sugli 800 metri il padovano Catalin Tecuceanu, che si è migliorato ai Mondiali con 1’44″79 in semifinale, e il ventenne Francesco Pernici con 1’45″23 quest’anno, opposti allo statunitense Bryce Hoppel.
Sempre al maschile nei 1500 ci sarà il primatista italiano indoor Ossama Meslek
A proposito di finalisti mondiali, sui 400 metri donne Alessandra Bonora e Anna Polinari, settime nella 4×400 di Budapest come tra gli uomini Edoardo Scotti che sarà impegnato insieme a Brayan Lopez, ma poi spiccano i nomi della campionessa olimpica con la 4×400 a stelle e strisce Kaylin Whitney, dell’americano Michael Cherry che è stato oro a cinque cerchi con la 4×400 e di Baboloki Thebe del Botswana, bronzo a Tokyo in staffetta.
Nei 110 ostacoli c’è il semifinalista mondiale Hassane Fofana contro Jamal Britt (Usa), sui 100 ostacoli la vicecampionessa europea under 23 Elena Carraro, Veronica Besana e Giada Carmassi.
Al femminile gli 800 offrono il possibile duello tra l’americana Sage Hurta-Klecker e la slovena Anita Horvat, argento agli Europei indoor, ma occhio all’irlandese Ciara Mageean, quarta nei 1500 a Budapest.
Sulla pedana dell’alto Alessia Trost, Asia Tavernini e Idea Pieroni, nel lungo la nigeriana Ruth Usoro con Arianna Battistella e Veronica Zanon, sui 100 metri degli uomini lo statunitense Kyree King e il plurimedagliato olimpico e mondiale canadese Aaron Brown con Andrea Federici.
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