Road to Tokyo: Larissa Iapichino

Sulla strada per il Giappone altri due importanti obiettivi

Larissa Iapichino non ha bisogno di troppe presentazioni avendo, questo inverno, raggiunto un grandissimo risultato tecnico nel salto in lungo con la misura di 6,91 metri, che rappresenta il primato del mondo under 20, unico record detenuto, tra tutte le categorie giovanili e assolute, da un atleta italiano di entrambi i sessi.

Ma la giovanissima figlia di papà Gianni e mamma Fiona May, solo 18 anni, si era già imposta all’attenzione generale almeno da un biennio, grazie anche al titolo europeo under 20 conquistato quando di anni ne aveva solo 16.

Chiamarla una predestinata appare scontato e banale, per cui preferisco definirla quale un talento straordinario, ma anche una eccezionale ragazza ed è un vero piacere poterla intervistare, per la prima volta.

Ciao Larissa, nel ringraziarti per la tua disponibilità, voglio subito togliermi il pensiero chiedendoti di Torun e delle tue sensazioni, un po’ più a freddo, dopo la finale.

In realtà sono le stesse che ho avuto a caldo. Non ti nascondo che sono andata agli Europei con l’intento di fare meglio ma, senza voler cercare scuse, il giorno della qualificazione ho speso tantissime energie nervose, perché ho fatto fatica a trovare la giusta rincorsa con l’ultimo decisivo salto e, poi, in finale ero un po’ scarica di testa.

Larissa Iapichino (foto Colombo/FIDAL)
Larissa Iapichino (foto Colombo/FIDAL)
In ogni caso, agli europei, hai affrontato il top mondiale della specialità e le prime due, a posizioni invertite, sono le atlete che sono state oro e argento ai mondiali all’aperto di Doha. Non pensi anche di aver sofferto un minimo di emozione?

Sinceramente ti dico di no, avevo già avuto modo di gareggiare l’anno scorso con Bekh-Romanchuk e Mihambo, e con Malaika ci mandiamo ogni tanto anche dei messaggi, per cui il problema non è stato certo questo.

Io riesco sempre ad affrontare le gare in maniera molto razionale, non perché non sia una persona emozionale, ma in quanto ho la dote di riuscire a buttare, tutto quello che ho dentro, nel gesto tecnico.

Diciamo solo che quello che si vive in manifestazioni di questo genere è difficile da raccontare, perché ci si sente come proiettate nel mondo distopico di Hunger Games e devi lottare sola contro tutte, per cui ci vuole anche esperienza che, sono certa, di aver un po’ acquisito in questa competizione.

Hai iniziato nel modo migliore questo 2021, il cui iniziale principale obiettivo sembravano essere i Mondiali Juniores in Kenia di luglio.
Consideri quest’ultimo, ancora, quale il tuo principale punto di arrivo, con una programmazione mirata a raggiungere il top della forma in tale evento, oppure qualcosa è cambiato?

Le due manifestazioni, in realtà, sono abbastanza vicine, due/tre settimane, per cui spero di poter essere al massimo della condizione in entrambe le occasioni che sono, poi, i miei due fondamentali appuntamenti della stagione.

Larissa Iapichino (foto Grana/FIDAL)
Larissa Iapichino (foto Grana/FIDAL)
So, però, che un altro fondamentale obiettivo dell’anno, per te, è la maturità scientifica che sosterrai a giugno, e a cui hai sempre dichiarato di tenere tantissimo
In funzione dei tuoi impegni scolastici, quindi, continui ad allenarti al massimo 5 volte la settimana o, da quest’anno, i tuoi carichi di lavoro sono leggermente aumentati?

Non è cambiato nulla, continuo a fare i mie allenamenti, dal lunedì al venerdì, con il fine settimana di riposo salvo che, a differenza degli altri anni, abbiamo introdotto una seduta di forza specifica perché, anche se sono dotata naturalmente, avevo bisogno di curarla più nel dettaglio.

Hai già pensato quale corso Universitario vorrai frequentare?

Assolutamente si, è una decisione che ho preso da tempo, mi iscriverò a Giurisprudenza a Firenze e, nei limiti dei miei impegni agonistici, cercherò di finirla nel migliore dei modi e poi, dopo la Laurea, mi affascina molto l’idea di provare a fare il concorso di Magistratura.

Ho avuto il piacere poco tempo fa, a novembre 2020, di intervistare tuo padre e gli avevo chiesto se fosse vera la storia della gelosia nei tuoi confronti. Lui mi ha detto di no, ma quale miglior occasione di domandarlo direttamente anche a te.

Papà non è assolutamente geloso, ha grande fiducia in me da sempre, è solo iperprotettivo e basta mentre, per assurdo, è molto più gelosa mia madre.

Larissa e Gianni Iapichino foto personale gentilmente concessa)
Larissa e Gianni Iapichino foto personale gentilmente concessa)
Sempre parlando con tuo padre mi ha spiegato le ragioni per cui, in funzione di un accordo preso con tua madre, che peraltro ha ottimamente allenato, non ti segue direttamente in tal senso, avendo preferito lasciarti nelle mani di un suo amico, Gianni Cecconi? Ti piacerebbe che, prima o poi, cambiasse idea?

Io e mio padre andiamo d’accordissimo ma, conciliare la nostra vita insieme con quella dell’atletica per me sarebbe impossibile, in quanto devo ammettere che ho sempre avuto un po’ la tendenza a fare, per principio, il contrario di quello che mi dicono i miei genitori.

Di fatto, durante il lockdown l’anno scorso, c’è stato un periodo in cui lui mi ha seguito un po’, da un punto di vista atletico, ma ogni volta che mi faceva un’osservazione o mi diceva di fare un movimento piuttosto che un altro, la cosa mi innervosiva. Credo proprio che sia molto difficile che possa mai farmi allenare da lui.

Larissa Iapichino (Courtesy by REDValentino)
Larissa Iapichino (Courtesy by REDValentino)
A parte l’atletica e lo studio, quali sono le tue passioni e, sinceramente, ogni tanto soffri un pochino per i sacrifici che, certamente, devi fare a soli 18 anni?

Mi piace molto uscire con le amiche, andare in discoteca quando si poteva, poi le serie tv, tutta la musica, la moda e poi ho anche una grande passione per l’arte.

Per quanto riguarda i sacrifici, sicuramente amo tantissimo quello che faccio ma, in effetti, ho sempre più impegni e, considerando che la mattina ho scuola, il pomeriggio lo studio e l’allenamento, oltre ad altri impegni vari di carattere mediatico, trovare solo il tempo per andare a farmi le unghie diventa delle volte un problema e, allora, qualche volta mi capita di pensare che vorrei essere una ragazza come tutte le altre.

Come è il rapporto con la tua sorellina Anastasia, lei ti segue e gioisce dei tuoi successi?

Mia sorella ha 11 anni, fa la prima media e con lei ho un buon rapporto, solo che ha tutto per la testa tranne che le mie gare, che ogni tanto segue, ma quando si ricorda.

Quando ho saltato 6,91 agli italiani non mi ha nemmeno visto in TV e, quando due settimane prima avevo fatto i campionati under 20 ed ero tornata a casa con la divisa delle Fiamme Gialle, mi aveva chiesto stupita dove fossi stata. In ogni caso, è molto felice dei miei successi.

Un’ultima domanda, se potessi firmare adesso, sceglieresti la medaglia d’oro ai mondiali juniores o una finale olimpica?

Un passo alla volta, per cui certamente il successo ai campionati under 20 e poi, alle Olimpiadi, in quelli che penso siano gli Hunger Games per eccellenza, cercherò di dare il massimo e lottare sino in fondo.

Larissa Iapichino (foto FIDAL/Colombo)
Larissa Iapichino (foto FIDAL/Colombo)
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