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Gout Gout, 17enne velocista australiano di origini sud-sudanesi considerato il nuovo fenomeno della velocità mondiale, ha debuttato in una gara sul suolo europeo vincendo con il tempo di 20″02 i 200 metri del Golden Spike di Ostrava, nuovo primato australiano che già gli apparteneva con 20″04 dal dicembre scorso.

La prestazione del 17enne velocista australiano di origini sud-sudanesi è stata notevole, oltretutto in totale assenza di vento, con un rettilineo irresistibile pur se con una corsa un po’ scomposta, a dimostrazione degli ancora enormi margini di crescita, dove ha superato negli ultimi 20 metri il cubano Reynier Mena secondo con 20″19 e già vincitore delle ultime due tappe scandinave di Diamond League a Oslo e a Stoccolma, mentre va ricordato a titolo di curiosità come proprio a Ostrava, nell’edizione del Golden Spike 2004, ci sarebbe dovuto essere il debutto sul suolo europeo dell’allora 17enne Usain Bolt che però, pur iscritto, decise poi di non gareggiare.

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Nel tradizionale evento della Repubblica Ceca Leonardo Fabbri ha vinto la prova del getto del peso con la misura di 21,70 ottenuta al quinto lancio, in una serie senza nulli dal primo di 20.84, a seguire con 21.00, 20.89, 21.33, la miglior misura per poi chiudere a 21.17, con al secondo posto l’altro azzurro Zane Weir con 21.39, ricordando come Fabbri che è in testa alle graduatorie mondiali 2025 della specialità con l’eccellente 22.31 realizzato al meeting di Lucca, nel fine settimana vestirà la maglia azzurra in occasione dei campionati europei a squadre che si disputeranno a Madrid.

Nei 100 ostacoli donne vinti in 12″45 dalla nigeriana primatista del mondo Tobi Amusan, Elena Carraro ha chiuso in sesta posizione con 13″01, mentre nella serie B degli 800 metri uomini Catalin Tecuceanu finisce in quarta posizione con il tempo di 1’45″42, con l’altro azzurro Giovanni Lazzaro quinto in 1’45″69 nella prova vinta dal polacco Filip Ostrowski in 1’44″74.

Nel salto in alto maschile buon terzo posto di Marco Fassinotti che fa percorso netto sino alla misura di 2.20 superando alla prima anche 2.10 e 2.15, stessa quota passata pure da Manuel Lando ma al terzo tentativo per cui in classifica si piazza sesto, mentre il terzo italiano presente Stefano Sottile, quarto ai giochi olimpici di Parigi con il proprio personale di 2.34, dimostra di non aver ancora recuperato al meglio da alcuni problemi fisici avuti, e chiude in decima posizione con 2.15 nella gara vinta dall’ucraino Dmytro Nikitin con 2.24.

Armand Duplantis al ritorno sulla pedana del salto con l’asta dopo il dodicesimo record mondiale consecutivo grazie alla misura di 6.28 superata nella Diamond League di Stoccolma, pasticcia incredibilmente un po’ all’inizio della sua gara, con un errore alla misura di 5,62 e uno anche a 5.92, ma poi si impone senza problemi con il nuovo record del meeting di 6.13 davanti al greco Emmanouil Karalis secondo con 5,92.

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