Tortu e Tamberi settimi nelle gare di Doha disturbate dal forte vento

L'approfondimento del primo meeting della Diamond League 2022

Il meeting inaugurale della Diamond League 2022, disputato ieri sera nel Qatar Sports Club di Doha, è stato purtroppo penalizzato da un forte vento che ha condizionato tante gare e portato addirittura all’annullamento di quella più attesa, il salto con l’asta, dove sarebbe dovuto esserci l’atteso debutto in pista all’aperto del fenomenale svedese Armand Duplantis, campione olimpico e primatista del mondo, competizione che dovrebbe essere recuperata oggi in un impianto al coperto.

La forte brezza ha creato molti problemi agli atleti, sia nelle gare di corse che nei concorsi, salvo che per il lancio del giavellotto dove si è registrato il risultato di maggior contenuto tecnico della serata grazie al campione del mondo della specialità proprio a Doha 2019, Anderson Peters, che ha scagliato l’attrezzo a 93,07m, quinta prestazione mondiale di tutti i tempi e suo personale migliorato di oltre 7 metri.

Per l’atleta di Grenada la misura è valsa anche il record del Nord e Centro America e dei Caraibi, ma dietro di lui molto bene pure il ceco argento olimpico Jakub Vadlejch, anche lui al personale con 90,88, e il tedesco Julian Weber terzo con 86,09 nell’unica gara che ha potuto beneficiare solo in termini positivi del forte vento che ha certamente aiutato i concorrenti.

Un altro campione del mondo 2019 a Doha, Noah Lyles, ha dimostrato sui 200 metri una eccellente condizione e ha chiuso con l’eccellente crono di 19″72 con vento a favore di 2.1, battendo di pochissimo il connazionale statunitense Fred Kerley secondo con 19″75.

Molto dietro il velocista di Trinidad e Tobago, Jereem Richards, ha strappato il terzo posto per pochi millesimi con 20″15 al campione olimpico della specialità Andre De Grasse, mentre Filippo Tortu ha chiuso in settima posizione con il crono di 20″41, per il suo debutto stagionale sulla distanza, da ritenersi più che positivo considerando che l’azzurro ha corso in una svantaggiosa prima corsia e che, oltretutto, è stato particolarmente penalizzato dal forte vento che gli soffiava contro nella curva che, per lui, è stata più lunga partendo dietro a tutti.

Le parole di Filippo dopo la gara: “Il campione del mondo Lyles ha fatto qualcosa di stratosferico, io l’ho visto troppo da dietro per i miei gusti. Sapevo che non avrei avuto una corsia agevole ma ho comunque preferito venire a gareggiare contro atleti di livello mondiale.

Ho fatto fatica a correre la prima parte, così facendo nei secondi cento metri ne avevo un po’ meno del solito. Ma non è andata male. Sui 200 stiamo lavorando bene e avrò l’occasione di dimostrarlo durante la stagione

Le dichiarazioni di Lyles: “Mi trovo meglio sotto pressione e il pubblico mi fa emozionare. Mi sento bene e sono soddisfatto della mia posizione attuale“.

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Il forte vento che ha fatto cancellare la gara dell’asta ha certamente creato non pochi problemi ai saltatori in alto e, naturalmente anche al campione olimpico Gianmarco Tamberi che ha avuto problemi sin dalle prime misure, fallendo una volta a 2.16, due volte a 2.20 per poi chiudere la sua competizione sbagliando i tre tentativi a 2,24.

Le dichiarazioni di Gimbo: “Prendere schiaffi fa sempre bene. Dare la colpa al vento sarebbe una scusa. Certo, le condizioni non hanno aiutato ma non è questo il problema. Ci sono problemi tecnici da risolvere, alti e bassi in allenamento e poca consapevolezza tecnica.

Abbiamo iniziato le gare consci del fatto che non devo essere al top della forma in questo momento della stagione, ma questa performance è da cancellare e non andrà ripetuta a Birmingham il 21 maggio. Oggi non ho fatto salto in alto. Comunque non inficia minimamente il mio percorso verso i Mondiali di Eugene”.

Al suo debutto nella Wanda Diamond League, il campione del mondo indoor Woo Sanghyeok vince la gara con un eccellente 2.33 davanti al campione olimpico, con Tamberi, e mondiale all’aperto Mutaz Barshim che supera la misura di 2,30 alla prima ma poi si ferma, pur apparendo in buone condizioni di forma.

Le parole di Barshim: “Quest’anno è diverso dal 2021. Non gareggiavo dalle Olimpiadi, ma bisogna essere intelligenti e programmare gli obiettivi passo dopo passo. Il pubblico straordinario e l’atmosfera ci hanno permesso di fare una bella gara. Quando ci sono tanti fans in tribuna riesco sempre a tirare fuori il meglio di me stesso”.

Il canadese Django Lovett si è piazzato terzo con 2,27 m e il bronzo mondiale indoor Hamish Kerr quarto con 2,24 m.

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Molto attesa era anche l’azzurra Nadia Battocletti nei 3000 femminili che ha chiuso all’undicesimo posto con il crono di 8’50″66 in un’altra gara in cui il forte vento l’ha fatta da padrone disturbando notevolmente le atlete sul rettilineo dove soffiava contro.

Per la mezzofondista azzurra, che è forse mancata un po’ nel finale generalmente il suo momento migliore, la soddisfazione di aver ottenuto in ogni caso il personale all’aperto nella gara vinta dalla burundiana Francine Niyonsaba con 8’37″70, davanti alla bicampionessa olimpica sui 1500 delle ultime due edizioni, Faith Kipyegon, che ha chiuso in 8’38″05.

Le parole di Nadia dopo il traguardo: “C’erano circa 130 metri su 400 con vento contrario, è come correre contro un muro, condizioni difficilissime.

Venivo a Doha con altre ambizioni, anche perché 8’50 lo devo fare come passaggio per i 5000 metri, ma queste tappe di Diamond League aiutano tanto a crescere.”

Le dichiarazioni di Nyonsaba: “Sono felice di tornare a Doha per la seconda volta dopo i mondiali del 2019. Mi sento felice di aver vinto la gara. Ho lavorato duramente per diventare un’atleta top. Vengo da un paese piccolo. Con questa vittoria voglio ispirare le nuove generazioni”.

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Bellissima la gara dei 3000 siepi dove c’era il quarto azzurro della serata, il finalista olimpico dei 3000 siepi Ahmed Abdelwahded, che lotta strenuamente in una gara di fenomeni e chiude in buona spinta con il crono di 8’26″89, in nona posizione assoluta.

Fantastica la competizione con un ultimo giro al cardiopalmo in cui la medaglia d’oro di Tokyo, il marocchino Soufiane El Bakkali ha lottato sino all’ultimo centimetro con la medaglia d’argento a cinque cerchi, l’etiope Lemecha Girma, per vincere in volata di un solo centesimo con 8’09″66.

Soufiane El Bakkali: “Sono felice di aver vinto la prima gara stagionale della Diamond League allo sprint. Dopo aver vinto alle Olimpiadi spero di conquistare anche l’oro mondiale”.

Ahmed Abdelwahed: “Il vento ha influito. Era importante essere arrivato davanti agli altri atleti europei in gara”.

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400 ostacoli maschili

Allison Dos Santos ha vinto il testa a testa sui 400 ostacoli con il vice campione olimpico e mondiale Raj Benjamin stabilendo il secondo miglior tempo della sua carriera con 47”24. Dos Santos ha migliorato il record del meeting detenuto dall’anno scorso da Benjamin, che si impose in 47”38 davanti a Dos Santos.

Il ventunenne brasiliano ha corso più forte in carriera soltanto in occasione della medaglia di bronzo olimpica a Tokyo in 46”72 nella più grande gara di sempre. Già ad inizio stagione Dos Santos si era migliorato sui 400 metri con 44”54 a Walnut.

Benjamin è entrato sul rettilineo finale in testa, ma Dos Santos lo ha raggiunto all’ultimo ostacolo superandolo negli ultimi metri. Benjamin ha realizzato il personale stagionale con 47”49. L’irlandese Thomas Barr si è piazzato al terzo posto in 49”67 davanti al quarto classificato delle ultime Olimpiadi Kyron McMaster (49.93).

Alison Dos Santos: “E’ la terza volta che gareggio a Doha. Amo gareggiare davanti al pubblico. Mi dà motivazione. Sono davvero orgoglioso. Mi sono preparato bene e ho iniziato la stagione con un grande tempo. Cerco sempre di migliorare. L’obiettivo è continuare a lavorare duramente e diventare ancora più veloce. Voglio vincere i Mondiali e battere il record del mondo. Bisogna andare forti perché stanno correndo tutti grandi tempi”.

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200 metri femminili

La medaglia di bronzo olimpica dei 200 metri Gabrielle Thomas ha vinto i 200 metri in 21”98 con vento regolare di +1.3 m/s eguagliando il record del meeting detenuto da Allyson Felix dall’edizione del 2015.

La laureata in microbiologia all’Università di Harvard aveva corso in 22”02 a Walnut lo scorso Aprile. Thomas ha corso alla pari con Shericka Jackson e Dina Asher Smith per buona parte della curva, prima di prendere qualche metro di vantaggio sul rettilineo finale.

I 200 metri femminili sono stata l’unica gara che ha fatto registrare un vento nella norma. La tre volte medagliata olimpica Shericka Jackson ha corso molto forte classificandosi al secondo posto in 22”07 davanti alla medaglia d’oro mondiale ed europea Dina Asher Smith (22”37 al debutto stagionale sulla distanza).

Gabrielle Thomas: “Ero nervosa prima della gara. Ora mi sento molto bene. E’ stata una bella sensazione ritrovare il sostegno del pubblico e interagire con i nostri fans . La gente mi ha dato molte energie. E’ bello gareggiare qui a Doha”.

100 metri ostacoli femminili

La primatista mondiale Kendra Harrison ha vinto i 100 metri ostacoli di misura in 12”43 con vento a favore di +3.8 m/s battendo la vincitrice della Diamond League 2021 Tobi Amusan e la giovane giamaicana Britany Anderson per un solo centesimo di secondo. Harrison ha conquistato il secondo successo della sua carriera al meeting di Doha.

Kendra Harrison: “Le nostre gare sono sempre molto eccitanti. Eravamo davvero vicine. Il pubblico è stato straordinario. E’ stato bello ritrovare la gente dopo il covid. L’obiettivo è vincere la medaglia d’oro a Eugene. Mi sto preparando per le prossime gare. Devo cercare di migliorare le partenze. Spero di vincere l’oro mondiale a Eugene e rendere orgoglioso il mio paese”.

Tobi Abusan: “A riguardo dei Mondiali di Eugene è meglio concentrarmi su un obiettivo alla volta. Non vedo l’ora dei Mondiali di Eugene. Non posso lamentarmi

400 metri femminili

La vice campionessa olimpica Marileidy Paulino della Repubblica Dominicana ha vinto i 400 metri in 51”20 battendo l’ex vincitrice della Diamond League Stephanie Ann McPherson (51”69) e la due volte campionessa olimpica Shaunae Miller Uibo (51.84).

Paulino ha preso un leggero vantaggio su Miller Uibo a metà gara e ha continuato ad aumentare il divario nella seconda parte. McPherson ha superato Miller Uibo nel finale chiudendo al secondo posto.

Miller Uibo ha subito la prima sconfitta dall’Ottobre 2019, quando fu seconda ai Mondiali di Doha 2019 allo Stadio Khalifa.

Paulino è attesa Mercoledì prossimo a Savona dove correrà i 200 metri contro la britannica Darryl Neita e la campionessa europea under 23 Dalia Khaddari nel Memorial Giulio Ottolia organizzato da Marco Mura alla Fontanassa.

1500 metri maschili

Il bronzo mondiale indoor dei 1500 metri Abel Kipsang continua il suo eccellente momento di forma vincendo la prima gara della sua carriera in Diamond League in 3’35”70 battendo il campione mondiale e argento olimpico Timothy Cheruiyot (3:36.16) e l’etiope Teddesse Lemi (3:37.06). Cheruiyot aveva vinto l’edizione del 2021 oltre al titolo mondiale nel 2019 al Khalifa Stadium di Doha e a quattro Trofei dei Diamanti.

Timothy Cheruiyot: “E’ stata una buona gara. Era la mia prima gara della stagione. Mi aspetto di migliorare anno dopo anno”.

800 metri maschili

Il vice campione mondiale indoor di Belgrado 2022 Noah Kibet ha vinto la prima gara della Diamond League della sua carriera in 1’49”08 a 18 anni battendo l’australiano Peter Bol (1:49.35) e il canadese Marco Arop (1:49.51) in una gara molto tattica che ha fatto registrare il tempo più lento nella storia della Diamond League in questa specialità.

Noah Kibet: “Ho provato una bella sensazione quando ho tagliato il traguardo al primo posto. Sono contento di aver visto molti fans keniani sugli spalti. Non vedo l’ora dei Mondiali”.

Salto triplo femminile

La giamaicana Shanieka Ricketts (argento mondiale a Doha nel 2019) ha vinto il triplo femminile con 14.82m con un vento a favore troppo forte di +6.2 m/s battendo la vice campionessa mondiale indoor Maryna Beck Romanchuk, che ha saltato 14.73m (vento a favore ancora troppo forte di 6.3 m/s).

Thea Lafond di Dominica (quarta ai Mondiali Indoor) si è piazzata al terzo posto con 14.46m. Lafond sarà in gara mercoledì prossimo a Savona.

Getto del peso femminile

Gli Stati Uniti hanno fatto tripletta con Chase Ealey, vincitrice con la misura di 19.51m davanti alle connazionali Maggie Ewen (19.32m) e Jessica Ramsey (18.99m). Sesto posto per Raven Saunders con 18.71m nell’unico lancio valido. Ealey ha aperto con 18.84m ma è stata superata da Ewen, che si è portata al comando con 19.32m al secondo tentativo. Ealey ha risposto con 19.51m aggiudicandosi la prova di Doha.

Chase Ealey: “Ho ottime sensazioni. Il clima è buono. Sono felice. Ho fatto un viaggio molto lungo. Sto cercando di prepararmi a vincere gare ancora più importanti”.

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