Oggi iniziano i campionati del mondo indoor

Ieri la presentazione ufficiale con le dichiarazioni di Marcell Jacobs

Sono passati più di quattro anni dall’ultima edizione dei campionati del mondo di atletica al coperto di Birmingham, in Inghilterra nel 2018, perché poi quelli di Nanchino in Cina, che avrebbero dovuto svolgersi nel 2020, sono stati prima rinviati all’anno successivo e definitivamente annullati a causa del protrarsi della gravissima pandemia da Coronavirus.

L’edizione che inizia questa mattina alla Stark Arena di Belgrado alle 9.35, con le gare dei 60 metri del pentathlon femminile, riveste quindi un significato ancor più particolare e tale atmosfera si è ben evidenziata ieri, nel corso della consueta conferenza di stampa di presentazione dell’evento, condotta dal Presidente di World Athletics, Sebastian Coe, e dal Presidente della Federazione serba di atletica leggera, Veselin Jevrosimovic, insieme a cinque dei principali atleti che saranno protagonisti dei tre giorni di gare sino alla sera di domenica 20.

Tra questi grandi campioni, l’attenzione dei tifosi italiani, ma anche del resto del mondo, va certamente sul campione olimpico dei 100 metri, oltre che della staffetta 4×100, Marcell Jacobs, la cui vita è certamente cambiata negli ultimi sette mesi, anche se dalle sue parole traspare la determinazione a rimanere sempre con i piedi per terra.

Jacobs, peraltro, non ha un bel ricordo del palazzetto dello sport della capitale serba, in quanto vi ha già gareggiato nell’ambito di un’altra importante manifestazione internazionale, quale gli Euroindoor del 2017, quando ancora la sua specialità primaria era il salto in lungo e, in quell’occasione, non riuscì a qualificarsi per la finale.

Da ricordare anche come pochi giorni fa, il 7 marzo, Marcell abbia conosciuto alla Stark Arena il primo insuccesso della sua stagione a causa di una falsa partenza, nella finale dei 60 metri del meeting Silver di World Indoor Tour, la prima della sua carriera.

Le parole di Jacobs: “Non ho mai staccato i piedi dal terreno. Vincere le due medaglie olimpiche è stato molto importante per il mio sviluppo, ma non ho mai perso la concentrazione.

Ho chiuso la mia stagione l’anno scorso, dopo le Olimpiadi, perché sapevo che quest’anno  avrei avuto una stagione molto lunga e piena di impegni importantissimi. Ho deciso di iniziare ad allenarmi prima di tutti gli altri per potermi concentrare su tutti i miei obiettivi.

Ero il favorito per il salto in lungo nel 2017 e sono stato eliminato in qualificazione. Dopo di che mi sono infortunato diverse volte, ma a causa di quell’infortunio ho cambiato i miei obiettivi dal salto in lungo allo sprint e sono contento per quanto accaduto, in quanto è il motivo per cui ora sono campione olimpico.

In un certo senso sono stato felice per la falsa partenza della scorsa settimana perché è molto meglio sia accaduto allora e non in questo fine settimana.”

Marcell si è anche espresso sul favorito per l’oro, lo statunitense Christian Coleman, detentore del record mondiale che è in cima alle liste 2022 con 6″45, mentre il suo personale è 6″49.

Chi vince è quello che fa meno errori, soprattutto nei 60m. Christian Coleman sarà l’uomo da battere e cercherò di stargli il più vicino possibile e provare a mettere la mia testa davanti a lui. I 60m sono più difficili per me rispetto ai 100m, per il mio modo di correre, ma nulla è impossibile e ho l’abitudine di trovare una marcia speciale quando conta di più”.

Per la stella di casa Ivana Vuleta Spanovic, la competizione offre l’opportunità di tornare sullo stesso palcoscenico di casa, dove ha realizzato il record serbo di 7,24m che le ha permesso di vincere il titolo europeo indoor nel 2017.

Quel risultato sarebbe certamente un grande obiettivo, pur se abbastanza utopistico, ma l’obiettivo primario per lei è mantenere il titolo mondiale indoor che ha vinto a Birmingham nel 2018.

Le parole di Ivana: “Ho pensato tanto in questi anni a quel salto a 7,24 del 2017. Sono davvero felice che difenderò il mio titolo davanti al pubblico di casa. Penso di essere in grado di avvicinare il mio primato. Sono pronta e naturalmente voglio usare tutta la mia energia per andare più in lungo possibile oltre a confermare il mio titolo“.

Molto è cambiato nei quattro anni dalla sua vittoria a Birmingham, ma lei rimane molto motivata e carica anche in virtù della piccola delusione delle Olimpiadi di Tokyo dove avrebbe voluto ottenere l’oro a cinque cerchi che le mancava e, invece, non è riuscita ad andare oltre il quarto posto.

In Giappone, la scorsa estate, avrei voluto vincere ma non è andata così. Non ho più 27 anni, ora ne ho 31, quindi molte cose sono cambiate in un paio d’anni. Non sento ancora, però, di aver raggiunto il mio massimo in questo sport che amo veramente tanto.

Amo le competizioni con grande avversarie, perché quelle sono le situazioni in cui si possono produrre risultati ancora migliori e credo che Khaddi Sagnia e Lorraine Ugen saranno le mie principali rivali e che, per superarle, dovrò avvicinarmi alle mie migliori misure.”

Al contrario di Vuleta che ha partecipato a tre campionati del mondo al coperto, conquistando tre medaglie di tre differenti colori, oro nel 2018, argento a Portland nel 2016 e bronzo a Sopot nel 2014, il fenomenale pesista statunitense Ryan Crouser, campione olimpico e detentore dei record mondiale, 22,82m indoor e 23,37 outdoor, fa il suo atteso debutto in un simile contesto iridato al coperto.

Le parole di Ryan: “Purtroppo non ho mai fatto un mondiale indoor e volevo farlo dal 2016, semplicemente perché non era stato programmato ma adesso sono qui e ne sono entusiasta.

Mi piace molto gareggiare al chiuso perché c’è anche la variabile del vento in meno di cui preoccuparsi.

Ho avuto la fortuna di fare una gara di getto del peso qui nella piazza di Belgrado per promuovere i Campionati Mondiali Indoor, nel 2020. Ho lanciato bene in quella competizione e amo questa città in quanto ha una grande storia e non vedevo l’ora di tornarci“.

Ryan Crouser (foto Colombo/FIDAL)
Ryan Crouser (foto Colombo/FIDAL)

Nell’eptathlon maschile, non si conoscono le esatte condizioni del campione olimpico del decathlon Damian Warner, con il canadese che ha solo gareggiato nei 60m ostacoli quest’anno con l’eccellente crono di 7″63, una quindicina di giorni fa, a 1 centesimo dal suo personale.

Gli è stato quindi chiesto se sia nella stessa forma che lo ha visto segnare 9018 punti a Tokyo 2021

Le parole di Damian: “Spero di sì. L’anno scorso è stato molto buono. Non so a che punto mi trovo, ma in base a ciò che ho visto in allenamento, penso di essere in buona forma. Sono felice, sano e pronto a partire“.

La sua principale minaccia verrà da Garrett Scantling che ha registrato il miglior punteggio mondiale dell’anno con 6382 punti per vincere il titolo indoor degli Stati Uniti il mese scorso, meglio di Warner che,  per vincere l’argento all’ultima edizione di questi campionati nel 2018, ottenne 6343 punti.

Dovrà anche confrontarsi con i formidabili 22enni Ashley Moloney e Simon Ehammer, insieme al 25enne Andri Oberholzer.

Ho 32 anni ora, sono uno dei vecchi qui, il che è strano. Seguo sempre quello che fanno i miei concorrenti. Tutti quei ragazzi sono impazienti di gareggiare e di esibirsi al meglio, per cui ci vorrà una grande prestazione da parte mia“.

Medaglia d’argento olimpica e campionessa europea indoor sugli 800 metri, Keely Hodgkinson dice che lei insieme al suo team ha affrontato bene la fase successiva alle Olimpiadi, e di come la preparazione sia stata finalizzata al meglio per poter essere all’apice della condizione in tutte le importantissime manifestazioni in programma, a partire naturalmente da quella di Belgrado.

Le dichiarazioni di Keely: “Subito dopo Tokyo, ho dovuto rivolgere la mia attenzione agli ultimi incontri della Diamond League dell’anno, quindi è stato solo verso la metà dell’inverno che ho iniziato a elaborare tutto ciò che era successo nel 2021. È stata una stagione vorticosa per me, ma mi è piaciuta molto.

Per me si trattava solo di gestire il mio tempo e assicurarmi che l’allenamento fosse la mia priorità numero uno. Questo è ciò che mi fa ottenere i risultati e mi mette nella posizione in cui sono.

Sono davvero entusiasta della 4x400m che dovrei correre un’ora e mezza dopo gli 800, per cui penso sia fattibile, nella speranza anche di vincere una medaglia per la mia bandiera.”

Le parole introduttive di Coe: “Sono molto euforico. Sembra incredibile che l’ultima volta che vi sia stato un campionato del mondo indoor risalga al 2018. Sappiamo tutti perché abbiamo dovuto aspettare così a lungo per questa edizione, in quanto il mondo ha attraversato momenti molto difficili e rimane una situazione sanitaria ancora complicata. Ma sono felice di essere qui, sono felice che lo sport possa mostrare i poteri curativi che ha, e la capacità di riunire più di 100 nazioni per questi campionati.

Sono anche felice che questa sarà la prima volta, dai Campionati del Mondo di Doha 2019, con la presenza di pubblico sulle tribune. Per gli atleti sono sicuro che farà un’enorme differenza nelle loro prestazioni. Detto questo, la mancanza di una folla non è stata ovviamente un fattore di diminuzione nel modo in cui si sono esibiti negli ultimi due anni.

Ma l’intimità delle gare indoor, l’occasione di un Campionato del Mondo, la capacità come federazione di fare tutte le cose che stiamo facendo per promuovere l’atletica è davvero importante.”

Le dichiarazioni di Jevrosimovic: “Devo ringraziare Sebastian e World Athletics per averci dato fiducia nell’ospitare i Campionati del Mondo Indoor, uno dei più grandi eventi sportivi al mondo. L’Arena è pronta, abbiamo realizzato un’incredibile impresa ingegneristica in un periodo di tempo molto breve. Siamo pronti a iniziare la competizione con più di 680 atleti internazionali che gareggeranno per i titoli di campioni del mondo.

Vorrei anche ringraziare diverse persone e istituzioni, tra cui il presidente della Serbia, Aleksandar Vucic, il governo tutto della Repubblica di Serbia, la città di Belgrado, il Ministero della Gioventù e dello Sport della Serbia e il Comitato Olimpico della Serbia“.

Le gare del 18 marzo con gli azzurri impegnati

mattino

9.35 – Pentathlon 60 metri ostacoli donne: Sveva Gerevini
9.55 – Eptathlon 60 metri uomini: Dario Dester
10.15 – Batterie 60 metri donne: Zaynab Dosso-Aurora Berton
10.40 – Eptathlon salto in lungo uomini: Dario Dester
11.00 – Batterie 400 metri uomini
11.10 – Pentathlon salto in alto donne: Sveva Gerevini
11.45 – Batterie 400 metri donne
12.05 – Eptathlon getto del peso uomini: Dario Dester
12.10 – Finale salto triplo uomini
12.30 – Batterie 1500 metri donne
13.00 – Batterie 800 metri uomini
13.20 – Pentathlon getto del peso donne: Sveva Gerevini
13.30 – Batterie 3000 metri uomini: Ossama Meslek-Yassin Bouih

pomeriggio

17.45 – Pentathlon salto in lungo donne: Sveva Gerevini
18.10 – Semifinali 60 metri donne: ev. Dosso e Berton
18.35 – Semifinali 400 metri donne
18.55 – Finale getto del peso donne
19.00 – Eptathlon salto in alto uomini: Dario Dester
19.05 – Finale salto in lungo uomini: Filippo Randazzo
19.10 – Semifinali 400 metri uomini
20.00 – Pentathlon 800 metri donne: Sveva Gerevini
20.30 – Finale 3000 metri donne
20.55 – Finale 60 metri donne: ev. Dosso e Berton

 

Sport OK Junior