Karsten Warholm (foto W.A.)
Karsten Warholm (foto W.A.)

Karsten Warholm è stato incoronato di recente atleta mondiale dell’anno dalla rivista specializzata di atletica statunitense Track and Field News nel tradizionale referendum, al quale ha preso parte una giuria di giornalisti esperti.

Il fuoriclasse norvegese ha vinto il secondo oro mondiale consecutivo della sua carriera sui 400 ostacoli a Doha 2019 in 47”42 due anni dopo il primo trionfo iridato a Londra 2017 ed è rimasto imbattuto in tutte le gare disputate.

Sulla pista del Khalifa International Stadium di Doha il ventitreenne norvegese ha battuto lo statunitense Raj Benjamin e il beniamino del pubblico del Qatar Abderrahmane Samba.

Nel corso del 2019 il “vichingo” norvegese ha vinto anche il titolo europeo indoor dei 400 metri a Glasgow in 45”05 eguagliando il record continentale indoor detenuto dal 1987 dal tedesco Thomas Schoenlebe ed è stato eletto atleta europeo dell’anno dalla European Athletics.

Warholm ha tolto dopo 25 anni il primato europeo al francese Stephane Diagana correndo in 47”33 al Bislett Games di Oslo sulla pista di casa.

Nel corso dell’estate scorsa lo scandinavo ha migliorato il primato continentale altre due volte agli Anniversary Games di Londra con 47”12 e nella finale della Diamond League allo Stadio Letzigrund di Zurigo in 46”92 al termine di uno straordinario testa a testa con Raj Benjamin, a sua volta sceso sotto la barriera dei 47 secondi con 46”98.

Meglio di Warholm ha fatto soltanto lo statunitense Kevin Young, tuttora primatista mondiale con il 46”78 realizzato nella finale olimpica di Barcellona 1992.

Dopo gli straordinari risultati di Warholm, Samba e Benjamin nelle ultime due stagioni il record mondiale di Young potrebbe essere messo in pericolo nella stagione che culminerà con i Giochi Olimpici di Tokyo 2020.

La vittoria nella finale della Diamond League a Zurigo è stata il momento più alto di tutta la stagione. E’ stata una gara pazzesca. Sapevo che sarebbe uscito un tempo stratosferico, ma non pensavo fino a questo punto”. (in corsivo, virgolettati, estratti di sue interviste)

“Credo che il meglio debba ancora venire. Con 46”98 anche Raj Benjamin avrebbe meritato di vincere. E’ stata una delle migliori gare della storia. E’ stato straordinario aver fatto parte di quella gara e aver contribuito a regalare un grande spettacolo“.

Con il trionfo di Doha Warholm è diventato il quarto specialista dei 400 ostacoli nella storia a vincere due titoli mondiali consecutivi dopo Edwin Moses, Felix Sanchez e Kerron Clement.

La finale dei Mondiali di Doha é stata una gara molto faticosa. Ho dovuto spremere ogni goccia di energia per vincere. Il record europeo realizzato a Zurigo un mese prima della finale iridata di Doha ha aumentato il peso delle aspettative nei miei confronti. I due titoli mondiali sono importanti allo stesso livello ma mi hanno dato sensazioni diverse”.

“Dopo il titolo mondiale a Londra tutti hanno iniziato a parlare di me in Norvegia, quasi allo stesso livello dei campioni dello sci di fondo (sport molto popolare nel mio paese). A Doha ho provato una soddisfazione maggiore perché sono riuscito a gestire il peso delle aspettative”.

“Avevo molta più pressione perché avevo un titolo da difendere. Sono riuscito a rimanere calmo. L’obiettivo a Doha era soprattutto vincere e divertirmi. Non ho mai pensato al record del mondo. Se avessi vinto correndo in 1 minuto sarei stato lo stesso contento!“.

Vincere una medaglia d’oro ai Mondiali è difficile, ma è ancora più duro riconfermarsi sul trono iridato in un periodo di grande splendore per i 400 ostacoli a livello mondiale. Tre dei quattro atleti in grado di abbattere la barriera magica dei 47 secondi (Warholm, Benjamin e Samba) sono saliti sul podio a Doha.

Ho molto rispetto per i miei avversari. Tra noi c’è un bel rapporto di amicizia. Samba mi ha sempre battuto nel 2018. So che dovrò lavorare ancora più duramente per mantenere questo livello. Lo stimolo della concorrenza ci permette di stimolarci a vicenda e di migliorare”.

“Nello stesso tempo sono concentrato su me stesso e sui miei obiettivi. Perdere più volte contro Samba nel 2018 mi è dispiaciuto ma non bisogna dimenticare che in quella stagione mi sono migliorato di sei decimi di secondo da 48”22 a 47”64. Quest’anno ho tolto altri sette decimi di secondo rispetto al personale del 2018”.

Karsten Warholm è nato il 28 Febbraio 1996 a Ulsteinvink e ha iniziato la sua carriera sportiva come specialista delle prove multiple vincendo la medaglia d’oro nell’octathlon ai Mondiali Under 18 di Donetsk 2013.

Due anni dopo è salito sul podio due volte vincendo la doppia medaglia d’argento nel decathlon e sui 400 metri agli Europei Under 20 di Eskilstuna 2015. In quell’anno Karsten ha cambiato specialità concentrandosi sui 400 ostacoli e ha iniziato ad allenarsi sotto la guida di Leif Olaf Alnes, coach norvegese di 62 anni.

Nonostante la differenza di età ho un rapporto di amicizia con il mio allenatore. E’ come se avessimo la stessa età. Ci divertiamo insieme. E’ molto orgoglioso del lavoro che abbiamo svolto insieme”.

Karsten ha iniziato a praticare atletica giovanissimo a Ulsteinvink su suggerimento di un amico.

Ho iniziato quando avevo otto anni. Un mio amico, che praticava atletica nel club locale venne da me proponendomi di prendere parte ad una gara. Mi presentai con i jeans e vinsi la gara sui 200 metri. Da allora ho iniziato con l’ atletica. Ho praticato molto sci di fondo ma mai a livello agonistico. Ero molto bravo in tutte le specialità di corsa e nei salti”.

Ai Campionati nazionali giovanili disputavo otto gare e molte volte vincevo otto medaglie d’oro. Mi piaceva tutto ma dopo il titolo mondiale under 18 hanno inserito il decathlon al posto dell’octathlon aggiungendo il salto con l’asta e il lancio del disco. Improvvisamente è diventato tutto molto più difficile perché c’erano tante cose nuove da imparare. Il mio attuale allenatore mi ha suggerito allora di passare ai 400 ostacoli“.

Warholm non ha in programma di gareggiare ai Mondiali Indoor di Nanchino ma una data è fissata da tempo nel suo calendario agonistico invernale del 2020.

“Il 28 Febbraio organizzo il Karsten Warholm Invitational a Ulsteinvik nel giorno del mio compleanno. Sarà una giornata speciale perché il meeting sarà trasmesso dalla televisione norvegese. Nel corso dell’estate gareggerò nella Diamond League e sarò presente ai Bislett Games di Oslo prima delle Olimpiadi di Tokyo”.

Warholm è molto stimato per il suo carattere solare, che lo rende più simile ad un ragazzo di un paese latino. In occasione della vittoria ai Mondiali di Londra 2017 è diventato famoso per il grido di incredulità, che molti hanno paragonato all’Urlo di Munch.

Sport OK Junior