La primatista del mondo indoor Devynne Charlton ha vinto nuovamente il titolo di campionessa del mondo al coperto sui 60 metri ostacoli femminili con lo straordinario tempo di 7”72 in una gara di altissimo livello tecnico nella quale sei atlete sono scese al di sotto dei 7”80. Le prime sei hanno terminato la gara separate da appena quattro centesimi di secondo in un arrivo da “corto muso” per citare un’espressione del gergo delle corse dei cavalli quando si parla di una vittoria di stretta misura in una gara decisa per un soffio.
Charlton ha gareggiato nelle batterie nello stesso momento in cui la sorella minore Anthaya stava disputando la finale del salto in lungo dove si è piazzata al sesto posto con 6.57m.
Devynne Charlton: “E’ stato un grande risultato riuscire a difendere con successo il mio titolo. Era il mio grande obiettivo. Ho avuto fiducia nelle persone che stanno intorno a me. Sono contenta di aver tirato fuori il salto che mi ha regalato la vittoria. E’ davvero molto difficile difendere il titolo in un evento come questo. E’ davvero straordinario vincere contro avversarie di altissimo livello”.
La svizzera Ditaji Kambundji ha vinto la medaglia d’argento con l’eccellente 7”73 due settimane dopo la vittoria agli Europei indoor di Apeldoorn con il record europeo indoor di 7”67. Kambundji si era qualificata per la finale con il secondo posto in semifinale in 7”76. La Svizzera ha festeggiato il suo miglior mondiale indoor di sempre dove ha raggiunto un eccellente settimo posto nel medagliere con quattro medaglie (1 oro, 2 argenti e un bronzo).
Ditaji Kambundji: “E’ stata una gara dura. Sono felice di aver portato a casa la medaglia d’argento. Ho corso la mia miglior gara agli Europei di Apeldoorn. Penso che qui avrei potuto fare meglio. Mi piace gareggiare. Non ho mai dato nulla per scontato. L’anno scorso non ho corso molto bene nelle indoor. Credo che la stagione indoor sia un’ottima preparazione per le gare outdoor”.
La giamaicana Ackera Nugent ha vinto la medaglia di bronzo con 7”74 dopo il secondo posto in semifinale in 8”00 dietro alla polacca Pia Skrzyszowska (7”79).
Skrzyszowska ha sfiorato il podio piazzandosi al quarto posto con lo stesso tempo di 7”74 fatto registrare da Nugent e dalla quinta classificata Grace Stark, che in precedenza aveva vinto la terza semifinale migliorando il record personale di 7”72. La vice campionessa europea indoor di Apeldoorn 2025 Nadine Visser si é espressa ancora a grandi livelli piazzandosi al sesto posto in 7”76 (a quattro centesimi dal record olandese realizzato agli Europei di Apeldoorn) dopo aver vinto la semifinale in 7”81. Il tempo di 7”76 sarebbe stato sufficiente per vincere la medaglia d’oro in quindici delle venti edizioni dei Mondiali Indoor.
La cinese Wu Yanni ha stabilito il primato nazionale e il quarto tempo asiatico all-time in semifinale con 8”01 ma ha mancato la finale per un centesimo di secondo.
Elisa Di Lazzaro si è qualificata per la semifinale grazie al quarto posto in batteria in 8”09. L’ostacolista ora allenata da Giorgio Frinolli ha corso la semifinale in 8”42 in una prova condizionata dall’impatto con la quarta barriera. Giada Carmassi è stata la prima delle escluse dalle semifinali con il quinto posto nella sua batteria con 8”15.
Elisa Di Lazzaro: “L’importante era passare. In riscaldamento mi sentivo bene, nonostante fosse mattina e nonostante il lungo viaggio. Mi aspettavo di fare meglio. Ho pagato qualcosina in partenza e sul secondo ostacolo, perché mi sono un po’ deconcentrata: dobbiamo sistemare questi aspetti. Comunque 8.09 promette bene”.
Giada Carmassi: “Oggi ho fatto un po’ di pasticci, quando mi sono rimessa a correre era tardi”.
Salto in lungo maschile
Mattia Furlani ha vinto la sua prima medaglia d’oro in una rassegna globale di campionato con la straordinaria misura di 8.30m al secondo tentativo dopo essere salito sul podio nelle precedenti quattro grandi manifestazioni degli ultimi due anni: argenti ai Mondiali indoor di Glasgow e agli Europei outdoor di Roma, bronzo alle Olimpiadi di Parigi nel 2024 e argento agli Europei Indoor di Apeldoorn 2025.
Il ventenne reatino ha fatto registrare altri due salti da 8.28m e 8.21m. Nella storia dei Mondiali Indoor Furlani ha vinto la sesta medaglia azzurra nel lungo dopo i tre bronzi di Giovanni Evangelisti nel 1985, 1987 e 1991, dell’altro reatino Andrew Howe nel 2006 e l’argento dello stesso Furlani nell’edizione di Glasgow 2024 quando saltò la stessa misura di 8.22m di Miltiadis Tentoglou ma perse l’oro soltanto per un secondo miglior salto dell lunghista greco.
Furlani ha battuto di un solo centimetro ll giamaicano Wayne Pinnock, che ha saltato 8.29m ripetendo lo stesso piazzamento dei Mondiali di Budapest 2023 e delle Olimpiadi di Parigi 2024. Per la prima volta nella storia l’Italia ha vinto due medaglie d’oro nella stessa edizione dei Mondiali indoor. La nazionale italiana ha concluso il Mondiale indoor al quinto posto nel medagliere con due ori e 1 argento alle spalle di Stati Uniti (sei ori, quattro argenti e e sei bronzi), Norvegia (tre ori e 1 bronzo), Etiopia (due ori e 3 bronzi) e Gran Bretagna (due ori, 1 argento e 1 bronzo)
L’australiano Liam Adcock si è aggiudicato a sorpresa la medaglia di bronzo con 8.28m nella sua prima gara indoor al termine di una competizione molto combattuta con tre atleti in appena due centimetri.
Il giapponese Shunsuke Izumy, conosciuto anche come grande specialista dei 110 metri ostacoli con un record nazionale di 13”04, ha migliorato il record personale con 8.21m in quarta posizione davanti al campione olimpico Miltiadis Tentoglou (8.14m).
Mattia Furlani: “È l’oro che ho sognato e desiderato. Dopo gli Europei indoor sono rimasto concentrato, ci ho creduto fino alla fine di poter competere tra i migliori al mondo. Ci sono riuscito e per me è incredibile! Ho vinto di un centimetro, ma questo è lo sport. Sono più che contento di aver fatto un’ottima gara, anche se c’è da lavorare dal punto di vista tecnico e si può fare ancora meglio, devo avere più sicurezza nella rincorsa. Il salto a 8,30 è stato bellissimo: puntavo soprattutto a una misura per qualificarmi, poi mi sono accorto che era 8,30! E quello a 8,28 poteva essere molto di più. Per me è qualcosa fuori dal normale, un onore essere il primo azzurro d’oro a un Mondiale nel lungo, ma ci sono ancora tante tappe da fare”. L’abbraccio con la mamma e allenatrice Khaty Seck? “Non si può spiegare. Sappiamo, io e lei, le lacrime versate ad Apeldoorn perché quel giorno valevo di più. Adesso siamo qui a un Mondiale vinto e me lo voglio godere. Ai Mondiali di settembre a Tokyo andiamo per sognare ancora, con la stessa tenacia, per fare di meglio”.
1500 metri femminili
L’etiope Gudaf Tsegay ha vinto la medaglia d’oro ai Mondiali indoor migliorando il suo primato dei campionati con l’eccellente tempo di tempo di 3’54”86, quarto tempo più veloce della storia a livello indoor. Tsegay detiene tutti e quattro migliori tempi della storia.
Tsegay ha vinto due titoli mondiali indoor sui 1500 metri stabilendo in entrambe le occasioni il primato dei campionati.
L’etiope Diribe Welteji ha completato la doppietta etiope piazzandosi al secondo posto in 3’59”30. La britannica Georgia Bell si è aggiudicata la medaglia di bronzo migliorando il record personale indoor con 3’59”84 arricchendo la sua collezione dopo l’argento agli Europei indoor a Roma e il bronzo alle Olimpiadi di Parigi 2024.
Gudaf Tsegay: “Non é stata una gara facile. Sono contenta di aver corso un grande tempo. I duri allenamenti hanno contribuito a questo risultato. Gli atleti hanno alti e bassi, infortuni e momenti difficili. A livello indoor preferisco correre i 1500m. Nelle gare outdoor corro su tutte le distanze dai 1500 ai 10000 metri”.
1500 metri maschili
Il due volte campione olimpico Jakob Ingebrigtsen ha completato la doppietta vincendo i 1500 metri in 3’38”79 il giorno dopo aver conquistato il primo oro della sua carriera ai Mondiali indoor sui 3000 metri. Il norvegese diventa il secondo atleta della storia a centrare la doppietta sui 1500 e sui 3000 metri ai Mondiali indoor dopo la leggenda etiope Haile Gebrselassie, che si impose su queste distanze nell’edizione giapponese di Maebashi nel 1999 sempre in territorio asiatico. Ingebrigtsen ha collezionato il suo ventiduesimo titolo su tutte le distanze tra Europei e Mondiali e in ogni tipo di manifestazione
Jakob Ingebrigtsen: “E’ una doppietta davvero speciale. E’ molto difficile fare paragoni con altri atleti della storia. Sono concentrato soltanto su me stesso. Penso di poter vincere ancora altri titoli. Cercherò di cogliere ogni occasione che mi viene data. L’obiettivo è partecipare al numero più alto possibile di manifestazioni. E’ molto importante sfruttare l opportunità e non dare nulla per scontato”.
Il britannico Neil Gourley si è aggiudicato la medaglia d’argento in 3’39”07 precedendo di soli dieci centesimi ll sorprendente statunitense Luke Houser (3’39”17). Il portoghese Isaac Nader si è classificato al quarto posto in 3’39”58.
Neil Gourley: “Sono davvero felice per questa medaglia. Sono venuto qui per riscattare alcuni errori commessi due settimane fa agli Europei. Il mio piano era rimanere in fondo al gruppo fino al momento dell’attacco decisivo. Ho aspettato lo sprint. La tattica ha funzionato”.
Salto in alto femminile
L’australiana Nicola Olyslagers ha vinto la seconda medaglia d’oro ai Mondiali indoor di fila nel salto in alto con 1.97m battendo a pari misura la connazionale Eleanor Patterson per aver commesso un errore in meno.
Olyslagers ha aggiunto questo titolo alla sua collezione che comprende l’altro oro mondiale al copero di Glasgow 2024, due argenti olimpici a Tokyo 2021 e a Parigi 2024 e il bronzo ai Mondiali outdoor di Budapest 2023.
Olyslagers ha aperto la gara con un salto da 1.89m riuscito al primo tentativo e ha proseguito con due salti riusciti a 1.92m e a 1.95m sempre alla prima prova.
Olyslagers, Patterson, Yaroslava Mahuchik e Angelina Topic sono rimaste in gara quando l’asticella è stata posta alla misura di 1.95m.
Olyslagers, Patterson e Mahuchik hanno superato questa quota alla prima prova, mentre Topic ha avuto bisogno di due tentativi.
Olyslagers e Patterson sono state le uniche a valicare l’asticella alla quota di 1.97m alla prima prova. Mahuchik e Topic hanno commesso un errore a questa misura e hanno deciso di tentare l’ultima carta a loro disposizione alla quota successiva di 1.99m. Olyslagers e Patterson hanno commesso tre errori a 1.99m, mentre Mahuchik e Topic hanno sbagliato due volte dopo l’errore a 1.97m.
Olyslagers non gareggiava dalla finale della Diamond League di Bruxelles dello scorso Settembre. L’australiana é una persona molto religiosa e diventata famosa per la sua abitudine a scrivere appunti sul suo quaderno dopo ogni salto per cercare di imparare dagli errori commessi.
Nicola Olyslagers: “Questa é la prima volta che difendevo un titolo al di fuori dell’Australia. Ho avuto bisogno di fare cose al di fuori della mia comfort zone. Ho dovuto fare qualcosa di nuovo, come debuttare in stagione direttamente ai Mondiali. Sono stata ispirata dai tentativi di record del mondo di Yaroslava Mahuchik l’anno scorso e da come lei ha cambiato la rincorsa. Ho saltato con una nuova rincorsa. Voglio saltare tanto quanto Yaroslava per essere competitiva. Ho bisogno di cambiare qualcosa”.
Patterson ha collezionato la sua seconda medaglia d’argento ai Mondiali indoor tre anni dopo l’argento a Belgrado 2022.
Eleanor Patterson: “Non posso impazzire per il fatto di aver vinto l’argento. Sono venta qui per vincere l’oro ma sono felice del risultato. Sono parzialmente arrabbiata perché non sono riuscita a saltare più in alto, ma allo stesso tempo sono orgogliosa del risultato. E’ davvero un onore poter saltare contro queste ragazze. Cambiamo sempre l’ordine delle medaglie, ma sono felice dell’argento”.
Mahuchik ha vinto il bronzo con 1.95m completando la collezione di medaglie in questa manifestazione dopo l’oro a Belgrado 2022 e l’argento di Glasgow 2024. L’ucraina ha battuto la vice campionessa europea outdoor e indoor Angelina Topic per un numero minore di errori. Mahuchik non era al meglio a causa di un problema alla caviglia.
Yaroslava Mahuchik: “Penso che dovremmo rispettare ogni medaglia. So quanti sforzi servano per vincerla. Dopo gli Europei ho avuto un infortunio. Durante i salti effettuati in questa finale non mi sono sentita al meglio. Nel momento di prendere la rincorsa la caviglia non era a posto. Non ho sentito pressioni. Mi sono goduta l’atmosfera. Non vedo l’ora della stagione outdoor. Il prossimo mese tornerò in Cina per la tappa della Diamond League a Xiamen. Spero di essere in condizioni migliori”.
La toscana Idea Pieroni si è ben comportata piazzandosi all’ottavo posto con un salto riuscito a 1.89m al secondo tentativo nella sua seconda partecipazione ad una grande rassegna internazionale dopo l’esordio nella nazionale assoluta agli Europei di Apeldoorn. La campionessa italiana outdoor e indoor ha commesso successivamente tre errori a 1.92m.
Idea Pieroni: “Abbastanza contenta della mia gara Dopo gli Europei avevo perso un po’ di fiducia, era quello l’evento su cui puntavo. I Mondiali sono stati un bonus, un’occasione in più e mi sono comportata molto meglio: più serena, senza aspettative. L’1,89 era il minimo che mi ero prefissata. Saltare 1,92 sarebbe stato perfetto e l’ultimo tentativo era veramente bello. Ce l’ho nelle gambe. Ma va bene così. È il mio primo anno nell’atletica dei grandi: dopo le difficoltà della scorsa stagione non avrei mai scommesso di essere qui”
Eptathlon maschile
Il norvegese Sander Skotheim ha vinto la medaglia d’oro nell’eptathlon con 6475 punti nella sua terza gara in due mesi completando la doppietta due settimane dopo la vittoria agli Europei indoor di Apeldoorn con il record europeo di 6558 punti. Skotheim ha realizzato tre delle migliori tredici prestazioni nell’eptathlon della storia.
Il campione europeo outdoor del decathlon di Roma 2024 Johannes Erm ha vinto la medaglia d’argento stabilendo il record estone con 6437 punti due settimane dopo il quarto posto agli Europei indoor di Apeldoorn.
Steinforth ha iniziato la seconda giornata con un successo sui 60 metri ostacoli in 7”85 salendo al terzo posto nella classifica generale. Skotheim ha avvicinato gli 8 metri con un salto da 7.93m rimanendo al primo posto nella classifica generale davanti a Erm, che ha saltato la misura di 7.91m
Erm ha valicato l’asticella alla misura di 5.30m nel salto con l’asta ricucendo lo svantaggio a 52 punti ne confronti di Skoheim, cha ha superato la misura di 5.00m. Steinforth ha rafforzato le sue speranze di medaglia dopo aver superato la misura di 5.20m.
Skotheim ha tagliato il traguardo in 2’36”08 nei 1000 metri conclusivi concludendo la gara al primo posto con 6475 punti Erm sale sul secondo gradino del podio con 6437 punti dopo aver concluso i 1000 metri in 2’34”91. Steinforth ha fermato il cronometro in 2’45”69 regalando la medaglia di bronzo alla Germania con 6275 punti.
Lo statunitense Heath Baldwin si é classificato al quarto posto con 6188 punti davanti al ceco Vilem Strasky (6104 punti). José Ferreira Dos Santos ha migliorato il record sudamericano con 6010 punti.
Sander Skotheim: “E’ stato un grande mese. Ero molto motivato durante l’inverno. Ho svolto un grande lavoro dopo quello che è successo alle Olimpiadi. La stagione indoor è stata un grande successo. Voglio dimostrare di essere in grado di tornare al top anche nel decathlon. Sento il fisico affaticato dopo una lunga stagione indoor e ora voglio prendermi un periodo di riposo”.
Getto del peso maschile
Il fuoriclasse neozelandee Tom Walsh ha vinto la sua terza medaglia d’oro ai Mondiali indoor nel getto del peso con il personale stagionale di 21.65m. Walsh ha battuto lo statunitense Roger Steen per tre centimetri.. L’altro statunitense Adrian Piperi ha vinto il bronzo con 21.48m battendo di 12 centimetri l’azzurro Leonardo Fabbri, bronzo nella passata edizione dei Mondiali indoor di Glasgow 2024.
Il nigeriano Chukwebuka Enekwechi ha stabilito il personale stagionale di 21.25m davanti al primatista svedese Wictor Peterson (20.87m), al campione europeo indoor Andrei Toader della Romania (20.64m) e al campione europeo indoor di Istanbul 2023 Zane Weir (20.63m).
Walsh é tornato a grandi livelli dopo un infortunio all’adduttore durante la finale olimpica di Parigi che ha posto fine alle speranze di vincere la terza medaglia alle Olimpiadi. Lo scorso Ottobre è diventato padre per la prima volta.
Tom Walsh: “Sono al top della mia specialità da tanto tempo. E’ una medaglia speciale dopo sei mesi di pausa per infortunio dopo Parigi. Ho avuto anche una figlia in Ottobre. E’ bello vedere che sono sulla strada giusta. Voglio lanciare ancora più lontano. Sono di nuovo al top. Ho bisogno di aggiungere un metro al 21.65m per essere competitivo a Tokyo”.
Leonardo Fabbri: “Ho lanciato bene ma qualcosa non andava anche se ovviamente meglio dell’ultima volta, guardando il lato positivo. Le gare al coperto non sono le mie preferite, devo controllare il gesto perché lancio sempre sul lato destro. Ma c’è da lavorare, ho bisogno di ritrovarmi”.
Salto in lungo femminile
La statunitense Claire Bryant ha vinto a sorpresa la medaglia d’oro nel salto in lungo femminile migliorando il record personale con 6.96m al debutto in una grande rassegna internazionale. La ventitreenne nordamericana aveva conquistato finora un argento ai NACAC Championships nel 2023 e aveva stabilito il precedente record personale di 6.88m alle Finals NCAA indoor nello stesso anno.
La svizzera Annik Kaelin si è aggiudicata la seconda medaglia d’argento di questa stagione con 6.83m ripetendo il secondo posto degli Europei di Apeldoorn alle spalle di Larissa Iapichino. La spagnola Fatima Diame ha bissato la medaglia di bronzo ai Mondiali indoor di Glasgow 2024 con 6.72m.
Bryant ha iniziato la gara con un salto da 6.76m nel primo tentativo realizzando la seconda miglior misura della sua carriera. Diame si è portata al secondo posto con 6.72m.
Bryant ha realizzato un altro 6.72 alla seconda prova, mentre Kaelin ha saltato 6.63. La bulgara Plamena Mitkova ha eguagliato Kaelin al terzo tentativo ma la svizzera era al terzo posto in virtù di un secondo miglior salto di 6.59m.
Bryant ha migliorato il personale di 2 centimetri al terzo tentativo con 6.96m. Kaelin ha concluso la gara con il miglior salto di 6.83m che le ha permesso di vincere l’argento.
Claire Bryant: “Se qualcuno mi avesse detto che avrei vinto una medaglia a Nanchino, lo avrei ringraziato per il voto di fiducia. Mi sono svegliata alle 4.45 del mattino con la sensazione che fosse come il giorno di Natale. Sapevo di potermi aspettare qualcosa. Puoi sorprendere te stesso nell’atletica. Penso che sia il bello di questo sport. I 7 metri arriveranno presto. L’ultimo salto era nullo, ma va bene così. Non posso lamentarmi”.
800 metri maschili
Lo statunitense Josh Hoey ha vinto una finale emozionante di 800 metri in 1’44”77 battendo per soli quattro centesimi di secondo il belga Elliot Crestan. Lo spagnolo di origini honduregne Elvin Canales si è aggiudicato la medaglia di bronzo con 1’45”03.
Hoey ha conquistato la prima medaglia della sua carriera. La svolta è avvenuta quando ha iniziato ad allenarsi con il tecnico australiano Justin Rinaldi dal 2023.
Hoey ha stabilito in stagione il record statunitense indoor e il secondo tempo della storia con 1’43”24 negli 800 metri vincendo i Millrose Games di New York e battendo Bryce Hoppel, e ha inoltre ottenuto il record nord americano sui 1000 metri con 2’14”48.
Joey Hoey: “Questo titolo significa molto per me. Sono grato a tutti coloro che mi stanno seguendo. Sono felice per il talento che ho ricevuto dalla natura. Non posso dare nulla di scontato. Sono arrivato a questi campionati pensando che sarebbe stata una lotta durissima”.
800 metri femminili
La sudafricana Prudence Sekgodiso ha vinto il suo primo titolo mondiale migliorando il suo record nazionale con la migliore prestazione mondiale indoor e il record nazionale al coperto con 1’58”40. La finalista olimpica ha preceduto l’etiope Nigist Getachew, che si è aggiudicata l’argento con il personale di 1’59”63.
La portoghese Patricia Silva ha vinto la medaglia d’argento con il record nazionale con 1’59”80 battendo per un solo centesimo di secondo la due volte campionessa europea under 20 Audrey Werro.
Prudence Sekgodiso: “E’ una sorpresa, C’erano le migliori al mondo ma ho sempre creduto di potercela fare. Sono orgogliosa della medaglia d’oro. Voglio ringraziare il mio allenatore per il lavoro fatto. Mi sono detta: ‘Ragazza, devi crederci. Devi perseguire i tuoi obiettivi”.
Staffetta 4×400 maschile
La staffetta 4×400 statunitense composta dal campione del mondo indoor Chris Bailey, Brian Faust e jacory Patterson (i primi tre della gara individuale) e Elja Godwin hanno vinto l’oro in 3’03” 13, Gli Stati Uniti hanno conquistato 13 delle 14 medaglie d’oro nella 4×400 nelle edizioni dei Mondiali indoor dal 1993.
Gli Stati Uniti hanno concluso il medagliere di questi mondiali al primo posto con sei ori.
La formazione giamaicana composta da Rusheen McDonald, Jasuana Dennis, Kimar Farquahson e Demar Francis si è aggiudicata l’argento in 3’05”05. Il team ungherese comprendente Patrick Enyingi, Zoltan Wahl, Arpad Kovacs e il campione europeo indoor Attila Molnar ha portato a casa il bronzo con il record nazionale di 3’06”03.
Elijah Godwin: “Ringrazio il mio team, la mia famiglia e i miei amici. Ci siamo allenati insieme soltanto qui a Nanchino, Ci prepariamo in luoghi diversi degli Stati Uniti”.
Staffetta 4×400 femminile
Il team statunitense formato da Quanera Hayes, Bailey Lee, Rosey Effiong e Alexis Holmes ha trionfato nella 4×400 femminile in 3’27”45 nell’ultima finale dei Mondiali di Nanchino. Holmes ha corso l’ultima frazione in 51”47.
La Polonia ha vinto l’argento in 3’32”05 davanti all’Australia, che si è aggiudicata il terzo posto in 3’32”65 nella sua prima partecipazione ai Mondiali nella 4×400 femminile dall’edizione di Maebashi 1999. La Cina si è piazzata al quarto posto in 3’38”56.
Alexis Holmes: “Corriamo insieme dai tempi del college e ci conosciamo da tempo. Non ci vediamo molto spesso durante l’anno ma ogni volta che ci incontriamo abbiamo semplicemente l’obiettivo di vincere. Questo è il momento più emozionante del fine settimana”.