Nella splendida cornice del rinnovato Stadio Re Baldovino di Brussels, in occasione dell’ultimo meeting della stagione 2023 di Diamond League, prima delle finali di Eugene, Filippo Tortu ha chiuso i 200 metri maschili con il crono di 20″30 al sesto posto nella gara vinta dallo statunitense Kenny Bednarek in 19″79 davanti al  britannico Zharnel Hughes con 19″82, mentre il campione olimpico il canadese Andre De Grasse si è ritrovato alla fine di una stagione non brillante con un eccellente 19″89 per il terzo posto davanti al connazionale Aaron Brown quarto con 19″98, mentre il liberiano Joseph Fahnbulleh ha finito di poco davanti all’azzurro con 20″24.

Ayomide Folorunso ha invece conquistato il quinto posto nei 400 ostacoli donne con il crono di 54″42 nella gara dominata dalla fenomenale olandese Femke Bol con 52″11, e ottenuto il diritto a disputare le finali dell’Oregon in programma nel fine settimana del 16 e 17 settembre, insieme agli altri azzurri Leonardo Fabbri per il getto del peso, Larissa Iapichino per il lungo, Roberta Bruni per l’asta e Andy Diaz per il triplo mentre, il campione del mondo dell’alto Gianmarco Tamberi, ha rinunciato a partecipare e non difenderà gli ultimi due titoli conquistati nell’alto.

Nel triplo donne, sempre per quanto riguarda le atlete italiane, sesto posto per Dariya Derkach con 14,17 e sesto per Ottavia Cestonaro con 13,76 nella serata che ha consegnato il primo superamento della barriera dei quindici metri in carriera alla giamaicana Shanieka Ricketts vittoriosa con 15,01.

Nelle altre gare da segnalare nei 200 metri femminili un altro straordinario crono della campionessa del mondo, la giamaicana Shericka Jackson, che ha dominato con il record della Diamond League di 21″48, non lontano dal tempo di 21″41 ottenuto a Budapest nella vittoriosa finale iridata.

Nella gara dei 2000 metri, distanza spuria, record del mondo del norvegese Jakob Ingebrigtsen che ha demolito con 4’43″13 il primato detenuto dal marocchino Hicham El Guerrouj con 4’44”79 realizzato a Berlino nel 1999.

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Le parole di Tortu dopo la gara: “Oggi non avrei potuto fare di più arrivavo stanco da questa stagione che è stata molto lunga. Non sono al 100% soddisfatto ma ho fatto una buona gara. Purtroppo quest’anno non ho raggiunto l’obiettivo principale che era scendere sotto i venti secondi, però nel complesso è stata una buona stagione. Per la staffetta ho sacrificato qualche gara sui 200, ma ne è valsa la pena, ci siamo presi un argento che meritavamo”.

Le dichiarazioni di Folorunso: “Prima della gara dicevo al mio coach, il prof Pratizzoli, di essere un po’ stanca, ma avrei dato un rene per essere qua! Rispetto alla gara in Cina di sabato scorso ho cercato di essere più aggressiva nella prima parte. Sarà un piacere finire la stagione a Eugene in un contesto del genere: è stato un anno incredibile e spero sia soltanto l’inizio”.

Nelle altre gare del meeting va evidenziata la crescita di condizione della giamaicana Elaine Thompson-Herah dopo l’infortunio che ne ha condizionato la prima parte della stagione con la campionessa olimpica che ha vinto i 100 metri in 10″84.

Nei 400 metri donne vittoria per la belga Cynthia Bolingo in 50″09 in rimonta sull’olandese Lieke Klaver seconda con 50″16, mentre tra gli uomini successo per il giamaicano Rusheen McDonald in 44″84.

Negli 800 maschili si è imposto l’algerino Djamel Sedjati in 1’43″60 ma va segnalato il progresso del giovane francese Yanis Meziane con 1’43″94, mentre nei 1500 donne la scozzese Laura Muir ha trovato il miglior risultato personale dell’anno con 3’55″34 e sulla sua scia l’irlandese Ciara Mageean ha ottenuto il record nazionale con 3’55″87.

La keniana Lilian Rengeruk ha vinto i 5000 donne in 14’26″46 davanti all’etiope Medina Eisa seconda in 14’28″94 e alla giapponese Nozomi Tanaka terza in 14’29″18 con il record nazionale.

Ha mancato per un soffio il 6,23 all’ultimo tentativo l’extraterrestre campione di tutto nel salto con l’asta, Armand Duplantis, dopo aver agevolmente vinto il meeting con la misura di 6,10 metri superata al primo tentativo come tutte le altre delle sua serie tra cui 6,02.

La campionessa del mondo dell’alto donne, l’ucraina Yaroslava Mahuchikh, havinto la sua gara con 2,00 ma grande prestazione anche della diciottenne serba figlia d’arte Angelina Topic, di nuovo a 1,97.

Migliore prestazione mondiale dell’anno nel giavellotto femminile per la giapponese oro mondiale Haruka Kitaguchi che all’ultimo turno ha lanciato a 67,38 metri.

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