Eyob Faniel non si ferma più

Prosegue la grande crescita del corridore azzurro

Ennesimo record italiano ottenuto ieri mattina, in una mezza maratona corsa all’interno dell’Aeroporto di Siena, da parte di Eyob Faniel, grande specialista delle corse su strada.

L’atleta azzurro, nato in Eritrea ma residente in Italia dal 2004, ha corso la distanza dei 21,097 chilometri nel tempo di 1h00’07 che gli è valso il primato nazionale appartenente, dal 2002, a Rachid Berradi con 1h00’20, mentre il precedente personale di Eyob era di 1h00’44.

L’impresa di ieri arriva dopo 14 mesi esaltanti in cui il corridore ha ottenuto, tra l’altro, altri due record italiani, quello dei 10 chilometri su strada, eguagliando il crono di 28’08 di Daniele Meucci ma, soprattutto, realizzando il primato italiano della maratona, avendo corso in 2h07’19, 3 centesimi in meno dell’ex campione olimpico Stefano Baldini che lo deteneva dal 2006.

Eyob, che è nato il 26 novembre 1992, dopo il suo arrivo in Italia quando aveva 11 anni ha giocato per qualche anno a calcio, come tanti ragazzini che sognano di emulare i propri campioni, ma ha dovuto abbandonare, abbastanza presto, le sue ambizioni per quello sport a causa di seri problemi a entrambe le caviglie.

Verso i 17 anni, allora, ha cominciato a frequentare la pista di atletica della sua città di residenza, Bassano del Grappa, ed è stato inserito in una squadra locale in quanto mancava un mezzofondista per fare la finale dei campionati di società allievi, sia per correre gli 800 che i 1500 metri.

I suoi inizi agonistici sono stati, quindi, su distanze medie a cui si è dedicato, a tempo abbastanza pieno, tra il 2011 e il 2014, facendo 3/4 allenamenti a settimana ma senza ottenere grandi risultati cronometrici.

Eyob Faniel (foto Francesco Grana)
Eyob Faniel (foto Francesco Grana)

La svolta della sua carriera agonistica avvenne per un incontro, molto casuale, con Giancarlo Chittolini, tecnico di tanti grandi campioni tra cui Alessandro Lambruschini, il quale, vedendo la corsa di Eyob, capì che sarebbe stato opportuno indirizzarlo verso distanze più lunghe, con il pensiero futuro di potergli far correre le corse su strada, quali maratona e mezza.

Successivamente, per vari motivi legati anche ad altri impegni del Prof. Chittolini, Faniel è approdato, nel 2017, sotto la guida tecnica di Ruggero Pertile, anche lui ottimo ex maratoneta che, giorno dopo giorno, lo ha sempre più convinto dei propri mezzi e gli ha consentito di iniziare un’inarrestabile ascesa che prosegue da tempo.

Ed è proprio nel 2017 che Faniel si pone all’attenzione generale, vincendo il 22 ottobre una maratona importante quale quella di Venezia, a 22 anni dall’ultimo successo azzurro, nel 1995, di Danilo Goffi.

Eyob Faniel (foto archivio)
Eyob Faniel (foto archivio)

Qualche mese dopo, Eyob diventa un atleta professionista a tutti gli effetti grazie all’arruolamento nel Gruppo Sportivo Fiamme Oro Padova, e non vi sono più ostacoli, per lui, al fine di dedicarsi a tempo pieno all’allenamento.

Il 30 giugno di quell’anno, 2018, l’azzurro ottiene la medaglia d’argento nella mezza dei Giochi del Mediterraneo di Tarragona, e ancor più prestigioso è il 5° posto nella maratona degli Europei di Berlino, ad agosto.

Dopo questa positiva esperienza, però, viene afflitto da alcuni problemi di ernia che lo tengono bloccato per vari mesi e ne condizionano la preparazione per la prima parte del 2019, ma poi si riprende bene e si impegna per prepararsi al meglio all’importantissimo appuntamento con i mondiali del Qatar.

A Doha, sui 42,195 chilometri del percorso, si comporta in maniera più che dignitosa ottenendo un 15esimo posto che, a livello globale, rappresenta tantissimo in una specialità da tempo dominata dagli atleti africani di varie nazioni, ma lui alla fine della sua gara non è soddisfatto perché avrebbe voluto ottenere di più, e si lamenta di aver avuto una condotta di corsa troppo prudente, specie nella prima metà del percorso.

Inoltre, in considerazione del fatto che le condizioni climatiche previste fossero di particolare umidità e caldo, l’atleta si era preparato sul posto, da settimane, per abituarsi al meglio e si era trovato leggermente destabilizzato dal repentino cambio atmosferico, avvenuto proprio nella notte della sua maratona.

Eyob Faniel (foto Colombo/FIDAL)
Eyob Faniel (foto Colombo/FIDAL)

Poche settimane dopo i mondiali, però, proprio l’ultimo giorno di quel 2019, la carriera di Eyob subisce, quasi all’improvviso, una svolta significativa in una gara su strada di 10 chilometri, a Bolzano, la BOclassic del 31 dicembre.

Faniel si trova contro avversari di primissimo piano tra i quali l’etiope Telahun Haile Bekele e il keniano Amos Kipruto, ma la sua condotta di gara è spavalda e alla fine arriva a giocarsi il successo proprio con Bekele, atleta anche molto veloce negli spunti finali, ma lo brucia sul traguardo ottenendo una vittoria che mancava ai colori italiani, in quella specifica manifestazione, dal 1988 quando vinse il grande Salvatore Antibo.

Un successo esaltante che, al di là del suo significato statistico, deve aver trasmesso all’atleta una carica e una fiducia nei propri mezzi che, forse, non aveva mai raggiunto prima.

Il 2020 è stato, a dispetto della grave pandemia, l’anno della consacrazione per Eyob con il record italiano della maratona e dei 10 chilometri, l’ottenimento del minimo per le Olimpiadi, e tante altre ottime prestazioni ogni volta che si è presentato alla partenza di qualche gara.

Il 2021 non poteva certo iniziare in un modo migliore e, anche se alla fine, lui che è sempre molto perfezionista si è scherzosamente lamentato di non essere riuscito, nella mezza da record italiano, a scendere sotto i 60 minuti, crediamo che la strada intrapresa verso Sapporo, dove ci sarà la maratona a cinque cerchi, sia assolutamente quella giusta.

Sicuramente, per adesso si godrà questo ennesimo splendido momento insieme alla sua famiglia, e in particolare alla sua bambina che si chiama Wintana, nome eritreo che vuol dire gioia.

Eyob Faniel (foto mezza Monza 2020)
Eyob Faniel (foto mezza Monza 2020)
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