Presentazione delle gare olimpiche dello sprint

Dopo tre edizioni un nuovo Re per il trono dei 100 maschili

Iniziano domani, alle 2 del mattino italiano, le gare di Atletica delle 32esime Olimpiadi moderne che stanno svolgendosi a Tokyo dal 23 luglio scorso.

Le corse veloci, con particolare riguardo ai 100 piani, sono sempre tra le più attese e seguite dal grande pubblico e, nella prima giornata, ci saranno le batterie proprio di questa gara, al femminile, che vedrà sui blocchi di partenza delle straordinarie protagoniste che daranno vita a una sfida dagli altissimi contenuti tecnici.

Shelly Ann Fraser Pryce ha coronato il suo primo obiettivo della stagione di scendere sotto i 10”70 con il fantastico 10”63 dello scorso 5 Giugno a Kingston. Soltanto la campionessa olimpica di Seul 1988 Florence Griffith Joyner ha corso più velocemente nella storia con 10”49 ai Trials olimpici di Indianapolis nel 1988.

La trentaquattrenne giamaicana insegue ora il sogno di diventare la prima sprinter della storia in grado di vincere tre medaglie d’oro sui 100 metri alle Olimpiadi. “The Pocket Rockett” ha già vinto le finali di Pechino 2008 e di Londra 2012 e nove titoli mondiali (quattro dei quali sui 100 metri).

Non sarà un’impresa facile perché il campo delle partenti comprende otto sprinter accreditate di un personale stagionale al di sotto dei 10”90 nel 2021.

Shelly Ann Fraser: “Sono entusiasta per il livello raggiunto dallo sprint femminile in questo momento. Ho visto emergere tante velociste nella mia carriera. Lo sprint femminile è sempre al top. Sono felice che questo sia stato l’anno in cui lo sprint femminile ha toccato la vetta più alta. Sono eccitata di vedere cosa Tokyo porterà allo sprint femminile”.

La seconda atleta più veloce di questa stagione è l’altra giamaicana Elaine Thompson Herah, campionessa olimpica in carica dei 100 e dei 200 metri di Rio de Janeiro. Thompson Herah ha battuto Fraser Pryce a Szekesfehrvar in 10”71 e si è classificata al terzo posto ai Trials giamaicani in 10”84 alle spalle di Fraser Pryce e di Shericka Jackson, che si è migliorata con 10”77 prima di correre la finale in 10”82.

La britannica Dina Asher Smith ha l’obiettivo di vincere la seconda medaglia olimpica della sua carriera dopo il bronzo con la staffetta 4×100 a Rio de Janeiro a 20 anni. Due anni fa la londinese ha vinto l’oro sui 200 metri e due argenti sui 100 metri e nella staffetta 4×100 ai Mondiali di Doha.

In questa stagione Asher Smith ha vinto la tappa di Diamond League a Gateshead in 11”35 sotto la pioggia, il meeting di Hengelo in 10”92 e il titolo britannico a Manchester in 10”97 dopo aver corso la batteria in 10”91 (a otto centesimi dal suo primato britannico di 10”83 realizzato in occasione dei Mondiali di Doha) ma si è leggermente infortunata nelle ultime settimane e ha dovuto saltare il meeting di Gateshead.

Dina Asher Smith: “Anche se sono relativamente giovane, ho abbastanza esperienza per sapere che queste grandi rassegne sono davvero imprevedibili. Dovrò essere in forma e concentrata al massimo”.

L’ivoriana Marie Josée Ta Lou (tre volte medagliata mondiale) ha vinto la tappa della Diamond League di Oslo in 10”91 e ha sfiorato di un centesimo di secondo il primato personale con 10”86 a Szekesfehrvar.

La nigeriana Blessing Okagbare arriva all’appuntamento olimpico in ottime condizioni di forma e ha corso in 10”63 con vento a favore oltre la norma ai Campionati nigeriani di Lagos e il personale stagionale di 10”89 a Szekesfehrvar.

La formazione statunitense presenta un trio formato Javianne Oliver (10”96 ai Trials di Eugene), Teahna Daniels e la vice campionessa mondiale della staffetta 4×100 di Pechino 2015 Jenna Prandini (11”11 di personale stagionale ma 10”92 di record in carriera).

L’Europa presenta numerose grandi velociste come le svizzere Mujinga Kambundji (campionessa nazionale sui 100m in 11”05) e Ajla Del Ponte (campionessa europea indoor a Torun sui 60 metri in 7”03), l’olandese Dafne Schippers (bronzo sui 100m alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016), la tedesca Alexandra Burghardt (campionessa tedesca sui 100m e sui 200m nel 2021 e seconda sprinter europea in questa stagione con l’ottimo 11”01 realizzato a Bulle).

Da seguire anche la bahamense Tynia Gaither, che ha migliorato il record personale con 11”02 lo scorso Maggio in Florida.

La squadra italiana schiera Anna Bongiorni e la giovane Vittoria Fontana, campionessa europea juniores nel 2019. Bongiorni ha migliorato il titolo italiano a Rovereto con il record personale con 11”27. Fontana ha battuto il record personale correndo in 11”33 a Ginevra.

Programma (orario italiano)

Round preliminare: Venerdì 30 Luglio (ore 02.00)
Batterie: Venerdì 30 Luglio (ore 05.15)
Semifinale: Sabato 31 Luglio (ore 12.45)
Finale: Sabato 31 Luglio (ore 14.50)

100 metri maschili

Per la prima volta dal 2004 lo sprint maschile incoronerà un nuovo campione olimpico dopo le tre edizioni dominate dal grande Usain Bolt a Pechino 2008, Londra 2012 e Rio de Janeiro 2016 sui 100 e sui 200 metri.

Lo statunitense Trayvon Bromell è tornato sulla ribalta nel 2020 dopo quattro stagioni condizionate da guai fisici e si candida come il successore della leggenda giamaicana dopo aver stabilito la migliore prestazione mondiale dell’anno e il settimo crono mondiale all-time con 9”77 realizzata in Florida lo scorso Giugno.

Bromell ha trionfato nella finale dei Trials statunitensi in 9”80 battendo Ronnie Baker (9”85) e Fred Kerley (9”86).

Bromell uscì sulla sedia a rotelle dopo essersi rotto il tendine d’Achille durante la staffetta 4×100 delle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016, dove si classificò ottavo nella finale dei 100 metri. Il campione mondiale indoor dei 60 metri di Portland 2016 non pensava più di tornare a gareggiare ad alti livelli.

Era caduto in un periodo di depressione, ma grazie al sostegno degli amici e della famiglia ha saputo tornare più forte di prima vincendo quindici delle ultime 16 gare disputate sui 100 metri. E’ sceso sotto i 10 secondi in dieci gare.

Ha subito l’unica sconfitta nella tappa della Diamond League a Montecarlo dove si è piazzato al quinto posto in 10”01 alle spalle dell’azzurro Marcell Jacobs ma si è subito riscattato vincendo a Gateshead in 9”98.

Trayvon Bromell: “Alla fine conta vincere la medaglia. Non importa se la vinci correndo in 9”7 o in 10”0. Ciò che importa è tagliare il traguardo per primo”.

Anche Ronnie Baker è tornato da alcuni problemi fisici vincendo otto gare in questa stagione, compresi le gare della Wanda Diamond League di Stoccolma in 10”03 e a Montecarlo in 9”91 davanti al nostro Jacobs. Ha perso soltanto la semifinale e finale dei Trials statunitensi.

Fred Kerley vinse la medaglia di bronzo sui 400 metri a Doha in 44”17 ma ha deciso di concentrarsi sui 100 e sui 200 metri in questa stagione. Kerley è sceso cinque volte sotto i 10 secondi sui 100 metri e si è migliorato sui 200 metri con 19”90 in occasione del quarto posto ai Trials statunitensi.

Akani Simbine ha stabilito il primato africano e la seconda migliore prestazione mondiale dell’anno con 9”84 nel meeting del Continental Tour di Szekesfehrvar.

Lo sprinter sudafricano, quinto alle Olimpiadi di Rio 2016 in 9”94 e quarto ai Mondiali di Doha 2019 (9”93), punta a diventare il primo sprinter africano a vincere l’oro olimpico sui 100 metri dalla vittoria del connazionale Reggie Walker ai Giochi Olimpici di Londra 1908. Simbine è rimasto imbattuto per 18 gare consecutive dal 2020 fino al secondo posto al meeting di Montecarlo in 9”98.

André De Grasse è in grado di esaltarsi nei grandi eventi e ha già vinto l’argento sui 100 metri e due bronzi sui 200 metri e nella staffetta 4×100. Il canadese è sceso due volte sotto i 10 secondi nel 2021 con un miglior crono stagionale di 9”92 stabilito a Jacksonville in Maggio.

L’azzurro Marcell Jacobs sogna di diventare il primo sprinter italiano della storia a raggiungere la finale dei 100 metri alle Olimpiadi, un’impresa mai riuscita neanche a Pietro Mennea e a Livio Berruti, come del resto anche il finalista mondiale di Doha 2019 Filippo Tortu in crescita di condizione e rinfrancato dopo l’incoraggiante 10”17 realizzato a Montecarlo.

Il migliore giamaicano in gara è il campione mondiale di Doha 2011 Yohan Blake, ancora sulla breccia nove anni dopo il doppio argento sui 100m e sui 200m alle Olimpiadi di Londra alle spalle di Bolt. Blake ha vinto 10 gare su 13 disputate in questa stagione e ha un personale stagionale di 9”95.

Ryota Yamagata ha stabilito il record giapponese correndo in 9”95 il 6 Giugno a Tottori, diventando il quarto sprinter nipponico della storia a scendere sotto i 10 secondi. Yamagata, membro della staffetta giapponese medaglia d’argento alle Olimpiadi di Rio 2016, disputerà la sua terza Olimpiade.

Programma (orario italiano)

Round preliminare: Sabato 31 Luglio (ore 04.35)
Batterie: Sabato 31 Luglio (ore 12.45)
Semifinale: Domenica 1 Agosto (ore 12.15)
Finale: Domenica 1 Agosto (ore 14.50)

200 metri maschili

Dopo il ritiro di Usain Bolt lo statunitense Noah Lyles ha preso l’eredità del giamaicano diventando il dominatore dei 200 metri. Lyles mancò di poco la qualificazione per le Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016 classificandosi al quarto posto ai Trials quando era ancora junior.

Nel 2017 Lyles fu costretto a rinunciare ai Mondiali di Londra per un infortunio ma si riscattò vincendo la finale della Diamond League a Bruxelles in 19”90. Nel 2018 ha corso quattro prestazioni al di sotto dei 19”7.

Lyles ha proseguito il dominio nel 2019 vincendo il titolo mondiale a Doha e correndo il quarto miglior tempo all-time con 19”50 a Losanna. La sua ultima sconfitta risale al Giugno 2019 quando perse contro Michael Norman pur correndo in un eccellente 19”73.

Lyles guida le liste mondiali del 2021 con il 19”74 realizzato nella finale dei 200 metri dei Trials di Eugene e ha vinto lo scontro diretto con la stella emergente Kenny Bednarek a Walnut per quattro centesimi di secondo in 19”90.

Bednarek ha migliorato il primato personale nella finale dei Trials di Eugene con 19”78 arrivando a soli quattro centesimi da Lyles e ha vinto le tappe della Diamond League a Gateshead e a Doha.

Il ventiduenne statunitense ha sfiorato la qualificazione olimpica anche sui 100 metri piazzandosi al quarto posto con il record personale di 9”89.

La grande sorpresa dei Trials statunitensi è arrivata dal formidabile diciassettenne Erriyon Knighton, che ha migliorato il primato mondiale under 18 con 20”04 prima di battere due volte il record del mondo under 20 di Usain Bolt con 19”88 in semifinale e 19”94 in finale.

Ai Giochi Olimpici sarà il più giovane statunitense a gareggiare dall’edizione di Tokyo 1964 quando la leggenda del mezzofondo Jim Ryun entrò in semifinale sui 1500m a 17 anni quattro anni prima di vincere l’argento a Città del Messico sulla stessa distanza.

Knighton è alto 1.91m e ha una struttura fisica che ricorda Bolt. Ha iniziato come tanti ragazzi statunitensi con il Football Americano e ha ricevuto delle proposte di borsa di studio.

Il canadese André De Grasse vinse la medaglia d’argento sui 200 metri a Rio de Janeiro 2016 dietro a Bolt in 20”02 dopo aver migliorato il record personale con 19”80 in semifinale. In questa stagione De Grasse si è avvicinato al personale correndo in 19”89 a Doha e ha vinto in 19”97 a Szekesfehrvar battendo Berdnarek e Knighton.

Joe Fanbulleh ha vinto il titolo NCAA a Eugene in 19”91. Il teenager vive e studia negli Stati Uniti ma gareggerà per la Liberia, suo paese d’origine.

Gli altri protagonisti in gara sono il giamaicano Yohan Blake, argento sui 100m e sui 200 metri alle Olimpiadi di Londra 2012 e secondo duecentista della storia con 19”26, il trinidegno Jereem Richards (bronzo ai Mondiali di Londra 2017), l’azzurro Eseosa Desalu (sesto nella finale degli Europei di Berlino 2018 con 20”13 e campione italiano a Rovereto nel 2021 con 20”38 con vento contrario di -1.8 m/s) e il sudafricano Shawn Masangwany, atleta allenato da Carl Lewis alla University of Houston.

Programma (orario italiano)

Batterie: Martedì 3 Agosto (ore 04.05)
Semifinali: Martedì 3 Agosto (ore 13.50)
Finale: Mercoledì 4 Agosto (ore 14.55)

200 metri femminili

Per la prima volta nella storia sei velociste sono scese sotto i 22 secondi nella stessa stagione. Gabby Thomas guida la lista mondiale stagionale con lo straordinario 21”61 realizzato nella finale dei Trials statunitensi.

La sprinter laureata in neurobiologia alla prestigiosa Harvard University è salita al secondo posto delle liste mondiali di sempre alle spalle di Florence Griffith Joyner, che vinse l’oro olimpico a Seul 1988 con 21”34.

Jenna Prandini e la sorprendente Anevia Battle hanno centrato la qualificazione a Eugene migliorando i loro personali nella finale dei Trials con 21”89 e 21”95, mentre Tamara Clarke è rimasta esclusa pur correndo sotto i 22 secondi con 21”98.

La seconda più veloce nelle liste mondiali del 2021 è Shelly Ann Fraser Pryce, che torna a correre i 200 metri in una grande rassegna globale come Olimpiadi e Mondiali nove anni dopo la vittoria ai Mondiali di Mosca 2013.

Lo scorso Giugno la giamaicana ha trionfato nella finale dei Trials giamaicani in 21”79 migliorando di 30 centesimi il precedente record personale di 22”09 stabilito in occasione della medaglia d’argento alle Olimpiadi di Mosca 2013.

La connazionale Sherika Jackson si è classificata seconda ai Trials giamaicani demolendo il personale con 21”82 e ha vinto i meeting di Stoccolma in 22”10 e di Szekesfehrvar in 21”96. Elaine Thompson difenderà il titolo olimpico conquistato cinque anni fa a Rio de Janeiro dopo essersi guadagnata il posto in squadra con il terzo posto ai Trials di Kingston con 22”02.

Dina Asher si piazzò quinta nella finale olimpica di Rio de Janeiro ma negli anni successivi ha compiuto un enorme passo in avanti vincendo due medaglie d’oro agli Europei di Berlino 2018 in 21”89 e ai Mondiali di Londra 2019 in 21”88. La britannica ha vinto le due gare disputate in questa stagione in Italia a Savona in 22”56 e al Golden Gala di Firenze in 22”06.

Shaunae Miller Uibo non difenderà l’oro olimpico sui 400 metri vinto a Rio de Janeiro perché ha deciso di concentrarsi sui 200 metri. La bahamense ha un personale stagionale sui 200 metri di 22”03 e ha vinto la tappa della Diamond League di Montecarlo in 22”23 precedendo di due centesimi di secondo Marie Josée Ta Lou.

La sprinter ivoriana, quarta sui 200 metri alle Olimpiadi di Rio 2016 e seconda ai Mondiali di Londra 2017, si è classificata tre volte seconda in Diamond League a Firenze, Stoccolma e Montecarlo.

Dafne Schippers non è nella sua migliore condizione di forma ma ha sempre reso al massimo nei grandi eventi dove vanta l’argento olimpico a Rio de Janeiro e due ori mondiali a Pechino e a Londra. Due altre velociste in grado di lottare per le prime posizioni sono la svizzera Mujinga Kambundji, bronzo sui 200m ai Mondiali di Doha 2019, la gambiana Gina Bass, sesta nella finale iridata nella capitale del Qatar.

Attenzione anche alle diciottenni namibiane Christine Mboma e Beatrice Masilingi. Mboma ha migliorato i personali sui 200 metri con 22”67 e i 400 metri con 49”22. Masilingi si è messa in luce con la vittoria al meeting di Nairobi dell’anno scorso e ha polverizzato i suo record con 22”65 sui 200m a Stoccolma e 49”88 sui 400m a Chorzow.

Dalia Kaddari farà la sua prima esperienza olimpica poche settimane dopo aver vinto il titolo europeo under 23 a Tallin in 22”64, terzo miglior tempo italiano di sempre dopo il 22”56 di Libania Grenot e il 22”60 di Manuela Levorato.

La giovane sarda di Quartu Sant’Elena è la terza in Europa in questa stagione dopo due grandi campionesse come Asher Smith e Kambundji.

Programma (orario italiano)

Batterie: Lunedì 2 Agosto (ore 03.30)
Semifinale: Lunedì 2 Agosto (ore 12.25)
Finale: Martedì 3 Agosto (ore 14.50)

400 metri maschili

Gli Stati Uniti hanno dominato i 400 metri per sette edizioni consecutive dei Giochi Olimpici dal 1984 al 2008. Kirani James di Grenada ha vinto l’edizione del 2012 a Londra. Nel 2016 Wayde Van Niekerk ha dominato l’edizione di Rio de Janeiro 2016 stabilendo un fantastico primato del mondo con 43”03. Tokyo potrebbe rappresentare il ritorno degli Stati Uniti sul gradino più alto del podio.

Il più serio candidato a riportare l’oro olimpico negli Stati Uniti è Michael Norman, che ha dominato le ultime stagioni e ha ribadito la sua superiorità vincendo la finale dei Trials statunitensi in 44”07 battendo Michael Cherry (44”35) e l’astro nascente Randolph Ross (44”74).

Ross (figlio d’arte di Duane Ross, bronzo ai Mondiali di Siviglia nel 1999 sui 110 ostacoli), guida le liste mondiali dei 400 metri con l’eccellente tempo di 43”85 realizzato nella finale del Campionato NCAA di Eugene.

Norman mancò di poco la qualificazione per le Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016 quando si classificò al quinto posto sui 200 metri a 18 anni ai Trials statunitensi dopo aver battuto Justin Gatlin in semifinale.

Successivamente Norman ha vinto l’oro mondiale under 20 sui 200 metri, quattro titoli NCAA con la maglia dei Trojans della University of Southern California e ha stabilito i migliori tempi mondiali dell’anno nel 2018 con 43”61 e nel 2019 con 43”45 (quarto miglior tempo di sempre) e la migliore prestazione mondiale di sempre sui 400 metri indoor con 44”52.

A causa di un infortunio alla coscia il californiano ha mancato la qualificazione per la finale ai Mondiali di Doha nel 2019, ma è tornato in grandi condizioni nell’anno olimpico vincendo cinque gare su sette, compresa la gara di Diamond League a Doha in 44”27.

Si è classificato terzo nell’ultimo test pre-olimpico a Szekesfehrvar in 44”65 alle spalle di Steven Gardiner e di Bryce Deadmon, ma il risultato ha risentito della stanchezza dopo le fatiche dei Trials. Sarà un’Olimpiade speciale per Norman, che gareggerà nel paese d’origine di sua madre Nobue Saito, che stabilì un primato scolastico sui 100 metri a livello giapponese.

Norman e Wayde Van Niekerk sono gli unici velocisti della storia ad essere scesi sotto i 10 secondi sui 100 metri, sotto i 20 secondi sui 200 metri e sotto i 44 secondi sui 400 metri. Norman è considerato come il successore di Van Niekerk come possibile primatista del mondo dei 400 metri e primo quattrocentista della storia in grado di infrangere il muro dei 43 secondi.

Van Niekerk difenderà l’oro olimpico di Rio 2016 con l’incredibile primato mondiale di 43”03. Dopo la vittoria ai Mondiali di Londra 2017 la carriera del sudafricano è stata frenata da un grave infortunio al legamento crociato durante una partita di rugby benefica.

Nelle due gare disputate nel 2021 il quattrocentista nativo di Bloemfontein si è classificato secondo in 44”56 a Madrid alle spalle di Anthony Zambrano e primo a Lucerna in 44”87.

Steven Gardiner cerca il bis dopo l’oro iridato conquistato a Doha in 43”48 davanti al colombiano Anthony Zambrano. Il bahamense ha vinto cinque delle sei gare disputate in questa stagione compresa quella di Szekesfehérvar in 44”47.

Zambrano, primatista sudamericano ai Mondiali di Doha con 44”15, ha battuto Van Niekerk a Madrid in 44”51.

Un altro candidato ai primi posti della finale è il campione dei Giochi del Commonwealth Isaac Makwala del Botswana, vincitore al meeting di Chorzow in 44”47.

Il campione olimpico di Londra 2012 Kirani James di Grenada, tornato a grandi livelli ai Mondiali di Doha dopo anni di infortuni, ha vinto i 400m nei meeting di Ostrava in 44”74 e Stoccolma in 44”63 e ha realizzato il personale stagionale con 44”61.

Le speranze italiane sono riposte su Davide Re, primatista italiano con 44”77 e semifinalista ai Mondiali di Doha con 44”85, e Edoardo Scotti, vincitore sui 400 metri al Golden Gala in 45”21 e bronzo ai recenti Europei Under 23 di Tallin.

In chiave europea sono da seguire l’olandese Liemarvin Bonevacia, leader continentale stagionale con 44”80 a Stoccolma, e il giovane ticinese Ricky Petrucciani, campione europeo under 23 a Tallin in 45”02 (a soli tre centesimi di secondo dal record svizzero di Matthias Rusterholz).

Programma (orario italiano)

Batterie: Domenica 1 Agosto (ore 03.45)
Semifinali: Lunedì 2 Agosto (ore 13.05)
Finale: Mercoledì 4 Agosto (ore 14.30)

400 metri femminili

Si preannuncia una finale dei 400 metri femminile aperta ma dipenderà molto dalla decisione di Shaunae Miller Uibo su quale gara disputare. La campionessa olimpica in carica dei 400 metri aveva annunciato la sua intenzione di disputare i 200 metri e non i 400 metri.

Il programma orario non consente di doppiare entrambe le distanze. Attualmente la bahamense è ancora iscritta per le due gare e potrebbe ancora cambiare idea all’ultimo momento. Nel caso dovesse optare per il giro di pista Miller Uibo diventerebbe la favorita sulla distanza dove detiene la seconda migliore prestazione mondiale dell’anno con il 49”08 realizzato nel meeting del Continental Tour di Walnut.

Cinque anni fa Miller Uibo vinse la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Rio de Janeiro battendo per sette centesimi la statunitense Allyson Felix con un tuffo sulla linea del traguardo.

Felix si è qualificata per la sua quinta e ultima Olimpiade a 35 anni grazie al secondo posto nella finale dei Trials statunitensi di Eugene in 50”72 meno di tre anni dopo essere diventata mamma di Camryn.

Nella sua lunga carriera Felix ha vinto nove medaglie olimpiche (sei d’oro e tre d’argento). Se dovesse vincerne un’altra la californiana eguaglierebbe il record femminile di podi olimpici detenuto da Merlene Ottey e quello assoluto di podi raggiunti da un atleta statunitense (maschile o femminile) detenuto da Carl Lewis.

Quanera Hayes ha vinto la finale dei Trials in 49”78 sfiorando il primato personale di sei centesimi di secondo. Hayes è diventata mamma di Demetrius due anni fa.

Wadeline Jonathas si è qualificata con il terzo posto ai Trials in 50”03. Due anni fa la statunitense di origini haitiane si piazzò quarta ai Mondiali di Doha in 49”60.

Stephanie Ann McPherson ha vinto i Trials giamaicani battendo il primato personale con 49”61. La caraibica ha vinto l’oro a Mosca 2013 e l’argento olimpico a Rio de Janeiro 2016 e il bronzo sui 400 metri ai Mondiali di Mosca 2013.

Nell’ultima gara prima delle Olimpiadi ha vinto i 400m nella tappa della Diamond League di Gateshead in 50”44.

La possibile sorpresa potrebbe arrivare dalla portacolori della Repubblica Dominicana Marileidy Paulino, che ha vinto tutte le gare disputate in questa stagione compresa la gara del meeting di Savona in 50”71 ed è scesa sotto i 50 secondi con 49”99 al meeting di Huelva.

La migliore delle europee in gara è la belga Cynthia Bolingo, che ha vinto l’argento europeo indoor sui 400m agli Europei Indoor di Glasgow nel 2019 e ha stabilito il record con 50”29.

Programma (orario italiano)

Batterie: Martedì 3 Agosto (ore 02.45)
Semifinali: Mercoledì 4 Agosto (ore 12.30)
Finale: Venerdì 6 Agosto (ore 14.35)
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