Non basta quanto visto nei 6 magici giorni degli Europei di Roma, perché c’è ulteriore grande fermento nell’atletica italiana e, la 17enne Elisa Valensin ne è un esempio tangibile in quanto questa sera ha ottenuto, nella prima gara della sua carriera sui 400 metri del meeting di Nembro l’incredibile crono di 52″50, suo terzo record italiano under 20 oltre che ovviamente under 18, dopo quelli sui 200 metri sia indoor che outdoor.
L’eccezionalità della prestazione dell’atleta milanese allenata a Bergamo da Fausto Frigerio, che ha migliorato il 52″82 di Elisabetta Vandi e, in termini di pari età under 18, il 53″81 di Valentina Vaccari, sta proprio nel fatto che fosse assolutamente al debutto nel giro di pista, che è disciplina assolutamente non facile da interpretare perché si può facilmente sbagliare il ritmo da dare alla propria prova.
Attualmente Valensin è la migliore under 18 in Europa e la terza al mondo, oltre che la seconda under 20 europea dell’anno nel giro di pista.
Grandi riscontri in ogni caso nella gara dei 400 dove Ilaria Accame havinto con 51″98 davanti a Ayomide Folorunso seconda in 52″15, Rebecca Borga terza con 52″34 e Alessandra Bonora quarta proprio davanti a Elisa in 52″46, mentre tra gli uomini, nella sfida tra staffettisti azzurri argento con la 4×400 a Roma, vittoria per Vladimir Aceti in 45″89, davanti a Brayan Lopez secondo con 46″30 e Riccardo Meli terzo con 46″39.
Nell’asta donne dopo 8 anni si migliora Sonia Malavisi con 4,52 ed è una splendida notizia per la 29enne saltatrice romana, perseguitata da ogni genere di sfortuna in carriera, che con una determinazione fuori dal comune sta tornando a eccellenti livelli ed oggi ha realizzato la miglior misura della sua vita agonistica.
Si migliora anche Laura Pellicoro negli 800 metri dove è terza in 2’01″06 sulla scia della turca Dilek Kocak (1’59″94) e della marocchina Hajii Soukaina (2’00″11), mentre è quinta Eleonora Vandi in 2’02″69.
Nel lungo maschile bene Filippo Randazzo con 8,07 oltre il primato stagionale di 8,06 e vicino al personale di 8,12 siglato quattro anni fa, dopo essere rimasto fuori dalla finale europea per un solo centimetro con 7,94 a Roma, mentre è secondo Gabriele Chilà con 7,91.
Irene Siragusa vince i 100 metri in 11″33 davanti alla britannica Aleeya Sibbons seconda con 11″34, mentre tra gli uomini il più veloce è Ali Anwar Al-Balushi (Oman) che firma il record del meeting in 10″14 con il terzo posto di Eric Marek in 10″39.
Netto il successo di Elena Carraro nei 100 ostacoli in 13″15 dopo il 13″18 della batteria.
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