I campionati del mondo di atletica al coperto, che inizieranno venerdì 18 alla Stark Arena di Belgrado, saranno caratterizzati da altissimi contenuti tecnici specialmente per quanto riguarda i concorsi dei salti e, naturalmente, l’attenzione di tutti i tifosi sarà concentrata sul fenomenale svedese Armand Duplantis.
La gara dell’asta, in programma per le ore 17.17 di domenica 20, vedrà il 22enne Duplantis inseguire il primo titolo mondiale indoor della sua carriera, sulla pedana dell’impianto serbo dove ha appena stabilito il suo quarto record del mondo, saltando 6.19m in occasione del meeting del World Indoor Tour Silver di Belgrado dello scorso 7 Marzo.
Armand è imbattuto nelle quattro gare disputate in questa stagione indoor avendo vinto a Karlsruhe (6.02m), Berlino (6.03m), Upssala (6.04m) e Birmingham (6.05m) e, prima dell’ultimo primato di Belgrado, aveva già realizzato tre record (due indoor a Torun con 6.17m e a Glasgow con 6.18m, e uno outdoor con 6.15m al Golden Gala di Roma nel 2020).
Lo svedese, cresciuto in Lousiana, ha scelto di vivere e di allenarsi in Svezia nel paese di sua madre che segue la sua preparazione atletica.
Il salto con l’asta maschile non sarà in ogni caso solo una sfida tra Duplantis contro l’asticella, perché lo scandinavo avrà di fronte lo statunitense Chris Nilsen in uno dei duelli più attesi dell’intera rassegna iridata. Nilsen ha migliorato due primati nord americani indoor di questa stagione saltando 6.02m a Tourcoing e 6.05m a Rouen, e ha vinto il titolo statunitense indoor a Spokane con 5.91m.
La scorsa estate Duplantis ha vinto il titolo olimpico con 6.02m battendo Nilsen, che nell’occasione superò la misura di 5.97m. Nilsen ha battuto Duplantis nella Finale dei Campionati NCAA di Austin nel 2019 con 5.95m. L’astista cresciuto nel team del Coyotes del South Dakota migliorò il record NCAA indoor di Duplantis valicando la misura di 5.93m nel Febbraio 2020.
Duplantis non è l’unico campione olimpico in gara nel salto con l’asta maschile perché, tra i protagonisti, ci sarà il brasiliano Thiago Braz Da Silva, vincitore a Rio de Janeiro 2016 con il record olimpico di 6.03m. Dopo alcune stagioni di alti e bassi l’allievo di Vitaliy Petrov è tornato su livelli di eccellenza vincendo la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Tokyo con 5.87m. In questa stagione indoor ha realizzato la misura di 5.91m a Rouen avvicinando di due centimetri il primato personale indoor.
Lo statunitense KC Lightfoot ha superato 6.00m nel Febbraio 2021 e si è avvicinato al primato personale con 5.95m al meeting di Dortmund. Il quarto classificato delle ultime Olimpiadi di Tokyo si è qualificato per Belgrado grazie al secondo posto ai Campionati statunitensi indoor di Spokane con 5.86m.
L’olandese Menno Vloon è un altro serio candidato al podio dopo una stagione da protagonista nella quale ha vinto il meeting All Star Perche di Clermont Ferrand con 5.87m e il titolo nazionale ad Apeldoorn con 5.91m.
La squadra francese non potrà contare su Renaud Lavillenie (tre volte vincitore ai Mondiali Indoor), ma la famiglia del grande astista di Clermont Ferrand sarà ben rappresentata dal fratello Valentin Lavillenie, medaglia d’argento agli Europei Indoor di Torun 2021 con 5.80m. Attenzione anche al giovane Thibaut Collet, campione francese indoor poche settimane fa a Miramas con il primato personale 5.81m e figlio d’arte del grande Philippe Collet, primatista nazionale con 5.94m e ora suo allenatore.
Gli altri astisti da seguire sono il belga Ben Broeders, campione europeo under 23 a Bydgoszcz nel 2017 e quarto classificato agli Europei outdoor di Amsterdam 2016, e l’australiano Kurtis Marshall, medaglia d’oro ai Giochi del Commonwealth a Gold Coast nel 2018.
Armand Duplantis: “Credo di aver tentato 6.19m circa 50 volte. E’ stata una bella sensazione perché non avevo mai incontrato così tanti problemi a superare una misura come alla quota di 6.19m. Era da tempo che mi aspettavo di arrivare a questo risultato. Non credo che questo sia il mio limite.
Questo è solo l’inizio e ci sono ancora molti margini di miglioramento. La Stark Arena è un luogo perfetto per saltare in una grande manifestazione di campionato e cercherò di saltare ancora più in alto”.
Salto in alto maschile
I favori del pronostico spettano al venticinquenne sudcoreano Woo Sanghyeok, quarto classificato con 2.35m nella magica finale delle Olimpiadi di Tokyo vinta a pari merito da Gianmarco Tamberi e da Mutaz Barshim.
Il saltatore asiatico, campione del mondo a livello under 18 a Donetsk nel 2013, guida le liste mondiali indoor con l’eccellente record personale di 2.36m realizzato nel meeting di Hustopece in Repubblica Ceca in Febbraio.
Successivamente si è imposto anche nell’altro meeting ceco di Banska Bystrica con 2.35m. In caso di vittoria Woo diventerebbe il secondo saltatore asiatico a vincere il titolo mondiale indoor dopo Mutaz Barshim, che vinse a Sopot nel 2014 e fu secondo a Birmingham 2018.
I tifosi italiani aspettano che Gianmarco Tamberi sciolga le ultime riserve circa la partecipazione last-minute ai Mondiali Indoor, decisione che avrebbe dovuto essere presa ieri pomeriggio ma ancora non è stato annunciato nulla in proposito.
Il campione marchigiano aveva deciso di saltare la stagione indoor per preparare l’assalto al titolo mondiale all’aperto, l’unico grande titolo che ancora manca alla sua collezione che comprende gli ori ai Mondiali indoor di Portland nel 2016 quando si impose con 2.36m, agli Europei outdoor di Amsterdam 2016, agli Europei Indoor di Glasgow 2019 oltre all’oro olimpico con 2.37m a Tokyo e all’argento europeo indoor di Glasgow nel 2021.
Un periodo di allenamenti alle Mauritius ha cambiato i piani agonistici. Gimbo non gareggia dal giorno del trionfo nella finale della Diamond League di Zurigo con 2.34m.
Nessuno degli altri cinque atleti in gara ha superato la misura di 2.30m in questa stagione indoor e la lotta per le medaglie si preannuncia aperta ad ogni risultato.
Il belga Thomas Carmoy potrebbe vincere un’altra medaglia internazionale dopo il bronzo agli Europei Indoor di Glasgow dell’anno scorso.
Il neozelandese Hamish Kerr (soprannominato the “Flying Kiwi”) ha superato 2.30m al meeting outdoor di Auckland dello scorso 20 Febbraio e insegue una medaglia iridata nella prima gara indoor della sua carriera. Kerr ha un personale di 2.31m e si è piazzato al decimo posto alle Olimpiadi di Tokyo.
Gli altri saltatori con un personale di 2.30m in gara sono il bahamense Donald Thomas, campione del mondo a Osaka 2007 con 2.37m, il campione sudamericano 2021 Fernando Ferreira del Brasile, il messicano Edgar Rivera, quarto ai Mondiali di Londra 2017, il giapponese Naoto Tobe, medaglia di bronzo ai Campionati asiatici nel 2019 e primatista nazionale indoor con 2.35m a Karlsruhe nel 2019, e Loic Gaisch, campione svizzero e primatista nazionale con 2.33m a Losanna lo scorso anno.
Salto in lungo maschile
Miltiadis Tentoglou punta ad arricchire la sua ricca collezione di medaglie nelle grandi rassegne internazionali di campionato. Il saltatore in lungo greco ha vinto la medaglia d’oro olimpica a Tokyo battendo Juan Miguel Echevarria con la stessa misura di 8.41m grazie ad un secondo miglior salto più lungo di due soli centimetri rispetto al giovane cubano.
Tentoglou ha dimostrato di essere un atleta in grado di rendere al massimo nelle occasioni che contano e il suo palmares annovera i due titoli europei indoor di Glasgow 2019 e Torun 2021, l’oro europeo assoluto all’aperto di Berlino 2018 e i successi nelle rassegne continentali under 20 di Grosseto 2017 e under 23 di Gavle 2019.
Il salto in lungo maschile ha spesso regalato gare emozionanti e ricche di colpi di scena nei salti conclusivi e anche quest’anno si preannuncia una bella sfida tra Tentoglou e lo svedese Thobias Montler. Proprio sulla pedana di Belgrado è andata in scena una vera anteprima della sfida tra l’ellenico e lo scandinavo in occasione del meeting del World Indoor Tour Silver dello scorso 7 Marzo. Tentoglou ha vinto con 8.26m battendo di due centimetri Montler.
Lo svedese ha già vinto due medaglie d’argento nelle ultime due edizioni degli Europei Indoor alle spalle di Tentoglou. L’anno scorso Montler si è piazzato al settimo posto alle Olimpiadi di Tokyo e ha vinto la finale della Wanda Diamond League di Zurigo con un salto da 8.17m all’ultimo tentativo.
Il team statunitense schiera Marquis Dendy, campione del mondo indoor a Portland nel 2016 e medaglia di bronzo due anni più tardi a Birmingham nel 2018, e Jarrion Lawson, quarto classificato alle Olimpiadi di Rio de Janeiro nel 2016 e campione statunitense indoor nel 2022 con 8.19m a Spokane.
Il siciliano Filippo Randazzo ha già dimostrato di poter lottare per le prime posizioni nelle occasioni che contano in occasione del brillante ottavo posto alle Olimpiadi di Tokyo. Il lunghista originario di San Cono in provincia di Catania ha vinto la medaglia di bronzo agli Europei Under 20 di Eskilstuna 2015 e l’argento agli Europei Under 23 di Bydgoszcz 2017.
L’anno scorso è salito sulla ribalta mondiale vincendo la prima gara di Diamond League della sua carriera a Gateshead con 8.11m sotto il diluvio.
Nel 2018 si è trasferito a Castelporziano per allenarsi con l’ex saltatore Andrea Matarazzo. Dall’autunno 2020 è tornato ad allenarsi a Valguarnera con il tecnico Carmelo Giarrizzo, che lo ha lanciato agli inizi della sua carriera. Al debutto stagionale Filippo ha vinto il primo titolo italiano indoor della sua carriera con 8.00m dopo i sei successi all’aperto.
La lotta per le medaglie si preannuncia molto aperta e potrebbe riservare diverse sorprese. Il nome nuovo emerso in questa stagione è il peruviano José Mandros Martinez, che ha vinto il titolo sudamericano indoor nell’impianto in altura di Cochabamba in Bolivia con 8.17m.
Da seguire con attenzione anche il giovane talento giapponese Yuki Hashioka, campione del mondo under 20 a Tampere nel 2018 e sesto classificato alle Olimpiadi di Tokyo, e l’uruguaiano Emiliano Lasa, sesto classificato alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016 e atleta accreditato di un personale stagionale di 8.10m realizzato in questa stagione.
Salto triplo maschile
Pedro Pablo Pichardo è quasi sempre salito sul podio nelle grandi manifestazioni alle quali ha preso parte nell’ultimo decennio con la sola eccezione dei Mondiali di Doha 2019 dove si è piazzato al quarto posto pur saltando l’eccellente misura di 17.82m.
Nel corso del 2021 il triplista portoghese di origini cubane ha fatto l’en-plein vincendo agli Europei Indoor di Torun 2021 con 17.30m, alle Olimpiadi di Tokyo con 17.98m e nella finale della Wanda Diamond League di Zurigo con 17.70m, mentre nel 2022 ha gareggiato solo una volta realizzando 16.57m con rincorsa più corta in un piccolo meeting a Pombal in Portogallo.
Il triplista più in forma del momento è l’ex connazionale Lazaro Martinez, due volte campione del mondo under 20 a Eugene nel 2014 e a Bydgoszcz nel 2016. Martinez ha vinto la classifica finale del salto triplo del World Indoor Tour nel 2022 grazie ai successi nei meeting di Liévin con 17.21m e di Madrid con 17.12m.
Un altro serio candidato al podio è l’algerino Yasser Triki, quinto nella finale olimpica di Tokyo con il record personale di 17.43m. L’atleta cresciuto sportivamente all’Università Texas A&M negli Stati Uniti vanta anche un successo in Diamond League a Oslo nel 2021 con 17.24m e un secondo posto nel meeting indoor di Parigi Bercy con 16.95m come miglior risultato della stagione indoor 2022.
L’azzurro Emmanuel Ihemeje arriva a Belgrado con il morale alle stelle una settimana dopo aver vinto il secondo titolo NCAA indoor di fila con 16.83m e il terzo della sua carriera considerando anche il successo nei campionati dei college all’aperto della scorsa estate a Eugene con 17.14m.
Da seguire anche il plurimedagliato tedesco Max Hess, campione europeo outdoor ad Amsterdam nel 2016, secondo ai Mondiali Indoor di Portland 2016 e tre volte terzo agli Europei Indoor nel 2017, 2019 e 2021, e il francese Jean Marc Pontvianne, vincitore al recente meeting indoor di Parigi Bercy con 17.08m.
Salto con l’asta femminile
La medaglia d’oro olimpica di Tokyo 2021 Katie Nageotte sfida la campionessa mondiale indoor Sandi Morris e la primatista slovena Tina Sutej in una gara che si preannuncia su misure ad alta quota.
Nageotte ha vinto il titolo statunitense lo scorso anno a Eugene stabilendo il record personale outdoor con 4.95m, l’oro olimpico a Tokyo nel 2021 con 4.90m oltre a tre gare di Diamond League a Doha (4.84m), Montecarlo (4.90) e al Prefontaine Classic di Eugene (4.82m). Ha superato 4.80m o più in otto competizioni l’anno scorso. In questa stagione ha realizzato un personale stagionale di 4.80m a Liévin.
Morris difende il titolo mondiale indoor vinto a Birmingham nel 2018 con il personale indoor con 4.95m. La bionda statunitense ha conquistato anche due argenti mondiali outdoor a Londra nel 2017 e a Doha nel 2019 e l’argento olimpico a Rio de Janeiro nel 2016. In questa stagione ha sempre vinto nelle quattro gare disputate ai Millrose Games (4.75m), a Louisville (4.71m), a Blacksburg (4.65m) e ai Campionati statunitensi di Spokane (4.80m).
Sutej ha vinto la gara del meeting di salto con l’asta del meeting di Rouen in Normandia migliorando il primato sloveno con 4.80m. La trentatreenne di Lubiana ha vinto la medaglia d’argento agli Europei Indoor di Torun con 4.70m e si è piazzata al quinto posto alle Olimpiadi di Tokyo con 4.50m.
La ventiquattrenne svizzera Angelica Moser ha vinto il titolo europeo indoor a Torun l’anno scorso con 4.75m dopo i tanti successi giovanili delle passate stagioni (Olimpiadi giovanili a Nanchino 2014, Europei under 20 a Eskilstuna nel 2015, Mondiali under 20 a Bydgoszcz 2016, Europei Under 23 a Bydgoszcz 2017 e Gavle 2019).
Dopo un infortunio che ha condizionato la stagione estiva 2021 la zurighese è tornata a buoni livelli saltando 4.66m a Rouen.
Le altre protagoniste annunciate sono la cubana Yarisley Silva, campionessa mondiale indoor a Sopot 2014 con 4.70m e outdoor con 4.90m a Pechino nel 2015, la cinese Xu Huiqin, che ha migliorato il primato personale indoor con 4.65m, la ventiduenne francese Margot Chevrier, campionessa nazionale a Miramas con il personale di 4.65m, e la coetanea neozelandese Olivia McTaggart, quinta ai Mondiali Under 20 di Tampere 2018 e vincitrice ai Campionati nazionali outdoor di Hastings con il primato personale di 4.65m.
Da seguire con attenzione anche le due azzurre Roberta Bruni, primatista italiana outdoor con 4.70m e medaglia d’oro alle Universiadi di Napoli nel 2019, e Elisa Molinarolo, laureatasi campionessa italiana per la quarta volta in carriera tra outdoor e indoor con il successo ai recenti Campionati Italiani al coperto ad Ancona con 4.46m.
Salto in alto femminile
Eleanor Patterson ha la chance di vincere il titolo mondiale indoor nella prima stagione al coperto della sua carriera. La venticinquenne australiana ha stabilito il primato dell’Oceania indoor e la migliore prestazione mondiale dell’anno con 1.99m al debutto in una gara indoor al meeting di Banska Bystrica lo scorso Febbraio.
Nelle due gare successive ha vinto a Birmingham con 1.97m e a Madrid con 1.96m aggiudicandosi il primo posto nella classifica del World Indoor Tour. Patterson è tornata a grandi livelli dopo un periodo difficile nel quale era andata vicina ad abbandonare l’attività. Grazie ai consigli di coach Alex Stewart, Patterson si è piazzata al quinto posto alle Olimpiadi di Tokyo nella gara che ha visto il secondo posto della connazionale Nicola McDermott.
C’è anche un po’ d’Italia nella vita di Eleanor, che è fidanzata con il saltatore piemontese Marco Fassinotti, che da alcuni anni si allena in Australia con Stewart, coach anche di Brandon Starc. In caso di vittoria Patterson diventerebbe la prima atleta australiana in una specialità dei concorsi a vincere un titolo mondiale indoor.
Eleanor Patterson: “Sono contenta di aver svolto un buon periodo di allenamenti, come non mi capitava da molto tempo”.
La ventenne ucraina Yaroslava Mahuchik ha stabilito la terza migliore prestazione mondiale all-time indoor con 2.06m a Banska Bystrika. Era da nove stagioni che non si saltava così in alto al coperto a livello mondiale. Mahuchik ha saltato 1.96m a Banska Bystrica piazzandosi seconda dietro a Patterson.
La kazakha Nadezhda Dubovitskaya ha saltato 1.96m quest’inverno e ha stabilito il primato asiatico con 2.00m l’anno scorso.
A distanza di dodici anni l’azzurra Elena Vallortigara ritrova la montenegrina Marjia Vukovic, vecchia conoscenza dei tempi dei Mondiali Under 20 di Moncton. In quell’occasione Vukovic vinse la medaglia d’oro con 1.91, mentre l’azzurra conquistò il bronzo con 1.89m. In questa stagione Vukovic si è espressa su grandi livelli saltando 1.95m a Hustopece e 1.96m a Banska Bystrica.
Vallortigara ha vinto le due gare stagionali ai Campionati Italiani di Ancona con 1.92m e nel meeting di salto in alto di Siena con 1.91m, ma ha saltato due volte 1.96m a Sotteville e a Chorzow l’anno scorso.
La bulgara Mirela Demireva è un’atleta in grado di esprimersi ad alti livelli nelle occasioni più importanti, come nel 2016 quando vinse l’argento olimpico a Rio de Janeiro e l’oro europeo ad Amsterdam.
Da seguire con interesse in chiave giovanile la sedicenne serba Angelina Topic, sesta ai Mondiali Under 20 di Nairobi. Angelina è figlia di Dragutin Topic, campione europeo nel salto in alto a Spalato 1990 e bronzo mondiale indoor a Parigi 1997. La madre Biljana vinse la medaglia di bronzo nel salto triplo nel 2009.
Completa il cast la britannica Emily Borthwick, vincitrice a Karlsruhe con 1.91m e a Hustopece con 1.95m.
Salto in lungo femminile
Ivana Spanovic Vuleta è il personaggio più atteso dal caloroso pubblico serbo. La fuoriclasse originaria della provincia di Vojvodina difende il titolo mondiale indoor vinto quattro anni fa a Birmingham.
Nel 2017 infiammò i fans di casa quando vinse il secondo dei tre titoli europei indoor della sua carriera con un super salto da 7.24m che l’ha proiettata al terzo posto delle liste mondiali all-time.
La saltatrice, ora conosciuta con il cognome Vuleta dopo il matrimonio con l’allenatore di fitness Marko Vuleta nel Settembre 2021, ha la migliore prestazione tra le iscritte con il salto da 6.88m realizzato proprio a Belgrado in occasione del meeting del World Indoor Tour Silver dello scorso 7 Marzo.
In quell’occasione ha messo a segno tre salti da 6.83m. Nella sua carriera vanta anche il bronzo olimpico di Rio de Janeiro 2016, due terzi posti ai Mondiali all’aperto a Mosca nel 2013 e a Pechino nel 2015 e l’oro agli Europei outdoor di Zurigo 2014. L’anno scorso si è piazzata al quarto posto alle Olimpiadi di Tokyo e ha vinto il terzo trofeo della Diamond League a Zurigo con 6.96m.
Potrebbe riproporsi la sfida degli Europei Indoor del 2017 tra Spanovic Vuleta e la britannica Lorraine Ugen, che in quell’occasione vinse la medaglia d’argento con 6.97m un anno dopo il bronzo ai Mondiali Indoor di Portland. Ugen ha vinto di recente la classifica finale del World Indoor Tour 2022 grazie ai successi di Staten Island con 6.71m e di Madrid con 6.67m e ha realizzato il primato stagionale con 6.75m ai Campionati britannici indoor di Birmingham.
La nigeriana Eze Brume gareggerà per la prima volta in questa stagione, ma ha già dimostrato di essere un’atleta in grado di esaltarsi nelle grandi rassegne internazionali quando ha vinto due medaglie di bronzo ai Mondiali di Doha 2019 e alle Olimpiadi di Tokyo 2021.
L’ucraina Maryna Beck Romanchuk proverà a regalare un momento di gioia al suo paese sconvolto dalla terribile guerra con la Russia. Nella sua carriera la moglie del nuotatore Mykaylo Romanchuk ha vinto la medaglia d’oro agli Europei Indoor di Torun con 6.92m e l’argento ai Mondiali di Doha nel 2019.
L’altra medagliata degli Europei indoor è la svedese di origini gambiane Khaddi Sagnia, che ha vinto il bronzo europeo indoor l’anno scorso e ha realizzato due volte la migliore misura stagionale di 6.70m nelle tappe del World Indoor Tour di Birmingham e Torun.
Larissa Iapichino si è classificata al quinto posto agli Europei Indoor di Torun con 6.59m dopo aver centrato la qualificazione per la finale con 6.70m. Dopo la rinuncia alle Olimpiadi per l’infortunio subito ai Campionati Italiani outdoor di Rovereto la fiorentina è tornata a fine Gennaio saltando 6.59m ad Ancona.
Agli Assoluti indoor di Ancona ha fatto tre salti nulli ma ha dimostrato di essere in crescita di condizione a Madrid dove si è piazzata al terzo posto con 6.45m.
La spagnola di origini senegalesi Fatima Diamé ha dimostrato il suo buon momento di forma migliorando il record personale con 6.64m.
Le altre atlete da seguire sono la rappresentante delle Barbados Akela Jones, che ha migliorato il record nazionale con 6.80m a Clemson, la britannica Jazmin Sawyers, che ha saltato 6.90m a Chula Vista e si è classificata ottava alle Olimpiadi di Tokyo nel 2021, e la nigeriana Ruth Osoro, che ha saltato 6.59m in questa stagione.
Salto triplo femminile
La fuoriclasse venezuelana Yulimar Rojas proverà a diventare la prima triplista in grado di vincere il titolo mondiale indoor per la terza edizione consecutiva dopo i successi conquistati a Portland nel 2016 e a Birmingham nel 2018. Rojas ha vinto l’oro olimpico a Tokyo con lo straordinario primato del mondo all’aperto di 15.67m e due titoli mondiali all’aperto a Londra 2017 (14.91m) e a Doha 2019 (15.37m) e il trofeo della Diamond League a Zurigo con 15.48m nel 2021.
Ha superato i 15 metri in tutte le otto gare all’aperto dell’anno scorso. Nel 2022 ha vinto due gare del World Indoor Tour nel salto in lungo a Liévin con 6.81m e nel salto triplo con 15.41m a Madrid, dove è arrivata a due soli centimetri dal suo primato mondiale al coperto realizzato sulla stessa pedana.
Le altre candidate al podio sono la portoghese Patricia Mamona, medaglia d’argento olimpica a Tokyo con il record nazionale di 15.01m, la rappresentante di Dominica Thea Lafond, che ha migliorato il primato nazionale con 14.60m nelle qualificazioni delle Olimpiadi di Tokyo, la ventenne cubana Leyanis Perez, che ha stabilito il record del Centro America con 14.53m la scorsa estate e il primato personale indoor con 14.47m lo scorso Febbraio, la giamaicana Kimberly Williams e la spagnola Ana Peleteiro, rispettivamente argento e bronzo nell’ultima edizione dei Mondiali Indoor di Birmingham 2018, la lunghista ucraina Maryina Beck Romanchuk, che ha realizzato il personale con 14.34m in questa stagione.
Completano il cast la primatista statunitense Keturah Orji, che ha stabilito il personale stagionale con 14.28m nel 2022, la cubana Liadagmis Povea, quinta nella finale olimpica di Tokyo, e l’azzurra Dariya Derkach, campionessa italiana outdoor a Rovereto con 14.43m e indoor ad Ancona con 14.26m.
Tutti gli orari delle gare con anche gli azzurri impegnati
Venerdì 18 marzo
9.35 – Pentathlon 60 metri ostacoli donne: Sveva Gerevini
9.55 – Eptathlon 60 metri uomini: Dario Dester
10.15 – Batterie 60 metri donne: Zaynab Dosso-Aurora Berton
10.40 – Eptathlon salto in lungo uomini: Dario Dester
11.00 – Batterie 400 metri uomini
11.10 – Pentathlon salto in alto donne: Sveva Gerevini
11.45 – Batterie 400 metri donne
12.05 – Eptathlon getto del peso uomini: Dario Dester
12.10 – Finale salto triplo uomini: Emmanuel Ihemeje
12.30 – Batterie 1500 metri donne
13.00 – Batterie 800 metri uomini
13.20 – Pentathlon getto del peso donne: Sveva Gerevini
13.30 – Batterie 3000 metri uomini: Ossama Meslek-Yassin Bouih
17.45 – Pentathlon salto in lungo donne: Sveva Gerevini
18.10 – Semifinali 60 metri donne: ev. Dosso e Berton
18.35 – Semifinali 400 metri donne
18.55 – Finale getto del peso donne
19.00 – Eptathlon salto in alto uomini: Dario Dester
19.05 – Finale salto in lungo uomini: Filippo Randazzo
19.10 – Semifinali 400 metri uomini
20.00 – Pentathlon 800 metri donne: Sveva Gerevini
20.30 – Finale 3000 metri donne
20.55 – Finale 60 metri donne: ev. Dosso e Berton
Sabato 19 marzo
9.30 – Eptathlon 60 metri ostacoli uomini: Dario Dester
9.50 – Batterie 60 metri ostacoli donne: Elisa Maria Di Lazzaro
10.30 – Eptathlon salto con l’asta uomini: Dario Dester
10.45 – Batterie 60 metri uomini: Marcell Jacobs-Giovanni Galbieri
11.00 – Finale salto in alto donne: Elena Vallortigara
11.40 – Batterie 800 metri donne: Elena Bellò
12.15 – Batterie 1500 metri uomini: Nesim Amsellek-Pietro Arese
18.05 – Finale salto con l’asta donne: Elisa Molinarolo-Roberta Bruni
18.15 – Semifinali 60 metri ostacoli donne: ev. Di Lazzaro
18.40 – Semifinali 60 metri uomini: ev. Jacobs e Galbieri 19.10 – Finale 800 metri uomini 19.30 – Eptathlon 1000 metri uomini: Dario Dester
19.40 – Finale getto del peso uomini: Zane Weir e Nick Ponzio
19.50 – Finale 400 metri donne
20.10 – Finale 400 metri uomini
20.35 – Finale 1500 metri donne
21.05 – Finale 60 metri ostacoli donne: ev. Di Lazzaro
21.20 – Finale 60 metri uomini: ev. Jacobs e Galbieri
Domenica 20 marzo