Cinque migliori prestazioni mondiali dell’anno e una grande Pocket Rocket

L'approfondimento della grande serata di atletica di Doha con la grande prestazione di Shelly Ann Fraser-Pryce.

La seconda tappa della Diamond League, disputata in Qatar, ha regalato cinque migliori prestazioni mondiali dell’anno firmate da Michael Norman sui 400 metri con 44”27, Beatrice Chebet sui 3000 metri (8’27”49), Wycliffe Kinyamal negli 800 metri maschili (1’43”91), Timothy Cheruiyot nei 1500 metri maschili (3’30”48) e Norah Jeruto sui 3000 siepi femminili (9’00”67).

La serata, disputata nel Qatar Sports Club con una temperatura di + 39°C, è stata illuminata dalla fuoriclasse giamaicana Shelly Ann Fraser Pryce sui 100 metri (10”84) e da vari primati del meeting tra cui quelli di Raj Benjamin sui 400 ostacoli (47”38), e di Yulimar Rojas nel salto triplo con 15.15m.

Le maggiori sorprese sono arrivate da Katie Nageotte, vincitrice nel salto con l’asta femminile con 4.84m davanti a Sandi Morris e Ekaterini Stefanidi e da Beatrice Chebet, prima sui 5000 metri femminili.

100 metri femminili

La due volte campionessa olimpica dei 100 metri Shelly Ann Fraser ha vinto per la seconda volta in carriera i 100 metri al meeting di Doha firmando un eccellente 10”84 con vento a favore nella norma di +1.1 m/s davanti alla nigeriana Blessing Okagbare, scesa sotto gli 11 secondi per la seconda volta in carriera con 10”90, alla vincitrice del World Indoor Tour Javianne Oliver (11”03) e a Marie Josée Ta Lou (11”12).

La svizzera Ajla Del Ponte ha fermato il cronometro in settima posizione in 11”36.

Fraser Pryce vinse il quarto titolo mondiale della sua carriera due anni fa a Doha in 10”71. Chi vorrà vincere una medaglia alle Olimpiadi di Tokyo dovrà fare ancora i conti con “Pocket Rocket”, che insegue un record mai riuscito a nessun’altra velocista di vincere tre ori olimpici sui 100 metri.

Shelly Ann Fraser-Pryce: “E’ la mia seconda vittoria al meeting di Doha. Sono contenta di aver corso una buona gara. Il risultato è decisamente migliore rispetto al quarto posto di Domenica scorsa a Doha. Sono eccitata per questa stagione. Sto facendo progressi. Sarà la mia ultima partecipazione alle Olimpiadi. Spero di andare bene. Sono riuscita a salire sul podio nelle ultime tre Olimpiadi”.

400 metri maschili

Il vincitore dell’ultima edizione della Diamond League Michael Norman ha firmato il miglior crono mondiale dell’anno sui 400 metri con l’eccellente tempo di 44”27 precedendo il vice campione mondiale Anthony Zambrano della Colombia (ancora secondo come ai Mondiali di Doha in 44”57), lo statunitense Fred Kerley (44”60), il campione olimpico di Londra 2012 Kirani James (44”61) e l’altro statunitense Vernon Norwood (44”67).

Norman ha riscattato la delusione dei Mondiali di Doha quando fu eliminato in semifinale a causa di un problema fisico.

Michael Norman: “Sono contento di aver vinto qui a Doha perché l’ultima volta non andò bene ai Mondiali. Sono contento del progresso che ho fatto. Tengo molto a ringraziare il mio allenatore Quincy Watts per il suo sostegno. Siamo sulla strada giusta. La mia prossima gara della Diamond League è in programma a Montecarlo”.

Salto triplo femminile

La campionessa mondiale Yulimar Rojas ha guadagnato l’accesso alla Final 3 con il primato del meeting di 15.15m al primo tentativo. Nel salto finale riservato alle prime tre classificate la primatista mondiale indoor ha messo a segno un altro super salto da 15.11m staccando 29 centimetri prima dell’asse di battuta.

La venezuelana allenata da Ivan Pedroso ha dimostrato di valere il record mondiale outdoor di Inessa Kravets, che sembra avere le ore contate. Pochi giorni fa è arrivata a sette centimetri dal record con un salto da 15.43m ad Andujar.

La giamaicana Shanieka Ricketts ha realizzato il record personale al quinto tentativo con un eccellente 14.98m prima di un salto nullo nel salto finale di spareggio. L’altra giamaicana Kimberly Williams ha stabilito a sua volta il personale con 14.69m prima di saltare 14.45m nello spareggio. La rappresentante di Dominica Thea Lafond si è piazzata al quarto posto con 14.57m.

Yulimar Rojas: “Sono soddisfatta del risultato e del duro lavoro che sto svolgendo in allenamento. Sarò preparata a Tokyo dove voglio vincere la medaglia d’oro”.

400 metri ostacoli maschili

Raj Benjamin ha migliorato il primato del meeting di Abderrahman Samba fermando il cronometro in 47”38, suo secondo miglior crono stagionale dopo il 47”13 di Walnut. Samba vinse nell’edizione di tre anni fa con il precedente record della manifestazione di 47”57.

Il giovane brasiliano Alison Dos Santos (bronzo ai Mondiali Under 20 di Tampere 2018) ha stabilito il record sudamericano con 47”57. Kyron McMaster è sceso ancora sotto i 48 secondi con 47”82 davanti all’idolo locale Abderrahman Samba (48”26 nella sua prima gara dalla finale dei Mondiali di Doha 2019).

Raj Benjamin: “E’ stata una buona gara, ma speravo di fare ancora meglio. A Doha fa caldo e le condizioni erano perfette per correre. Il mio prossimo obiettivo è rappresentato dai Trials olimpici statunitensi”.

200 metri maschili

Lo statunitense Kenny Bednarek ha vinto un avvincente testa a testa con André De Grasse per un solo centesimo di secondo in 19”88. Bednarek ha messo a segno la terza vittoria consecutiva dopo i successi di Ostrava (19”93) e di Gateshead (20”33 con vento contrario).

In questa stagione vanta anche il secondo posto a Walnut in 19”94 alle spalle di Noah Lyles. Il canadese Aaron Brown si è classificato terzo con 20”25, mentre Justin Gatlin ha chiuso al quarto posto in 20”49.

Kenny Bednarek: “Mi sono sentito bene. Ero più nervoso che a Gateshead. Sono eccitato della vittoria e ora voglio fare ancora meglio nella prossima gara”.

3000 metri femminili

La campionessa mondiale under 20 dei 5000 metri Beatrice Chebet ha piazzato l’allungo a 400 metri dalla fine conquistando il primo successo della sua giovane carriera in Diamond League in 8’27”49.

Chebet ha trascinato sotto la barriera degli 8’30” le connazionali Margaret Kipkemboi Chelimo (8’28”27) e Lilian Rengeruk (8’28”96). La due volte campionessa mondiale Hellen Obiri (campionessa del mondo sui 5000m a Londra 2017 e a Doha e tre volte vincitrice al meeting del Qatar) si è piazzata al terzo posto in 8’33”98.

Beatrice Chebet: “Sono contenta della performance di oggi. E’ la mia prima vittoria in Diamond League. Non mi aspettavo di vincere. Ora preparerò le Olimpiadi. L’obiettivo per Tokyo è il primato personale”.

1500 maschili

Timothy Cheruiyot si è laureato campione del mondo due anni fa al Khalifa Stadium di Doha ma non aveva mai vinto in questo meeting della Diamond League. Ora ha colmato la lacuna vincendo con la migliore prestazione mondiale dell’anno di 3’30”48, a sette decimi dal record del meeting di Asbel Kiprop.

L’australiano Stewart McSweyn si è confrermato su alti livelli classificandosi al secondo posto con il personale stagionale di 3’31”57 un anno dopo aver vinto su questa pista in 3’30”51.

Il marocchino Soufiane Ell Bakkali (argento mondiale sui 3000 siepi) ha migliorato il personale con 3’31”95 in terza posizione precedendo il campione mondiale indoor Samuel Tefera (3’32”52) e il bronzo iridato indoor dei 3000 metri Bethwell Birgen (3’33”64).

Timothy Cheruiyot: “Voglio ringraziare i miei fans per il loro sostegno. Ho avuto un piccolo problema alla gamba sinistra e sono partito lentamente. E’ stata una buona gara. Ognuno avrebbe potuto vincere. Il mio prossimo obiettivo sarà la gara dei 1500 metri del meeting di Montecarlo”.

3000 siepi femminili

La keniana Norah Jeruto ha conquistato il successo con il miglior tempo mondiale dell’anno di 9’00”67. La ventenne Mekides Abebe si è piazzata al secondo posto stabilendo il primato etiope con 9’02”52.

La due volte vincitrice della Cinque Mulini Winfred Yavi Mutile ha concluso al terzo posto in 9’02”64 davanti alla keniana Hyvin Kyeng (9’07”58 nonostante una caduta sull’ultima riviera) e alla campionessa del mondo di Londra 2017 Emma Coburn (9’08”22).

La slovena Marusa Mismas Zrimsek ha stabilito il record nazionale con 9’16”82 precedendo la tedesca Gesa Felicitas Krause (9’16”89).

Norah Jeruto: “Mi sento in buone condizioni. Mi sono preparata bene per questa gara. La mia prossima gara sarà il 1 Luglio a Oslo”.

800 metri maschili

Il keniano Wycliffe Kinyamal è tornato a grandi livelli vincendo gli 800 metri maschili con il miglior crono mondiale dell’anno di 1’43”91 (primo crono sotto l’1’44” in questa stagione) davanti al vincitore dell’edizione dell’anno scorso Ferguson Rotich Cheruiyot (1’’44”45), al britannico Daniel Rowden (1’44”60) e al vice campione del mondo di Doha 2019 Amel Tuka (1’44”76).

Kinyamal aveva vinto in passato altre tappe di Diamond League a Roma, Shanghai e Losanna.

800 metri femminili

La campionessa olimpica dei 1500 metri Faith Kipyegon ha vinto gli 800 metri per il secondo anno consecutivo a Doha con il personale stagionale di 1’58”26. Kipyegon ha portato a casa la dodicesima vittoria della carriera in Diamond League.

Lo scorso anno stabilì il primato del meeting con 1’57”68. La giamaicana Natoya Goule si è piazzata al secondo posto in 1’59”70 davanti alla marocchina Rababe Arafi (1’59”83), all’etiope Habitam Alemu (2’00”02) e alla campionessa europea indoor Keely Hodgkinson (2’00”63).

A Doha Kipyegon ha stabilito i primati personali sugli 800m, sui 1500m e sui 3000m e ha vinto l’argento ai Mondiali.

Faith Kipyegon: “Sono contenta di aver vinto a Doha per il secondo anno consecutivo. Mi sto allenando duramente e spero di dare del mio meglio. La pandemia ha causato molti problemi, ma cerchiamo di dare sempre il meglio di noi stessi”.

Salto con l’asta femminile

Le statunitensi Katie Nageotte e Sandi Morris hanno stabilito il primato del meeting con 4.84m in una gara di altissimi contenuti tecnici con le prime otto della finale iridata di Doha 2019.

La vittoria è andata a Nageotte, che ha superato tutte le misure al primo tentativo fino a 4.84m prima di sbagliare tre prove a 4.90m. Morris ha commesso due errori. Per Nageotte si tratta del secondo successo in carriera in Diamond League.

La statunitense si era classificata al settimo posto ai Mondiali di Doha. In questa stagione ha saltato 4.93m ad Athens in Georgia.

Holly Bradshaw ha realizzato tutte le misure fino a 4.74m al primo tentativo ma ha commesso tre errori a 4.84m.

La campionessa olimpica Ekaterini Stefanidi ha superato 4.64 al terzo tentativo prima di valicare l’asticella a 4.74m alla prima prova. La greca ha condiviso il quarto posto a pari merito con la bielorussa Iryna Zhuk, che ha battuto il primato nazionale con 4.74m. Anzhelika Sidorova ha superato 4.64m al primo tentativo ma ha commesso tre errori a 4.74m.

Per la seconda volta nella storia sei atlete hanno superato almeno 4.74m nella stessa gara. In precedenza era accaduto sempre a Doha in occasione dei Mondiali del 2019.

Katie Nageotte: “Nel salto con l’asta può capitare di tutto. Ero pronta ma non ero sicura di poter vincere. Ho fatto molto bene stasera. Ho cercato di rimanere umile e ho dato il mio meglio. Ho avuto il Covid la scorsa estate, ma nelle ultime settimane mi sono sentita bene”.

Salto in alto maschile

Il leader mondiale stagionale Ilya Ivanyuk ha vinto con 2.33m pochi giorni dopo aver saltato 2.37m a Smolensk. Mutaz Barshim ha superato tutte le misure fino a 2.30m al primo tentativo ma ha commesso un errore a 2.33m prima di tentare senza successo due prove alla quota di 2.36m.

Barshim è tornato a gareggiare nella sua città due anni dopo il trionfo iridato con 2.37m al Khalifa Stadium di Doha.

L’ucraino Andiy Protsenko si è piazzato al terzo posto con 2.27m precedendo per un numero minore di errori l’australiano Brandon Starc. Il campione olimpico Derek Drouin si è classificato quinto con 2.24m al ritorno dopo un grave infortunio.

Mutaz Barshim: “La gara non è andata molto bene, ma il mio obiettivo è raggiungere il top della forma alle Olimpiadi di Tokyo. Il mio obiettivo è vincere la medaglia d’oro, non necessariamente battere il record”.

Getto del peso maschile

Il bronzo mondiale Tom Walsh ha preso la testa della gara con 21.59m al primo tentativo. Filip Mihaljevic è andato molto vicino con 21.57m al quarto tentativo. Il serbo Armin Sinancevic ha eguagliato il primato nazionale con 21.88m.

Nella Final 3 di spareggio Walsh ha piazzato il lancio della vittoria con 21.63m. L’azzurro Zane Weir si è piazzato al quinto posto con 20.26m al debutto in un meeting della Diamond League all’estero.

Lancio del disco femminile

La campionessa del mondo Yaimé Perez è andata subito in testa con 63.75m, ma la statunitense Valarie Allman l’ha superata con un lancio con 65.57m alla quarta prova. La due volte campionessa olimpica e primatista della Diamond League Sandra Perkovic ha realizzato il miglior lancio con 63.60m. Nello spareggio si è imposta Perez con 61.35m

100 metri maschili (extra Diamond League)

Il portacolori del Qatar Femi Ogunode si è imposto nei 100 metri non validi per il punteggio Diamond League in 10”00.

Dal deserto del Qatar la Diamond League si trasferirà ora sulle rive del fiume Arno per il Golden Gala in programma il 10 Giugno allo Stadio Luigi Ridolfi di Firenze.

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