Asher Smith vince la super sfida con Richardson

L'approfondimento e le interviste della prima tappa della Diamond League a Gateshead

La cittadina di Gateshead vicino a Newcastle nel Nord-Est dell’Inghilterra ha festeggiato il ritorno della grande atletica dopo 11 anni di assenza da questo luogo caro a grandi campioni dell’atletica britannica come David Bedford (primatista del mondo sui 3000 metri nel 1974) e il primatista del mondo del salto triplo Jonathan Edwards.

Il tipico clima inglese con pioggia, vento e tanto freddo (temperatura di 12°C) ha fortemente condizionato le prestazioni ma la notizia più bella è stata il ritorno del pubblico con circa 2000 spettatori distanziati e ben coperti per ripararsi dal freddo pungente più ideale per una gara di sci nordico che per un meeting di atletica.

100 metri femminili

La campionessa del mondo dei 200 metri Dina Asher Smith ha vinto l’attesissimo scontro diretto con la ventunenne statunitense Sha’Carri Richardson con una partenza dai blocchi strepitosa in 11”35 con vento contrario di -3.1 m/s e sotto la pioggia battente.

Richardson ha chiuso al secondo posto in 11”44 precedendo Marie Josée ta Lou (11”48) e la quattro volte campionessa del mondo Shelly Ann Fraser Pryce (11”51).

Asher Smith è tornata a gareggiare sulla pista di Gateshead, dove nel 2011 vinse i 200 metri ai Campionati scolastici inglesi.

Dina Asher Smith: “Ho ottime sensazioni. Le condizioni erano tutt’altro che ideali per lo sprint ma la cosa più importante è uscire dalla pista con una vittoria. Voglio rimanere concentrata, continuare a fare bene e progredire di gara in gara.Mi sento più forte fisicamente ora.

La pausa per la pandemia mi ha permesso di lavorare di più curando alcuni aspetti che io e il mio allenatore speravamo di approfondire da molti anni. Ho fatto 300 esercizi di addominali nell’ultima settimana.

E’ stato un inverno incredibilmente duro e spero di potermi godere un’estate fantastica. Sono fortunata ad aver corso contro delle atlete di grande talento. Penso che questa sfida sarà replicata diverse volte nel corso della stagione della Diamond League”.

Nonostante la prima sconfitta stagionale Richardson era soddisfatta della sua prima gara di Diamond League su suolo europeo.

Sha’Carri Richardson: “Sono felice della gara. Devo tornare a casa e rivedere la gara per capire su quali aspetti devo migliorare. Questa non è l’ultima volta che gareggerò contro queste rivali e voglio dimostrare a tutti quanto valgo. Non vedo l’ora di ritrovare il sole e il caldo Venerdì prossimo a Doha”.

Un giornale britannico ha persino definito Sha’Carri Richardson come una versione femminile di Usain Bolt. Richardson dovrà superare il durissimo ostacolo dei Trials olimpici statunitensi in programma a fine Giugno a Eugene. Soltanto i primi tre classificati alle selezioni americane staccheranno il biglietto per Tokyo.

Sha’Carri Richardson: “Per noi i Trials sono una piccola Olimpiade. Ogni volta che scendo in pista cerco di realizzare cose che non ho fatto prima. Provo sempre ad eseguire le gare nel miglior modo possibile.

Sono sorpresa dei miei risultati ma non mi considero la versione femminile di Bolt. Le aspettative non sono nuove per me. Sentire questi paragoni mi rende orgogliosa perché la gente non vede soltanto del potenziale ma ha anche una considerazione molto alta nei miei confronti”.

Gateshead è tornata ad ospitare una grande sfida nello sprint 28 anni dopo il famoso duello sui 100 metri tra Linford Christie e Carl Lewis. In quell’occasione Christie si impose su Lewis in 10”08 un mese prima di conquistare la medaglia d’oro ai Mondiali di Stoccarda 1993.

200 metri maschili

Lo statunitense Kenny Bednarek si candida sempre di più come uno dei favoriti per il podio alle prossime Olimpiadi con la prima vittoria della sua carriera in Diamond League in 20”33 con -3.0 m/s di vento contrario. Bednarek ha inflitto un distacco enorme nei confronti dei canadesi Aaron Brown (20”79) e André de Grasse (20”85).

Kenny Bednarek: “Mi sono sentito bene nonostante le difficili condizioni atmosferiche. Il mio allenatore mi ha detto di lavorare sulla tecnica ed è esattamente quello che ho fatto. Per questo sono molto felice della mia prestazione.

Mi sarebbe piaciuto correre più velocemente, ma pioveva e faceva freddo. Sto attraversando un grande momento di forma. Dopo il meeting di Doha tornerò negli Stati Uniti per preparare i Trials olimpici statunitensi”.

1500 metri femminili

La campionessa europea outdoor Laura Muir, tornata a gareggiare su suolo britannico per la prima volta dal 2019, ha conquistato il successo davanti al pubblico di casa in 4’03”73 con un allungo vincente a 440 metri dalla fine.

La dottoressa in veterinaria ha battuto di quattro secondi esatti la marocchina Rababe Arafi (4’07”73).

La britannica Katie Snowden si è piazzata al terzo posto in 4’08”92. Ancora bravissima la campionessa italiana indoor Gaia Sabbatini, che ha conquistato un prestigioso quinto posto in Diamond League in 4’10”21 dopo il quarto posto di pochi giorni fa a Ostrava. La bionda teramana ha battuto la figlia d’arte Elish McColgan (4’10”48), l’ugandese Winnie Nanyondo (4’10”50) e la britannica Adelle Tracey (4’10”93).

Laura Muir: “Sono davvero felice. La vittoria mi dà molta fiducia. Volevo vincere davanti al mio pubblico. L’obiettivo era usare la mia forza nella seconda metà gara e sono contenta di esserci riuscita.

E’ stato bello gareggiare finalmente davanti al pubblico. Era da tempo che aspettavo questo momento. Posso avvicinare il primato personale sui 1500 metri in questa stagione. Ho svolto delle ottime sessioni di allenamento”.

1500 metri maschili

Il campione europeo dei 1500m e dei 5000m Jakob Ingebrigtsen ha debuttato nella stagione outdoor con un successo in 3’36”27 ma non ha avuto vita facile per battere gli australiani Oliver Hoare (3’36”58) e Stewart McSweyn (3’37”52).

Jakob Ingebrigtsen: “Questo è il clima che si trova normalmente sulla costa occidentale della Norvegia. Sono abituato a queste condizioni. E’ stata una gara tattica. Non contavano molto i tempi finali ma era importante soprattutto vincere. Sono contento di poter gareggiare contro atleti australiani di grande talento. Stanno correndo ottime prestazioni cronometriche”.

Salto con l’asta maschile

Sam Kendricks ha battuto Armand Duplantis per la prima volta dalla finale dei Mondiali di Doha 2019. Duplantis ha visto interrotta una lunga striscia vincente che durava da 23 gare consecutive.

Kendricks ha superato 5.74m al secondo tentativo prima di sbagliare due prove a 5.80m. Duplantis ha superato 5.30m e 5.55m al primo tentativo ma ha commesso due errori a 5.74m e uno a 5.80m quando l’asticella ha balzato sui ritti più volte prima di cadere.

Durante la gara Duplantis ha tenuto l’ombrello a Kendricks a testimonianza del forte legame di amicizia tra questi due formidabili campioni che hanno saputo divertire gli appassionati nonostante le condizioni climatiche proibitive per una gara di salto con l’asta.

Sam Kendricks: “E’ stata la gara più divertente dell’anno. Finalmente abbiamo ritrovato il pubblico. Pioveva e ci siamo divertiti come ai vecchi tempi. Non battevo Mondo dal giorno della finale dei Mondiali di Doha. Forse non siamo allo stesso livello, ma le condizioni climatiche difficili hanno reso la gara equilibrata”.

Duplantis è tornato a saltare in Gran Bretagna un anno e mezzo dopo aver stabilito il record del mondo con 6.18m nel meeting del World Indoor Tour di Glasgow.

Armand Duplantis: “Le condizioni erano difficili e non sono riuscito ad adattarmi velocemente a questa situazione, ma sono in forma perfetta e questa é la cosa più importante. Il record del mondo di Glasgow è stato il più grande risultato della mia carriera. E’ stata una bella sensazione tornare in Gran Bretagna

Salto in lungo maschile

Filippo Randazzo ha conquistato uno straordinario successo in Diamond League con un salto da 8.11m con vento a favore di +2.8 m/s nel sesto salto di spareggio riservato ai primi tre della classifica dopo i primi cinque tentativi.

Il siciliano allenato da Andrea Matarazzo si è portato in testa con 7.99m con vento regolare di +1.9 m/s al terzo tentativo ma è stato superato dal giamaicano Tajay Gayle, che ha realizzato un salto da 8.00m con vento a favore di +2.00 m/s.

Il portacolori delle Fiamme Gialle si è guadagnato di diritto la qualificazione per il salto di finale. Lo spagnolo Eusebio Caceres si è portato in testa con 8.04m ma Randazzo lo supera con 8.11m diventando il sesto italiano a vincere in Diamond League dopo Fabrizio Donato a Zurigo nel 2012, Marco Fassinotti a Londra nel 2012, Gianmarco Tamberi a Montecarlo nel 2016, Luminosa Bogliolo nei 100 ostacoli e Eseosa Desalu nei 200m nel 2020.

Randazzo continua il suo grande momento di forma dopo il successo di Savona con 8.05m.

Filippo Randazzo: “Sono ancora incredulo. Non nascondo la mia felicità. Alcuni anni fa guardavo questi meeting alla televisione. Fino all’anno scorso era già un traguardo riuscire a partecipare ad una tappa della Diamond League.

Addirittura vincere è qualcosa che mi fa capire che in contesti di altissimo livello ci sto bene e riesco a mettere dietro gente forte. Mi fa ben sperare per la stagione olimpica, anche perché non è stata una gara facile visto il freddo e il forte vento”.

100 ostacoli femminili

La britannica Cindy Sember Ofili ha vinto nel meeting di casa in 13”28 davanti all’ungherese Luca Kozak (13”37) e all’azzurra Luminosa Bogliolo, ancora tra le prime tre in una gara di Diamond League con il suo brillante terzo posto in 13”45 in una gara condizionata dal vento contrario di -3.9 m/s.

La tre volte campionessa italiana ha battuto avversarie molto quotate la medaglia di bronzo degli Europei Indoor Tiffany Porter (13”50) e la giamaicana Megan Tapper (13”53).

Cindy Sember: “Sono molto felice della gara. Correre bene in queste condizioni mi fa piacere. Credo di non aver mai corso con un vento di -3.9 m/s. Prima dei Campionati britannici ho ancora una gara. Ora torno ad allenarmi per arrivare pronta.”

Luminosa Bogliolo: “Sono estremamente soddisfatta, c’era un freddo tremendo e non vedevo niente davanti a causa della pioggia, per cui il piazzamento va particolarmente bene“.

Salto in alto femminile

La polacca Kamila Lichwinko ha vinto il salto in alto con 1.91m battendo per un numero minore di errori la sorprendente britannica Emily Borthwick, che ha migliorato il personale.

Alessia Trost ha eguagliato il personale stagionale all’aperto realizzato a Castiglione della Pescaia con 1.88m chiudendo la prova al quinto posto dietro a Morgan Lake e a Maria Lasitskene, che hanno superato la stessa misura dell’azzurra ma con meno errori.

Alessia ha superato tutte le misure al primo tentativo fino a 1.84m prima di centrare 1.88m alla seconda. Ha terminato successivamente la gara con tre errori a 1.91m.

400 metri femminili

La campionessa del mondo della staffetta 4×400 Kendall Ellis si è imposta in 51”86 precedendo di un decimo di secondo la giamaicana Stephanie Ann McColgan (51”96) e l’olandese Lieke Klaver (52”03).

Kendall Ellis: “La vittoria mi dà molta fiducia in vista dei Trials statunitensi e delle Olimpiadi di Tokyo”.

Salto triplo femminile

La vincitrice della finale della Diamond League 2019 Shanieka Ricketts ha preso la testa della gara con un salto da 14.40m davanti alla campionessa europea indoor Patrizia Mamona (14.37m). Ricketts ha vinto il salto di spareggio con 14.29m.

Shanieka Ricketts: “E’ stata una gara difficile. Sono contenta di aver terminato la gara senza infortuni. E’ stato difficile rimanere concentrati sugli aspetti tecnici. Il clima non ha permesso di effettuare buoni salti. Volevo semplicemente qualificarmi per il salto finale. La cosa più importante era realizzare il miglior salto”.

Getto del peso femminile

La campionessa europea indoor Auriol Dongmo prosegue il suo grande momento di forma realizzando 19.08m nel quarto tentativo. La giamaicana Danniell Dodd Thomas e la statunitense Maggie Ewen hanno fatto registrare rispettivamente 18.46m e 18.54m. La portoghese ha messo a segno il lancio della vittoria nel lancio di spareggio riservato alle prime tre con 18.16m.

Lancio del giavellotto maschile

Il polacco Marcin Krukowski ha preso il comando della gara con un personale stagionale di 82.61m al terzo tentativo prima di aggiudicarsi il lancio di spareggio con 81.18m. Krukowski ha gareggiato con il berretto per ripararsi dal freddo. Keshorn Walcott si è piazzato secondo con 77.78m

Marcin Krukovski: “Sono già qualificato per le Olimpiadi e sto lavorando sulla rincorsa. Sono dispiaciuto per il clima che non mi aiutato nella tecnica. La competizione è il miglior allenamento”.

5000 metri maschili

Lo spagnolo Mohamed Katir (quarto agli Europei Indoor di Torun sui 3000m) ha vinto la prima gara di Diamond League della sua carriera sui 5000m con il record personale di 13’08”52 superando il keniano Nicholas Kimeli (13’10”11) e Michael Kibet (13’20”22).

Mohamed Katir: “Pioveva e faceva freddo. La mia prossima gara sarà sui 1500 metri a Montecarlo”.

3000 siepi maschili

Lo statunitense di origini keniane Hillary Bor si è aggiudicato i 3000 siepi in 8’30”20 davanti al keniano Leonard Bett (8’31”52).

400 ostacoli femminili

La vice campionessa olimpica Sara Slott Petersen si è imposta in 56”32 davanti alla britannica Jessica Turner (56”56) e alla due volte vincitrice del Golden Gala Janieve Russell (57”16).

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