Grandissima atletica nel meeting norvegese di Diamond League disputato ieri sera a Oslo, i Bislett Games, con due straordinarie prestazioni degli idoli di casa tanto attesi, a cominciare da Jakob Ingebrigtsen che, pur non essendo riuscito ad avvicinare il fantascientifico record del mondo dei 1500 metri del marocchino Hicham El Guerrouj, il quale fermò il cronometro a 3’26″00 nello stadio Olimpico di Roma il 14 luglio 1998, ha in ogni caso battuto il suo stesso primato europeo, ma anche quello del meeting, trionfando in 3’27″95 nella gara dove ci sono stati ben otto atleti a scendere sotto i 3’30.

Dietro al fenomeno di casa, doppio record continentale da parte dello statunitense Yared Nuguse, terzo in 3’29″02, e dell’australiano Oliver Hoare che con 3’29″41 è solo settimo, giusto per far capire il livello tecnico della competizione, mentre al secondo posto assoluto si è piazzato lo spagnolo Mohamed Katir che ha chiuso in 3’28″89 a 13 centesimi dal proprio primato personale.

Se l’eccellente condizione del mezzofondista scandinavo era ben nota, di meno lo era quella del primatista del mondo dei 400 ostacoli, Karsten Warholm al debutto stagionale all’aperto, che ha invece fatto una gara altrettanto straordinaria come quella del connazionale, vincendo con il crono di 46″52 che rappresenta la sua seconda miglior prestazione dopo il record di 45″94.

Due anni fa, al Bislett di Oslo, Warholm aveva vinto con l’allora primato del mondo nei 400 ostacoli di 46″70 e, ieri sera, ha fatto ancora meglio con la quarta prestazione assoluta di tutti i tempi che è anche record della Diamond League e del meeting, in una gara in cui ha trascinato al personale lo statunitense CJ Allen secondo in 47″51, ma grande prova anche del francese Wilfried Happio che ha migliorato il proprio stagionale con 48″13.

Parlando di fenomeni dell’atletica, il più grande di tutti presente, il primatista e vincitore di qualsiasi trofeo esistente nel salto con l’asta, Armand Duplantis, si è accontentato ieri sera di vincere con l’ennesima misura sopra i 6 metri della sua stratosferica carriera, limitandosi a 6,01 con anche un errore alla quota di 5,91 che era stata superata al primo tentativo dallo statunitense Chris Nilsen, poi classificatosi al secondo posto per aver sbagliato le successive prove.

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Nei 400 ostacoli donne ancora una grande prova di Femke Bol che, con 52″30, ha migliorato la sua miglior prestazione mondiale 2023 di 52″43 del Golden Gala di Firenze, con al secondo posto la giamaicana Rushell Clayton in 53″84 e al terzo la panamense Gianna Woodruff con 54″46, entrambe al primato stagionale.

La serata di Oslo si è illuminata anche con il fantastico 5000 metri vinto, a pari crono dopo un finale entusiasmante, dall’etiope Yomif Kejecha in 12’41″73, primo per pochi millesimi sull’ugandese argento olimpico e mondiale dei 10.000 metri Jacob Kiplimo, che hanno chiuso una delle più belle gare di sempre sulla distanza con la quinta prestazione mondiale di sempre, sesta assoluta, e nuovo record del meeting strappato a Kenenisa Bekele che fece 12’52″26 vent’anni fa.

Il mezzofondo regala emozioni anche con l’eccellente 4’17″14 nel miglio della 17enne etiope Birke Haylom, che ha polverizzato il primato mondiale under 20 e ovviamente quello under 18 con una gara sontuosa in cui ha ottenuto, oltre al doppio primato, il miglior crono dell’anno e il record del meeting.

Nel triplo donne vittoria con 14,91 della venezuelana Yulimar Rojas, anche lei senza strafare, mentre eccellente 19″77 nei 200 metri uomini del giovanissimo statunitense Erriyon Knighton.

Migliori prestazioni mondiali stagionali dell’ivoriana Marie-Josée Ta Lou nei 100 metri con 10″75 e della keniana Beatrice Chebet nei 3000 donne in 8’25″01, mentre altra convincente dimostrazione di ritorno alla miglior forma del primatista del mondo dei 400 metri, il sudafricano Wayde Van Niekerk, che si è imposto sul giro di pista in 44″38.

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Nel martello uomini in una gara non valida per il diamante è caduto il record della Diamond League e la miglior prestazione mondiale 2023 con la magica serata del polacco campione olimpico Wojciech Nowicki, un 81,92 che è anche il primato del meeting.

Nel disco donne nel duello tra Valarie Allman (66,18) e Sandra Perkovic (65,26) si è imposta l’olandese Jorinde Van Klinken, che al quinto lancio è passata in testa con 66,77.

Nel peso donne vittoria della canadese Sarah Mitton, dopo alcune gare poco esaltanti, con 19.54, due centimetri sopra la statunitense leader mondiale stagionale Maggie Ewen (19,52) e la giamaicana Danniel Thomas-Dodd (19,44), che ha guadagnato la finale a tre per il secondo miglior lancio rispetto alla campionessa del mondo Ealey, quarta con la stessa misura e, per chiudere, successo dello svizzero Simon Ehammer nel lungo uomini con 8.32.

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