L’ultima volta che Stefano Sottile aveva saltato più di 2,25 nel salto in alto era stato il 1° ottobre 2029 a Doha, nel corso delle qualificazioni dei mondiali del Qatar, e posso personalmente garantire in quanto ero sulle tribune a pochi metri dalla pedana, che il suo 2,26 fu una meraviglia nell’esecuzione al punto da far prevedere che sarebbe andato oltre, nelle prove successive, per puntare deciso alla finale.
Così non fu, Stefano non passò il turno per i tre errori successivi alla quota superiore, e terminò una stagione per lui comunque straordinaria visto che il 28 luglio aveva realizzato a Bressanone, nel corso degli assoluti, il suo personale con l’eccellente misura di 2.33, peraltro dopo aver già portato il suo personale a 2,30 l’8 giugno a Rieti, nel corso dei campionati nazionali under 23.
Sembrava il 2019 l’inizio, per il saltatore piemontese di Borgosesia, di una grande percorso agonistico ma purtroppo gli anni successivi sono stati pieni di vari problemi, senza dimenticare la pandemia mondiale, e Stefano da quel giorno di ottobre a Doha non era più riuscito, quantomeno sino a due giorni fa, ad andare oltre la misura di 2,21.
Nel giro di 48 ore, tutto è però cambiato e il grande talento del 25enne atleta è tornato a splendere in quanto, dopo il già positivo 2,25 del meeting di Siena, ieri Sottile è salito ancor di più, a 2,27 a Weinheim in Germania in una gara in cui è giunto secondo con la stessa misura del tedesco Jonas Wagner.
Per il 25enne azzurro, che ha realizzato così la terza prestazione in carriera, anche tre tentativi falliti a 2,31 di cui il primo neanche tanto lontano dal successo
Sottile è attualmente al terzo posto continentale dell’anno insieme allo stesso Wagner, a tre centimetri dallo standard d’iscrizione per gli Europei indoor di Istanbul, ma va considerato che il leader dell’anno, il russo Lysenko, non può partecipare alla manifestazione continentale.
Nel meeting tedesco, sale sul podio anche l’altro azzurro Christian Falocchi con la misura di 2,20.
Le dichiarazioni di Stefano: “Sento dolori ovunque ma sono stracontento ho preso anche una botta alla schiena sul 2,14 e adesso ho un bicipite duro come il cemento ma non mi importa, sono andato avanti.
Superare 2,27 al primo tentativo è tanta roba. E poi la prima prova a 2,31 non era male. Le altre due le ho buttate via perché ero distrutto. Finalmente sto ritrovando la fiducia che mi mancava da qualche anno. Siamo sulla strada giusta. A Metz l’11 febbraio, a Banska Bystrica il 14 e agli Assoluti indoor il 19 proverò a fare il ‘minimo’ per Istanbul”.
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