Nella 26esima edizione del Meeting internazionale Città di Nembro in provincia di Bergamo, prova Challenger del World Athletics Continental Tour, grande impressione fornita sugli 800 metri dal ventenne Francesco Pernici, che ha vinto portando il proprio personale di 1’45″72 a 1’45″48, al termine di una gara gestita con grande personalità tattica in cui ha mostrato anche un’eccellente accelerazione sul rettilineo finale.

Dietro al giovane mezzofondista bresciano, staccati nettamente, si sono piazzati gli etiopi Mosisa Gudisa secondo con 1’46″65 e Berhanu Ayansa terzo con 1’46″67, con la quinta posizione di Jacopo Peron anche lui con il personale di 1’47″42, mentre invece non ha preso il via Pietro Arese all’indomani dei 1500 metri di Losanna che gli avevano evidentemente lasciato addosso molta stanchezza.

Nella gara dei 100 metri uomini vittoria del cubano Jenns Reynold Fernandes Alfonso con un buon 10″15 di primato del meeting, mentre dietro nella sfida tra azzurri Marco Ricci l’ha spuntata in 10″30 su un ancor convincente Eric Marek, terzo in 10″32 con lo stesso crono di Roberto Rigali quarto per pochi millesimi mentre, nella gara riservata alle donne, Alessia Pavese, bronzo europeo con la 4×100 a Monaco di Baviera, ha chiuso al secondo posto in 11″44 dietro all’australiana Ella Connolly vittoriosa con 11″42.

Nei 400 metri è riuscito finalmente ad esprimersi secondo le grandi potenzialità mostrate questo inverno nelle gare indoor, Riccardo Meli, frenato leggermente nelle prime gare dai postumi di un infortunio subito, e che ieri ha realizzato il proprio personale con il tempo di 45″74, togliendo oltre mezzo secondo al 46″38 di quest’anno al coperto.

Al traguardo il 22enne siciliano si è classificato al terzo posto dietro al sudafricano Lythe Pillay primo con 45″33 e al nigeriano Ifeany Emmanuel Ojeli  secondo con 45″63, mentre ha sfiorato a sua volta il proprio limite il fiorentino Lapo Bianciardi con 46″39, che ha chiuso davanti a Francesco Domenico Rossi con 46″44 di personale e Giuseppe Leonardi con 46″68.

Riccardo Meli (foto Grana/FIDAL)
Riccardo Meli (foto Grana/FIDAL)

Nella gara femminile dei 400 metri personale migliorato anche da Alessandra Bonora con un ottimo 52″20, nella seconda serie, che la fa migliorare di oltre sei decimi rispetto al 52″83 dell’anno scorso, ma bene anche Rebecca Borga nella serie principale, anche lei al suo miglior tempo in carriera con 52″55 che supera il 52″69 indoor del 2021 e anche il 52″82 all’aperto ottenuto nel Milano Sprint Festival di quest’anno.

Nella gara davanti a tutte la botswana Naledi Lopang con 51″46, poi quarta Anna Polinari in 52″84 e quinta Virginia Troiani in 53″09.

Nel salto in lungo uomini vittoria per Antonino Trio che è arrivato a 7,86 con l’ultimo tentativo, mentre al femminile Arianna Battistella ha saltato 6,35 ventoso (+2.7) ma anche 6,10 regolare per battere il 6,21 (+0.7) dell’ucraina Olha Korsun, nella gara che ha visto in azione anche la pluricampionessa paralimpica Martina Caironi atterrata a 5,32.

Nel getto del peso uomini, a un soffio dai venti metri, vittoria con 19,98 del norvegese Marcus Thomsen davanti a Sebastiano Bianchetti secondo con 19,67 e Riccardo Ferrara terzo con 19.13, mentre nel giavellotto donne Sara Jemai ha lanciato a 56,04 per imporsi nella sfida con Paola Padovan seconda con 55,65.

Successo africano sui 3000 metri donne dove, nella gara vinta dalla burundese Francine Niyomukunzi in 8’48″21, hanno realizzato il personale Micol Majori sesta con 9’04″86, Valentina Gemetto con 9’08″27 e Rebecca Lonedo con 9’10″25, mentre nella gara maschile la vittoria è andata al marocchino Mohamed Tindouft grazie al tempo di 7’54″22, con l’ottavo posto di Sebastiano Parolini in 7’59″98 e il dodicesimo del primatista italiano di maratona Iliass Aouani con 8’04″82.

Negli 800 metri donne dell’australiana Ellie Sanford vittoriosa in 2’03″59, finisce seconda Laura Pellicoro in 2’03″93.

Nei 110 ostacoli in cui ha rinunciato il primatista italiano Paolo Dal Molin poco prima della partenza in batteria dopo aver già provato i blocchi, il romano Nicolò Giacalone si è migliorato di un decimo nel turno eliminatorio in 13″95, e vinto la finale in 14″00, mentre al femminile vittoria nei 100 H della slovena Nika Glojnaric con 13″30 e poi 13″34.

Nel salto con l’asta donne successo di Elisa Molinarolo con 4.40, stessa misura di Sonia Malavisi seconda per un errore in più, ma per entrambe il record del meeting, mentre al terzo posto primato personale eguagliato da Virginia Scardanzan con 4,35.

Sonia Malavisi (foto Grana/FIDAL)
Sonia Malavisi (foto Grana/FIDAL)

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