Leonardo Fabbri lancia il Golden Gala della sua Firenze

Presentata la 41esima edizione della tappa italiana di Diamond League

Mancano soltanto sei giorni al più importante meeting internazionale di Atletica che si disputa in Italia, il Golden Gala che festeggerà quest’anno la sua 41esima edizione, la nona intitolata alla memoria della grande ex velocista Pietro Mennea, prematuramente scomparso nel 2013 a soli 60 anni.

Sarà un evento un po’ diverso dal solito, innanzitutto per la sede che non sarà quella tradizionale dell’Olimpico di Roma, non agibile per la concomitanza dei Campionati Europei di calcio, per cui è stato scelto l’Asics Firenze Marathon Stadium di Firenze, e poi per l’assenza degli atleti statunitensi tutti impegnati a giocarsi le loro possibilità olimpiche con i Trials, che si disputeranno dal 18 al 27 giugno.

In ogni saranno tanti i temi tecnici di questa tradizionale tappa italiana della Diamond League, a cominciare da una spettacolare gara dei 5000 metri che vedrà la presenza del primatista del mondo Joshua Cheptegei, l’ugandese oro mondiale dei 10.000 e capace di abbassare il record dei 5000, sino a 12’35″36, lo scorso anno a Montecarlo.

Suoi avversari saranno gli etiopi Selemon Barega e Hagos Gebrhiwet, rispettivamente quinto e sesto di ogni epoca con 12’43″02 e 12’45″82, l’altro etiope Muktar Edris che è campione del mondo in carica nei 5000 e il norvegese, campione europeo, Jakob Ingebrigtsen.

Tra gli azzurri grande attesa per Yeman Crippa, primatista italiano con il crono di 13’02″26 a Ostrava nel 2020, e apparso in grande condizione a Chorzow lo scorso fine settimana, ma anche per Iliass Aouani cresciuto tantissimo quest’anno, che è alla ricerca di piazzamenti importanti per il ranking ed anche di un crono importante.

Yeman Crippa (foto Colombo/FIDAL)
Yeman Crippa (foto Colombo/FIDAL)

Anche la gara dei 1500 femminili rivestirà un interesse particolare per tanti motivi a partire dalla presenza della fenomenale olandese Sifan Hassan (campionessa del mondo a Doha con il crono di 3’51″95 e detentrice del record del Golden Gala con 3’56″22), della keniana campionessa olimpica Faith Kipyegon, e della straordinaria britannica Laura Muir.

Tra le azzurre il debutto al Golden Gala, ma non in Diamond League, di una Gaia Sabbatini sempre più salda nel ranking che porta a Tokyo, ma grande emozione e gioia per la presenza di Federica Del Buono che sta tornando ad ottimi livelli e vuole far valere, in una gara così prestigiosa, tutto il suo immenso talento.

Federica Del Buono (foto Grana/FIDAL)
Federica Del Buono (foto Grana/FIDAL)

Nei 3000 siepi ci sarà il campione olimpico e mondiale in carica Conseslus Kipruto, sul podio nelle ultime quattro edizioni dei Mondiali, pronto a misurarsi con il marocchino bronzo iridato Soufiane El Bakkali e con l’etiope Getnet Wale.

Tra gli azzurri ci saranno Osama Zoghlami e Ahmed Abdelwahed, entrambi già in possesso del minimo a cinque cerchi, ma con la possibilità di mettersi ancora in evidenza e provare ad abbattere i propri personali.

Purtroppo la gara regina dell’Atletica, i 100 metri, non presenterà alcun atleta statunitense per la vicinanza dei Trials, e mancheranno anche altri importanti protagonisti mondiali, ma ci sarà il sudafricano Akani Simbine, quarto ai mondiali di Doha 2019, che appare il netto favorito anche perché il primatista italiano Marcell Jacobs, annunciato tra gli iscritti, non potrà certamente gareggiare perché da una lesione di 1 centimetro, riscontrata il 22 maggio, non si può certo guarire nello spazio di così poco tempo, senza rischiare gravemente una ricaduta.

Akani Simbine Gauteng (foto Scoopnest)
Akani Simbine Gauteng (foto Scoopnest)

La lotta per un podio sarà quindi con l’ivoriano Arthur Cissé, il britannico Chijindu Ujah ed anche per il primatista dello Sri Lanka, Yupun Abeykoon, che vive e si allena in Italia con Claudio Licciardello.

Nei 200 metri femminili, fari puntati sulla campionessa del mondo Dina Asher-Smith, la britannica oro mondiale di Doha e argento dei 100 metri, che se la vedrà con l’ivoriana Marie-Josée Ta Lou, l’olandese oro mondiale 2017 Dafne Schippers, la svizzera bronzo iridato Mujinga Kambundji, ma anche con le azzurre Dalia Kaddari e Gloria Hooper.

Grande attesa anche per i 400 maschili con il vicecampione del mondo Anthony Zambrano in gara con Isaac Makwala, Machel Cedenio, il britannico Matthew Hudson-Smith e ben tre azzurri, quali il primatista italiano Davide Re, il vincitore della scorsa edizione Edoardo Scotti e il loro compagno di staffetta Vladimir Aceti.

Davide Re (foto archivio)
Davide Re (foto archivio)

Nei 110hs ci sarà il giamaicano campione olimpico Omar McLeod, opposto al francese Pascal Martinot-Lagarde, all’altro francese Wilhem Belocian, al britannico Andrew Pozzi e agli azzurri Paolo Dal Molin e Lorenzo Perini.

Tra le donne, nei 100hs, da seguire la portoricana Jasmine Camacho-Quinn, autrice di un eccezionale 12″32 in stagione, la bahamense Devynne Charlton, le europee Elvira Herman e Pia Skrzyszowska, ma naturalmente le azzurre Luminosa Bogliolo ed Elisa Di Lazzaro.

Nei 400 ostacoli femminili il grande nome sarà la 21enne olandese Femke Bol, che se la vedrà con la danese argento olimpico Sara Slott Petersen e con l’ucraina Anna Ryzhykova, con l’Italia rappresentata da Ayomide Folorunso e Linda Olivieri.

Emozione e non solo, nella gara di salto in alto maschile intitolata al grande Alessandro Talotti recentemente scomparso, con la presenza del campione del mondo Mutaz Barshim secondo di sempre con lo straordinario 2,43 del 2014, il russo leader mondiale stagionale Ilya Ivanyuk, già a 2,37, il campione europeo indoor Maksim Nedasekau che 2,37 l’ha saltato in finale agli Euroindoor ed anche, naturalmente, Gianmarco Tamberi se riuscirà a recuperare dal fastidio al piede destro emerso negli ultimi giorni.

Mutaz Barshim (foto World Athletics)
Mutaz Barshim (foto World Athletics)

Ma in gara ci sarà anche l’ucraino Andriy Protsenko, l’australiano Brandon Starc, il campione d’Europa Mateusz Przybylko, lo svizzero Loic Gasch, l’altro azzurro Stefano Sottile per una gara veramente stellare da finale olimpica.

Nel salto in lungo femminile ci saranno l’oro e l’argento dei mondiali di Doha 2109, la tedesca Malaika Mihambo e l’ucraina Maryna Bekh-Romanchuk, ma anche la campionessa del mondo al coperto, la serba Ivana Spanovic, l’oro olimpico del triplo Caterine Ibarguen, Chantel Malone e soprattutto, l’atleta femminile più attesa della serata fiorentina, Larissa Iapichino, cresciuta proprio sulla pedana di Firenze. Con lei, tra le azzurre, anche Laura Strati.

Nel salto con l’asta femminile, duello ad alta quota tra la greca campionessa olimpica Katerina Stefanidi e la russa Anzhelika Sidorova, ma ottime possibilità anche per la britannica Holly Bradshaw, la svizzera Angelica Moser e, naturalmente, la primatista italiana Roberta Bruni che si sta confermando su ottime misure dopo il salto record di 4,70.

Nel disco femminile, con l’azzurra Daisy Osakue, la due volte campionessa olimpica Sandra Perkovic cerca la quarta vittoria al Golden Gala dopo quelle del 2013, 2015 e 2018, ma dovrà  superare le quotate cubane Yaime Perez e Denia Caballero.

Sandra Perkovic (foto World Athletics)
Sandra Perkovic (foto World Athletics)

Per chiudere la gara del getto del peso che vedrà proprio l’altro idolo locale, il fiorentino Leonardo Fabbri, che sembra finalmente aver ritrovato i giusti meccanismi per riprendere la sua rincorsa verso le misure che gli competono, e per puntare ad una grande partecipazione olimpica.

Avrà in questa gara grandi stimoli, oltre al contesto che ben conosce, quali l neozelandese Tom Walsh, il polacco Michal Haratyk, il ceco Tomas Stanek, il serbo Armin Sinancevic e il compagno di nazionale e di allenamento Zane Weir.

Le dichiarazioni di Leonardo Fabbri

La pedana di Firenze? È qui che ho imparato a lanciare. Mi serviva un gran lancio per sbloccarmi e così è stato agli Europei a squadre di Chorzow e poi ho fatto bene anche a Conegliano.

Nei mesi scorsi ho sofferto per il Covid, ho passato un momento in cui il fisico non rispondeva e nemmeno la testa era a posto. Ora finalmente sto bene e contro pesisti fortissimi voglio dire la mia”.

Il programma agonistico

  • uomini 100, 400, 5000, 110 ostacoli, 3000 siepi, alto e peso
  • donne 200, 1500, 100 ostacoli, 400 ostacoli, asta, lungo e disco

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