
Il giovane ugandese Jacob Kiplimo è già salito tre volte sul podio iridato a livello assoluto a vent’anni non ancora compiuti vincendo l’oro under 20 ai Mondiali di cross di Kampala 2017, l’argento ai Mondiali di corsa campestre di Ahrus alle spalle di Joshua Cheptegei nel Marzo 2019 e l’oro ai Mondiali di mezza maratona di Gdynia nell’Ottobre 2020.
Kiplimo, nato il 14 Novembre 2000, é cresciuto a Bukwo sul Monte Elgon al confine tra Uganda e Kenya, dove sorge un vulcano spento; membro del gruppo etnico dei Seibei, iniziò a correre a Kween, distretto rurale situato a 1900 metri di altitudine nell’Est dell’Uganda. Ogni giorno percorreva cinque chilometri per andare a scuola e tornare a casa.
Kiplimo è figlio di contadini coltivatori di mais di umili origini e ha iniziato ad innamorarsi dell’atletica grazie ai fratelli.
Quattro dei cinque fratelli sono atleti. Un fratellastro Victor Kiplangat ha gareggiato ai Mondiali di mezza maratona di Gdynia classificandosi al sedicesimo posto in 1h00’29”. Un altro fratello è Oscar Chelimo, medaglia di bronzo ai Mondiali di cross nella gara under 20 ad Ahrus e atleta conosciuto agli appassionati italiani per aver gareggiato con la maglia dell’Assindustria Sport Padova.
“Vedendo i miei fratelli uscire di casa per andare a correre, mi dicevo che avrei voluto diventare come loro” ha dichiarato Kiplimo.
Jacob disputò la sua prima vera competizione nel 2015 in una prova di selezione per i Campionati del Mondo di corsa in montagna, specialità nella quale l’Uganda eccelle a livello mondiale. Vinse la gara, ma la Federazione del suo paese non lo convocò perché era ancora troppo giovane per gareggiare a livello internazionale.
Nel Dicembre dello stesso anno Jacob si trasferì a Rocco a Pilli vicino a Siena per allenarsi con il gruppo del Tuscany Camp diretto da Giuseppe Giambrone.
Ha militato nelle file dell’Atletica Casone Noceto, società della provincia di Parma specializzata sulle corse su strada e di cross.
Nel Luglio 2016 Kiplimo vinse la medaglia di bronzo sui 10000 metri ai Mondiali Under 20 di Bydgoszcz in 27’26”68 a 15 anni alle spalle del keniano Rodgers Kwemoi e dell’eritreo Aron Kifle. Correndo in 13’24”40 al Golden Gala di Roma raggiunse lo standard di qualificazione per i Giochi Olimpici di Rio de Janeiro.
Il talento ugandese gareggiò nella batteria dei 5000 metri. L’undicesimo posto in 13’30”40 non bastò per qualificarsi per la finale ma Kiplimo entrò nella storia dell’atletica ugandese come l’atleta più giovane del suo paese a gareggiare ai Giochi Olimpici.
All’età di 16 anni Kiplimo vinse il titolo mondiale under 20 di corsa campestre a Kampala, capitale dell’Uganda, divenendo un eroe nazionale per migliaia di appassionati presenti lungo il percorso.
“Il Presidente dell’Uganda era presente. E’ stato fantastico conquistare la medaglia d’oro in casa. Ho sempre pensato di poter vincere. Quando ho deciso di lanciare l’attacco, ho capito di potercela fare”.
Kiplimo vinse la prestigiosa Corsa su strada San Silvestre Vallecana di Madrid di 10 km del 31 Dicembre 2018 in 26’41” migliorando il precedente record del percorso detenuto dal primatista del mondo della maratona Eliud Kipchoge.
Sempre nel 2018 vinse la medaglia d’argento ai Mondiali Under 20 sui 10000 metri di Tampere in 27’40”36 alle spalle del keniano Rhonex Kipruto e si classificò quarto sempre sui 10000 metri ai Giochi del Commonwealth di Gold Coast in 27’30”25 nella gara vinta da Joshua Cheptegei.
Gareggiò con successo anche in Italia vincendo la Cinque Mulini di San Vittore Olona, il Giro al Sas di Trento e il Giro di Pettinengo a Biella (manifestazione nella quale si era imposto due anni prima a 16 anni).
Da due anni Kiplimo è tornato in Uganda per allenarsi a Kapchorwa dove è seguito da Peter Chelangat e dal giovane tecnico italiano Iacopo Brasi, collega del manager bresciano Federico Rosa.
Nell’inverno 2019 Kiplimo vinse la prova di selezione ugandese per i Mondiali di cross di Ahrus precedendo Joshua Cheptegei. Nella gara valevole per il titolo iridato disputata sul difficile percorso di Ahrus, Cheptegei si prese la rivincita vincendo la medaglia d’oro davanti a Kiplimo.
Francis Demayi, il team manager della squadra ugandese ai Mondiali di Ahrus, ha descritto Kiplimo con le seguenti parole:
“Jacob è molto determinato e ambizioso. Quando lo abbiamo scoperto nel 2014, abbiamo subito capito che era un talento speciale. Vinse il titolo nazionale di corsa in montagna a soli 14 anni. Era destinato a grandi cose”.
Dopo il podio di Ahrus e la vittoria nella Great Manchester Run di 10 km Kiplimo subì un infortunio al ginocchio, che lo costrinse ad un lungo stop di quattro mesi e alla rinuncia ai Mondiali di Doha.
“L’infortunio ha avuto ripercussioni non solo fisiche ma anche psicologiche. Quando non puoi allenarti, non vuoi vedere gli altri allenarsi”.
Kiplimo tornò a gareggiare in occasione dell’INEOS 1:59 di Vienna nel ruolo di pacemaker durante il tentativo riuscito di Eliud Kipchoge di abbattere il muro delle 2 ore nella maratona.
Nella classica gara di Sao Paulo del Brasile nel giorno di San Silvestro del 2019 Kiplimo aveva la vittoria in pugno ma è stato superato proprio sulla linea del traguardo dal keniano Kandie Kibiwott, atleta accreditato di un record personale di 58’38” sulla mezza maratona.
“Ero arrabbiato e deluso della sconfitta di San Paolo”.
Kiplimo è stato uno dei grandi protagonisti delle gare di mezzofondo in pista durante la stagione estiva 2020 purtroppo sconvolta dal covid-19: ha vinto i 5000 metri al Golden Spike di Ostrava del Continental Tour con il primato personale di 12’48”63 precedendo l’etiope Selemon Barega e Yeman Crippa nella magica serata che ha regalato al campione trentino il primato italiano.
“Volevo il primato personale e ho continuato a spingere fino alla fine. E’ stata una lotta con Barega sul rettilineo finale. E’ stata una sensazione straordinaria”.
A metà Settembre il teenager ugandese ha vinto i 3000 metri al Golden Gala Pietro Mennea allo stadio Olimpico di Roma stabilendo con 7’26”64, migliore prestazione mondiale dell’anno, l’ottavo tempo più veloce di sempre e miglior crono mondiale dal 2007 in poi.
Nell’occasione Kiplimo ha battuto l’altro giovane talento del mezzofondo Jakob Ingebrigtsen, l’australiano Stewart McSweyn e Yeman Crippa.
“Dopo la gara di Roma ero al settimo cielo. Non mi aspettavo un tempo di questo livello. Pensavo al massimo di poter correre in 7’30”. Il pacemaker ha svolto un lavoro eccellente”.
Kiplimo ha coronato la splendida stagione 2020 con il trionfo ai Mondiali di mezza maratona a Gdynia in Polonia stabilendo il record personale con 58’49” con cinque secondi di vantaggio su Kandie Kibiwott.
“Che bella sensazione. Ho gareggiato per la prima volta ai Mondiali di mezza maratona e ho vinto subito al primo colpo stabilendo il record dei campionati. E’ difficile spiegare a parole quello che ho provato.
Sono pieno di emozioni. Il clima era molto buono e il percorso era perfetto. Sono grato per tutti coloro che mi hanno sostenuto. Ho preparato la gara di Gydnia in poche settimane, ma il lavoro ha funzionato. Ho fatto due allenamenti lunghi.
Le gambe giravano e ho capito che potevo salire sul podio. Sapevo che Joshua Cheptegei era stanco dopo aver battuto i record del mondo dei 5000 e dei 10000 metri. La gente in Uganda era davvero eccitata. Molti scommettevano in una possibile doppietta dell’Uganda”.
Kiplimo e Cheptegei fanno parte di una nuova generazione di campioni ugandesi del mezzofondo prolungato
“Tutto è iniziato con il titolo olimpico del nostro connazionale Stephen Kiprotich nella maratona a Londra nel 2012. Stephen è stata un’ispirazione e ci ha incoraggiato molto”.
Il prossimo obiettivo di Kiplimo è gareggiare sui 5000 e sui 10000 metri alle Olimpiadi di Tokyo 2021.
“Per vincere la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo dovrò migliorare lo sprint finale. Devo lavorare insieme al mio coach sulla velocità e correre gli ultimi 400 metri in 52 o 53 secondi. E’ difficile che qualcuno possa batterti se hai base di velocità”.
Prima di concentrarsi di nuovo sulla pista Kiplimo ha ancora un appuntamento su strada alla mezza maratona di Valencia del prossimo 6 Dicembre, dove sfiderà Rhonex Kipruto, che si impose sull’ugandese sui 10000 metri ai Mondiali Under 20 di Tampere.
Il record del mondo detenuto da Geoffrey Kamworor (58’01”) potrebbe essere in pericolo su un percorso che ha già regalato grandi prestazioni.
“Deciderò presto il programma di allenamento insieme al mio allenatore ma al momento non sono concentrato sul primato del mondo. Nel mio futuro potrebbe esserci anche la maratona, ma aspetterò ancora tre-quattro anni prima di affrontare questa distanza”.