Si svolgerà domani, sabato 13 maggio, la quarta edizione del Kip Keino Classic, il meeting che si svolge nella capitale del Kenia, Nairobi, e che sta crescendo di importanza anno dopo anno al punto da indurre la federazione del paese africano, con notizia arrivata proprio pochi giorni, a chiedere che la manifestazione valida attualmente quale prova Gold di Continental Tour possa diventare, già dall’anno prossimo, una tappa della Diamond League il principale circuito mondiale di World Athletics.
L’evento, che si svolgerà nel Moi International Sports Centre Kasarani Stadium della metropoli africana, sarà come sempre, vista l’altitudine di 1795 metri a cui è posta la città, particolarmente propizio per le gare veloci dove saranno possibili crono di rilevanza e, cominciando dai 100 metri femminili, va evidenziata la presenza della campionessa olimpica, la 36enne Shelly-Ann Fraser-Pryce, già vincitrice nell’edizione dell’anno scorso.
La velocista giamaicana, cinque volte campionessa mondiale proprio dei 100 metri e recentemente insignita del premio Laureus World Sportswoman of the Year, aprirà la sua stagione all’aperto a Nairobi come fece l’anno scorso, quando corse in 10″67 un crono ottenuto anche in altri tre meeting, oltre a un 10″62 da leader mondiale stagionale alla Diamond League di Monaco, e altri sei tempi inferiori agli 11 secondi quale coronamento di una splendida stagione 2022.
L’esperienza potrebbe essere un vantaggio per la sprinter caraibica, visto che la maggior parte delle sue avversarie in gara hanno 10 anni in meno di lei e, tra di loro, ci saranno la ventiquattrenne statunitense Twanisha Terry, campionessa mondiale della 4x100m e vincitrice del Continental Tour Gold del 29 aprile a Gaborone in Botswana, l’argento olimpico della 4x100m statunitense Teahna Daniels, la neozelandese Zoe Hobbs, due volte campionessa dell’Oceania, l’egiziana Bassant Hemida, la ventitreenne belga Rani Rosius e la ventiduenne keniana Esther Mbagari.
Le dichiarazioni alla vigilia di Fraser-Pryce: “Non corro da settembre dell’anno scorso. È un anno diverso e quindi voglio vedere a che punto sono. L’anno scorso ho corso una gara di 200 metri a Kingston prima di venire qui, quindi sono venuta qui per vedere a che punto sono, per divertirmi e per fare bene, e sono sicura che sarà fantastico.
Mi sento bene, ad essere sincera. Ma non ci sono due anni uguali. Qualunque cosa tu corregga in allenamento, o qualunque cosa tu stia lavorando, se vieni e metti in pratica tutte queste cose, tutto si risolve. Spero di sfruttare i momenti e le esperienze che ho vissuto l’anno scorso anche quest’anno“.
Grande attesa anche per la gara maschile dei 100 metri dove l’idolo di casa, il keniano Ferdinand Omanyala, ha promesso di realizzare un nuovo record africano sulla distanza, cercando di migliorare il suo 9″77 ottenuto sempre a Nairobi nel 2021. Avendo fatto registrare 14″89 sui 150 metri ad Atlanta lo scorso fine settimana, il tempo più veloce di un atleta africano su tale disciplina spuria, e vista la recente vittoria in Botswana con 9″78, pur irregolare a causa del vento (2,3 m/s), le intenzioni del velocista hanno certamente valide fondamenta.
Tra i suo avversari in grado di offrirgli stimoli ancor più importanti, l’argento olimpico e mondiale dei 200 metri lo statunitense Kenny Bednarek, il suo connazionale argento mondiale dei 100 metri Marvin Bracy-Williams, il talento emergente del Botswana Letsile Tebogo e il canadese Jerome Blake, che ha fatto parte della squadra canadese della 4×100 metri maschile oro iridata.
Per i tifosi italiani, invece, tutto l’interesse sarà per la gara dei 200 metri uomini dove ci sarà il debutto stagionale in gara individuale di Filippo Tortu, bronzo sulla distanza agli Europei di Monaco di Baviera 2022, che affronterà tra gli altri il canadese Aaron Brown che gli tolse la soddisfazione di conquistare la finale mondiale di Eugene per 3 millesimi, l’israeliano Blessing Akwasi Afrifah, campione del mondo under 20, il botswano Isaac Makwala, il liberiano Joseph Fahnbulleh, lo statunitense Kyree King e l’australiano Jake Doran.
La gara femminile del mezzo giro di pista vedrà la partecipazione della statunitense Sha’Carri Richardson, che ha corso in 10″76 nel recente meeting della Diamond League a Doha, Alexandra Burghardt, che ha fatto parte della squadra tedesca 4x100m che ha vinto il titolo europeo lo scorso anno, e Kyra Jefferson, campionessa panamericana e tre volte campionessa NACAC e NCAA.
Muzala Samukonga dello Zambia illuminerà i 400 metri maschili, ricordando che il campione dei Giochi del Commonwealth e dell’Africa ha stabilito il record nazionale di 43″91 a Gaborone in Botswana il 29 aprile scorso ma ci sarà anche il keniano Emmanuel Korir che punterà ad abbassare il record nazionale di 44″18.
Il 18enne talento keniano Emmanuel Wanyonyi sarà l’osservato speciale negli 800 metri di cui è campione del mondo under 20, ma troverà un forte ostacolo dal connazionale Wyclife Kinyamal che si è classificato secondo alla Diamond League di Doha venerdì scorso, ma anche dal campione del mondo 2019 dei 1500m Timothy Cheruiyot, che passerà agli 800m dopo aver partecipato ai 3000m a Doha, ed infine attenzione pure sull’argento olimpico Ferguson Rotich.
La keniana Mary Moraa, dopo avere ottenuto il tempo di qualificazione per i Campionati del Mondo sui 400 m, avendo vinto l’ultimo Continental Tour Gold con il record nazionale di 50″44, si cimeterà domani negli 800 metri donne affrontando la temibile concorrenza della lsudafricana Prudence Sekgodiso, che lo scorso anno ha vinto la gara con un record personale di 1’58″41, dell’etiope Habitam Alemu, che ha un personale di 1’56″71, e di Netsanet Desta, medaglia d’argento africana.
La keniana Beatrice Chepkoech, detentrice del record mondiale dei 3000 siepi donne guiderà un gruppo di qualità composto per lo più da stelle locali tra cui Faith Cherotich, campionessa mondiale under 20 e terza a Doha, e Jackline Chepkoech campionessa dei Giochi del Commonwealth e settima a Doha.
Winfred Yavi, keniota naturalizzata bahreinita, dopo aver vinto i 3000 siepi donne a Doha in Diamond correrà i 1500 metri contro, tra le altre, Winnie Chebet, Ednah Chebitok e l’etiope Ksanet Alem.
Nei 1500 maschili, lo spagnolo Adel Mechaal farà concorrenza ai keniani sul suolo di casa e affronterà Abel Kipsang, che ha recentemente corso 1’44″6 sugli 800 in altitudine in Botswana, oltre a Kamar Etiang e Reynold Kipkorir.
I 3000 siepi maschili comprendono una nuova generazione di corridori keniani che cercano di mettersi in evidenza a cominciare da Amos Serem, campione del mondo under 20 nel 2021, e da atleti più esperti come Abraham Kibiwott e Benjamin Kigen.
Nel lancio del martello femminile, la polacca Anita Wlodarczyk, tre volte campionessa olimpica e quattro volte campionessa mondiale, affronterà la statunitense Janee’ Kassanavoid, bronzo mondiale, e la rumena Bianca Ghelber, campionessa europea, mentre nella prova degli uomini Wojciech Nowicki, connazionale della Wlodarczyk, dovrà vedersela con l’ucraino Mykhaylo Kokhan, campione europeo under 23 e vincitore del titolo mondiale under 18 a Nairobi nel 2017, e con il canadese Ethan Katzberg, argento ai Giochi del Commonwealth.
Il campione del mondo, il grenadino Anderson Peters, sarà l’uomo da tenere d’occhio nel giavellotto maschile che avrà come principale avversario il campione del mondo 2015, il keniano Julius Yego.
Nel salto in alto femminile c’è una forte presenza di atlete ucraine, guidate dalla due volte medaglia d’argento mondiale e campionessa mondiale indoor Yaroslava Mahuchikh che gareggerà contro Yuliia Levchenko, Maryna Kovtunova e Kateryna Tabashnyk.