In un’emozionante seconda giornata delle finali della Diamond League disputate a Eugene in Oregon, nell’ambito del classico meeting Steve Prefontaine intitolato al mezzofondista statunitense scomparso nel 1975, a soli 24 anni, per un incidente automobilistico, il fenomenale mezzofondista Jakob Ingebrigtsen ha vinto una gara di 3000 metri molto emozionante battendo allo sprint l’etiope Yomif Kejelcha per un solo centesimo di secondo.

Il norvegese ha migliorato il suo record europeo fermando il cronometro in 7’23”63 aggiudicandosi il secondo diamante consecutivo dopo il successo nel Dream Mile di sabato con un altro record continentale. Ingebrigtsen ha corso l’ultimo 1000 metri in 2’24”51 e i 400 metri finali in 54”06.

In precedenza deteneva il record continentale con 7’27”05 al Golden Gala nel 2020. Nella storia solo un’atleta aveva vinto due trofei del diamante in due specialità diverse in due giorni consecutivi. Si tratta della colombiana Catherine Ibarguen, che fece doppietta nel salto in lungo e nel salto triplo nel 2018. Nell’edizione di Eugene anche Shericka Jackson ha vinto due trofei di diamante sui 100 e sui 200 metri in giorni consecutivi.

Kejelcha ha battuto il record etiope di Haile Gebrselassie con 7’23”64. Lo statunitense Grant Fisher ha migliorato il record statunitense con 7’25”47. Altri quattro atleti sono scesi sotto i 7’30”, compreso il guatemalteco Louis Grijalva, che ha fermato il cronometro in 7’29”43.

Jakob Ingebrigtsen: “Questo record è un bel regalo per il matrimonio di settimana prossima. Sono fortunato ad avere una fidanzata che sta lavorando molto per preparare al meglio il grande evento. Non vedo l’ora di questa giornata speciale. Ho concluso la stagione e sono molto contento. Ho grandi ricordi. Sono contento di essere tornato a Eugene e di aver concluso la stagione qui. Sono concentrato su me stesso e sto cercando di correre il più forte possibile. Era un obiettivo battere due record europei. Penso di migliorare in futuro se continuo a fare ciò che serve in allenamento e a credere nel mio lavoro”.

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5000 metri femminili

La fuoriclasse mezzofondista etiope Gudaf Tsegay ha demolito il precedente primato mondiale della keniana Faith Kipyegon fermando il cronometro in un sensazionale 14’00”21 sulla pista dove vinse il titolo iridato su questa distanza. Tsegay è stata in tabella di marcia per realizzare addirittura il primo crono nella storia al di sotto dei quattordici minuti, per gran parte della gara, e in ogni caso ha corso l’ultimo 1000 metri in 2’43”32.

La keniana Beatrice Chebet, vincitrice nell’edizione dell’anno scorso di Zurigo, ha stabilito la terza migliore prestazione mondiale di sempre con 14’05”92 andando vicina a scendere sotto il vecchio record mondiale di Kipyegon stabilito al meeting di Parigi con 14’05”20. L’etiope Ejgayehu Taye si è piazzata al terzo posto con 14’21”52 davanti alla connazionale Lilian Rengeruk con 14’40”81, all’etiope Lemlem Hailu con 14’42”29 e alla primatista giapponese dei 5000 metri Nozomi Tanaka con 14’42”38.

Tsegay, che aveva ha vinto i 5000 metri al meeting della Diamond di Londra in 14’12”29, non era andata oltre il tredicesimo posto ai Mondiali di Budapest a causa di un infortunio.

Gudaf Tsegay: “L’obiettivo era battere il record del mondo perché avevo fame di rivincita dopo i Mondiali dove mi sono infortunata ad una gamba”.

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Salto con l’asta maschile

Il campione olimpico, mondiale ed europeo di salto con l’asta Armand Duplantis ha stabilito il settimo primato del mondo della sua carriera con 6.23m al termine di una gara perfetta nella quale ha realizzato il “clean sheet” superando 5.62m, 5.82m, 6.02m e 6.23m sempre al primo tentativo. Duplantis ha realizzato il secondo record del mondo della sua carriera ad Hayward Field, una sorta di giardino di casa per l’astista svedese, che ha vinto due altre edizioni del Prefontaine Classic nel 2019 e nel 2022.

Ernest John Obiena si è piazzato secondo con la misura di 5.82m superata alla seconda prova sulla pedana dove vinse la medaglia d’argento ai Mondiali dell’anno scorso. La Finale della Diamond League ha ripetuto la stessa classifica finale dei Mondiali di Budapest dove Dplantis e Obiena si piazzarono primo e secondo.

Sam Kendricks ha terminato alla grande la stagione post infortunio piazzandosi terzo con 5.72m per un numero minore di errori nei confronti di Kurtis Marshall e Christopher Nilsen.

Armand Duplantis: “Il limite è molto alto e spero di poter continuare a saltare più in alto di quanto ho fatto qui a Eugene, ma per ora penso solo a godermi questo momento. Amo così tanto il salto con l’asta fin da quando ero bambino. Se sono in grado di portare il salto con l’asta ad un altro livello e riesco ad attirare più attenzione possibile quando salto grandi misure, vuol dire che ho svolto un buon lavoro. Perso che il formato della finale della Diamond League è perfetto per me per riuscire a battere il record del mondo. Riesco sempre a saltare bene qui, specialmente nel nuovo stadio. Ho battuto due record del mondo su due gare disputate in questo impianto”.

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400 metri ostacoli femminili

Femke Bol ha vinto la sua sesta gara di Diamond League sui 400 metri ostacoli in questa stagione stabilendo il terzo tempo al di sotto dei 52 secondi di questa stagione con 51”98, sesto record del meeting su altrettante gare disputate in questa stagione. Bol si è aggiudicata il suo terzo trofeo dei diamanti consecutivo. La gara di Eugene ha ripetuto lo stesso podio dei mondiali di Budapest con il secondo posto della statunitense Shamier Little (53”45) e il terzo posto della giamaicana Rushell Clayton (53”56). Janieve Russell ha migliorato il personale stagionale con 53”60 precedendo la statunitense Anna Cockrell (54”48) e l’azzurra Ayomide Folorunso (54”68).

L’allieva di Maurizio Pratizzoli ha coronato una stagione da sogno nella quale ha battuto due record italiani con 54”22 ai Campionati Italiani di Molfetta e 53”89 nella semifinale dei Mondiali di Budapest. Per Ayo è l’undicesimo miglior crono in carriera e l’ottavo in questa stagione.

Femke Bol: “Ho cercato di partire molto forte ma quando sono stanca è davvero dura per me. Ho finito ancora forte e la ritmica tra gli ostacoli ha funzionato come volevo. Ho avuto una stagione straordinaria. Finire con un tempo al di sotto dei 52 secondi e vincere la Diamond League è tutto ciò che potevo chiedere. Ho corso gare straordinarie. Sono contenta di essere tornare nello stadio dei Mondiali dell’anno scorso”.

Ayomide Folorunso: “Per me è stata una buona chiusura di una bella stagione. Mi sarebbe piaciuto di più un quinto posto che era nelle mie possibilità, ma alzarsi da tavola con un po’ di fame fa sempre bene. Non è stato semplice. Ho raschiato il fondo del barile per quest’ultima gara. Sono contentissima di aver vissuto questa trasferta con il mio allenatore Maurizio Pratizzoli. Siamo particolarmente legati su questa pista che mi ha regalato molte soddisfazioni in passato. Oggi è arrivata la conferma che quel sesto posto ai Mondiali non era pura fortuna”.

200 metri femminili

La due volte campionessa mondiale Shericka Jackson ha completato la doppietta vincendo il secondo trofeo dei diamanti del fine settimana stabilendo il record del meeting con 21”57, il suo terzo tempo più veloce della stagione e il quinto in carriera. La giamaicana ha bissato la vittoria nella finale della Diamond League dell’anno scorso a Zurigo quando fermò il cronometro in 21”80.

Shericka Jackson: “E’ abbastanza divertente ricordare che l’anno scorso avevo scritto che uno dei miei obiettivi era vincere due trofei dei diamanti. Non ho vinto due trofei e l’ho scritto ancora che volevo vincere due trofei anche quest’anno. Ce l’ho fatta e sono contenta. Sono in salute e ho corso grandi tempi.

Marie Josée Ta Lou ha migliorato il personale stagionale con 22”10 battendo Anthonique Strachan (22”19), Twanisha Terry (22”21) e Daryll Neita (22”35).

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200 metri maschili

Il campione olimpico André De Grasse ha vinto il suo primo Trofeo della Diamond League della carriera fermando il cronometro in un eccellente primato stagionale di 19”75 sulla pista di Hayward Field dove si rivelò nel 2015 in occasione della doppia vittoria sui 100 e sui 200 metri ai Campionati NCAA. De Grasse era tornato ad esprimersi a grandi livelli dopo un inizio di stagione difficile correndo in 19”89 a Bruxelles.

Kenny Bednarek e Erriyon Knighton sono scesi al di sotto dei 20 secondi correndo rispettivamente in 19”95 e in 19”97. Alexander Ogando, quinto nella finale dei Mondiali di Eugene, si è piazzato al quarto posto in 20”08.

André De Grasse: “E’ stata una stagione complicata, ma ho concluso forte. Ho cercato di uscire da questa gara con qualcosa da cui imparare per la prossima stagione. L’’anno prossimo è una grande stagione naturalmente per le Olimpiadi. Volevo cercare di tutto per vedere a che punto sono in vista dell’anno prossimo”.

100 metri ostacoli femminili

Tobi Amusan ha vinto il suo terzo titolo consecutivo della Diamond League stabilendo il primato stagionale di 12”33 sulla pista dove conquistò il titolo mondiale dopo aver stabilito il record mondiale in semifinale di 12”12. La campionessa olimpica Jasmine Camacho si è piazzata seconda in 12”38 precedendo Kendra Harrison (12”44), la campionessa mondiale di Budapest Danielle Williams (12”47), la giamaicana Megan Tapper e la statunitense Alaysha Johnson (quinta e sesta con lo stesso tempo di 12”48).

Tobi Amusan: “Ringrazio Dio. E’ tutto ciò che posso dire di questa stagione. Dedico questa vittoria al mio coach e al mio allenatore e a tutti coloro che mi hanno sostenuto tutto l’anno. E’ stata una stagione difficile. Ho dato il 200% perché il 100% non sarebbe stato sufficiente per vincere. Ho chiesto a Dio di darmi la forza. Mi sono detta: ‘Questa è la mia pista. Voglio dominare’.”

110 metri ostacoli maschili:

Il campione olimpico e argento mondiale dei 110 metri ostacoli Hansle Parchment ha battuto il tre volte campione mondiale Grant Holloway con una rimonta sugli ultimi due ostacoli in 12”93 due settimane dopo il successo al meeting di Xiamen in 12”96. Parchment ha cancellato il brutto ricordo dell’anno scorso quando si infortunò durante il riscaldamento pochi minuti prima della finale dei mondiali di Eugene. Parchment ha migliorato di un centesimo il personale che risaliva al meeting di Parigi del 2014.

Holloway si è piazzato secondo in 13”06 come nella finale delle Olimpiadi di Tokyo. Daniel Roberts ha concluso al terzo posto in 13”07 davanti al primatista giapponese Shunsuke Izumyia (13”10) e al primatista svizzero Jason Joseph (13”12).

Hansle Parchment: “La partenza non è stata perfetta. Ho conquistato la vittoria realizzando il primato personale. Sono davvero felice. Stiamo gareggiando ormai da tanti mesi. E’ fantastico essere riuscito a portare a termine la stagione senza infortuni. Cerchiamo di divertirci e di stimolarci a vicenda ogni volta che gareggiamo l’uno contro l’altro. La nostra rivalità è amichevole”.

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Getto del peso maschile

Il due volte campione del mondo e argento olimpico Joe Kovacs ha difeso con successo il titolo della Diamond League del getto del peso conquistato l’anno scorso a Zurigo con l’eccellente misura di 22.93m al quarto tentativo battendo di due centimetri l’amico-rivale Ryan Crouser. Kovacs ha realizzato altri quattro lanci oltre i ventidue metri (22.70m, 22.51m, 22.75m, 22.51m).

Crouser ha fatto registrare il suo miglior lancio di 22.91m al secondo tentativo e ha arricchito la sua serie con altri quattro lanci oltre i 22 metri (22.42m, 22.76m, 22.81m e 22.86m). Tom Walsh ha migliorato il personale stagionale con 22.69m. Il vice campione mondiale di Budapest 2023 Leonardo Fabbri ha stabilito il secondo miglior lancio della sua carriera con 22.31m al secondo tentativo arrivando a tre cm dal record personale di 22.34m che gli ha regalato il podio iridato.

Il lanciatore toscano ha gareggiato con la maglietta con i colori viola della sua amata Fiorentina per la gara che ha chiamato “The Last Dance”, l’ultimo “ballo” della sua indimenticabile stagione.

Joe Kovacs: “E’ stata una stagione dura. Sono diventato per la prima volta padre di due gemelli. E’ un anno pazzesco e sono felice di aver finito forte. Per tutto l’anno ho perso molte ore di sonno dopo la nascita dei gemelli e ho avuto la sensazione di sbagliare sempre tutto. Oggi ha funzionato tutto al meglio e sono riuscito a lanciare più lontano.

Leonardo Fabbri: “Sono contento di essere riuscito a lanciare lontano dopo una lunga stagione. Sono davvero felice. Il mio obiettivo è battere il record italiano di Alessandro Andrei (22.91m). Ci sto lavorando molto. E’ il mio sogno. Ho vinto l’argento ai Mondiali ma non ho festeggiato. Ora mi piacerebbe stare sdraiato sulla spiaggia, bere e mangiare. Ora mi prendo una settimana di riposo e poi incomincio a pensare alla stagione 2024”.

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Salto in alto femminile

Yaroslava Mahuchik ha superato tutte le misure fino a 2.01m al primo tentativo. Nicola Olyslagers ha avuto invece bisogno di tre prove per valicare l’asticella a 1.98m prima di superare l’asticella a 2.01m al primo tentativo. Mahuchik ha vinto la gara superando 2.03m al secondo tentativo. Olyslagers ha migliorato di un centimetro il record dell’Oceania con 2.03m alla terza prova. Per Mahuchik è la seconda vittoria consecutiva in Diamond League dopo il successo dell’anno scorso a Zurigo con la stessa misura.

Angelina Topic si é piazzata al terzo posto superando 1.95m al primo tentativo.

Yaroslava Mahuchik: “Sono davvero felice di aver potuto gareggiare e dimostrare al mondo che noi ucraini siamo i più forti. E’ davvero un piacere essere tornata a gareggiare a Eugene. Ora è ancora più importante avere la possibilità di rappresentare il mio paese e dimostrare che stiamo lottando per il nostro popolo. Io sto lottando in pista e ho l’opportunità di parlare ai giornalisti e di diffondere le notizie a tutto il mondo”.

800 metri femminili

La campionessa olimpica Athing Mu ha vinto un emozionante testa a testa con Keely Hodgkinson stabilendo il record statunitense degli 800 metri con 1’54”97. Mu ha battuto inoltre il precedente record del Prefontaine Classic stabilito nell’edizione del 2021 con 1’55”04.

L’ottocentista statunitense non aveva preso parte alle altre gare a causa di infortuni e ha gareggiato grazie ad una wild card concessa dagli organizzatori e per questo non ha potuto ricevere il trofeo dei diamanti non avendo ottenuto punti in classifica. Per questo il premio è stato consegnato a Keely Hodgkinson, che si è piazzata seconda migliorando il suo record britannico con 1’55”19. Natoya Goule ha demolito il suo record giamaicano scendendo sotto il muro degli 1’56”con 1’55”96. La campionessa mondiale di Budapest Mary Moraa si è è piazzata quarta con 1’57”42.

Athing Mu: “Mi sono sentita un atleta completamente ritrovata. Non pensavo di riuscire a battere il record statunitense. Speravo nel record personale. Sapevo di poter correre forte se rimanevo rilassata”.

800 metri maschili

Il diciannovenne keniano Emmanuel Wanyonyi si è aggiudicato il suo primo titolo della Diamond League stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno e il record del meeting con 1’42”80. Wanynyi ha collezionato il quarto successo stagionale nel circuito dopo le affermazioni di Rabat, Parigi e Xiamen. Il canadese di origini sudanesi Marco Arop, che aveva vinto l’oro mondiale a Budapest battendo Wanyonyi, ha migliorato il record canadese con 1’42”85. L’algerino Djamel Sedjati e il francese Yanis Meziane hanno migliorato i rispettivi personali con 1’43”06 e 1’43”94. Il britannico Daniel Rowden si è piazzato al quinto posto con 1’44”21 davanti allo statunitense Bryce Hoppel (1’44”63).

Emmanuel Wanyonyi: “Ho dato il mio meglio per vincere. Sono davvero felice del primato personale nell’ultima gara della stagione e dell’annata in generale”.

Lancio del disco femminile

La campionessa olimpica Valarie Allman ha vinto il suo terzo trofeo dei diamanti consecutivo nel lancio del disco femminile con la misura di 68.66m realizzata al primo tentativo. Allman si è presa la rivincita nei confronti della connazionale Laulaga Tausaga, che ha superato ancora i 68 metri con 68.36m poche settimane dopo il trionfo a sorpresa ai Mondiali di Budapest. La sei volte vincitrice della Diamond League Sandra Perkovic si è piazzata al terzo posto con 66.85m. L’olandese Jorinde Van Klinken ha superato i 66 metri con 66.03m nell’impianto dove gareggia e si allena con la maglia universitaria degli Oregon Ducks.

Lancio del disco maschile

Lo sloveno Kristjan Ceh, campione del mondo a Eugene nel 2022, ha preso il comando con un lancio da 67.64m al secondo tentativo ed è rimasto in testa fino al sesto tentativo, quando l’australiano Matthew Denny ha realizzato il lancio della vittoria con un sorprendente primato nazionale di 68.43m. Il campione mondiale e olimpico Daniel Stahl si è classificato al terzo posto con 67.36m battendo il lituano Andrius Gudzius (65.47m).

Matthew Denny: “Avevo molte energie dento di me. Ero pronto per gareggiare e sapevo di poter valere il primato personale. Non potevo sottovalutare la forza di Daniel e Kristjan. Sono contento di aver concluso la stagione al meglio con un grande risultato. Per la prossima stagione sarà importante migliorare ancora perché 68 metri non basteranno per vincere alle Olimpiadi”.

400 metri femminili

La campionessa mondiale Marileidy Paulino ha vinto il secondo titolo consecutivo della Diamond League sui 400 metri con 49”58 battendo la polacca Natalia Kaczmarek (50”38) e l’olandese Lieke Klaver (50”47).

Salto in lungo femminile

Ese Brume ha preso il comando della gara con un salto da 6.85m al terzo tentativo, ma la campionessa mondiale di Budapest 2023 Ivana Vuleta ha eguagliato questa misura da 6.85m al sesto tentativo. Vuleta si è aggiudicata il quinto trofeo dei Diamond League grazie al secondo miglior salto da 6.77m. Brune ha fatto registrare un secondo miglior tentativo da 6.69m.

Ivana Vuleta: “Ho sensazioni fantastiche. Sono semplicemente felice di essere riuscita a venire qui dopo i problemi al tendine d’Achille che mi hanno tormentato per tutta la stagione. Volevo finire la stagione come programmato. E’ davvero pazzesco aver vinto il mio quinto trofeo dei diamanti. Sto lavorando con persone incredibili che mi stanno aiutando a raggiungere la mia forma migliore sia dal punto di vista fisico sia mentale. Ho bisogno di riposare per arrivare al top alle Olimpiadi di Parigi”.

Salto in lungo maschile

Simon Ehammer ha preso il comando della gara al primo tentativo con un salto da 8.12m. Il giamaicano Tajay Gayle ha superato lo svizzero con un salto da 8.22m al quarto tentativo. Ehammer ha pareggiato la misura di Gayle con 8.22m sempre al quarto tentativo. Non ci sono stati cambiamenti in classifica negli ultimi due tentativi ma Ehammer ha vinto in virtù del secondo miglior salto da 8.12m. Gayle ha realizzato invece un secondo miglior tentativo da 8.10m. Ehammer è diventato il primo atleta svizzero a vincere il Diamond Trophy. Il giapponese Yuki Hashioka si é piazzato al terzo posto con 8.15m.

Simon Ehammer: “E’ stata una grande gara. Sono contento di aver realizzato una buona serie di salti alla fine della stagione. Penso di aver fatto bene. L’anno scorso vinsi la medaglia di bronzo ai Mondiali di Eugene. Ho ottime sensazioni quando vengo a gareggiare qui. L’anno prossimo gareggerò sia nel lungo sia nel decathlon. Spero di poter partecipare ad entrambe le gare alle Olimpiadi”.

Le finali della Diamond League del 2024 si svolgeranno allo Stadio Re Baldovino di Bruxelles dal 13 al 14 Settembre.

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