In una bellissima edizione del Galà dei Castelli di Bellinzona in Svizzera, prova valida quale tappa Silver del World Athletics Continental Tour, eccellente prestazione del primatista del mondo dei 400 metri, il sudafricano Wayde Van Niekerk, sempre più avviato verso il ritorno agli antichi splendori di prima del terribile infortunio del 2017, che supera con l’ottimo crono di 44″33 il vice campione mondiale Kirani James, secondo con 44″38 e vincitore del Trofeo della Diamond League nella finale di Zurigo dove Wayde non aveva potuto partecipare alla gara valida per l’assegnazione del titolo, ma si era già messo in grande evidenza con il crono di 44″39 in un’altra serie.
Per il 30enne primatista del mondo, il tempo di Zurigo dell’8 settembre era già stato il suo miglior crono dal 2017, dopo che il 7 ottobre di quell’anno in cui aveva conquistato il titolo iridato a Londra, era stato vittima di un maledetto incidente, a Città del Capo, che gli aveva procurato la lesione al crociato anteriore e al menisco del ginocchio destro, giocando una partita di rugby per beneficenza.
Da allora per Wayde, campione olimpico a Rio 2016 con il record mondiale di 43″03 e che è stato anche il primo atleta al mondo ad essere riuscito nell’impresa di scendere sotto i 10 secondi nei 100, sotto i 20 nei 200 e sotto i 44 nei 400, cosa poi riuscita anche a Fred Kerley e Michael Norman, è stato un lungo calvario che l’ha tenuto completamente fuori dalle competizioni per circa tre anni, e poi l’ha portato a una lenta ripresa che sembra adesso avviata verso una definitiva rinascita con grandi prospettive per l’anno prossimo quando ci saranno i mondiali in Ungheria, dopo che in quelli di quest’anno in Oregon ha comunque raggiunto la finale, chiudendo al quinto posto con 44″97 dopo aver corso la semifinale in 44″75.
Nella gara, di ieri, da evidenziare anche il quarto posto dell’idolo di casa, il ticinese argento europeo a Monaco di Baviera, Ricky Petrucciani che ha chiuso con il crono di 45″76 mentre, nella serie minore, il primatista italiano Davide Re, compagno di allenamento dello svizzero, ha vinto con 45″53.
Salto in alto femminile
Nella bella serata ticinese, in un contesto di grande prestigio per la presenza della campionessa del mondo, l’australiana Eleanor Patterson, la saltatrice azzurra Elena Vallortigara chiude al meglio la sua brillante stagione, che l’ha vista conquistare la medaglia di bronzo nei campionati iridati in Oregon, superando al secondo tentativo la misura di 1,91 e pareggiando la quota raggiunta dall’avversaria, ma ottenendo il secondo posto nella gara, perché Patterson ha superato la misura al primo salto.
L’altra italiana Marta Morara, seconda classificata agli Assoluti di Rieti, si difende con onore e chiude ottava con 1,81.
Getto del peso uomini
Nella gara dai più elevati contenuti tecnici globali, l’italo statunitense Nick Ponzio onora la sua 37esima fatica annuale, solo due giorni dopo il quinto posto con un buon 21,27 nel meeting Gold di Continental Tour a Zagabria, con lo stesso piazzamento ma una misura leggermente inferiore di 20,75 che dimostra, in ogni caso, una sua grande costanza di rendimento su livelli intorno ai 21 metri.
La competizione viene vinta dallo statunitense Joe Kovacs, vincitore del Trofeo del Diamante a Zurigo sul campione del mondo, il suo connazionali Ryan Crouser, che l’aveva battuto due giorni fa a Zagabria ma che oggi è stato ancora una volta superato.
Per Kovacs un eccellente miglior lancio a 22,19 rispetto al 22,00 dell’avversario, mentre l’altro americano bronzo iridato, Josh Awotunde, è quarto con 20,97 e l’altro azzurro, Leonardo Fabbri, sesto con 20,59.
100 metri donne
La gara che era certamente una delle più attese della manifestazione, non ha tradito le attese tranne che forse, per quella che si riteneva essere la favorita, la medaglia d’argento mondiale sulla distanza e campionessa dei 200 metri, la giamaicana Shericka Jackson, nettamente battuta dall’ivoriana Marie Josée Ta Lou, reduce peraltro da uno straordinario periodo di forma, che si è imposta nell’ottimo crono di 10″86.
Al secondo posto la britannica Daryll Neita con 11″00 con la Jackson solo quinta in 11″19, mentre nella serie minore è quinta l’azzurra Chiara Melon con 11″89.
100 ostacoli femminili
La campionessa olimpica, la portoricana Jasmine Camacho Quinn, si è imposta con il crono di 12″72 davanti alla statunitense Nia Ali, campionessa mondiale a Doha 2019, seconda in 12″80 con al terzo posto la giovane polacca Pia Szrzyszowka, campionessa europea a Monaco di Baviera, con 12″95.
400 ostacoli uomini
Il campione del mondo nonché vincitore del Trofeo del Diamante, il brasiliano Alison Dos Santos, bissa agevolmente il successo dell’anno scorso quando aveva ottenuto il crono di 48”15, con il tempo ancor più significativo di 47″61.
Al secondo posto il francese Wilfried Happio, vice campione europeo a Monaco e quarto classificato ai Mondiali di Eugene, con 49”06, mentre è terzo il turco Yasmani Copello, bronzo agli Europei di Monaco e bronzo olimpico a Rio de Janeiro 2016, con 49″66.
800 metri donne
Facile successo della giamaicana Natoya Goule, quinta nella finale mondiale di Eugene, vincitrice nella tappa della Diamond League di Montecarlo e seconda di un soffio nella finale della stessa manifestazione al Weltklasse di Zurigo, che ottiene il crono di 1’59″05 davanti alla slovena Anita Horvat, seconda con 2’00″76, e alla polacca Anna Wiegolz, terza nella rassegna continentale in terra bavarese e terza stasera con 2’01″24.
L’azzurra Elena Bellò, recente nona nella finale della Diamond League di Zurigo in 2’00”24, chiude al quinto posto con il crono di 2’02″01.
400 metri donne
Vittoria per la per la ceca Lada Vondrov con 51″60 con Alice Mangione che chiude al sesto posto in 53″09, mentre è quarta l’altra azzurra Giancarla Trevisan con 53″46 nella serie minore.
100 metri uomini
Vittoria dello statunitense Brandon Carnes con 10″04 davanti al keniano Ferdinand Omanyala con 10″05 secondo con lo stesso crono dell’altro americano Williams Kendal Williams, mentre il sudafricano Akani Simbine è quinto con 10″21, mentre il canadese Andre De Grasse, sempre più fuori condizione, ottavo con 10″37.
Primo posto nella finale B per lo staffettista azzurro Wanderson Polanco con 10″48, due centesimi meglio di Andrea Federici che chiude in 10″50 mentre è quarto Federico Guglielmi in 10″64.
200 metri donne
Successo per la namibiana Beatrice Masilingi con 22″51 davanti all’egiziana
Bassant Hemida con 22″59 mentre è solo quarta l’atleta di casa Mujinga Kambundji con 22″88.
Salto con l’asta maschile
Si impone il filippino Ernest Obiena con la misura di 5,81 davanti al vice campione del mondo, lo statunitense Chris Nilsen che si ferma a 5,71.
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