Gli azzurri per i mondiali al coperto di Belgrado

24 atleti ufficialmente convocati dal direttore tecnico La Torre

Tra esattamente 8 giorni, venerdì 18 marzo, inizieranno nella capitale serba i campionati del mondo indoor e, ieri si è delineata la squadra azzurra che vi parteciperà, attraverso le convocazioni ufficiali del direttore tecnico Antonio La Torre.

Sono 24 gli atleti inseriti nell’elenco (14 uomini e 10 donne) per la rassegna iridata che si svolgerà nella Stark Arena di Belgrado sino al 20 marzo e, su tutti, spiccano i nomi di due campioni olimpici: l’oro dei 100 e della 4×100 Marcell Jacobs, campione europeo indoor dei 60 a Torun 2021, e l’oro del salto in alto Gianmarco Tamberi, già campione del mondo indoor a Portland nel 2016.

Assolutamente differente, peraltro, la condizione atletica e mentale dei due campioni azzurri, in quanto Marcell è reduce da un’ottimo inizio di stagione, dove ha corso in 6 gare e, pur con l’ultima sfortunata esperienza del meeting svoltosi proprio a Belgrado lunedì scorso dove ha fatto una falsa partenza in finale, ha sempre vinto ottenendo eccellenti crono il migliore dei quali è stato il 6″49 di Lodz in Polonia.

Tamberi, invece, non è ancora sceso in pedana e ha quindi annunciato che valuterà nei prossimi giorni se partecipare o meno all’evento, alla luce dei riscontri che arriveranno dagli allenamenti.

Nella squadra italiana diversi atleti che si sono particolarmente distinti in questo inizio 2021, ottenendo anche nuovi record italiani indoor nelle loro specialità, a cominciare da Zaynab Dosso nei 60 femminili, Nick Ponzio nel getto del peso, Ossama Meslek nei 1500 (ma a Belgrado correrà nei 3000) e Sveva Gerevini nel pentathlon.

Da segnalare quale curiosità statistica che, per la prima volta nella storia dei mondiali indoor, vi sarà impegnato un azzurro nell’eptathlon grazie alla partecipazione del primatista italiano Dario Dester.

Presente anche la primatista mondiale under 20 al coperto Larissa Iapichino nel salto in lungo, il bronzo europeo indoor in carica dei 60 ostacoli Paolo Dal Molin, il quinto classificato delle Olimpiadi di Tokyo Zane Weir nel getto del peso mentre, per Nesim Amsellek nei 1500 e Aurora Berton nei 60 metri, sarà la prima volta con la maglia della nazionale italiana assoluta.

L’elenco che vi riportiamo sotto non ancora definitivo e, nelle prossime ore, potrebbero essere comunicati, da parte di World Athletics, altri inviti per atleti azzurri.

Antonio La Torre, direttore tecnico della nazionale italiana, ha poi voluto fare un commento sulla situazione di alcuni atleti.

Su Jacobs

Marcell ha dato una lezione di stile, per come ha reagito alla falsa partenza di lunedì sera a Belgrado. Nelle sue parole c’è la misura del percorso importantissimo che sta facendo con coach Paolo Camossi.

Un campione che non si nasconde e non cerca scuse, non dà la colpa al giudice. Trovo che la vera maturazione sia questa. Sulla carta, toccano allo statunitense Christian Coleman i panni del favorito, ha il fuoco dentro per il rientro. Ma voglio sottolineare la tranquillità di Marcell e la maturità nel non tirarsi indietro in nessun confronto.

La statura del personaggio è cresciuta e nessuno potrà più dire ‘chi è questo Jacobs?’, come qualche disinformato disse a Tokyo. In queste gare ha ripreso il filo delle Olimpiadi nella maniera migliore. Si allena seriamente e fa il mestiere dell’atleta di vertice, che sa affrontare le pressioni. E se dovessimo proiettare i tempi di Jacobs sulla stagione all’aperto, ci sarà molto da divertirsi.”

Marcell Jacobs (foto Colombo/FIDAL)
Marcell Jacobs (foto Colombo/FIDAL)

Su Tamberi

Ho parlato con Marco Tamberi lunedì sera e mi ha confermato di iscrivere Gianmarco, informandomi però che c’era stato un piccolo problema, assolutamente niente di rilevante, che ha limitato questa importante seduta tecnica, come ha spiegato Gimbo su Instagram.

Lascio totalmente a Marco e Gimbo la decisione finale, che potrebbe arrivare entro il fine settimana. Dobbiamo aspettare e rispettare, qualunque sia la decisione. Ricordiamoci che questo fuoriclasse ha un grande obiettivo quest’anno, completare il proprio palmares straordinario ai Mondiali di Eugene.

Avevano deciso di non fare la stagione indoor ma lo stage invernale a Mauritius è stato così positivo che in termini di condizione fisica si è trovato molto più avanti di quanto previsto. Tutti i parametri fisici sono migliorati rispetto alle stagioni precedenti e la base di lavoro per arrivare a Eugene è stata messa in cascina.

So bene che vorrebbe essere già in pedana, con la sua vis agonistica, con il suo spirito combattivo, con la voglia e la leggerezza che è venuta dopo la storica affermazione alle Olimpiadi”.

Gianmarco Tamberi (foto Colombo/FIDAL)
Gianmarco Tamberi (foto Colombo/FIDAL)

Su Iapichino

Larissa è un cantiere aperto. Credo ci sia la testa giusta per affrontare qualsiasi risultato. Ha gareggiato, anche in condizioni di viaggio disagiate, e poi c’è stato l’episodio di Ancona: fa parte delle cose che un talento puro deve acquisire, dalle quali può imparare per reagire.

Sono ottimista su Larissa. Stiamo parlando di una ragazza giovanissima che ha bisogno di fare questi passaggi: qualsiasi risultato di Belgrado va letto con questi parametri. È chiaro: è sotto le luci della ribalta, ma in questo percorso tutti dobbiamo accompagnarla, essere dalla sua parte e ragionare sulle cose che vanno e le cose da aggiustare”.

Larissa Iapichino (foto Grana/FIDAL)
Larissa Iapichino (foto Grana/FIDAL)

Su Dosso

Il para-Dosso è che Zaynab a Tokyo ha fatto da spettatrice: c’era, ma ha guardato le compagne dalla tribuna. I suoi risultati sono uno dei frutti maturati con il cambiamento di mentalità suscitato dalla grande onda di Tokyo. C’è stato un passaggio da una bravissima allenatrice come Loredana Riccardi, in pieno e totale consenso, a Giorgio Frinolli.

Sarà un caso che si allena sulla stessa pista di Marcell Jacobs al Paolo Rosi di Roma. Sta sorprendendo tutti noi ma soprattutto se stessa. Tanti dettagli da sistemare, ma più ancora del tempo nella vittoria di Belgrado ho trovato importante l’aver saputo reagire a tante false partenze. È uno dei personaggi emergenti dell’atletica, in un settore che ci sta dando particolari soddisfazioni”.

Zaynab Dosso (foto Grana/FIDAL)
Zaynab Dosso (foto Grana/FIDAL)

Su Gerevini e Dester

Felicissimi di aver ricevuto l’invito da World Athletics: per la prima volta abbiamo due multiplisti azzurri nella storia dei Mondiali indoor e faccio i complimenti a Pietro Frittoli, grandissimo e appassionatissimo coach”.

Sugli altri protagonisti del 2022

Nick Ponzio, insieme a Zane Weir, ha fatto una stagione indoor di primissimo piano. Aspettiamo Leo Fabbri, si è trascinato un problema per tutto l’inverno. Bellissimi i record di Meslek, di Sabbatini che ha scelto di rinunciare agli 800 ai Mondiali indoor, di Battocletti che farà il cross domenica ai Campionati italiani, di Yeman Crippa che aveva bisogno di questo primato nella mezza maratona dopo un 2021 difficile.

Dal Molin sta dando continuità: non so che vita sia, la terza, la quarta, la quinta. Ma è una delle nostre punte a Belgrado. Derkach è messa bene nelle liste stagionali: sta dando consistenza ai suoi risultati grazie all’ottimo lavoro di Alessandro Nocera. Ed è importante la notizia di oggi che Catalin Tecuceanu potrà vestire la maglia azzurra, la sua capacità tattica è notevole”.

Nick Ponzio (foto Grana/FIDAL)
Nick Ponzio (foto Grana/FIDAL)

La squadra italiana

Uomini

  • 60: Giovanni Galbieri
  • 60: Marcell Jacobs
  • 1500: Nesim Amsellek
  • 1500: Pietro Arese
  • 3000: Yassin Bouih
  • 3000: Ossama Meslek
  • 60hs: Paolo Dal Molin
  • 60hs: Hassane Fofana
  • Alto Gianmarco Tamberi
  • Lungo: Filippo Randazzo
  • Triplo: Emmanuel Ihemeje
  • Peso: Nicholas J. Ponzio
  • Peso: Zane Weir
  • Eptathlon: Dario Dester

Donne

  • 60: Aurora Berton
  • 60: Zaynab Dosso
  • 800: Elena Bellò
  • 60hs: Elisa Maria Di Lazzaro
  • Lungo: Larissa Iapichino
  • Alto: Elena Vallortigara
  • Asta: Roberta Bruni
  • Asta: Elisa Molinarolo
  • Triplo: Dariya Derkach
  • Pentathlon: Sveva Gerevini
Sport OK Junior