Il meeting Seashore Group di Doha aprirà nel tardo pomeriggio di oggi la stagione 2023 della Wanda Diamond League in grande stile, con una delle migliori edizioni di sempre nella storia dell’evento della capitale del Qatar. Saranno in gara oltre 30 medaglie d’oro di manifestazioni olimpiche e mondiali, compresa la star locale Mutaz Barshim nel salto in alto e sei vincitori della Diamond League dell’anno scorso.

I momenti clou della tappa inaugurale saranno i 100 metri femminili con Shericka Jackson, i 1500 metri femminili con Faith Kipyegon, il salto con l’asta femminile con Katie Moon, i 200 metri maschili con Fred Kerley e Michael Norman, i 3000 siepi maschili con Soufiane El Bakkali e il giavellotto maschile con Anderson Peters e Neeraj Chopra, ma grandi gare dovrebbero essere anche quelle del triplo e del giavellotto maschile, oltre che dell’asta femminile che presentano tutto il podio dei Mondiali di Eugene.

La gara veloce delle donne vedrà sui blocchi la giamaicana campionessa iridata dei 200 metri, Shericka Jackson, che affronterà un cast stellare comprendente la vincitrice del mezzo giro di pista ai mondiali 2019 proprio di Doha, la britannica Dina Asher Smith, le statunitensi Abby Steiner, Melissa Jefferson e Twanisha Terry, tre delle quattro componenti della staffetta 4×100 che ha vinto il titolo mondiale a Eugene nel 2022, ma anche la loro connazionale campionessa NCAA, Sha’Carri Richardson, già apparsa in eccellente condizione nelle gare disputate nella stagione.

Jackson é diventata la prima atleta a completare la collezione di medaglie ai Mondiali in tutte le tre specialità dello sprint, 100 200 e 400 metri, oltre ad essere la prima sprinter giamaicana ad aver corso sotto gli 11 secondi sui 100 metri (10”71), sotto i 22 secondi sui 200 metri (21”45) e sotto i 50 secondi sui 400 metri (49”47).

La caraibica ha vinto il titolo mondiale sui 200 metri a Eugene in 21”45 diventando la seconda donna più veloce di sempre sulla distanza a soli undici centesimi di secondo dal record del mondo detenuto dalla statunitense Florence Griffith Joyner con 21”34 dalle Olimpiadi di Seul 1988.

Sempre nella rassegna iridata di Hayward Field ha vinto due medaglie d’argento sui 100 metri e nella staffetta 4×100. Jackson ha collezionato in carriera cinque medaglie alle Olimpiadi. Nell’ultima edizione dei Giochi Olimpici a Tokyo si è aggiudicata l’oro con la staffetta 4×100 e due bronzi sui 100 metri e nella staffetta 4×400.

Durante la stagione 2022 la sprinter allenata da Steven Francis ha migliorato il record personale con 10”71 nella tappa della Wanda Diamond League di Montecarlo dello scorso Agosto e ha vinto il Diamond Trophy sui 200 metri grazie al successo nella finale della Diamond League a Zurigo in 21”80.

Nell’edizione dell’anno scorso del circuito dei diamanti Shericka si è imposta in altre due gare sui 200 metri a Roma in 21”91 e a Chorzow in 21”84 e una sui 100 metri a Bruxelles in 10”73. Si è piazzata inoltre seconda al meeting di Doha in 22”07 (unica sconfitta sulla distanza nel 2022) e a Zurigo sui 100 metri in 10”81.

Nelle prime gare del 2023 Jackson ha stabilito il miglior tempo mondiale di questo inizio di stagione con 10”82 nel meeting Velocity Fest di Kingston dello scorso 22 Aprile e ha corso il suo tempo più veloce degli ultimi quattro anni sui 400 metri con 50”92 sempre nella capitale giamaicana.

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Shericka Jackson: “Dopo aver iniziato la stagione 2023 correndo i 400 metri, sono contenta di tornare a gareggiare sui 100 metri a Doha. So di essere in buone condizioni di forma dopo aver corso il mio miglior tempo sui 400 metri dal 2019, ma è arrivato il momento di affinare la mia condizione di forma e correre davvero veloce”.

Asher Smith ha vinto in carriera tre medaglie d’oro agli Europei sui 100 e 200 metri e nella staffetta 4×100 a Berlino nel 2018, il titolo mondiale sui 200 metri e l’argento sui 100 metri a Doha nel 2019. Più recentemente la ventisettenne britannica ha vinto il bronzo mondiale sui 200 metri a Eugene 2022 in 22”02.

Asher Smith ha stabilito i record britannici sui 100 metri con 10”83 e sui 200 metri con 21”88 ai Mondiali di Doha nel 2019 e ha contribuito alle due medaglie di bronzo olimpiche della Gran Bretagna nella staffetta 4×100 a Rio de Janeiro 2016 e Tokyo 2021. Ha vinto inoltre il trofeo della Diamond League sui 100 metri a Bruxelles nel 2019 e ha migliorato due volte i record britannici sui 60 metri indoor correndo in 7”04 a Karlsruhe e in 7”03 a Birmingham lo scorso inverno.

Dina Asher Smith: “Sono una grande agonista e amo gareggiare contro grandi avversarie. Non penso che sia possibile migliorarsi senza gareggiare contro le migliori del mondo. Ci sono molte sprinter in grado di correre grandi tempi. Quasi tutte le gare della Diamond League delle ultime stagioni sono state ricche di grandi risultati”.

Un tema di discussione durante la conferenza stampa di presentazione del meeting da cui sono state estrapolate le dichiarazioni mostrate, è la prospettiva di sfide dirette “one-to-one” tra i campioni dell’atletica dopo che Fred Kerley ha espresso il desiderio di confrontarsi contro il campione olimpico dei 100 metri Marcell Jacobs. Asher Smith ha dichiarato che il suo desiderio sarebbe sfidare la cinque volte campionessa mondiale Shelly Ann Fraser Pryce.

Mi piacerebbe un confronto diretto con Shelly Ann Fraser. E’ un’atleta incredibile e un’agonista straordinaria. Amo correre contro di lei perché mi piace confrontare il suo stile di corsa con il mio. E’ come un esercizio di allenamento”.

Abby Steiner ha ottenuto i migliori risultati della sua carriera sui 200 metri collezionando il titolo NCAA outdoor in 21”80, il titolo statunitense con 21”77 e si è piazzata al quinto posto sui 200 metri ai Mondiali di Eugene in 22”26 alcuni giorni prima di vincere due ori mondiali nelle staffette 4×100 e 4×400. Steiner ha stabilito il record personale di 10”90 sui 100 metri ai Campionati NCAA di Eugene nel 2022.

Melissa Jefferson ha vinto il titolo statunitense sui 100 metri a Eugene nel 2022 con un eccellente seppur ventoso 10”69 dopo aver battuto il record personale con 10”82 in semifinale. Jefferson si è piazzata all’ottavo posto nella finale dei 100 metri ai Mondiali di Eugene in 11”03.

Twanisha Terry, vice campionessa mondiale under 20 sui 100 metri a Tampere nel 2018, ha migliorato il record personale con 10”82 a Memphis e ha vinto al Palio della Quercia di Rovereto l’anno scorso.

Sha’Carri Richardson ha vinto il titolo universitario sui 100 metri in 10”75 e si è piazzata seconda sui 200 metri in 22”17 nelle Finals NCAA di Austin nel 2019. Richardson ha iniziato la stagione 2023 con un 10”57 con vento a favore di +4.1 m/s al Miramar Invitational dello scorso Aprile. Sempre sulla stessa pista della Florida ha stabilito il record personale di 10”72 nel 2021.

La starting list é completata dalla statunitense Teahana Daniels, vice campionessa olimpica con la staffetta 4×100 a Tokyo e atleta accreditata di un primato personale di 10”83 realizzato al Prefontaine Classic di Eugene del 2021, e la neozelandese Zoe Hobbs, campionessa dell’Oceania e primatista nazionale con 10”97.

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200 metri maschili

Il vice campione olimpico dei 100 metri Fred Kerley sfiderà il campione del mondo dei 400 metri Michael Normanm l’argento olimpico e mondiale dei 200 metri Kenny Bednarek e l’oro olimpico dei 200 metri André De Grasse.

Kerley torna a gareggiare al meeting di Doha, dove si piazzò secondo in 19”75 con vento a favore oltre la norma alle spalle di Noah Lyles nell’edizione dell’anno scorso. Il velocista statunitense ha vinto in carriera il titolo nazionale del 2022 sui 100 metri in 9”77 dopo aver corso il personale di 9”76 in semifinale a Eugene un mese prima di trionfare nella finale dei Mondiali sulla stessa pista di Hayward Field in 9”86. Kerley vanta un primato personale sui 200 metri di 19”76 realizzato nella tappa del Continental Tour Gold di Nairobi nel 2021.

Lo sprinter nativo del Texas ha incominciato la stagione 2023 con due vittorie su suolo australiano sui 200 metri in 20”32 al Maurie Plant meeting di Melbourne e sui 400 metri con 44”65 a Sydney.

Fred Kerley: “Tutto sta andando bene nella preparazione. La cosa più importante è rimanere in salute. Sono l’unico ad aver vinto il trofeo dei diamanti sui 100 e sui 400 metri e questo è spiegato dalla mia dedizione e dalla mia voglia di sacrificarmi in allenamento. Mi piacerebbe sfidare Jacobs presto. Se la sfida ci sarà, riuscirò a batterlo”.

Norman ha vinto due titoli mondiali sui 400 metri in 44”29 e nella staffetta 4×400 in 2’56”17 a Eugene e l’oro olimpico nella staffetta 4×400 dopo il quinto posto nella finale dei 400 metri a Tokyo nel 2021. Norman ha vinto due gare della Diamond League sui 200 metri a Parigi in 19”84 nel 2018 e a Roma in 19”70 nel 2019. Nella sua precedente partecipazione al meeting di Doha Norman ha vinto i 400 metri nel 2021 in 44”27 battendo Kerley, che nell’occasione si piazzò al terzo posto.

Norman ha deciso di concentrarsi sui 100 e sui 200 metri dopo il titolo mondiale sui 400 metri a Eugene e ha in programma di correre sulla distanza più breve dello sprint ai Campionati statunitensi in programma dal 6 al 9 Luglio con l’obiettivo di qualificarsi per i Mondiali di Budapest.

Michael Norman: “Ho sempre coltivato l’idea di concentrarmi sulla distanza dei 100 metri dopo aver raggiunto i miei obiettivi sui 400 metri. Ora posso sfidare me stesso e cercare qualcosa di nuovo nel tentativo di vincere medaglie e a battere record sui 100 metri”.

Norman e Kerley sono due dei tre sprinter in grado di correre in carriera sotto i 10 secondi sui 100 metri, sotto i 20 secondi sui 200 metri e sotto i 44 secondi sui 400 metri. I due sprinter si sono affrontati dieci volte in carriera sui 100, 200 e 400 metri. Kerley guida 6-4 su Norman negli scontri diretti. Kerley ha battuto Norman nelle due sfide sui 100 metri, mentre il bilancio è in perfetta parità sia sui 200 metri (1-1) sia sui 400 metri (3-3).

De Grasse ha vinto sei medaglie olimpiche in carriera, compresi l’oro sui 200 metri a Tokyo nel 2021 con il record nazionale di 19”62 e il bronzo sui 100 metri in 9”89 ed è salito sul podio quattro volte ai Campionati del Mondo.

La stagione 2022 è stata condizionata da un infortunio e da un problema di covid. Ai Mondiali di Eugene De Grasse è stato eliminato in semifinale sui 100 metri e si è ritirato dai 200 metri, ma si è rifatto con la vittoria nella staffetta 4×100. Lo sprinter canadese torna a Doha, dove vinse l’argento sui 200 metri e il bronzo sui 100 metri ai Mondiali del 2019 al Khalifa Stadium e si è piazzato quarto nell’edizione dell’anno scorso del meeting della Diamond League con 20”15.

Ha iniziato la stagione con una vittoria nella staffetta 4×100 in 37”80 (miglior tempo mondiale dell’anno) alle Florida Relays. Dalla fine dell’anno scorso si allena a Orlando in Florida con il coach John Coghlan.

André De Grasse: “Anche se è stato un momento speciale vincere la staffetta a Eugene, ho avuto l’impressione di non aver completato il mio lavoro. L’organizzazione del mio gruppo di allenamento è totalmente nuova. Sono contento di aver avuto tempo per riflettere dopo una stagione 2022 molto difficile e per prepararmi bene. Sono felice di tornare in pista a Doha contro alcuni dei migliori velocisti del circuito”.

Kenny Bednarek ha vinto due medaglie d’argento sui 200 metri alle Olimpiadi di Tokyo 2021 in 19”68 e ai Mondiali di Eugene 2022 in 19”77. Lo statunitense ha vinto la finale della Diamond League di Zurigo nel 2021 sui 200 metri in 19”70 battendo De Grasse per due centesimi di secondi. Ha iniziato la stagione 2023 con un terzo posto in 20”37 a Miramar.

L’altro sprinter da seguire è il liberiano Joseph Fahnbulleh, quinto alle Olimpiadi di Tokyo 2021 in 19”98 e quarto ai Mondiali di Eugene 2022 in 19”84. Il velocista di formazione universitaria statunitense ha vinto due titoli NCAA sui 100 metri e sui 200 metri a Eugene l’anno scorso. Ha cominciato la stagione 2023 stabilendo il record personale sui 100 metri con 9”98 al Tom Jones Invitational di Gainesville dello scorso Aprile.

La starting list é completata dal dominicano Alexander Ogando, quinto ai Mondiali di Eugene in 19”93 e quarto al recente meeting di Gaborone in 20”22.

Con questo cast formidabile potrebbe essere migliorato il crono più veloce dell’anno realizzato dal ghanese James Dadzie con 19”79 a Lubbock nello scorso fine settimana. E’ in pericolo anche il record del meeting detenuto da Noah Lyles con 19”83 dal 2018.

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1500 metri femminili

La due volte campionessa olimpica e mondiale dei 1500 metri Faith Kipyegon comincerà la stagione outdoor 2023 a Doha. La ventinovenne keniana ha stabilito il secondo miglior tempo della storia sui 1500 metri correndo in un sensazionale 3’50”37 nella tappa della Wanda Diamond League di Montecarlo dello scorso Agosto poche settimane dopo la conquista del secondo titolo mondiale a Eugene.

Con questa performance la fuoriclasse keniana ha sfiorato per appena tre decimi di secondo il record mondiale stabilito dall’etiope Genzebe Dibaba sulla stessa pista del Louis II del Principato di Monaco con 3’50”07.

Kipyegon detiene sette delle migliori 20 prestazioni della storia ed è l’atleta con il maggior numero di prestazioni al di sotto dei 4 minuti.

E’ tornata a gareggiare nel 2019 dopo un anno di pausa per maternità e alla fine di quella stagione ha vinto la medaglia d’argento sui 1500 metri ai Mondiali di Doha alle spalle di Sifan Hassan. Due anni dopo ha conquistato la sua seconda medaglia d’oro olimpica su questa distanza a Tokyo nel 2021con il record olimpico di 3’53”11. L’anno scorso ha vinto la finale iridata di Eugene in 3’52”96 cinque anni dopo il suo primo oro mondiale a Londra. Kipyegon ha vinto tre Trofei della Diamond League nel 2017, 2021 e 2022. Si è piazzata seconda sui 3000 metri in 8’38”05 nell’edizione dell’anno scorso del meeting di Doha.

In carriera Kipyegon ha gareggiato cinque volte a Doha su tre distanze diverse e ha vinto due volte sugli 800 metri nel 2020 e nel 2021, ma non si è mai imposta sui 1500 metri. Nel 2013 corse il suo primo tempo al di sotto dei 4 minuti a Doha stabilendo il record africano under 20 con 3’56”98.

Faith Kipyegon: “Sono felice di tornare a gareggiare anche quest’anno a Doha, dove ho corso tante volte nella mia carriera. Dopo un periodo di preparazione invernale nel quale ho lavorato sulla resistenza e sulla forza, è una grande chance per iniziare al meglio la stagione a Doha e vedere a che punto sono con la preparazione in vista dei Mondiali di Budapest. In futuro mi piacerebbe provare la maratona in quanto la vittoria di Sifan Hassan alla Maratona di Londra mi ha dato una motivazione in più. Non mi aspettavo questo risultato. Non so se proverò a battere il record del mondo di Genzebe Dibaba. Vediamo cosa succede domani. Se sarò in salute e le condizioni climatiche saranno buone, scenderò in pista e vedrò cosa potrò fare. Se dovessi scegliere un’avversaria da sfidare in una sfida a due, mi piacerebbe correre contro Laura Muir, con la quale sono in ottimi rapporti”.

Le altre protagoniste in gara sono Birke Haylom, campionessa mondiale under 20 in carica sui 1500 metri a Cali nel 2022, l’etiope Lemlem Hailu, campionessa mondiale indoor sui 3000 metri a Belgrado nel 2022, la tedesca Konstanze Klosterhalfen, medaglia di bronzo ai Mondiali di Doha 2019 e campionessa europea a Monaco di Baviera 2022 sui 5000 metri, e le etiopi Diribe Welteji, quarta sugli 800 metri ai Mondiali di Eugene 2022 e campionessa mondiale under 20 sui 1500m a Tampere 2018, Freweyni Hailu, quarta alle Olimpiadi di Tokyo sui 1500m in 3’57”02, Axumawit Embaye e Hirut Meshesha, rispettivamente seconda e terza sui 1500 metri ai Mondiali Indoor di Belgrado nel 2022 e le due australiane Jessica Hull (settima ai Mondiali di Eugene sui 1500m) e Abbey Caldwell.

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Salto in alto maschile

Barshim ha vinto il suo terzo titolo iridato nel salto in alto maschile ai Mondiali stabilendo la migliore prestazione mondiale del 2022 con 2.37m a Eugene. Il fuoriclasse del Qatar ha condiviso la medaglia d’oro olimpica con l’amico Gianmarco Tamberi con 2.37m in una finale memorabile nella serata dell’1 Agosto del 2021.

Barshim ha conquistato due successi nel meeting organizzato al Qatar Sports Club nella sua città natale nel 2017 con 2.36m e nel 2018 con 2.40m. Ha stabilito il record asiatico con 2.43m a Bruxelles nel 2014 e grazie a questa prestazione si piazza al secondo posto nelle liste mondiali all-time. In carriera Barshim ha conquistato tre volte il Trofeo dei Diamanti.

Mutaz Barshim: “Ogni volta che metto il piede in pista, voglio sempre dare il mio meglio. E’ sempre stato così fin dalla mia partecipazione al meeting di Doha nel 2011. Il salto in alto è la mia passione è voglio far sì che il mio nome venga menzionato ogni volta che si parla di salto in alto. Ho scritto la storia essendo al top della mia specialità nell’ultimo decennio, ma aspiro a fare ancora meglio. La stagione 2023 sta per iniziare, e mi sono posto gli obiettivi da inseguire. I principali traguardi di questa stagione sono i Mondiali di Budapest e i Giochi Asiatici in Cina. E’ importante dare priorità alla mia salute e mantenere una routine che funzioni bene per me.

I miei allenamenti invernali in Qatar sono andati molto bene e non vedo l’ora di esordire in questa stagione della Diamond League a Doha davanti al pubblico di casa. Gareggiare in casa è una motivazione speciale. E’ il primo step di una lunga stagione ed è importante capire in base all’esito di questa gara quali saranno gli aspetti sui quali dovrò lavorare in allenamento.

Sono in una fase nuova della mia carriera. Anche se so a che punto sono con la preparazione, cerco di trovare sempre qualche stimolo nuovo. La stagione è molto lunga. Ho i miei obiettivi e devo cercare di raggiungerli. Le competizioni sono completamente diverse dagli allenamenti. Se sono in salute posso sorprendere me stesso”.

Barshim rinnoverà la rivalità della passata stagione con il sud coreano Sanghyeok Woo. La sfida tra i due saltatori asiatici sarà una rivincita dell’edizione dell’anno scorso del meeting di Doha, dove Woo si impose con la misura di 2.33m, mentre Barshim superò la quota di 2.30m. Woo si è piazzato al quarto posto alle Olimpiadi di Tokyo con 2.35m e ha vinto il titolo mondiale indoor a Belgrado 2022 e l’argento mondiale outdoor a Eugene dietro a Barshim con la misura di 2.35m lo scorso Luglio.

L’altro atleta da seguire con attenzione è lo statunitense Ju’Vaughn Harrison, vincitore ai Campionati NCAA e ai Trials statunitensi nel 2021 nel salto in alto e nel salto in lungo, primo al Golden Gala 2022 e secondo dietro a Gianmarco Tamberi nella Finale della Diamond League a Zurigo con 2.34m. Harrison ha esordito in questa stagione con un salto da 2.33m realizzato il 1 Aprile a Austin.

Il cast è completato dallo statunitense Shelby McEwen e dal canadese Django Lovett, rispettivamente quinto e sesto classificato nella finale dei Mondiali di Eugene, il belga Thomas Carmoy, bronzo agli Europei Indoor di Torun 2021, il messicano Edgar Rivera, quarto classificato ai Mondiali di Londra 2017, il giapponese Tomohiro Shinno, due volte campione nazionale nel 2020 e 2022 e vincitore nei meeting di Rovereto e Padova dell’anno scorso, e il polacco Norbert Kobielski, bronzo agli Europei under 23 di Gavle 2019 e quinto classificato ai Campionati Europei Indoor di Istanbul 2022.

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400 metri ostacoli maschili

Raj Benjamin correrà per la terza volta in carriera al meeting di Doha dopo la vittoria nel 2021 in 47”38 e il secondo posto nel 2022 in 47”49 alle spalle del brasiliano Alison Dos Santos, che quest’anno salterà la stagione per un infortunio al ginocchio.

L’ostacolista statunitense originario di Antigua ha vinto la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Tokyo alle spalle di Karsten Warholm stabilendo il record statunitense e la seconda migliore prestazione mondiale di sempre e si è piazzato due volte secondo ai Mondiali di Doha nel 2019 in 47”66 dietro a Warholm e di Eugene nel 2022 in 46”89 dietro a Dos Santos. Benjamin ha contribuito alle due medaglie d’oro della staffetta 4×400 ai Mondiali di Doha 2019 in 2’56”89 e alle Olimpiadi di Tokyo 2021 in 2’55”70.

In questa stagione il campione NCAA del 2018 ha già corso i 400 metri ostacoli in 47”74 alle Mt. Sac Relays di Walnut e ha vinto due gare sui 400 metri a Gainesville in 44”94 e a Los Angeles in 44”21.

Sulla pista del Qatar’s Sports Club Benjamin rinnoverà il duello con i connazionali Trevor Bassitt e Khallifah Rosser e il francese Wilfried Happio in una rivincita tra quattro dei primi cinque classificati dei Mondiali dell’anno scorso.

Bassitt ha vinto la medaglia d’argento sui 400 metri ai Mondiali Indoor di Belgrado e il bronzo sui 400 metri ostacoli a Eugene con il record personale di 47”39. Bassitt arriva dalla vittoria di Sabato scorso nel meeting del Continental Tour Gold di Gaborone in 48”43.

Rosser ha avuto una stagione molto regolare con sei prestazioni al di sotto dei 48 secondi e si è piazzato quinto ai Mondiali di Eugene in 47”88 e secondo nella finale della Diamond League di Zurigo in 47”76.

Happio si é piazzato al quarto posto ai Mondiali di Eugene in 47”41 sfiorando di soli quattro centesimi di secondo il record francese di Stephane Diagana e ha vinto la medaglia d’argento agli Europei di Monaco di Baviera alle spalle di Warholm in 48”56. A livello giovanile il transalpino ha conquistato due ori europei sia a livello under 20 a Grosseto 2017 (battendo Alessandro Sibilio) e agli Europei under 23 di Gavle.

Attenzione anche al giovane talento sudafricano Sokhwakana Zazini, campione mondiale under 18 a Nairobi 2017 e under 20 di Tampere 2018 e secondo alle spalle di Bassitt al meeting di Gaborone con il record personale di 48”58.

Il cast è completato dallo statunitense CJ Allen, terzo ai NACAC Championships di Freeport in 48”23 e vincitore alle Drake Relays di Des Moines in 48”78 lo scorso fine settimana, l’irlandese Thomas Barr, quarto alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016 con il record nazionale di 47”97 e medaglia di bronzo agli Europei di Berlino 2018, e il giovane turco Ismail Nezir, campione mondiale under 20 a Cali in 48”84.

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3000 metri maschili

La starting list dei 3000 metri maschili comprende cinque vincitori di titoli mondiali o olimpici.

Lemecha Girma farà il suo debutto outdoor sulla distanza dei 3000 metri. Girma ha vinto tre medaglie d’argento sui 3000 siepi ai Mondiali di Doha 2019 e di Eugene 2021 e alle Olimpiadi di Tokyo 2021.

Girma ha stabilito il primato del mondo indoor sui 3000 metri nel meeting del World Indoor Tour Gold di Liévin con 7’23”81 lo scorso Febbraio. Il ventiduenne etiope ha tolto più di un secondo al precedente primato detenuto da 25 anni dal keniano Daniel Komen. Nella storia soltanto Hicham El Guerrouj e Komen a livello outdoor hanno fatto meglio del tempo realizzato da Girma.

Nella sua giovane carriera Girma ha vinto anche la medaglia d’argento sui 3000 metri ai Mondiali Indoor di Belgrado 2022 e ha stabilito il record etiope sui 3000 siepi con 7’58”68 a Ostrava l’anno scorso.

Girma rinnoverà la rivalità con il campione olimpico e mondiale dei 3000 siepi Soufiane El Bakkali. Il fuoriclasse marocchino ha vinto due medaglie d’oro alle Olimpiadi di Tokyo 2021 e ai Mondiali di Eugene 2022 battendo Girma in entrambe le occasioni. Nelle sue partecipazioni più recenti alla tappa della Diamond League di Doha El Bakkali ha migliorato il primato personale sui 1500 metri con 3’31”95 nel 2021 e ha vinto i 3000 siepi in 8’09”66 nel 2022.

L’anno scorso El Bakkali ha stabilito la migliore prestazione mondiale del 2022 sui 3000 siepi correndo in 7’58”28 a Rabat, sfiorando il record personale di 7’58”15 realizzato a Montecarlo nel 2018, e ha vinto la finale della Diamond League a Zurigo. Ha concluso la stagione 2022 con il record nazionale di 5’14”06 sui 2000 siepi a Zagabria, terza migliore prestazione mondiale all-time.

El Bakkali e Girma, decimo e dodicesimo nelle liste mondiali all-time sui 3000 siepi, non si sono mai sfidati sui 3000 metri piani.

Soufiane El Bakkali: “Questo è un grande anno per me. Mi sto preparando per difendere il mio titolo mondiale a Budapest. Voglio partire bene in questa stagione. Avevo molte pressioni ai Mondiali di Eugene.

La pressione rimane perché continuo a pormi degli obiettivi molto ambiziosi. Per essere al top della mia specialità servono duro lavoro e sacrifici. Correndo contro tanti grandi atleti forti nel primo meeting della Diamond League mi permetterà di capire quanto lavoro dovrò fare ancora. Mi sento privilegiato ad avere così tanti sostenitori in Qatar e significa molto aprire la mia stagione a Doha dove so che i miei avversari mi stimoleranno a fare grandi risultati”.

Il keniano Timothy Cheruyiot, campione del mondo a Doha 2019 sui 1500 metri e argento olimpico dietro a Jakob Ingebrigtsen a Tokyo nel 2021, ritorna a Doha dove vinse nel 2021 in 3’30”48.

Il cast comprende l’etiope Selemon Barega, campione olimpico sui 10000 metri a Tokyo nel 2021 e oro mondiale indoor sui 3000 metri a Belgrado nel 2022, Getnet Wale, primo nella finale della Diamond League a Bruxelles nel 2019 e quarto alle Olimpiadi di Tokyo 2021 sui 3000 siepi, il vincitore della Diamond League 2021 Berihu Aregawi, Telahun Bekele, vincitore sui 5000 metri al Golden Gala di Roma nel 2019, il primatista dell’Oceania dei 3000 metri Stewart McSweyn, medaglia di bronzo sui 5000 metri ai Mondiali di Eugene 2022, e Ishmael Kipkirui, campione del mondo under 20 di corsa campestre a Bathurst nel 2023. Il record del meeting di 7’27”26 detenuto dall’etiope Yenew Alamirew nel 2011 potrebbe essere in serio pericolo.

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Salto con l’asta femminile

La starting list del salto con l’asta femminile presenta un cast stellare con le prime cinque classificate della finale dei Mondiali di Eugene 2022 e sette medagliate delle grandi manifestazioni globali degli ultimi anni.

La campionessa mondiale e olimpica Katie Moon rinnoverà il duello con la medaglia d’argento mondiale e due volte iridata indoor Sandi Morris, l’australiana Nina Kennedy (bronzo mondiale a Eugene e vincitrice della Diamond League 2022), la campionessa europea indoor e outdoor Wilma Murto, la medaglia di bronzo europea Tina Sutej, la medaglia d’oro olimpica di Rio de Janeiro 2016 e mondiale di Londra 2017 Katerina Stefanidi, la medaglia di bronzo olimpica di Tokyo 2021 Holly Bradshaw, la campionessa dei Giochi del Commonwealth 2018 Alysha Newman e la medaglia di bronzo delle Universiadi Bridget Williams.

Tra le stelle ci sarà anche l’azzurra Roberta Bruni, settima agli Europei di Monaco di Baviera e quarta nella finale della Diamond League di Zurigo nel 2022. L’astista romana ha stabilito i record italiani sia a livello outdoor con 4.72m al meeting di Rovereto nel 2022 sia a livello indoor con 4.62m ai Campionati Indoor di Ancona nel 2023.

Moon é quarta nelle liste mondiali all-time con il primato personale di 4.95m realizzato ai Trials statunitensi di Eugene 2021 un mese prima di vincere l’oro olimpico con 4.90m. Nel 2022 ha vinto l’argento ai Mondiali Indoor di Belgrado dietro a Sandi Morris. Nella sua precedente partecipazione al meeting di Doha Moon ha vinto con il record di questa manifestazione di 4.84m saltando con aste nuove dopo che le sue si erano rotte durante il trasporto aereo. Durante la stagione indoor 2023 Moon ha vinto tre delle quattro gare disputate a New York con 4.81m, a Liévin con 4.83m e ai Campionati statunitensi di Albuquerque con 4.80m.

Katie Moon: “Non si sa mai cosa può succedere nella prima gara dell’anno a livello outdoor ma sono eccitata di iniziare la mia stagione outdoor dopo un periodo di gare indoor molto divertente. Ho lavorato duramente durante la preparazione a questa stagione. Spero di iniziare al meglio la Wanda Diamond League. Vincere a Doha nel 2021 è stato un modo speciale per iniziare un anno incredibile, e spero di replicare quella stagione mentre sto lavorando per difendere il mio titolo mondiale quest’estate.

Sono felice di affrontare avversarie fortissime al debutto della stagione. Sarà come gareggiare in un campionato del mondo e sono curiosa di vedere cosa succederà. Domani possono saltare tutte grandi misure. E’ stata una sensazione incredibile vincere il titolo mondiale a Eugene davanti al pubblico di casa. L’anno scorso è stato un anno difficile dal punto di vista mentale dopo aver vinto il titolo olimpico nella stagione precedente. Il salto con l’asta è una specialità dove la componente mentale conta per il 90%. Mi sento una persona completamente diversa e non sono mai stata così fiduciosa come ora”.

Sandi Morris ha vinto la medaglia d’argento ai Mondiali di Eugene 2022 con 4.85m e si è piazzata seconda nelle ultime tre edizioni della manifestazione iridata all’aperto, l’argento olimpico a Rio 2016 e due ori ai Mondiali Indoor a Birmingham 2018 e a Belgrado 2022. La simpatica astista statunitense con la passione per la musica ha stabilito il record nazionale con 5.00m al Memorial Van Damme di Bruxelles nel 2016 e ha vinto in due edizioni del meeting di Doha con 4.83m nel 2016 e 4.84m nel 2018.

Kennedy ha vinto la medaglia di bronzo ai Mondiali di Eugene con 4.80m e la finale della Diamond League in Sechselautenplatz di Zurigo con 4.81m nel 2022. L’astista australiana ha stabilito il record nazionale superando 4.82m a Sydney nel 2021.

Murto si é laureata campionessa europea outdoor con il primato nazionale di 4.85m a Monaco di Baviera nel 2022 con 4.85m e l’oro europeo indoor a Istanbul nel 2023 con 4.80m.

Sutej é salita sul podio in occasione del terzo posto agli Europei outdoor di Monaco di Baviera 2022 e dell’argento agli Europei Indoor di Istanbul 2023 con la stessa misura di 4.75m.

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Lancio del giavellotto maschile

Il meeting della Diamond League di Doha riunirà l’intero podio del lancio del giavellotto maschile dei Campionati del Mondo di Eugene 2022. Il due volte campione del mondo Anderson Peters sfiderà la medaglia d’oro mondiale Neeraj Chopra e il due volte vincitore della Wanda Diamond League Jakub Vadlejch. Doha ha una storia molto ricca di grandi risultati nel giavellotto maschile, basti pensare che il record del meeting è stato stabilito da Thomas Rohler con 93.90m nel 2017.

Chopra é diventato il primo atleta indiano in grado di stabilire un record del mondo nella categoria under 20 in occasione del titolo mondiale juniores a Bydgoszcz nel 2016. E’ stata la prima volta che un atleta indiano ha vinto un titolo mondiale nell’atletica. Chopra ha scritto ancora una pagina di storia quando è diventato il primo atleta indiano a vincere la medaglia d’oro alle Olimpiadi nell’atletica. Il vincitore della medaglia d’oro dei Giochi del Commonwealth ha migliorato di quasi due metri il record personale con un lancio di 89.94m in occasione del secondo posto nella tappa della Diamond League di Stoccolma del 2022.

Chopra ha vinto la prima gara della Diamond League della sua carriera a Losanna nel 2022 con 89.06m e ha coronato una stagione ricca di successi vincendo la finale del circuito dei diamanti dell’anno scorso con 88.44m diventando il primo atleta indiano della storia a vincere il Diamond Trophy. Chopra farà il suo debutto al meeting di Doha dopo aver mancato l’edizione dell’anno scorso per un infortunio.

Neeraj Chopra: “Doha è diventato un luogo famoso per i lanci oltre i 90 metri nel giavellotto. E’ importante ispirare la mia nazione. Ho un costante desiderio di continuare a migliorarmi. Sto lavorando duramente, come ho sempre fatto. Mentre l’anno scorso è stato un grande anno con il record personale, l’argento mondiale e la vittoria nella Diamond League, questa stagione porterà nuove opportunità.

Gli obiettivi di quest’anno sono i Mondiali di Budapest, gli Asian Games e la difesa del titolo della Diamond League. In India il giavellotto sta diventando molto popolare e tra poco vedrete altri giavellottisti indiani gareggiare alle Olimpiadi, ai Mondiali e nella Diamond League. Ora abbiamo anche buoni saltatori in lungo e in alto”.

Il grenadino Anderson Peters e il ceco Jakub Vadlejch hanno lanciato oltre la barriera dei 90 metri per la prima volta nelle loro carriere nell’edizione dell’anno scorso del meeting di Doha. Peters si impose al Qatar’s Sports Centre con il record nazionale di 93.07m nell’ultimo tentativo salendo al quinto posto nelle liste mondiali all-time. Il caraibico ha vinto il secondo titolo mondiale consecutivo a Eugene tre anni dopo il trionfo al Khalifa Stadium di Doha e ha lanciato finora quattro volte oltre i 90 metri nella sua carriera.

Vadlejch ha migliorato il record personale con 90.88m nell’edizione dell’anno scorso del meeting di Doha. Il giavellottista ceco ha vinto la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Tokyocon 86.67m, il bronzo ai Mondiali di Eugene con 88.09m e l’argento agli Europei di Monaco di Baviera con 87.28m nel 2022. Di recente ha stabilito la migliore prestazione mondiale di questo inizio di stagione con un lancio da 88.38m a Potchefstroom durante un periodo di allenamento in Sudafrica.

L’altro giavellottista da seguire è il tedesco Julian Weber, campione europeo a Monaco di Baviera lo scorso Agosto con 87.66m e quarto classificato ai Mondiali di Eugene con 86.86m. Weber si è piazzato al terzo posto nell’edizione dell’anno scorso del meeting di Doha con 86.09m e ha migliorato il record personale con 89.54m a Hengelo.

Due atleti saliti sul podio nelle grandi rassegne internazionali dell’ultimo decennio sono il trinidegno Keshorn Walcott, campione olimpico a Londra 2012 e primatista nazionale con 90.16m, e il keniano Julious Yego, campione del mondo a Pechino 2015, argento olimpico a Rio de Janeiro 2016 e primatista nazionale con 92.72m.

La starting list è completata dal finlandese Oliver Helander, vincitore al meeting di Turku dell’anno scorso con 89.23m e ottavo nella finale dei Mondiali di Eugene, dal moldavo Andrian Mardare, settimo nelle finali delle Olimpiadi di Tokyo e dei Mondiali di Eugene, e dal giapponese Roderick Genki Dean, campione nazionale nel 2022.

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Lancio del disco maschile

Il campione del mondo in carica di Eugene 2022 Kristjan Ceh rinnoverà il duello con la medaglia d’oro olimpica Daniel Stahl in una gara di lancio del disco di altissimo livello.

Ceh ha dominato la stagione 2022 vincendo la medaglia d’oro ai Mondiali a Eugene con 71.13m e cinque gare di Diamond League in Birmingham (71.27m), Rabat (69.68m), Roma (70.72m), Stoccolma (70.02m) e nella finale di Zurigo (67.10m). Il discobolo sloveno ha perso soltanto una gara agli Europei di Monaco di Baviera dove si è piazzato secondo alle spalle del figlio d’arte lituano Mykolas Alekna con 68.28m. Quest’anno L’atleta allenato dall’ex discobolo Gerd Kanter ha esordito con un successo nella Coppa Europa di lanci di Leiria con 68.30m davanti a Stahl (65.95m).

Stahl si é laureato campione olimpico a Tokyo con 68.90, e ha vinto l’oro mondiale a Doha 2019 con 67.59m e tre trofei dei Diamanti nel 2016, 2019 e nel 2021.

In pericolo è la recente migliore prestazione mondiale dell’anno realizzata dal lituano Mykolas Alekna a Berkley con 71.00m nello scorso fine settimana.

La starting list é completata dall’altro svedese Simon Petterson, argento olimpico alle spalle di Stahl a Tokyo con 67.39m, quinto classificato ai Mondiali di Eugene 2022 con 67.00m, dall’australiano Matthew Denny, quarto ai Mondiali di Eugene con 67.02m, dal romeno Alin Alexandru Firfirica, quarto ai Mondiali di Doha 2019, dallo statunitense Sam Mattis, atleta dal personale stagionale di 67.49m realizzato a San Diego in questa stagione, e dal britannico Lawrence Okoye, medaglia di bronzo europea a Monaco di Baviera con 67.14m.

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Salto triplo maschile

Il portoghese Pedro Pablo Pichardo rinnoverà il duello con lo storico rivale statunitense Christian Taylor in una riedizione della loro memorabile sfida dell’edizione del 2015 del meeting di Doha. In quel meeting Pichardo e Taylor superarono entrambi la barriera dei 18 metri saltando rispettivamente 18.06m e 18.04m.

Pichardo ha fatto la tripletta di titoli negli ultimi due anni vincendo gli ori alle Olimpiadi di Tokyo con 17.98m, ai Mondiali di Eugene con 17.95m e agli Europei di Monaco di Baviera con 17.50m. Lo scorso Marzo il lusitano di origini cubane ha vinto il suo secondo titolo europeo indoor consecutivo a Istanbul consecutivo con 17.60m.

Taylor ha vinto quattro titoli mondiali a Daegu 2011, Pechino 2015, Londra 2017 e Doha 2019 e due ori mondiali a Rio de Janeiro 2016 e a Tokyo 2021. Il triplista statunitense è tornato l’anno scorso da un grave infortunio al tendine d’Achille e ha saltato 16.89m nella prima gara della stagione 2023 al Memorial Tom Jones di Gainesville.

Fabrice Hugues Zango farà il debutto nella stagione outdoor. Il triplista del Burkina Faso ha vinto due bronzi ai Mondiali di Doha 2019 e alle Olimpiadi di Tokyo 2021 e l’argento ai Mondiali di Eugene 2022. Il burkinabé ha saltato 17.48m a Val de Reuil e 17.43m a Parigi Bercy durante la stagione indoor 2023.

L’ex cubano Andy Diaz gareggerà per la prima volta da quando è diventato cittadino italiano. Diaz è allenato dal bronzo olimpico di Londra 2012 Fabrizio Donato e dall’ex triplista Andrea Matarazzo a Roma. Diaz ha vinto la finale della Diamond League a Zurigo stabilendo il record personale con 17.70m e altre due tappe del circuito dei diamanti a Chorzow con 17.53m e a Losanna con 17.67m. Nell’ultima stagione indoor ha realizzato un miglior salto di 17.09m.

L’obiettivo di questa stagione è battere il record italiano detenuto da Donato con il salto da 17.60m realizzato alla Notturna di Milano nel 2000. L’inserimento di Diaz nella nazionale italiana arricchisce ulteriormente la squadra dei triplisti azzurri che può contare anche su Andrea Dallavalle (argento europeo a Monaco di Baviera e quarto ai Mondiali di Eugene), Emmanuel Ihemeje (quinto ai Mondiali di Eugene) e Tobia Bocchi (quarto agli Europei di Monaco di Baviera).

Ihemeje ha vinto i titoli NCAA Indoor e Outdoor nel 2021 per il team degli Oregon Ducks e si è trasferito ora in California. Il bergamasco guida le liste mondiali stagionali con il 17.29m realizzato alle Mt. Sac Relays di Walnut dove ha realizzato anche un salto da 17.47m con vento a favore oltre la norma.

La starting list annovera anche il cinese Zhu Yaming, argento olimpico a Tokyo, bronzo mondiale a Eugene e campione cinese indoor nel 2023 con 17.36m, il cubano Lazaro Martinez, campione del mondo indoor a Belgrado con 17.64m davanti a Pichardo, e lo statunitense Donal Scott, bronzo ai Mondiali Indoor di Belgrado 2022.

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100 metri ostacoli femminili

Jasmine Camacho Quinn correrà per la seconda volta in carriera al meeting di Doha quattro anni dopo il quinto posto sui 100 metri ostacoli femminili in 12”85 nell’edizione del 2019.

La portoricana é diventata la prima campionessa del suo paese a vincere una medaglia d’oro olimpica nell’atletica in occasione del successo alle Olimpiadi di Tokyo in 12”37 dopo aver stabilito il record olimpico nella semifinale con 12”26. Lo scorso anno Camacho Quinn ha vinto la medaglia di bronzo in 12”23 ai Mondiali di Eugene e sei gare della Diamond League a Eugene, Roma, Stoccolma, Chorzow, Losanna e Bruxelles. Ha esordito nella stagione 2023 con 12”29 con vento a favore oltre la norma di +3.2 m/s al meeting di Jacksonville in Florida.

Le avversarie dell’atleta portoricana sono la campionessa mondiale di Doha 2019 Nia Ali, prima a Gainesville in 12”53 e terza alle Drake Relays di Des Moines in 12”67, Alaysha Johnson, seconda classificata ai Campionati statunitensi 2022 a Eugene in 12”35 e vincitrice ai NACAC Championships di Freeport in 12”62, Tonea Marshall, quarta ai Campionati statunitensi di Eugene in 12”55, la finlandese Reetta Hurske, campionessa europea indoor sui 60 metri ostacoli a Istanbul in un eccellente 7”79, la bahamense Devynne Charlton, medaglia d’argento ai Mondiali Indoor di Belgrado 2022, la medaglia di bronzo olimpica di Tokyo 2021 Megan Tapper, e la simpatica atleta australiana Michelle Janneke, campionessa nazionale a Brisbane in 12”77 e vincitrice al meeting Maurie Plant di Melbourne (tappa del Continental Tour Gold) in 12”75.

400 metri femminili

La fuoriclasse della Repubblica Dominicana Marileidy Paulino inseguirà la sua seconda vittoria consecutiva al meeting di Doha dopo il successo nell’edizione dell’anno scorso sui 400 metri in 51”20. Paulino ha vinto due medaglie d’argento alle Olimpiadi di Tokyo 2021 in 49”20 e ai Mondiali di Eugene 2022 in 49”60, l’oro nella staffetta 4×400 mista a Eugene e il Trofeo dei Diamanti nella finale di Zurigo dell’anno scorso con il record nazionale di 48”99 davanti alla connazionale Fiordaliza Cofil.

Paulino sfiderà la portacolori delle Barbados Sada Williams, medaglia di bronzo a Eugene con il record nazionale di 49”75, l’ostacolista statunitense Shamier Little, che ha vinto l’argento ai Mondiali di Pechino 2015 sui 400 metri ostacoli e ha personali di 49”91 sui 400 metri a Miramar e di 52”39 sui 400 metri ostacoli a Stoccolma nel 2021, le giamaicane Stephanie Ann McPherson e Candice McLeod, rispettivamente quarta e quinta alle Olimpiadi di Tokyo, le polacche Natalia Kaczmarek (medaglia di bronzo agli Europei di Monaco di Baviera in 49”94) e Justyna Swiety Ersetic (campionessa europea sui 400m e nella staffetta 4×400).

In pericolo potrebbe essere la migliore prestazione mondiale dell’anno. In questo inizio di stagione già tre atlete sono scese sotto i 50 secondi: Britton Wilson (49”51), Gabby Thomas (49”68) e Rhasidat Adeleke (49”90).

3000 siepi femminili

La campionessa olimpica di Tokyo 2021 Peruth Chemutai affronterà l’etiope Mekides Abebe, medaglia di bronzo ai Mondiali di Eugene in 8’56”08 nel 2022 e quarta classificata alle Olimpiadi di Tokyo 2021, la portacolori del Barhein Winfred Yavi Mutile, quarta nelle ultime due edizioni dei Mondiali di Doha 2019 e di Eugene 2022 e vincitrice nella tappa della Diamond League di Parigi nel 2022 con il record nazionale di 8’56”55, la keniana Beatrice Chepkoech, campionessa mondiale a Doha nel 2019 e primatista del mondo con 8’44”32 al meeting di Montecarlo nel 2018, la statunitense Emma Coburn, medaglia di bronzo olimpica a Rio de Janeiro nel 2016 e due volte sul podio ai Mondiali (oro a Londra 2017 e argento a Doha nel 2019), e la keniana Jackline Chepkoech, campionessa mondiale under 20 a Nairobi nel 2021, medaglia d’oro ai Giochi del Commonwealth di Birmingham e vincitrice nella tappa della Diamond League di Bruxelles con il personale di 9’02”43 nel 2022.

800 metri maschili

I due mezzofondisti keniani Wycliffe Kinyamal e Noah Kibet hanno vinto gli 800 metri nelle ultime due edizioni del meeting di Doha. Il due volte campione dei Giochi del Commonwealth Kinyamal si è aggiudicato uno dei cinque successi della sua carriera in Diamond League al meeting di Doha nel 2021 in 1’43”91.

Kibet ha vinto la medaglia di bronzo ai Mondiali under 20 di Nairobi nel 2021, l’argento ai Mondiali indoor di Belgrado nel 2022 e la prima gara della Diamond League della sua carriera a Doha l’anno scorso a soli 18 anni.

La starting list comprende anche lo statunitense Clayton Murphy, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016, lo svedese Andreas Kramer, argento agli Europei di Berlino 2018, gli algerini Djamel Sedjati, argento ai Mondiali di Eugene in 1’44”14, e Slimane Moula, quinto nella finale iridata di Eugene e vincitore nel meeting della Diamond League di Stoccolma in 1’44”60, e il marocchino Mohad Zahafi, campione NCAA a Eugene in 1’44”49 e atleta accreditato di un personale di 1’43”69 realizzato a Gainesville nel 2022.

Mohamed El Fadala (Presidente della Federazione del Qatar) ha così dichiarato sempre durante la conferenza stampa della vigilia

“Siamo orgogliosi di ospitare il meeting inaugurale della Diamond League 2023. Credo che quest’anno sia il miglior cast di sempre nella storia del nostro meeting. Siamo una nazione ambiziosa e dobbiamo far crescere la reputazione del meeting di Doha. Lo sport è molto importante per il nostro paese e noi dobbiamo dare un importante contributo. Non vediamo l’ora di dare il benvenuto ai migliori atleti del mondo al Qatar Sports Club e di goderci delle performance straordinarie”.

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