Semenya al meeting di Rovereto sui 3000 metri femminili

La plurimedagliata mezzofondista sudafricana principale star internazionale dell'evento

Questa sera al Palio della Quercia di Rovereto, il classico evento di atletica che festeggerà la sua 58esima edizione, l’attesa principale sarà per il campione europeo dei 10000 metri, Yeman Crippa, che correrà nell’ultima gara in programma dei 5000 metri, specialità dove ha otttenuto un altro podio, il bronzo, alla recente manifestazione continentale svolta a Monaco di Baviera.

Nel meeting più antico d’Italia, valido da qualche anno come prova Silver del World Athletics Continental Tour, il nome di maggior prestigio internazionale presente sarà certamente la mezzofondista sudafricana Caster Semenya, che vanta nel suo eccellente palmares sugli 800 metri, due titoli olimpici nel 2012 a Londra e nel 2016 a Rio, tre titoli mondiali nel 2009 a Berlino, nel 2011 a Taegu e nel 2017 sempre nella capitale inglese dove, nell’occasione, ha anche conquistato la medaglia di bronzo sui 1500 metri.

La storia di Caster però è quella di un’atleta particolare nel senso che, sin dall’inizio della sua carriera, è subito apparsa visivamente diversa dalle altre donne e, per tale motivo, furono fatti su di lei esami accuratissimi che, in sostanza, portarono alla conclusione che la donna avesse dei livelli di testosterone naturali totalmente fuori dalla media di qualsiasi soggetto di sesso femminile, in pratica che era afflitta da iperandrogenismo femminile.

Tutto questo accadde ovviamente dopo i primi importantissimi successi della mezzofondista e, anche in seguito a varie lamentele legate al fatto che non ci fosse una pari opportunità per le atlete che correvano contro di lei, la IAAF (ora World Athletics) introdusse già nel 2011 una nuova normativa tendente a limitare lo strapotere di Semenya, vale a dire una disposizione che prevedeva per le atlete, con un valore superiore a 5 nanomoli di testosterone per litro di sangue, l’obbligo di ridurlo facendo delle apposite cure ormonali, se avessero voluto gareggiare in competizioni dai 400 sino al miglio di 1609 metri.

In realtà, da allora ci sono stati vari ricorsi e sospensioni al punto che Caster ha potuto vincere quanto sopra indicato ed altro come campionati africani e giochi del Commonwealth sino al 2019 quando il TAS, il Tribunale Arbitrale dello Sport, ha definitivamente sancito la validità della disposizione, e tale decisione è stata confermata qualche mese dopo nell’ultimo appello possibile, inappellabile, dal Tribunale Federale Svizzero.

Da dopo la metà del 2019 quindi, ogni tipo di competizione dai 400 ai 1609 metri del miglio, è stata inibita all’atleta che si è rifiutata di sottoporsi alle cure richieste, se non addirittura a un intervento chirurgico per ridurre i suoi livelli naturali di testosterone, ma Semenya all’età di 28 anni, pur con un palmares di altissimo profilo, non ha voluto arrendersi cercando di continuare la sua battaglia legale presso la corte europea dei diritti dell’uomo, sostenuta dal suo governo per cui lei rappresenta un orgoglio nazionale, ma anche cercando di impegnarsi in altre discipline di corsa, inizialmente quelle più veloci quali i 200 metri corsi nel 2020 e, dall’anno scorso, sulle distanze lunghe del mezzofondo quali 3000 e 5000 metri.

Vogliamo essere molto chiari, nel senso che condividiamo totalmente le normative imposte da World Athletics, in quanto Caster è certamente una donna, ma deve accettare le regole che la mettano nella condizione di competere ad armi pari con le sue avversarie, anche se poi dobbiamo anche dire che, negli ultimi anni, altre atlete nella sua stessa condizione sono state molto meno sfavorite di lei, come alcune specialiste dei 400 metri a cui è stato inibito di correre il giro di pista, ma non i 200 e i 100 metri che sono, sostanzialmente, sempre delle discipline di velocità pura anche se più concentrata.

In ogni caso grandissimo rispetto ed onore per questa atleta, e per tutti i suoi numerosi titoli, che sta continuando con grande passione e determinazione la sua carriera agonistica riuscendo tra l’altro, quest’anno, a differenza dello scorso in occasione delle Olimpiadi, a qualificarsi per i Mondiali in Oregon sui 5000 metri dove però è stata eliminata in semifinale.

Questa sera tornerà a correre a Rovereto, sui 3000 metri, tredici anni dopo la presenza che fece sugli 800 nel 2009 a pochi giorni dal suo primo grande successo iridato di Berlino, e affronterà tra le altre atlete la ex grande promessa del mezzofondo azzurro Marta Zenoni, ed anche l’altra azzurra Elisa Bortoli.

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100 metri femminili

Zaynab Dosso, splendida prima frazionista della 4×100 azzurra che ha ottenuto un entusiasmante bronzo agli Europei di Monaco, dopo il settimo posto nella prova individuale, sarà certamente un’altra attesa protagonista italiana della serata trentina e affronterà le statunitensi Twanisha Terry (10″82 quest’anno), oro mondiale in staffetta, Kayla White e Javianne Oliver, insieme alla tedesca Rebekka Haase, che ha condotto la sua 4×100 al successo europeo, in una gara che tra le altre vedrà ai blocchi di partenza Irene Siragusa.

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Getto del peso maschile

Ovviamente non può mancare Nick Ponzio, che ha ormai superato le trenta gare in stagione ma ci sarà anche Leonardo Fabbri, in crescendo di condizione come ha dimostrato con il settimo posto continentale, e contro di loro un avversario fortissimo quale la medaglia di bronzo mondiale, lo statunitense Josh Awotunde, ma anche altri specialisti da oltre ventuno metri come il neozelandese Jacko Gill, l’americano Roger Steen e l’ucraino Roman Kokoshko. In gara anche l’altro azzurro Sebastiano Bianchetti.

Salto triplo uomini

Grande curiosità per la presenza di Tobia Bocchi, brillante quarto agli Europei di Monaco, che affronterà lo statunitense Donald Scott, sesto ai Mondiali, e l’altro azzurro Simone Biasutti.

Salto con l’asta femminile

Di nuovo in pedana Roberta Bruni, reduce dall’ottimo 4,60 di venerdì scorso a Losanna in Diamond League, e con lei anche Elisa Molinarolo per misurarsi contro l’ucraina Yana Hladiychuk.

800 metri femminili

La specialista Elena Bellò, reduce da una brillantissima stagione agonistica in cui è scesa due volte sotto 1’59, ma dove ha avuto la delusione di essere stata eliminata nella semifinale continentale di Monaco, affronterà Gaia Sabbatini, finalista dei 1500 agli Europei, ed Eloisa Coiro tra le azzurre, ma anche il bronzo europeo sugli 800 la polacca Anna Wielgosz.

800 metri maschili

Torna in gara Simone Barontini dopo l’eccellente partecipazione agli europei tedeschi dove ha conquistato un ottimo settimo posto in una finale ottenuta contro ogni previsione, e per lui l’avversario più pericoloso sarà l’irlandese Mark English.

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400 metri uomini

Di elevato tasso tecnico la gara sul giro di pista con il campione olimpico statunitense della 4×400 metri, Michael Cherry, il britannico bronzo europeo (e oro in staffetta) Alex Haydock-Wilson, ma anche con gli azzurri Edoardo Scotti e Vladimir Aceti.

400 metri donne

L’olandese campionessa europea della 4×400 Eveline Saalberg e la giamaicana Junielle Bromfield dovrebbero essere le due favorite, con la presenza delle italiane Alice Mangione e Virginia Troiani.

400 ostacoli uomini

José Bencosme e Mario Lambrughi, semifinalisti dei recenti  europei, tornano in pista per confrontarsi con il francese Ludvy Vaillant, quarto nella finale di Monaco.

400 ostacoli donne

Eleonora Marchiando troverà l’ucraina vicecampionessa europea Viktoriya Tkachuk.

Salto in lungo femminile

Probabile duello nel lungo tra l’argento iridato, la nigeriana Ese Brume, e la britannica Jazmin Sawyers, terza a Monaco, mentre tra le azzurre salterà Ottavia Cestonaro, che ha raggiunto la finale europea nel triplo.

100 metri maschile

Ci sarà Brendon Rodney velocista canadese medaglia d’oro ai mondiali di Eugene con la sua 4×100, che sfiderà lo statunitense Cravont Charleston e il liberiano Emmanuel Matadi, capaci di correre in meno di dieci secondi quest’anno, ma è iscritto anche l’ivoriano Arthur Cissé.

Salto in alto uomini

Principali protagonisti dovrebbero essere il tedesco Tobias Potye, in pedana dopo l’argento di Monaco alle spalle di Tamberi, e il neozelandese Hamish Kerr, bronzo iridato indoor a Belgrado, ma ci saranno anche gli azzurri Christian Falocchi  e Manuel Lando .

5000 metri maschili

Nell’ultima gara della serata, di fronte al pubblico del suo Trentino, il 25enne Yeman Crippa correrà con l’obiettivo dichiarato alla vigilia di fare un grande crono, possibilmente il più vicino possibile al suo record italiano di 13’02″26 realizzato a Ostrava due anni fa.

Al via anche Pietro Riva, quinto nei 10.000 del trionfo di Yeman in Baviera, e il keniano Felix Kiptarus Korir, già sconfitto sabato da Yeman nella corsa su strada di Feltre, senza dimenticare l’etiope Nibret Melak, vincitore nel cross alle ultime due edizioni della Cinque Mulini.

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L’orario delle gare principali

  • 19.30 – triplo M
  • 19.40 – asta F
  • 20.10 – alto M
  • 20.15 – 400 hs F
  • 20.25 – 400 hs M
  • 20.30 – peso M
  • 20.35 – 3000 F
  • 20.40 – lungo F
  • 20.50 – 400 F
  • 20.55 – 400 M
  • 21.05 – 100 F
  • 21.15 – 100 M
  • 21.25 – 800 F
  • 21.35 – 800 M
  • 21.45 – 5000 M

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