Cinque migliori prestazioni mondiali dell’anno di Hagos Gebrhiwet sui 5000 metri maschili (12’36”73 record del meeting), di Alison Dos Santos sui 400 metri ostacoli maschili (46”63), di Jakob Ingebrigtsen sui 1500 metri (3’29”77), di Marileidy Paulino sui 400 metri femminili (49”30) e di Georgia Griffith sui 3000 metri femminili (8’24”20 record del meeting) e il record del meeting di Mykola Alekna nel lancio del disco maschile (70.91m) hanno illuminato la magica notte dei Bislett Games in uno stadio tutto esaurito con 15000 spettatori entusiasti in una giornata di pioggia che non ha condizionato le prestazioni.

L’etiope Hagos Gebrhiwet (bronzo olimpico a Rio de Janeiro 2016) ha vinto i 5000 metri stabilendo la seconda migliore prestazione mondiale di tutti i tempi (ad 1 secondo e 37 centesimi dal record del mondo), record del meeting e record etiope con 12’36”73 nella più grande gara di sempre sulla distanza per densità di risultati con addirittura 13 atleti in grado di scendere al di sotto dei 13 minuti e ben 14 record personali migliorati. Gebrhiwet ha corso l’ultimo giro in un eccellente 54”99. Il precedente record del meeting era detenuto da Yomif Kejelcha e da Jacob Kiplimo, che corsero lo stesso tempo di 12’41”73 in una gara incredibile decisa al photo-finish.

Nella storia della distanza soltanto l’ugandese Joshua Cheptegei ha fatto meglio in occasione del record del mondo stabilito a Montecarlo nel 2020 con 12’35”36. Gebrhwet ha cancellato il record etiope detenuto da Kenenisa Bekele con 12’37”35 dal 2004.

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Hagos Gebrhiwet: “Il tempo che ho realizzato è straordinario. E’ la seconda volta che corro a Oslo. Mi piace molto questa città e questo stadio. Quando gareggiai qui per la prima volta migliorai il primato personale. Ora sono riuscito a fare meglio. Il pubblico è stato fantastico. Le condizioni erano ottime per correre. E’ stata una gara molto veloce. Non è stato facile, ma è andata molto bene. Erano in gara atleti di grande livello. Il mio amico Kejelcha è una brava persona. Proverò a qualificarmi per i 10000 metri alle Olimpiadi”.

Il connazionale Yomif Kejelcha è sceso per la prima volta al di sotto dei 12’40” stabilendo il personale con 12’38”95. Per la prima volta nella storia due atleti sono scesi al di sotto dei 12’40” nella stessa gara. L’ugandese Jacob Kiplimo (campione mondiale di cross) ha migliorato il record personale con 12’40”96 tagliando il tragiuardo al terzo posto. Lo spagnolo di origini burundesi Thierry Ndikumwenayo e l’etiope Addisu Yihune sono scesi al di sotto dei 12’50” correndo rispettivamente in 12’48”10 (secondo miglior tempo europeo di sempre) e in 12’49”65.

La gara di Oslo ha fatto registrare i primati del Guatemala di Luis Grijalva (12’50”58), della Svizzera del rossocrociato di origini sudanesi Dominic Lobalu (12’50”90) e della Svezia di Andreas Almgren (12’50”94). Il primatista mondiale Joshua Cheptegei si è piazzato al nono posto in 12’51”94 davanti a Oscar Chelimo (12’54”59). Il francese Jimmy Gressier ha stabilito il record nazionale con 12’54”97. Il due volte campione del mondo indoor dei 1500 metri Samuel Tefera ha corso in meno di 13 minuti con 12’55”78. Il sudafricano Adriaan Wildschutt ha migliorato il primato personale con 12’56”67.

400 metri ostacoli maschili

Il brasiliano Alison Dos Santos, campione mondiale a Eugene e vincitore della Diamond League nel 2022, ha conquistato il secondo successo stagionale in Diamond League migliorando di un centesimo il crono più veloce al mondo di questa stagione detenuto da Raj Benjamin fermando il cronometro in uno strepitoso 46”63, secondo crono della sua carriera dopo il record sudamericano realizzato in occasione della vittoria ai Mondiali di Eugene 2022.

Il padrone di casa Karsten Warholm ha realizzato il miglior tempo europeo dell’anno e il terzo crono mondiale stagionale con 46”70. Esattamente con questo tempo il norvegese vinse al Bislett Stadium nell’edizione del 2021 stabilendo l’allora record del mondo poi battuto alle Olimpiadi di Tokyo con 45”94. Per Warholm il tempo realizzato in questa edizione dei Bislett Games è la quinta prestazione della sua carriera.

Warholm era in testa ai 300 metri, ma Dos Santos ha incominciato a recuperare terreno sul rettilineo finale. Mentre Dos Santos stava raggiungendo Warholm, il norvegese ha colpito l’ultima barriera. Dos Santos ha finito forte chiudendo a soli 11 centesimi dal record del meeting stabilito da Warholm nel 2023.

Il vice campione mondiale Kyron McMaster si è piazzato al terzo posto in 48”49 davanti al finalista olimpico Rasmus Magi (48”56).

Alison Dos Santos: “Ho avuto ottime sensazioni. Amo questa pista, il pubblico. Il tifo della gente mi ha dato molta energia. E’ sempre bello venire a gareggiare qui ed essere in grado di vincere. E’ stata una gara difficile, ma volevo dimostrare di essere in grado di vincere. Mi sento in forma e sono felice di aver corso ancora più velocemente rispetto a Doha. Pioveva ma le condizioni erano uguali per tutti.”.

Karsten Warholm: “Sono felice della gara ma gareggio sempre per vincere. Ho colpito l’ultimo ostacolo e questo non mi ha aiutato. Devo lavorare ancora molto, ma sono sulla buona strada. Sto lavorando sulla ritmica e sono felice di come è andata”.

1500 metri maschili

Il campione olimpico ed europeo Jacob Ingebrigtsen ha vinto una gara di 1500 metri di straordinari contenuti tecnici stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno con 3’29”74.

Ingebrigtsen ha tenuto il comando per buona parte della gara, ma ha quasi subito la rimonta di Timothy Cheruiyot negli ultimi 50 metri. Ingebrigtsen ha dovuto tuffarsi sulla linea del traguardo per battere di tre soli centesimi di secondo il keniano Timothy Cheruiyot, che è tornato su eccellenti livelli correndo in 3’31”77. Il francese Azzedine Habz si è classificato al terzo posto con 3’30”80 battendo il portoghese Isaac Nader, che ha migliorato il record personale con 3’30”84.

Il britannico Elliot Giles ha tagliato il traguardo in quinta posizione in 3’31”06 precedendo di due centesimi di secondo l’australiano Oliver Hoare (3’31”08). Il britannico George Mills è sceso per poco al di sotto dei 3’32” con 3’31”57. L’azzurro Pietro Arese ha migliorato il record italiano di Gennaro Di Napoli fermando il crono in 3’32”13. Di Napoli corse in 3’32”78 a Rieti nel 1990. I primi 12 hanno corso in meno in 3’34”. Di questi ben 11 hanno realizzato primati personali o stagionali.

Jakob Ingebrigten: “Non ho deciso di tuffarmi sulla linea del traguardo perché è successo tutto molto in fretta. E’ stata una buona gara, Mi sono sentito molto meglio rispetto alla gara di Eugene. Era importante migliorare e allo stesso tempo volevo dare il mio meglio e regalare un bello spettacolo al pubblico. Ho sentito la fatica negli ultimi 50 metri. Sarà un estate straordinaria. Il pubblico ha fatto il tifo per tutti, ma nello stesso tempo sperava in una vittoria norvegese”.

Pietro Arese: “Questo record vuol dire tanto. Arrivare a fare meglio di una leggenda come Gennaro Di Napoli è qualcosa che mi è entrato dentro. Non posso che dire grazie a tutte le persone che erano con me in pista e mi hanno tenuto per mano per 1500 metri, quelle che ci sono e quelle che non ci sono più. Adesso con questi tempi si può ragionare per qualcosa di veramente buono. E’ frutto della mentalità che ho sempre avuto di fare un passo alla volta senza strafare, sempre cercando obiettivi alla mia portata. Avere più di 100 azzurri agli Europei di Roma sarà incredibile, 116 atleti che in questi anni hanno dimostrato di aver un grandioso spirito di squadra. Ci daremo tantissimo supporto a vicenda”.

Lancio del disco maschile

Il primatista mondiale Mykolas Alekna ha strappato il record del meeting al padre Virgilius Alekna con la super misura di 70.91m al secondo tentativo. Il giovane lituano ha scelto di non effettuare il lancio della Final 3 riservato ai primi tre classificati dopo i primi cinque lanci. Il vincitore della Diamond League 2023 Matthew Denny si è classificato al secondo posto con un lancio da 67.91m al terzo tentativo. Il campione olimpico e mondiale Daniel Stahl ha concluso la gara in terza posizione con 66.80m davanti al bronzo olimpico Lukas Weisshaidingher (65.68m) e all’iridato di Eugene 2022 Kristian Ceh (65.12m).

Mykolas Alekna: “E’ uno stadio fantastico e molta gente è venuta a vederci. E’ stato davvero divertente gareggiare a Oslo. Tra una settimana difenderò il mio titolo europeo e sarà davvero divertente lanciare a Roma. Mi è sempre piaciuto gareggiare nella capitale italiana. Il prossimo passo è vincere la Diamond League. Ci sono molti grandi atleti che gareggiano nel circuito. E’ importante essere regolari nel rendimento. La mia preparazione sta andando molto bene. Ho ancora dei mesi prima delle Olimpiadi di Parigi e devo dare il meglio che posso. Mi piace gareggiare e sono pronto a lanciare lontano”.

400 metri maschili

Il britannico Matthew Hudson Smith ha vinto i 400 metri maschili in 44”07 migliorando il suo primato europeo di 19 centesimi di secondo. Hudson Smith deteneva il precedente record continentale con il tempo di 44”26 stabilito in occasione della semifinale dei Mondiali di Budapest, quando cancellò il vecchio record continentale detenuto dal tedesco Thomas Schoenlebe con 44”37 dai Mondiali di Roma 1987. Hudson Smith è arrivato a due centesimi di secondo dalla migliore prestazione mondiale dell’anno detenuta dal canadese Christopher Morales Williams, che ha corso in 44”05 a Gainesville lo scorso 11 Maggio.

Kirani James, vincitore al meeting di Oslo nel 2022 e quattro volte campione della Diamond League, si è piazzato al secondo posto in 44”58 davanti allo statunitense Vernon Norwood (44”68 primato stagionale)

Hudson Smith è originario di Wolverhampton, città industriale nelle West Midlands e ha sempre avuto come idolo proprio Kirani James.

Matthew Hudson Smith: “Non ero sicuro di quale fosse il mio stato di forma. Non avevo dato importanza ai tempo perché contano soprattutto le vittorie rispetto alle performance cronometriche in questa fase di avvicinamento alle Olimpiadi. Questo tempo mi sorprende. È stata una buona preparazione in vista degli Europei di Roma e delle Olimpiadi di Parigi. I record sono fatti per essere battuti mentre le medaglie rimangono per sempre. Voglio portare a casa una medaglia. L’anno scorso ho avuto una stagione piena di alti e bassi a causa di un infortunio al tendine d’Achille e provai una sensazione dolce amara nell’andare vicino alla medaglia d’oro dopo l’infortunio”.

400 metri femminili

La campionessa mondiale Marileidy Paulino ha vinto la terza gara della Diamond League di questa stagione con la migliore prestazione mondiale dell’anno outdoor di 49”30 dopo i successi di Xiamen e Suzhou. La polacca Natalia Kaczmarek è scesa sotto i 50 secondi stabilendo il miglior tempo europeo dell’anno con 49”80. La medaglia di bronzo dei Mondiali indoor Alexis Holmes si è classificata al terzo posto con 50”40. La giovane norvegese Henriette Jaeger ha stabilito il record nazionale con 50”81.

Marileidy Paulino: “Ho avuto buone sensazioni. Sapevo che le condizioni climatiche sarebbero state sfavorevoli ma la gara è andata bene. Mi sto allenando bene per raggiungere le grandi prestazioni al momento giusto. Devo migliorare la seconda parte della gara. L’anno prossimo spero di tornare a Oslo nella stagione che porterà ai Mondiali di Tokyo.”

3000 metri femminili

L’australiana Georgia Griffith ha vinto a sorpresa una gara di 3000 metri di altissimi contenuti tecnici stabilendo il record dell’Oceania outdoor con 8’24”20. Sei donne sono scese al di sotto degli 8’30”. L’etiope Likina Amebaw ha migliorato il record personale con 8’24”29. L’altra australiana Jessica Hull ha tagliato il traguardo in terza posizione fermando il cronometro in 8’25”82. Tre atlete europee sono scese al di sotto degli 8’30”: l’olandese Maureen Koster (8’26”30), la norvegese Karoline Grovdal (8’27”02) e la spagnola Marta Garcia (8’29”32”). La finlandese Nathalie Blomqvist ha battuto il record nazionale con 8’32”23. Primato giapponese per Nozomi Tanaka, tredicesima in 8’34”09. Nove delle prime dieci atlete hanno stabilito record personali.

Georgia Griffith: “Non ho grande esperienza sulla distanza dei 3000 metri. Corro soprattutto i 1500 metri e sono abituata ad attaccare troppo presto e calare negli ultimi 50 metri. Ho cercato di trattenermi fino agli ultimi 100 metri e sono stata fortunata nel mio attacco finale concludendo molto forte”.

100 metri maschili

Il sudafricano Akani Simbine ha conquistato la seconda vittoria in Diamond League in questa stagione in 9”94 dopo il successo di Suzhou dello scorso 27 Aprile. Simbine merita davvero di poter coronare la carriera con una medaglia olimpica dopo cinque piazzamenti da finale (due alle Olimpiadi e tre ai Mondiali). Il giapponese Abdul Hakim Sani Brown è sceso sotto i 10 secondi con 9”99 davanti al vincitore del meeting di Marrakesh Emmanuel Eseme (10”01). Il campione olimpico Marcell Jacobs ha migliorato di 4 centesimi il primato stagionale con 10”03. L’azzurro, ora allenato da Rana Reider, ha dimostrato di essere in crescita di condizione dopo il terzo posto in 10”19 di Ostrava e questo fa sperare in vista degli Europei di Roma dove difenderà il titolo continentale vinto a Monaco di Baviera. Il britannico Jeremiah Azu, che pochi giorni aveva corso in 9”97 a Leverkusen, si è infortunato.

Akani Simbine: “La gara è stata certamente condizionata dalla pioggia, ma alla fine bisogna tagliare il traguardo per primi, sia che piova oppure no. Ci sono riuscito e sono contento di questo ma ho ancora molto lavoro da fare. Sono felice della mia prestazione e spero di avere altri grandi risultati in avvicinamento alle Olimpiadi.”

Marcell Jacobs: “Sono felice ma non sono riuscito a scendere sotto i 10 secondi. Era importante provare buone sensazioni. E’ stata tutta un’altra gara rispetto ad Ostrava. Ho avuto un feeling migliore, ma so che posso limare ancora un po’ perché non mi sono sentito al 100% e la fase di transizione non mi è piaciuta tantissimo. Per i primi 90 metri ho pensato soltanto a me stesso. Negli ultimi 10 metri mi sono indurito. Dopo il 10”19 di Ostrava mi sono spaventato, ma il mio allenatore mi ha tranquillizzato, mi ha fatto capire che è un processo. Europei, Olimpiadi, un passo alla volta”.

Lancio del disco femminile

La campionessa mondiale di Eugene 2022 Feng Bin ha preso la testa della gara con 65.59m al primo tentativo e si è migliorata con con un lancio da 67.89m alla seconda prova. La campionessa olimpica Sandra Perkovic Elkasevic si è portata in seconda posizione con un lancio da 66.48m al terzo tentativo. L’azzurra Daisy Osakue si è qualificata per la finale a 3 con un lancio da 63.29m precedendo la vincitrice del meeting di Oslo dell’anno scorso Jorinde Van Klinken, che ha realizzato il lancio di 63.16m al quarto tentativo.

Feng Bin: “Sta andando tutto molto bene quest’anno. Gli allenamenti, le gare procedono nella giusta direzione. Ho migliorato alcuni aspetti della tecnica di lancio. Oslo è una bella città. Dopo questa gara torno in Cina per allenarmi in vista di Parigi”.

Daisy Osakue: “Sono soddisfatta. Volevo trovare il ritmo giusto prima degli Europei. Sono contenta del nostro gruppo di lanciatrici. Ci saranno tre discobole azzurre in pedana”.

800 metri femminili

La giovane sudafricana Prudence Sekgodiso si è aggiudicata la seconda gara stagionale di Diamond League con 1’58”26 dopo il successo di Marrakesh in 1’57”26. La giamaicana Natoya Goule si è piazzata seconda in 1’59”10 davanti a Catriona Bisset (1’59”29). L’azzurra Elena Bellò ha ottenuto un altro risultato di prestigio in Diamond League classificandosi al quarto posto in 2’00”05 dopo l’eccellente 1’59”83 di Marrakesh.

Prudence Sekgodiso: “Ho dato tutto come le mie avversarie. Ho ancora margini di miglioramento. Ho soltanto 22 anni. Il lavoro sta pagando e la preparazione per le Olimpiadi procede bene. Ero preparata a questo clima molto variabile. Questa vittoria significa molto per me e sono pronta per fare ancora di più. C’era una grande atmosfera e spero di tornare a gareggiare a Oslo”.

Salto con l’asta maschile

KC Lightfoot é stato l’unico astista a superare 5.82m. Il primatista statunitense ha superato tutte le misure a 5.42m, 5.62m, 5.72m e 5.82m al primo tentativo prima di commettere tre errori a 5.90m. Il greco Emmanouil Karalis e il filippino Ernest John Obiena hanno condiviso il secondo posto con la misura di 5.72m realizzata alla seconda prova. Sam Kendricks si è piazzato al quarto posto con 5.72m precedendo per un numero minore di errori Bo Kanda Lita Bahere.

KC Lightfoot: “E’ stata una buona gara. Non sono abituato a saltare bene con la pioggia. Quando stavo effettuando gli ultimi salti ha iniziato a piovere. Le aste erano bagnate. Non entro mai in gara pensando di vincere, ma sono felice di esserci riuscito. Sono felice che sia stata una buona giornata. E’ stato bello ricevere il sostegno degli altri astisti statunitensi in pedana”.

400 metri ostacoli femminili

La Giamaica ha fatto tripletta nei 400 metri ostacoli con la due volte medaglia di bronzo mondiale Rushell Clayton prima in 54”02 davanti ad Andrenette Knight (54”63) e a Janieve Russell (55”07). La prima europea è stata la norvegese Amalie Iuel, quarta in 55”07. La primatista italiana Ayomide Folorunso si è piazzata settima in 55”07 dopo essere stata in terza posizione fino all’ottavo ostacolo.

Rushell Clayton: “Non mi aspettavo di correre in queste condizioni. E’ stata una buona gara. Ho eseguito al meglio la gara. E’ sempre bello vincere in Diamond League. Ogni gara è una sfida. Il mio piano è continuare ad allenarmi e arrivare pronta ai Campionati giamaicani”.

Salto triplo maschile

Il campione mondiale indoor e outdoor Fabrice Zango è andato al comando con 17.27m al quarto tentativo nel salto triplo maschile e ha tenuto il primo posto fino alla fine, ma l’algerino Yasser Tricki è andato vicino a conquistare il secondo successo della sua carriera a Oslo con un salto da 17.25m al sesto tentativo. Il cubano Lazaro Martinez si è classificato al terzo posto con 16.85m al sesto tentativo.

Fabrice Zango: “Non sapevo che lo stadio sarebbe stato pieno stasera. Il pubblico è stato fantastico. Amo saltare qui. Questo risultato mi ha dato molta fiducia. Saltare 17.27m è davvero un grande risultato. Dimostra che la preparazione sta andando bene. Voglio vincere il titolo africano nella mia prossima gara”.

200 metri femminili

La vice campionessa mondiale di Doha 2019 Britany Brown ha superato nel finale Marie Josée Ta Lou con una rimonta negli ultimi 50 metri in ottava corsia aggiudicandosi i 200 metri femminili in 22”32. Ta Lou ha chiuso al secondo posto in 22”36 davanti alla vincitrice del meeting di Suzhou Darryl Neita (22”50) e a Anavia Battle (22”84). La due volte campionessa mondiale Shericka Jackson si è dovuta accontentare del quinto posto in 22”97.

Britany Brown: “Avevo molta fiducia prima di questa gara. Sapevo di poter vincere e ho fatto ciò che mi aveva detto il mio coach. Mi sento bene. Probabilmente festeggerò con un buon gelato. Ora torno a casa per allenarmi in vista dei Trials statunitensi”.

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