Fantastico record del mondo di Duplantis nell’asta di Stoccolma: 6,16

Lo svedese non finisce mai di stupire e migliora il suo primato all'aperto

Armand Duplantis non si smentisce mai, e conferma più che mai di essere l’unica autentica icona dell’atletica mondiale, con l’ennesimo spettacolo di un nuovo primato del mondo nel salto con l’asta, realizzato addirittura a casa sua in Svezia nel meeting di Stoccolma valido quale prova della Diamond League.

Lo svedese supera quota 6.16 migliorando il 6.15 saltato a Roma il 17 settembre del 2020, nel Golden Gala Pietro Mennea di quell’anno, anche se poi al coperto è già arrivato quest’anno a 6.20, ai mondiali indoor di Belgrado, che gli vale il reale record del mondo assoluto.

Per il campione olimpico è stato anche il quarto successo nella manifestazione denominata Bauhaus Galan che ha visto lottare alle sue spalle lo statunitense Chris Nilsen e il brasiliano Thiago Braz, entrambi saliti alla sia pur eccellente misura di 5.93, con il recente vincitore dei Trials USA a prevalere per il secondo posto sul campione olimpico di Rio 2016 che sta comunque tornando sempre di più su elevati livelli di forma.

Duplantis, che ha solamente 22 anni, vinse la prima gara della sua carriera nel circuito Diamond League proprio nell’edizione 2018 del meeting svedese con 5.86m, mentre nelle ultime due edizioni si era imposto nel 2020 con 6.01m e nel 2022 con 6.02m un mese prima di conquistare la medaglia d’oro alle Olimpiadi.

Nella sua carriera giovanile ha vinto altre due gare allo Stadio Olimpico di Stoccolma, in occasione di una competizione under 18 nel 2015 e del Finnkampen (tradizionale incontro tra Svezia e Finlandia) nel 2019.

Armand, che ha vinto la sua dodicesima gara su 12 competizioni disputate nel 2022, ha stabilito ieri sera l’84esimo primato del mondo nello Stadio Olimpico di Stoccolma, il primo dal 1997 quando il danese di origini keniane Wilson Kipketer eguagliò il vecchio primato degli 800 metri detenuto da Sebastian Coe con 1’41”73, mentre l’unico altro record di salto con l’asta su suolo svedese fu realizzato dall’atleta di casa Kjeli Isakson nel 1972 con 5,55m.

Da segnalare infine la buona prestazione del grande ex primatista iridato, il francese Renaud Lavillenie, che ha chiuso al quinto posto con la misura di 5,83 a pari merito con il quarto, il norvegese Pal Haugen Lillefosse.

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Lancio del disco maschile

Lo sloveno Kristjan Ceh vince la sua quarta gara di Diamond League in questa stagione, dopo quelle di Birmingham, Rabat e Roma, superando ancora una volta il campione olimpico, lo svedese Christian Stahl, con la misura di 70.02 che è anche record del meeting, davanti al lituano campione mondiale under 20 Mykolas Alekna (figlio della medaglia d’oro olimpica e mondiale Virgilius Alekna), secondo con il proprio primato personale di 69,81 al suo debutto in Diamond League, una settimana dopo aver vinto il titolo lituano con 69,00m.

Per Stahl invece terzo posto con la modesta misura di 67,57 dopo che una settimana fa aveva realizzato il lancio più lungo al mondo, di questa stagione, con 71.47m ai campionati di società svedesi a Uppsala.

100 metri maschili

Assente Jacobs per un risentimento al gluteo dell’ultima ora, facile vittoria del sudafricano Akani Simbine con 10″02 e leggero vento contro, in una serata che non è sembrata ideale per i velocisti, dando quindi l’idea che lo sprinter quarto nella finale olimpica dei 100 a Tokyo 2021 sia in crescita di condizione.

Al secondo posto il britannico Reece Prescod che invece, al di là del crono di 10″15, non è piaciuto per niente con una corsa imballata e macchinosa, a dimostrazione della sua incapacità a mantenere uno standard di rendimento, passando spesso da ottime prestazioni ad altre molto meno brillanti in pochissimo tempo.

Dietro di lui il francese Jimmy Vicaut con 10″19 e il cingalese allenato in Italia da Claudio Licciardello, Yupun Abeykoon, quarto con 10″21.

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200 metri femminili

La campionessa mondiale ed europea Dina Asher Smith batte di pochissimi millesimi in una sfida avvincente la primatista svizzera Mujinga Kambundji con il crono, per entrambe, di 22″37.

L’altra velocista svizzera Ajla Del Ponte, ancora alla ricerca della miglior condizione dopo un brutto infortunio in inverno, chiude sesta con 23″41.

400 metri ostacoli femminili

La medaglia di bronzo olimpica Femke Bol da ancora una volta spettacolo, migliorando il record del meeting da lei stessa stabilito nell’edizione dell’anno scorso del Bauhaus Galan, con il crono di 52″27.

Al secondo posto la la giamaicana Rushell Clayton, medaglia di bronzo ai Mondiali di Doha 2019, con 53″90 davanti all’ucraina Anna Rhyzhikova terza con 54″33, mentre quarta è l’azzurra Ayomide Folorunso in 54″66.

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400 ostacoli maschili

Il brasiliano Alison Dos Santos ottiene il quarto successo consecutivo in Diamond League con un altro ottimo crono di 46″80 che gli vale il record del meeting e la conferma della sua leadership stagionale nella specialità che, ricordiamo, sarà orfana ai mondiali del grande norvegese Warholm fermo per infortunio

Al secondo posto lo statunitense CJ Allen con 48″28, il rappresentante delle Isole Vergini Britanniche Kyron McMaster terzo con 48″58 e l’estone Rasmus Magi quarto in 48″77.

100 metri ostacoli femminili

La campionessa olimpica Jasmine Camacho Quinn vince in 12″46 davanti alla nigeriana Tobi Amusan con 12″50 mentre la campionessa del mondo di Doha 2019, la statunitense Nia Ali che è tornata quest’anno alle gare dopo essere diventata mamma per la terza volta, è terza con 12″53.

Salto in lungo femminile

Vittoria, forse a sorpresa, della britannica Lorraine Ugen con la misura di 6,81 davanti all’ucraina Maryna Beck Romanchuk seconda con 6,76 dopo aver vinto il Golden Gala Pietro Mennea, mentre solo quinta è stata la campionessa olimpica, la tedesca Malaika Mihambo, con un salto di 6,72 davanti alla campionessa del mondo indoor, la serba Ivana Vuleta che ha terminato la gara con 6,66.

Salto in alto femminile

Come per il lungo femminile, competizione dai contenuti tecnici non elevatissimi, probabilmente per le condizioni meteo, con la vittoria dell’australiana Eleanor Patterson con la misura di 1.96, mentre solo quinta si è classificata la favorita primatista stagionale dell’anno, l’ucraina campionessa mondiale ed europea indoor Yaroslava Mahuchik, che si è fermata a 1,89 metri, chiudendo in quinta posizione davanti all’azzurra Elena Vallortigara, anche lei con la stessa misura ma con un numero maggiore di errori precedenti.

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Lancio del giavellotto maschile

Grandissima competizione dove evidentemente, contrariamente ad altre gare le condizioni meteo hanno aiutato gli atleti, con la vittoria del grenadino campione del mondo Anderson Peters che ha realizzato l’eccellente misura di 90,31 per ottenere anche il nuovo record del meeting.

Positiva anche la prestazione del campione olimpico l’indiano Neeraj Chopra che, con 89,94 è arrivato secondo ma ha realizzato il proprio personale nonché nuovo record nazionale che già gli apparteneva, mentre terzo è stato il tedesco Julian Weber con 89,08 molto vicino al suo recente personale di 89,54.

Getto del peso femminile

La statunitense Chase Ealey, vincitrice dei Trials statunitensi di Eugene lo scorso fine settimana dove ha stabilito la migliore prestazione mondiale dell’anno con 20.51m, conferma la sua ottima condizione con un successo grazie alla misura di 20.48, molto simile a quella dell’Oregon.

Ealey aveva già vinto due gare di Diamond League nel 2022, a Doha con 19.51m e a Oslo con 20.13m ed anche la tappa del Continental Tour Gold di Hengelo con 19.98m.

Al secondo posto l’ottima canadese Sarah Mitton, che aveva migliorato il primato canadese con 20.33m ai Campionati nazionali dello scorso fine settimana, con 19,90 e terza la campionessa mondiale ed europea indoor in carica, la portoghese Auriol Dongmo con 19,30.

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800 metri femminili

La vice campionessa olimpica degli 800 metri Keely Hodgkinson non riesce a vincere la quarta gara stagionale in Diamond League dopo i successi a Birmingham, Eugene e Oslo, superata dalla keniana Mary Moraa, vincitrice ai recenti Trials keniani di Nairobi, prima con il crono di 1’57″68 davanti alla britannica seconda con 1’58″18.

L’australiana Catriona Bisset è terza con 1’58″54.

3000 metri maschili

L’atleta del Sud Sudan Domnic Loninyomo Lobalu ha regalato il risultato più sorprendente della serata vincendo davanti al bronzo olimpico dei 10000 metri Jacob Kiplimo in una volata emozionante in 7’29”48, miglior tempo mondiale dell’anno.

Lobalu gareggia per il team dei rifugiati e risiede in Svizzera. Kiplimo è sceso a sua volta sotto i 7’30” con 7’29”55.

Cornelius Kemboi si è piazzato al terzo posto in 7’31”26 davanti al primatista dell’Oceania Stewart McSweyn, che ha migliorato il personale stagionale con 7’31”93.

3000 siepi femminili

La ventiseienne kazaka di origini keniane Daisy Chepkemei ha vinto stabilendo il personale stagionale con 9’15”77. La francese Alice Finot si è piazzata al secondo posto stabilendo il primato nazionale con 9’19”59. La svizzera Claudia Scherrer si è piazzata al terzo posto in 9’24”16 due settimane dopo aver stabilito il primato nazionale a Parigi con 9’20”28. Natalyia Strebkova ha realizzato il primato nazionale con 9’24”54.

800 metri maschili

L’algerino Slimane Moula ha conquistato il successo in 1’44”60 battendo in volata il vincitore del meeting di Parigi Benjamin Robert (1’45”11), l’altro francese Gabriel Tual (1’45”29) e il vice campione europeo Andreas Kramer (1’45”42).

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