Sintayehu Vissa, ventottenne mezzofondista italiana di origini etiopiche, ha dominato la gara dei 1500 metri del Boris Hanžeković Memorial di Zagabria, tappa Gold del Continental Tour, con il tempo di 3’58″33, avvicinando di nuovo il suo primato nazionale di 3’58″11 con cui nella semifinale delle Olimpiadi aveva superato dopo 42 anni il vecchio limite di Gabriella Dorio, crono peraltro sfiorato anche nel corso del Golden Gala della Diamond League a Roma quando ha chiuso la sua prova in 3’58″12.

Splendida la condotta di gara dell’atleta adottata da piccola da una famiglia friulana e che, da qualche anno, vive e si allena negli Stati Uniti con un contratto da professionista, la quale è partita da sola negli ultimi 400 metri staccando le sue due rivali con cui aveva condotto la prima parte della prova, e chiudendo poi sul rettilineo finale in grande spinta davanti alla britannica Katie Snowden seconda in 3’59″39, mentre l’australiana Linde Hall è terza in 3’59″72.

Il crono finale dell’azzurra, per la terza volta sotto i 3’59″00 nelle ultime tre gare, riveste un significato maggiore proprio perché ottenuto con l’ultimo giro di pista corso senza nessun riferimento davanti.

Nella gara dei 200 metri l’oro olimpico della 4×100 azzurra a Tokyo 2021, Fausto Desalu ha chiuso al sesto posto con il tempo di 20″53 nella prova vinta dallo statunitense Erriyon Knighton in 19″93, mentre nei 3000 siepi l’altro azzurro Ala Zoghlami è finito in settima posizione con il primato stagionale di 8’19″26 nella prova vinta dal keniano Leonard Kipkemoi Bett in 8’06″33.

Degli altri italiani in gara quinto posto nel disco donne per Daisy Osakue con 62,81 nella prova vinta dalla statunitense Valarie Allman con 67.83, nel disco uomini Alessio Mannucci ha chiuso in sesta posizione con 58,65 nella gara che ha visto il successo dello sloveno Kristjan Ceh con 67.95, ed infine nella prova spuria dei 2000 metri è nono il piemontese Ossama El Kabbouri con 4’58″03, nella gara vinta dal belga Isaac Kimeli con 4’54″29.

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