Faith Kipyegon e Yaroslava Mahuchikh hanno stabilito due record del mondo rispettivamente sui 1500 metri e nel salto in alto in uno straordinario pomeriggio di inizio Luglio allo Stade de Charlety a Parigi. Ad un mese dai Giochi Olimpici che si svolgeranno allo Stade de France si respirava già aria di Olimpiadi. Lo stade Charlety tutto esaurito era gremito di appassionati di atletica tutti con la bandierina del tricolore francese per sostenere “Les Bleus” in uno degli ultimi test prima dell’inizio dei Giochi olimpici che per l’atletica scatteranno l’1 Agosto a tre anni esatti dal doppio oro di Gianmarco Tamberi e Marcell Jacobs a Tokyo.
Salto in alto femminile
Yaroslava Mahuchikh ha migliorato dopo 37 anni il primato del mondo del salto in alto femminile superando 2.10m al primo tentativo. Mahuchik e l’australiana Nicola Olyslagers hanno superato entrambe la quota di 2.01m al secondo tentativo. Mahuchik ha superato 2.03m alla seconda prova prima di stabilire la migliore prestazione mondiale dell’anno e il record ucraino con 2.07m al secondo tentativo con ampio margine tra sé e l’asticella prima di aggiungere un centimetro al primato stabilito da Kostadinova ai Mondiali di Roma del 1987. Olsyslagers ha commesso tre errori a 2.03m.
Le parole di Mahuchikh: “Provo una sensazione fantastica perché ho realizzato un salto incredibile. Ci sono riuscita al primo tentativo. E’ davvero incredibile anche perché ero riuscita a superare 2.07m solo alla seconda prova. La mia allenatrice mi aveva consigliato di fermarmi considerando che manca soltanto un mese alle Olimpiadi, che sono l’appuntamento più importante. Per due anni ho creduto di potercela fare a battere questo record. Sono rimasta forte mentalmente e sapevo di potercela fare. Ho messo il nome dell’Ucraina nella storia dello sport. Non vedo l’ora delle Olimpiadi di Parigi. Sono sicura che sarà una grande competizione e che ci sarà un’atmosfera ancora migliore”.
Angelina Topic ha eguagliato il suo record serbo di 1.98m, misura già realizzata il 18 Maggio scorso a Marrakesh. La giamaicana Lamara Distin si è piazzata al quarto posto con 1.95m battendo per un numero di errori l’australiana Eleanor Patterson, la francese Nawal Meniker e l’ucraina Iryna Gerashchenko.
Per il secondo anno consecutivo del meeting di Parigi sono stati battuti due primati del mondo nella stessa edizione.
1500 metri femminili
La campionessa olimpica e mondiale Faith Kipyegon ha migliorato il record del mondo dei 1500 metri con 3’59”04 togliendo sette centesimi di secondo al suo precedente primato record di 3’49”11 stabilito al Golden Gala allo Stadio Luigi Ridolfi di Firenze nel Giugno 2023. Kipyegon ha stabilito il suo quarto record del mondo in un meeting della Diamond League e il secondo sulla pista dello Stadio Charlety dopo quello stabilito sui 5000 metri nell’edizione dell’anno scorso del Meeting di Parigi, quando fermò il cronometro in 14’05”20. Kipyegon detiene anche il record del miglio con il 4’07”64 realizzato a Montecarlo nel 2023.
Kipyegon, diventata mamma nel 2018, entra nella leggenda come la più grande mezzofondista della storia avendo vinto due ori olimpici sui 1500 metri e quattro ori mondiali (tre sui 1500m e uno sui 5000m).
Le prime otto hanno stabilito tutte primati personali e le prime dodici sono scese sotto i 4 minuti in una delle più grandi gare della storia. L’australiana Jessica Hull ha migliorato il primato dell’Oceania con 3’50”83 diventando la quinta al mondo di tutti i tempi. La scozzese Laura Muir ha migliorato il suo record britannico con 3’53”79 tre anni dopo aver stabilito il suo precedente primato di 3’54”50 in occasione del secondo posto alle Olimpiadi di Tokyo. Parigi ha portato ancora una volta fortuna a Muir, che nell’edizione del 2016 allo Stade de France si impose in 3’55”16.
La gara parigina ha fatto registrare i record personali dell’australiana Linden Hall (3’56”40), della britannica Georgia Bell (3’56”54), della keniana Susan Ejore (3’57”26), dell’irlandese Sarah Healy (3’57”46) e dalla bretone Agate Guillemot, che ha migliorato il primato nazionale con 3’58”05 per la gioia del pubblico di casa.
Kipyegon ha corso i primi 800 metri in 2’04”. Dopo che le pacemaker hanno terminato il loro compito, Kipyegon ha coperto il terzo giro in 60’08” e ha continuato ad aumentare il ritmo. La keniana ha preso un buon vantaggio su Hull e si involata verso la vittoria in 3’49”04. Un mese fa aveva dimostrato di essere ad un livello di forma eccellente correndo in 3’53”09 in altitudine ai Trials olimpici keniani di Nairobi.
Faith Kipyegon: “E’ una sensazione fantastica aver battuto ancora il record del mondo. Sono sulla strada giusta verso le Olimpiadi Parigi. Sapevo che il record sarebbe stato possibile perché avevo corso molto velocemente ai Trials keniani. Sono venuta qui per correre la mia gara e per testare la mia condizione ad un mese dalle Olimpiadi dove difenderò il mio titolo olimpico. Jessica Hull è stata molto brava. Ho sentito che era dietro di me e ho capito che dovevo stare attenta perché non si sa mai cosa può succedere. Ho cercato di rilassarmi e di correre la mia gara. Correrò 1500 e 5000 metri alle prossime Olimpiadi di Parigi”.
800 metri maschili
Per la prima volta nella storia tre atleti sono scesi sotto la barriera degli 1’42” nella stessa gara. Sei atleti hanno corso in meno di 1’43” nella stessa competizione per la prima volta. Djamel Sedjati ha vinto una fantastica gara di 800 metri maschili stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno e il record algerino con 1’41”55 dopo un passaggio ai 400 metri in 48”79. Sedjati è arrivato a due centesimi dal record del meeting stabilito da David Rudisha nel 2012. In un arrivo emozionante Sedjati ha avuto la meglio sul keniano Emmanuel Wanyoniy, che ha polverizzato di 12 centesimi di secondo il suo precedente record personale con 1’41”58.
Il giovane keniano, vice campione mondiale a Budapest e vincitore della finale della Diamond League a Eugene nel 2023, aveva corso di recente in 1’41”70 in altitudine ai Trials keniani di Nairobi. Sedjati ha mantenuto la sua imbattibilità stagionale nella terza gara del 2024 dopo le vittorie di Ostrava e Stoccolma. Wanyonyi ha subito la prima sconfitta stagionale.
Il francese Gabriel Tuai ha fermato il cronometro in 1’41”61 cancellando il record francese realizzato da Pierre Ambroise Bosse con 1’42”53 a Montecarlo nel 2014. Tual arrivava al meeting di Parigi dopo le vittorie agli Europei di Roma in 1’44”87 e ai Campionati francesi in 1’43”99. Tre atleti hanno superato Sebastian Coe e Nijel Amos nelle liste mondiali all-time.
I keniani Aaron Chemingwa e Wycliffe Kinyamal hanno migliorato i loro primati personali correndo lo stesso tempo di 1’42”08. Il belga Elliot Crestan e lo svedese Andreas Kramer hanno migliorato i record nazionali con 1’42”43 e in 1’43”66. Crestan ha superato lo svizzero André Bucher nella lista mondiale all-time. Il bronzo degli europei indoor di Istanbul 2023 Azzedine Habz si è piazzato all’ottavo posto in 1’43”79.
Djamel Sedjati: “Sono molto soddisfatto della mia gara. Mi sto preparando ora per la prossima gara di Montecarlo. Sono molto fiducioso in vista delle prossime Olimpiadi di Parigi nelle prossime settimane. So di poter fare ancora meglio in quell’occasione”.
Salto con l’asta maschile
Il campione olimpico e mondiale Armand Duplantis ha vinto la quarta gara di Diamond League della stagione superando 6.00m dopo i successi di Xiamen, Suzhou e di Stoccolma. Duplantis ha superato 5.65m, 5.85m e 5.95m al primo tentativo e 6.00m al secondo tentativo in un pomeriggio ventoso. Il fuoriclasse svedese ha sbagliato di poco la terza prova a 6.25m, un centimetro in più rispetto al suo record del mondo realizzato a Xiamen lo scorso 20 Aprile. Duplantis vinse al meeting di Parigi nel 2021 con 6.01m poche settimane dopo la vittoria alle Olimpiadi di Tokyo. Sam Kendricks ha eguagliato il primato stagionale con 5.95m prima di commettere tre errori alla quota di 6.00m. Il figlio d’arte francese Thibaut Collet si è confermato ad altissimi livelli piazzandosi al terzo posto con 5.85m.
Armand Duplantis: “Ho avuto ottime sensazioni. Sono riuscito a realizzare ottimi salti. Alcuni tentativi sono stati pasticciati, ma ho saltato le misure con ampio margine e questo mi dà molta fiducia. Ogni volta che metto piede in pista, cerco di competere nel miglior modo possibile. Sono abbastanza fortunato del fatto che il salto con l’asta abbia raggiunto un livello molto alto. Devo sempre superare misure oltre i 6 metri per vincere. Penso che saranno Olimpiadi straordinarie. L’energia del pubblico è fantastica in questo avvicinamento ai Giochi Olimpici. Potremo vivere finalmente la vera atmosfera delle Olimpiadi dopo i problemi legati al Covid di tre anni fa a Tokyo”.
400 metri ostacoli maschili
Il brasiliano Alison Dos Santos, campione mondiale a Eugene 2022 e bronzo olimpico a Tokyo 2021, ha vinto la sua quarta gara consecutiva in Diamond League in questa stagione in 47”78 dopo i successi di Doha, Oslo e Stoccolma. Dos Santos ha dovuto respingere il tentativo di rimonta finale dell’estone Rasmus Magi, che è sceso sotto i 48 secondi firmando il personale stagionale con 47”95. Malik James King (vincitore ai Trials giamaicani) si è piazzato al terzo posto con 48”37.
Alison Dos Santos: “Grazie a Dio ho corso una buona gara. Posso fare meglio a livello cronometrico, ma sono sulla strada giusta per continuare a lavorare in vista delle prossime competizioni. Non importa se sono stanco o no. Bisogna scendere in pista e rendere al massimo. Vincere qui mi dà molta fiducia in vista dell’obiettivo più importante di quest’estate rappresentato dalle Olimpiadi”.
Salto in lungo femminile
La vice campionessa europea indoor e outdoor Larissa Iapichino ha vinto la prima gara della stagione in Diamond League nel salto in lungo femminile con 6.82m al terzo tentativo in un gara nella quale ha realizzato quattro salti oltre i 6.50m. Per la fiorentina è il quarto successo in carriera nel circuito dopo le vittorie di Firenze, Stoccolma e Montecarlo. L’azzurra è sempre più la regina del circuito.
Il papà e allenatore Gianni Iapichino era in tribuna a fornire preziosi consigli alla figlia. La diciannovenne bulgara Plamena Mitkova (seconda agli Europei under 20 di Gerusalemme nel 2023) si è piazzata seconda con 6.78m al secondo tentativo pochi giorni dopo aver migliorato il record personale con 6.97m. La statunitense Quanesha Burks ha concluso la gara al terzo posto con 6.73m. davanti a Marthe Koala (6.67m). La campionessa olimpica ed è europea Malaika Mihambo non era al meglio della forma e si è dovuta accontentare del settimo posto con 6..60m.
Larissa Iapichino: “Gareggiare davanti al pubblico di casa a Roma alcune settimane fa è stato davvero speciale e divertente. Questo risultato mi ha dato molta fiducia, ma ora è tutto cancellato. Il piano era fare le prove generali delle Olimpiadi di Parigi. Continuo a divertirmi ma nello stesso tempo so ciò di cui sono capace. Sono fiduciosa di essere in grado di tirare fuori il meglio di me. Sono sempre stata la figlia di Fiona May. Mia madre è stata una grande atleta e la amo molto. I miei genitori sono grandi ma ora tocca a me cercare di dare il meglio di me sul palcoscenico dell’atletica mondiale. Dopo Roma mia mamma mi ha detto che è diventata la madre di Larissa. Sa quanto io sia cresciuta”.
3000 siepi maschili
L’etiope Abrham Sime ha vinto a sorpresa i 3000 siepi maschili con il record personale di 8’02”36 precedendo il campione del mondo di Nairobi 2021 Amos Serem per due millesimi di secondo in un emozionante arrivo al photo-finish. E’ stato uno degli 8 record personali realizzati in questa gara eccezionale. Abraham Kibiwot si è classificato al terzo posto in 8’06”70. Primati nazionali sono stati realizzati dal tunisino Mohamed Jhinaoui (quarto in 8’09”41), dal neozelandese Geordie Beamish (quinto in 8’09”64) e dall’indiano Avinash Sable (8’09”91). Per Beamish è anche record dell’Oceania. Il primatista Ryuji Miura ha tagliato il traguardo al settimo posto in 8’10”52.
Abrham Sime: “Sono felice di aver battuto il record personale di otto secondi. E’ davvero una bella sensazione. Non so cosa mi aspetta ora. Non sono ancora tra i qualificati per le Olimpiadi e devo sperare in una qualificazione attraverso il ranking, forse correrò le Olimpiadi il prossimo mese”.
3000 siepi femminili
La campionessa mondiale in carica e vincitrice della Diamond League 2023 Winfred Yavi ha vinto agevolmente i 3000 siepi femminili in 9’03”68 nella seconda gara stagionale sulla distanza. La francese Alice Finot (campionessa europea a Roma) ha migliorato il record nazionale con 9’05”01 precedendo la britannica Elizabeth Bird (9’09”07). La primatista del mondo Beatrice Chepkeoch ha tagliato il traguardo al nono posto in 9’27”21.
Winfred Yavi: “La gara è andata molto bene per me. È andata esattamente come avevo programmato. L’obiettivo era vincere la gara. Era soltanto la mia seconda gara della stagione. Il mio obiettivo per le Olimpiadi è lottare per la vittoria. Ora parlerò con il mio allenatore per pianificare l’ultimo mese prima delle Olimpiadi”.
3000 metri maschili
Il keniano Jacob Krop ha vinto i 3000 metri maschili scendendo per la prima volta al di sotto dei 7’30” con 7’28”83. Stewart McSweyn è tornato a correre in meno di 7’30 con 7’29”46 avvicinando il suo record dell’Oceania. Sean McGorty si è classificato al terzo posto con 7’35”63.
Jacob Krop: “Nell’ultimo giro ho cercato di correre il più forte possibile nei 100 metri finali. Sono riuscito a realizzare il mio obiettivo. Non pensavo di correre così forte prima di questa gara ma volevo dare il meglio di me. La mia preparazione è andata bene dopo i Trials. So che non sarà facile ma lavorerò per raggiungere il top della forma per le Olimpadi”.
400 metri femminili
La campionessa mondiale di Budapest 2023 Marileidy Paulino ha vinto i 400 metri femminili per la terza volta in carriera al meeting di Parigi in 49”20 ripetendo le vittorie delle edizioni del 2021 e del 2023. Paulino è arrivata a 8 centesimi dal record del meeting da lei stessa stabilito l’anno scorso.
La portacolori della Repubblica Dominicana ha collezionato inoltre il quarto successo su quattro gare dopo le vittorie di Xiamen, Suzhou e Oslo. La campionessa europea Natalia Kaczmarek si è piazzata al secondo posto in 49”82 precedendo Selwa Naser con lo stesso tempo in un arrivo al photo-finish. La medaglia di bronzo dei mondiali indoor Alexis Holmes si è piazzata al quarto posto in 50”02.
Marileidy Paulino: “La gara è andata molto bene, specialmente nella prima parte. E’ stata la mia ultima gara prima delle Olimpiadi. Ho percepito un’atmosfera speciale qui a Parigi. Finirò la mia preparazione in Europa. Vincere la medaglia d’oro sarebbe molto importante per la Repubblica Dominicana”.
200 metri maschile
Alexander Ogando ha vinto la seconda gara di giornata per la Repubblica Dominicana aggiudicandosi i 200 metri maschili in 19”98 con vento contrario di -0.4 m/s. L’ugandese Tarsis Orogot si è piazzato al secondo posto in 20”18 davanti al francese Ryan Zeze (20”46) e al campione olimpico ed europeo della staffetta 4×100 Filippo Tortu (20”53).
Alexander Ogando: “Vincere la mia prima gara di Diamond League mi rende davvero felice e orgoglioso. Spero che questo successo mi possa aiutare a ricevere altri inviti per altre tappe del circuito. Il mio obiettivo è correre in 19”70. Ho dovuto impegnarmi al massimo per vincere. Devo spingere la massimo in allenamento per arrivare al top della forma alle Olimpiadi”.
Lancio del disco femminile
La campionessa olimpica Valarie Allman ha vinto il lancio del disco femminile con 68.07m nella Final 3 in una gara caratterizzata da altri due lanci oltre i 67 metri (67.76m e 67.19m). Allman ha fatto poker vincendo la quarta gara stagionale del circuito dopo i successi di Xiamen, Suzhou e Eugene. La statunitnse ha vinto di recente ai Trials olimpici di Eugene con 70.89m. L’olandese Jorinde Van Klinken si è piazzata al secondo posto con il personale stagionale di 67.23m davanti alla connazionale Alida Van Daalen (65.76m). La sette volte campionessa europea Sandra Elkasevic si è piazzata al quinto posto con 64.42m.
Valarie Allman: “Ho avuto ottime sensazioni oggi. Gareggiare contro le migliori atlete del mondo é stato un grande cambiamento rispetto ai Trials olimpici statunitensi. La tecnica non è stata perfetta ma sono felice di aver potuto competere qui.”
100 metri femminili
La lussemburghese Patrizia Van der Weken ha vinto la prima gara della Diamond League della sua carriera sui 100 metri in 11”06 con vento contrario di -2.0 m/s battendo la gambiana Gina Bass Bittaye (11”09), la polacca Ewa Swoboda (11”16) e la campionessa europea dei 200 metri Mujinga Kambundji (11”22). La primatista italiana Zaynab Dosso si è piazzata al sesto posto in 11”36.
Patrizia Van der Weken: “Sono sorpresa del risultato. Ero già contenta di poter aver una corsia. Vincere nella mia prima gara di Diamond League mi regala una sensazione fantastica. Ho avuto una grande stagion finora. Sono cresciuta rispetto all’anno scorso. Ora vado alla partenza senza essere spaventata. Mi diverto ad essere qui. Alle Olimpiadi sarei contenta di una semifinale. Vediamo quanto riuscirò ad avvicinarmi alla finale”.
110 metri ostacoli maschili
Il campione europeo under 23 Sasha Zhoya ha vinto la prima gara di Diamond League sui 110 metri ostacoli della sua carriera stabilendo il record personale con 13”15 con vento contrario di -0.6 m/s. Il francese cresciuto in Australia ha preceduto di un millesimo di secondo Trey Cunningham in emozionante arrivo al photo-finish. Il primatista giapponese e finalista mondiale Shunsuke Izumiya si è piazzato al terzo posto con 13”16.
Il campione giapponese del 2024 Rachid Muratake ha vinto la prima batteria in 13”15 davanti a Cunningham (13”20) ma ha dovuto rinunciare alla finale per un infortunio. Izumya si è imposto nella seconda batteria in 13”16 davanti a Dylan Beard (13”25) e a Asler Martinez (13”32). Il campione europeo Lorenzo Simonelli non si è qualificato per la finale per un centesimo di secondo con 13”33. L’ostacolista romano si è piazzato al quinto posto nella seconda batteria con lo stesso tempo dell’amico Zhoya, che è passato solo grazie al ripescaggio.
Sasha Zhoya: “Vincere qui a Parigi davanti al pubblico di casa con il record personale è semplicemente straordinario. Questo successo mi dà fiducia. Spero di rivivere questo momento tra un mese alle Olimpiadi allo Stade de France”.
Lancio del giavellotto maschile
Il vice campione europeo Julian Weber ha vinto il lancio del giavellotto maschile con 85.91m al quinto tentativo battendo il due volte campione mondiale Andersion Peters (85.19m) e il campione europeo e vincitore della Diamond League Jakub Vadlejch (85.04m). Il pachistano Arsher Nadeem ha esordito in questa stagione con 84.21m.
Julian Weber: “Sono davvero felice perché è la mia prima vittoria in Diamond League. Ho gareggiato nel circuito per tanti anni. Nel 2016 lanciai per la prima volta in Diamond League e da allora avevo collezionato solo secondi e terzi posti”.
Lancio del martello femminile
La statunitense Brooke Andersen, campionessa mondiale nel 2022, ha riscattato la delusione per l’esclusione dalla squadra olimpica dopo i tre lanci nulli ai Trials con una bella vittoria con il record del meeting di 73.27m al sesto lancio. La francese Alexandra Tavernier si è classificata al secondo posto con 69.73m davanti all’altra statunitense Janee Kassanavoid (69.66m).
Brooke Andersen: “Ho avuto una partenza difficile. Sono riuscita a riscattare la delusione dei Trials. Sto cercando di capire cosa devo fare per continuare a migliorare. Ho effettuato un buon lancio finale. I Trials sono stati un durissimo colpo. Non mento se dico che non ho pianto da quando sono arrivata a Parigi. Essere in questa città è fantastico. Sono venuta qui anche l’anno scorso”.
Lancio del martello maschile
Il cinque volte campione del mondo Pawel Fajdek ha realizzato la misura di 77.13m al secondo lancio del martello maschile. Il campione olimpico ed europeo Wojciech Nowicki ha completato la doppietta polacca piazzandosi al secondo posto con 75.17m.
Pawel Fajdek: “Gareggiare a Parigi è sempre bello perché le Olimpiadi si svolgeranno qui. La gara è andata bene, ma la pedana non era molto veloce e non era facile lanciare lontano. Lanciare oltre i 77 metri non è male. Sono felice di aver lanciato 2 metri più lontano rispetto ai miei rivali”.
Triathlon
Il giovane belga Jente Hauttekeete ha vinto il triathlon con 2643 punti dopo una prova nella quale ha fatto registrare 14.78m nel getto del peso, 7.32m nel salto in lungo e 13.99m nei 110 metri ostacoli. Lo svizzero Finley Gaio si è piazzato secondo con 2625 punti (14.03m nel getto del peso, 7.28m nel salto in lungo e 13”70 nei 110 metri ostacoli). Kevin Mayer ha realizzato ha realizzato 15.12m nel getto del peso, ha rinunciato al salto in lungo ed è caduto su un ostacolo cadendo per terra.
100 metri maschili
Il canadese Jerome Blake si è aggiudicato i 100 metri maschili in 10”19 davanti al francese Mikael Zezé (10”30) nella gara non valida per la classifica della Diamond League.