Lo sprinter keniano Ferdinand Omanyala ha vinto l’attesissimo 100 metri maschile del Kip Keino Classic, prova Gold del Continental Tour disputata a Nairobi, stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno in 9”85 con un vento a favore di +2.0 m/s, davanti allo statunitense, vicecampione olimpico sulla distanza, Fred Kerley che ha migliorato il personale stagionale di sette centesimi di secondo con 9”92, mentre il suo connazionale Isiah Young si è piazzato al terzo posto in 10”13, battendo al photo-finish il sudafricano Henrico Brujntjies.
La gara è stata, però, condizionata da una prima partenza falsa sparata dallo starter con un certo ritardo che ha fatto si che alcuni atleti, tra cui l’azzurro Filippo Tortu partito anche piuttosto bene, corressero circa 40/50 metri prima di essere fermati in quanto non si erano accorti subito di quanto stesse accadendo.
Tra l’altro, dalla visione delle immagini, il primo ad uscire dai blocchi in anticipo era stato proprio il velocista keniano, idolo di casa, ma i giudici non se la sono sentiti di mostrargli il giusto cartellino rosso che avrebbe rappresentato per lui l’esclusione dalla gara per cui, dopo pochissimi minuti, si è ripetuta la partenza con Filippo che, questa volta, è rimasto sorpreso dallo sparo e si è subito irrigidito nel tentativo di recuperare l’iniziale svantaggio, finendo in maniera molto poco fluida in settima posizione con 10″24 davanti solamente a Mike Rodgers.
Per Tortu, in ogni caso, era solamente la prima gara di una stagione lunga e ricca di impegni importantissimi, e potrà già rifarsi venerdì nella prima tappa della Diamond League a Doha contro André De Grasse, Fred Kerley e Noah Lyles, nei 200 metri la distanza su cui ha deciso di puntare quest’anno, fermo restando che sarà di nuovo sui blocchi dei 100 al Meeting del Triveneto di Trieste, il prossimo 28 Maggio, dove troverà contro Brujntes il quarto nella gara di ieri.
Le dichiarazioni di Flippo: “Oggi ho corso due gare, molto diverse fra loro. La prima, quasi 50 metri percorsi, non mi è dispiaciuta anche se ci sono sicuramente cose da correggere, considerando anche che era l’esordio ed è raramente un ‘buona la prima’. La seconda gara era poi quella vera e propria, disputata a distanza di 2 minuti dalla precedente. Ero stanchissimo e davvero svuotato: non sono riuscito a fare quel che volevo. E’ stato un esordio strano, però lo sport è anche questo. Ora testa a Doha.”
Omanyala, che aveva stabilito il primato africano con 9”77 classificandosi secondo alle spalle di Trayvon Bromell nell’edizione dell’anno scorso del meeting di Nairobi, ha dichiarato nell’intervista dopo la vittoria di non essere stato influenzato negativamente dalla falsa partenza.
“In ogni gara queste cose possono succedere. Ci può essere una partenza falsa o un infortunio. Ero preparato e non mi sono lasciato condizionare.
Speravo in un crono al di sotto dei 10 secondi. Ora che detengo il primato africano, voglio aggiungere nuovi primati alla mia collezione. Ho avuto ottime sensazioni. Avevo promesso un grande spettacolo e sono riuscito a realizzare il mio obiettivo.
Siamo soltanto all’inizio della stagione e abbiamo ancora due mesi prima dei Mondiali di Eugene. Questa gara fa parte della preparazione. Gli altri sprinter sono come noi keniani. Abbiamo semplicemente bisogno di dimostrare il nostro talento.”
Kerley, che lo scorso anno ha vinto i 200 metri in 19”76, era contento del secondo posto con il personale stagionale.
Fred Kerley: “E’ stata una gara molto veloce. Ho realizzato il mio personale stagionale e sono felice. Abbiamo avuto una partenza falsa, ma fa parte della vita. L’obiettivo si concentra già sulla prossima gara”.
100 metri femminili
La pluricampionessa olimpica e mondiale Shelly Ann Fraser Pryce ha esordito in questa stagione all’aperto fermando il cronometro in uno straordinario 10”67 con vento leggermente contrario di -0.4 m/s nella prima gara della sua carriera su suolo keniano. Il crono della trentacinquenne caraibica è il tempo più veloce di sempre in territorio keniano e il miglior crono di sempre di una qualunque velocista al debutto stagionale.
La fuoriclasse giamaicana ha realizzato il terzo miglior tempo della sua straordinaria carriera dopo il 10”60 di Losanna e il 10”63 di Kingston realizzati nella scorsa stagione. La vice campionessa olimpica dei 200 metri Christine Mboma si è procurata un infortunio muscolare ed è uscita in barella.
La sorpresa di giornata è arrivata dall’egiziana Bassant Hemida, che ha migliorato il record nazionale di 12 centesimi di secondo con 11”02 precedendo la statunitense Shannon Ray (11”33).
Soltanto quattro velociste hanno corso più velocemente del tempo di Nairobi di Fraser Pryce nella storia: Florence Griffith Joyner (10”49), Elaine Thompson Herah (10”54), Carmelita Jeter (10”64) e Marion Jones (10”65).
Shelly Ann Fraser Pryce: “L’atmosfera era fantastica. Non so se è stata una gara perfetta. Mi piacerebbe rivedere le immagini. Questo risultato dimostra che gli allenamenti stanno andando bene. E’ stato bello vincere questa gara, perché i miei fans keniani mi hanno chiesto da tanto tempo di venire qui a gareggiare.
Il modo in cui mi hanno sostenuto mi ha dato la motivazione per correre una buona gara. La migliore prestazione mondiale dell’anno è un buon segno che mi aspettano giornate ancora migliori.
E’ molto incoraggiante e non vedo l’ora di fare ancora meglio nelle prossime settimane e correre una gara straordinaria ogni volta che scendo in pista. Non sono assolutamente preoccupata per il fatto di essere entrata in forma troppo presto prima dei Mondiali di Eugene. Sono 13 anni che corro velocissima. Ogni volta mi pongo nuovi obiettivi. E’ incredibile”.
200 metri maschili
Il vice campione olimpico della staffetta 4×100 Aaron Brown ha vinto i 200 metri in 20”05 con vento a favore leggermente oltre la norma di +2.1 m/s battendo lo statunitense Kyree King (20”18). Il trentacinquenne botswano Isaac Makwala (bronzo olimpico della staffetta 4×400) si è piazzato al terzo posto in 20”31 all’inizio della stagione conclusiva della sua carriera.
Aaron Brown: “Volevo correre in meno di 20 secondi. Sono contento del tempo che ho realizzato considerando che siamo in altitudine”.
200 metri femminili
La sprinter del Niger Aminatou Seyni ha conquistato il successo sui 200 metri in 22”43 migliorando il primato personale di -1.0 m/s battendo le statunitensi Shannon Ray (22.84) e Dezerea Bryant (22.92). Seyni si era messa in luce vincendo i 400 metri a Rovereto nel 2019 in 50”69.
Lancio del martello femminile
La tre volte campionessa olimpica e primatista mondiale Anita Wlodarczyk ha debuttato in questa stagione stabilendo la seconda migliore prestazione mondiale dell’anno con 78.06m al terzo tentativo.
La statunitense Janee Kassanvoid ha migliorato il record personale con l’eccellente misura di 76.82m (quindicesima migliore prestazione mondiale all-time) alla quinta prova classificandosi al secondo posto. La romena Bianca Ghelber si è classificata al terzo posto con 70.71m.
Anita Wlodarczyk: “Sono contenta di essere venuta a Nairobi per la prima volta e di aver fatto molto bene”.
Lancio del martello maschile
La Polonia si è confermata terra di lanciatori vincendo anche la gara del lancio del martello maschile con il campione olimpico Wojciech Nowicki, che ha conquistato la vittoria con la migliore prestazione mondiale dell’anno di 81.43m (quinto lancio più lungo della sua carriera). Nowicki ha realizzato altri tre lanci oltre gli 80 metri (80.45m, 80.15m e 80.10m).
L’ucraino Mykhaylo Kokhan si è piazzato al secondo posto con 77.80m nello stadio dove vinse il titolo mondiale under 18 nel 2017. Kokhan è stato successivamente quinto ai Mondiali di Doha 2019 e quarto alle Olimpiadi di Tokyo 2021. Il campione del mondo Pawel Fajdek ha perso l’aereo per arrivare in Kenya.
800 metri femminili
La ventenne sudafricana Prudence Sekgodiso ha vinto gli 800 metri femminili realizzando la seconda migliore prestazione mondiale dell’anno con 1’58”41. Sekgodiso aveva un record personale di 2’01”40. Il Sudafrica potrebbe aver trovato una nuova ottocentista dopo i successi olimpici e mondiali di Caster Semenya.
La keniana Mary Moraa è scesa sotto i 2 minuti con 1’59”87 davanti alla connazionale Naomi Korir (2’00”06). La campionessa mondiale di Doha 2019 Halimah Nakaay si è classificata al quinto posto in 2’00”93.
800 metri maschili
Emmanuel Wanyoniy, tornato nello stadio in cui ha vinto il titolo mondiale under 20 della scorsa estate, è andato in testa a 150 metri dalla fine e ha piazzato l’allungo decisivo che gli ha permesso di vincere in 1’45”01.
1500 metri maschili
Il venticinquenne keniano Abel Kipsang (quarto alle Olimpiadi di Tokyo 2021 e medaglia di bronzo ai Mondiali Indoor di Belgrado 2022) ha dominato i 1500 metri in 3’31”01, secondo miglior tempo mai realizzato in altitudine dopo il 3’30”89 di Ronald Kwemoi nel 2017. Il Kenya ha dominato la gara piazzando Reynold Kipkorir al secondo posto in 3’35”50 e il campione mondiale under 20 di Bydgoszcz 2016 Kumari Taki al terzo posto (3’36”73).
3000 siepi femminili
L’ex keniana Norah Jeruto, che ora rappresenta il Kazakhstan, si è imposta sui 3000 metri siepi femminili stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno con 9’04”95 davanti alla keniana Faith Cherotich (9’12”04 quarto miglior tempo under 20 di sempre a livello mondiale) e alla campionessa olimpica di Tokyo 2021 Peruth Chemutai dell’Uganda (9’20”07).
Jeruto ha realizzato la terza migliore prestazione di sempre con 8’53”65 al Prefontaine Classic di Eugene e ha vinto la finale della Diamond League a Zurigo nel 2021.
3000 siepi maschili
Il finalista olimpico e mondiale Abraham Kibiwott ha preso 50 metri di vantaggio sul bronzo olimpico Benjamin Kigen a due giri dalla fine prima di tagliare il traguardo in 8’21”92. L’etiope Samuel Deguna ha superato Kigen nell’ultimo giro conquistando il secondo posto in 8’27”40 con tre secondi di vantaggio.
5000 metri femminili
La ventenne etiope Girmawit Gebrzihair (bronzo ai Mondiali Under 20 sui 5000 metri nel 2018) ha stabilito la migliore prestazione mondiale dell’anno sui 5000 metri con 14’49”97 superando la kazakha Daisy Jepkemei, sorella di Norah Jeruto (15:08.97). Ad inizio stagione Gebrzihair ha fatto registrare anche il miglior tempo mondiale dell’anno sulla mezza maratona con 1h04’14 alla mezza maratona di Ras Al Khaimah.
5000 metri maschili
Il giovane keniano Jacob Krop (quinto nella finale dei Mondiali Indoor sui 3000 metri) si è imposto sui 5000 metri maschili in 13’12”83 davanti allo specialista della mezza maratona Daniel Mateiko (13:13.45) e a David Ebenyo (13’14”51).
1500 metri femminili
L’etiope Diribe Welteji (campionessa del mondo under 20 sugli 800 metri nel 2018) si è aggiudicata i 1500 metri femminili in un eccellente 4’01”50 davanti alla connazionale Haylom Birke (4’02”25) e alla keniana Edinah Jebitok (4’02”66). Tutte le atlete classificate dalla seconda alla sesta posizione hanno stabilito il primato personale.
400 metri femminili
La sudafricana Miranda Coetzee ha vinto i 400 metri femminili con il record personale di 51”50 davanti alla favorita Wadeline Jonathas (51”70).
Lancio del giavellotto maschile
Il primatista egiziano Ihab Abdelrahaman è stato l’unico atleta a superare la barriera degli 80 metri con 83.79m. Il secondo posto è andato al campione mondiale di Pechino 2015 Julius Yego (79.59m).
Salto in alto femminile
La britannica Laura Zialor si è aggiudicata la gara del salto in alto femminile con 1.91m battendo per un numero minore di errori l’ucraina Oksana Okuneva.
Nelle gare nazionali William Ryan si è imposto sui 400 metri in 45”51, mentre Julius Kipkwony ha fatto suoi i 10000 metri maschili in 28’28”34.
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