Domani pomeriggio, 7 luglio, ottavo meeting stagionale della Diamond League 2024 a Parigi, nello Stadio Charlety, un altro impianto rispetto allo Stade de France olimpico, dove saranno impegnati sui 200 metri Filippo Tortu, Lorenzo Simonelli nei 110 H, Zaynab Dosso nei 100 e Larissa Iapichino nel salto in lungo.
Per Tortu, che ritorna in gara dopo la vittoriosa finale europea della 4×100, ma anche dopo l’argento nella prova individuale sul mezzo giro di pista dove certamente avrebbe voluto la vittoria, avversari di buon livello alcuni dei quali potrebbero essere a Parigi tra i suoi principali concorrenti per l’obiettivo prefissato della finale olimpica, a cominciare dall’ugandese Tarsis Orogot quest’anno accreditato di 19″75, l’ivoriano Cheickna Traore con 19″93, mentre in carriera ha corso sotto la barriera dei 20 secondi anche il dominicano Alexander Ogando con 19″91 nel 2022, limite al quale si è avvicinato in stagione anche il francese Pablo Mateo, con 20″03, apparso però agli europei non in grande forma. Completano il cast il canadese Jerome Blake, l’altro francese Ryan Zeze e lo svizzero Williams Reais, anche lui sul podio di Roma, con il terzo posto dietro Tortu.
Simonelli, campione europeo dei 110 H, ma anche argento ai mondiali indoor di Glasgow 2024 sui 60 H, potrebbe puntare a Parigi anche più in alto della finale, e a Parigi sarà impegnato addirittura in un doppio turno, anomalo per i meeting di Diamond League, dove ritroverà tutti gli altri migliori d’Europa, dalla seconda alla sesta posizione della finale di Roma, quali lo spagnolo Enrique Llopis, nel frattempo è sceso a 13″09 ai campionati spagnoli dello scorso, lo svizzero Jason Joseph, il francese Raphael Mohamed, lo spagnolo Asier Martinez, il belga Michael Obasuyi, ma anche il suo coetano francese Sasha Zhoya, che nelle categorie giovanili riusciva sempre a battere il campione azzurro.
Una prova quindi veramente impegnativa per Simonelli, con la presenza pure di una pattuglia statunitense tra cui spiccano due dei finalisti dei Trials di Eugene, il quarto classificato Cordell Tinch, fuori dalle Olimpiadi con 13″03, e il nono, Trey Cunningham, argento mondiale del 2022 in Oregon.
Nei 100 metri donne torna sui blocchi dopo le fatiche degli assoluti anche sul mezzo giro di pista, Dosso, ormai vicinissima al superamento della barriera degli undici secondi, 11″01 il suo record italiano ottenuto nella semifinale europea di Roma, che affronterà in una gara molto stimolante la gambiana Gina Bass accreditata di 10″93, la statunitense Tamara Clark sesta ai Trials in 10″95, ma anche quattro finaliste degli Europei quali la polacca d’argento Ewa Swoboda, la lussemburghese Patrizia Van der Weken, la francese Gemima Joseph e l’oro continentale dei 200 metri, la svizzera Mujinga Kambundji.
La sfida più impegnativa spetta però a Iapichino, impegnata in una grande gara nel salto in lungo dove affronterà la campionessa olimpica ed europea, la tedesca Malaika Mihambo dall’alto del suo 7,22 di primato stagionale mondiale, la serba Ivana Spanovic campionessa del mondo a Budapest 2023, al debutto nel 2024, ma anche la nigeriana bronzo olimpico di Tokyo Ese Brume, la statunitense quarta ai Trials Quanesha Burks, la spagnola bronzo mondiale al coperto Fatima Diame, la francese quinta a Roma Hilary Kpatcha.
Non solo attenzione per le gare della Diamond League di Parigi dove saranno impegnati gli atleti azzurri, ma anche per le grandi sfide internazionali delle altre prove con particolare interesse i 1500 femminili dove potrebbe cadere il record del mondo dei 1500, detenuto dalla keniana Faith Kipyegon che lo ottenne grazie a un sensazionale 3’49″11 nel corso del Golden Gala di Firenze nel 2023, con la stessa atleta che proverà a migliorarsi ma, quando si parla di primati mondiali e c’è una gara di salto con l’asta maschile con la presenza di Armand Duplantis, il tentativo per lui di superare ancora una volta se stesso è praticamente quasi scontato.
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