Road to Tokyo: Elena Vallortigara

Una stagione passata, non semplice per l'azzurra seconda di sempre in Italia nel salto in alto. L'inizio della nuova preparazione è stato anche condizionato dalla positività al Covid ma, adesso, tutto procede nel migliore dei modi.

Avevo definito Elena, in una precedente intervista, una campionessa all’antica, intesa come un’atleta dotata di solidi principi morali, ma anche poco avvezza a mettersi in mostra tramite gli strumenti social dei nostri tempi.

Una persona discreta, insomma, ma anche estremamente affabile, quando ci si conversa, e disponibile a raccontarsi senza problemi.

Anche con lei, quindi, ho fatto due chiacchiere all’inizio della strada per Tokyo, che ha conquistato, a febbraio, con l’ottimo salto in alto a 1,96, nel corso dei Campionati Italiani indoor di Ancona.

Trost-Vallortigara-Furlani (foto FIDAL)
Trost-Vallortigara-Furlani (foto FIDAL)
Ciao Elena, grazie come sempre dell’immediata disponibilità. Un 2020, dopo l’inizio della pandemia, molto complicato, sia per le difficoltà ad allenarsi durante il lockdown, che per i due annullamenti importanti quali Olimpiadi ed Europei.

Tu hai avuto un inizio difficile, da luglio ovviamente, ma poi ti sei ripresa. Come giudichi la tua stagione?

Ciao grazie a te per l’attenzione, innanzitutto. Certo, le aspettative erano ben diverse, come diversa avrebbe dovuto essere la stagione che si prospettava agonisticamente interessante come poche.

Avevo iniziato l’anno molto bene, nonostante qualche problemino fisico nella prima fase della preparazione invernale ed ero, quindi, molto carica con oltretutto la serenità di poter preparare gli appuntamenti importanti, senza l’ansia di dover ottenere gli standard.

Poi è successo quel che, ancora oggi purtroppo, fa parte della nostra vita e non è stato facile per me affrontare mentalmente questo tipo di emergenza.

Si può dire che ti sono venute un po’ a mancare le motivazioni?

Sono un’atleta professionista e il mio impegno c’è sempre stato ma, oggettivamente, ci sono stati momenti in cui non si è potuto uscire di casa per andare al campo e poi, per molto tempo, non si è nemmeno saputo se ci sarebbe stata almeno una stagione, pur con l’annullamento dei due più importanti eventi.

Diciamo che la mia testa non ha saputo reagire, perfettamente, al cambio di programma che avevamo definito, io e il mio allenatore Stefano Giardi, prima dell’inizio del lockdown, e quindi è stato difficile adeguarmi alla nuova situazione.

Ammetto che è stato un mio problema, ma anche da questa esperienza ho tratto certamente degli utili insegnamenti che mi serviranno in futuro. In ogni caso sono riuscita, quantomeno, a fare dei buoni salti ai Campionati Italiani di Padova, anche se poi sono rimasta delusa dalla mia prova al Golden Gala.

In particolare, alla Diamond di Roma, ci tenevo tanto a fare una bella prestazione, ero anche molto carica ma, poi, all’improvviso mi è mancato qualcosa, anche se sono comunque contenta di esserci stata e, certamente, da quell’esperienza ho tratto degli altri utili insegnamenti.

Stefano Giardi-Elena Vallortigara (foto FIDAL)
Stefano Giardi-Elena Vallortigara (foto FIDAL)

Sono sicuro che adesso tu sia più motivata che mai. Come procede la preparazione invernale?

In realtà, debbo confidarti che a inizio di novembre sono risultata positiva al Covid e ho, quindi, dovuto passare 28 giorni a casa.

E’ una notizia che ho, chiaramente, comunicato alla Federazione e al mio Gruppo Sportivo dei Carabinieri, ma che non ho voluto divulgare più di tanto.

Come stai adesso, hai avuto sintomi importanti?

Adesso sto bene. La conseguenza principale è stata un costante, fastidioso, raffreddore unito ad un po’ di mal di testa, oltre a un senso di spossatezza generale molto forte. Non ti nego che, quando ho ripreso ad allenarmi a inizio dicembre, i primi giorni mi sentissi debilitata quasi per il nulla.

Poi gradatamente le cose sono migliorate e posso dirti che ora sto lavorando a pieno regime.

Sono un po’ in ritardo rispetto all’anno scorso, quando però avevo avuto dei rallentamenti per problemi fisici, per cui sono ottimista per poter cominciare a gareggiare a inizio febbraio.

Elena Vallortigara (foto FIDAL Colombo)
Elena Vallortigara (foto FIDAL Colombo)

Questa è un’ottima notizia e mi hai anticipato, nel senso che volevo proprio chiederti i tuoi programmi per le indoor e se farai gli Europei di Torun?

Come detto, debutterò a febbraio e credo che farò quel trittico di gare, dedicate totalmente al salto in alto, organizzate tra la Slovacchia e la Repubblica Ceca.

Poi ci saranno i Campionati Italiani e sicuramente vorrei fare gli Europei ma speriamo, ovviamente, che tutto quanto possa essere confermato per la situazione di emergenza in atto.  

C’è qualche novità nella tua preparazione quest’anno?

Stefano è una persona che studia sempre nuove soluzioni, anche sulla base delle mie richieste.

Quest’anno gli ho chiesto, in particolare, di dividere in due parti della giornata, alcuni allenamenti particolarmente impegnativi e poi, se possibile, di potermi allenare in compagnia di qualcuno perché è un’esigenza che ho cominciato a sentire.

Credo, in ogni caso, che l’aspetto più importante da curare sarà la gestione della fase di preparazione dopo la stagione indoor perché mi è capitato, in anni passati, di aver avuto problemi nella ripartenza.

In tal senso sarà fondamentale, per me, crescere in maniera regolare, sia a livello di condizione fisica che di atteggiamento mentale e, proprio per questo, Stefano sta impostando una serie di test molto accurati per monitorare, periodicamente, quanto accadrà dopo le gare al coperto.

Elena Vallortigara (foto archivio)
Elena Vallortigara (foto archivio)

So che non ami allenarti all’estero. Immagino sarà cosi anche quest’anno, ma farete qualche raduno collegiale?

Si, hai detto bene, mi piace allenarmi in Italia. Sicuramente se ci sarà l’occasione di raduni li faremo, in particolare a Formia dove c’è anche un ottimo clima, oltre che una fantastica struttura.

Preferisco, però, andare solo se ci può essere un’occasione di confronto con altre atlete e compagne di nazionale.

Grazie Elena, ti ringrazio e ti do appuntamento per un nuovo aggiornamento, sulla strada per Tokyo, a dopo le gare indoor. Un sentito ringraziamento anche al Gruppo Sportivo dei Carabinieri ,sempre sollecito a darci autorizzazione per le interviste ai loro atleti.
Elena Vallortigara (foto Spikes/World Athletics)
Elena Vallortigara (foto Spikes/World Athletics)
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