Nafissatou Thiam (foto European Athletics)
Nafissatou Thiam (foto European Athletics)

Nafissatou “Nafi” Thiam ha completato una sorta di Grande Slam vincendo nello spazio di tre anni quattro medaglie d’oro alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016, ai Mondiali di Londra 2017, agli Europei outdoor di Berlino 2018 nell’eptathlon e agli Europei Indoor di Belgrado 2017 nel pentathlon proseguendo la tradizione delle prove multiple del suo paese iniziata nel 2008 con la medaglia d’oro di Tia Hellebaut nel pentathlon ai Campionati del Mondo Indoor di Valencia.

Thiam è nata a Bruxelles nel 1994 da madre belga e padre senegalese e vive a Namur, cittadina della Vallonia situata a 59 minuti dalla capitale belga.

Nafi, come viene chiamata dagli amici, ha iniziato a gareggiare nelle prove multiple all’età di nove anni quando si cimentò in quattro prove: 60 metri, salto in alto, lancio del peso e 1000 metri.

Debuttò a livello internazionale nel 2011 in occasione dei Campionati del Mondo under 18 di Lilla a soli 16 anni, dove si piazzò quarta in una gara di eptathlon di alto livello.

Fui indirizzata fin da bambina verso più specialità. Mi cimentai anche in alcune gare di corsa campestre ma non mi piacevano molto le lunghe distanze. Nel 2009 mi infortunai al legamento crociato del ginocchio cadendo sugli ostacoli.

Debuttai in ambito internazionale ai Campionati del Mondo Under 18. Fu un’esperienza formativa che mi ha insegnato molto anche se è stata una gara veramente stressante. Proprio in questa manifestazione ho capito di poter emergere nell’atletica.

Lilla è vicina la confine con il Belgio e la mia famiglia venne a sostenermi. Ricordo con molto piacere le tante amicizie nate con ragazzi di tutto il mondo”.

La prima medaglia internazionale agli Europei Juniores di Rieti

Thiam visse la prima delusione della sua carriera ai Campionati del Mondiali Juniores di Barcellona nel 2012.

A Barcellona la grande delusione è stata il salto in lungo, specialità sulla quale avevo lavorato molto in allenamento. In gara purtroppo realizzai due nulli nei primi due tentativi.

Avevo molta pressione al momento di effettuare l’ultimo tentativo a mia disposizione e sbagliai completamente il salto. Anche se la gara non andò bene, imparai molto da quell’esperienza”.

Nafi si riscattò l’anno successivo vincendo il titolo europeo juniores a Rieti, realizzando il record belga con 6298 punti grazie ad una prestazione superlativa nella quale stabilì record personali in ben cinque specialità individuali.

All’inizio del 2013 cancellai il primato mondiale juniores indoor nel pentathlon detenuto da Carolina Kluft con 4558 punti ma la mia prestazione non poté venire omologata perché non venne effettuato il controllo antidoping obbligatorio.

Nella gara del lancio del peso degli Europei di Rieti ottenni due nulli nei primi due tentativi del getto del peso ma all’ultima prova a mia disposizione riuscii a rimanere calma e realizzai il mio record personale con 14.26m.

Fu una gara molto faticosa dal punto di vista nervoso e pensai che non avrei più voluto vivere una gara così stressante”.

Poco prima di compiere il diciannovesimo compleanno, Thiam gareggiò per la prima volta in carriera in una grande manifestazione internazionale a livello assoluto in occasione dei Campionati del Mondo di Mosca nell’Agosto 2013 dove si classificò quattordicesima con 6070 punti ma si mise in luce vincendo la prova del salto in alto con l’eccellente misura di 1.92.

A differenza dei Campionati giovanili di Barcellona e Rieti, mi sentivo più rilassata ai Mondiali di Mosca. Gareggiare in una manifestazione assoluta contro atlete che prima di allora avevo ammirato soltanto alla televisione fu un’esperienza emozionante.

Dopo aver vinto il salto in alto, incominciai a pensare di poter ottenere un buon piazzamento nella classifica finale dell’eptathlon ma mi resi conto che il livello era troppo alto.

Io ero molto giovane ed ero ancora lontana dalle migliori. Compresi che avevo tanto lavoro da fare in allenamento per migliorare soprattutto negli 800 metri e nei 200 metri dove ero meno forte”.

La prima medaglia a livello assoluto agli Europei di Zurigo

Dopo una brillante carriera giovanile, Thiam cominciò la stagione 2014 stabilendo il record belga con l’eccellente punteggio di 6508 punti al meeting di prove multiple di Gotzis.

Nel corso dell’estate vinse la medaglia di bronzo agli Europei di Zurigo con 6423 punti al termine di una prova illuminata da un eccellente 1.97m nel salto in alto.

L’ascesa continuò nel corso del 2015, quando vinse due medaglie d’argento nel pentathlon agli Europei Indoor di Praga alle spalle della britannica Katarina Johnson Thompson e nel salto in alto agli Europei Under 23 nella gara vinta dall’azzurra Alessia Trost.

Gli Europei Indoor di Praga hanno visto l’atleta belga realizzare uno score finale 4696 punti e due record personali individuali (8”42 sui 60 ostacoli e 14.80m nel lancio del peso).

La stagione 2016 è iniziata con il quarto posto al prestigioso meeting di prove multiple di Gotzis in Austria con 6491 punti in una prova caratterizzata da due record personali individuali nei 100 ostacoli (13”63) e negli 800 metri (2’17”91).

Il capolavoro Olimpico

Thiam ha compiuto la gara capolavoro nell’occasione più importante alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016, dove ha vinto la medaglia d’oro migliorando il record personale di oltre 300 punti con 6810 punti.

Dopo aver stabilito quattro record personali nelle prime sei prove (13”56 nei 100 ostacoli, un eccellente 1.98m nel salto in alto, 6.58m nel salto in lungo, 53.13m nel lancio del giavellotto), la giovane belga aveva un vantaggio di 14 punti sulla britannica Jessica Ennis Hill, campionessa in carica di Londra 2012 e medaglia d’oro ai Mondiali di Pechino dell’anno precedente.

La britannica aveva bisogno di precedere la belga di dieci secondi per conquistare la medaglia d’oro olimpica. Nella prova finale di un durissimo eptathlon la giovane belga ha stabilito il quinto record individuale con 2’16”54 difendendo il primo posto per appena 35 punti.

La gara di Rio de Janeiro è passata alla storia soprattutto per l’eccellente 1.98 realizzato da Nafissatou e da Katarina Johnson Thompson nella prova del salto in alto: mai nessuna eptatleta aveva saltato così in alto nell’ambito di una gara di prove multiple.

Addirittura questa misura è stata superiore di un centimetro rispetto all’1.97m con il quale la spagnola Ruth Beitia ha vinto l’oro olimpico nella gara individuale del salto in alto.

Il Belgio, piccolo paese di grandi tradizioni nell’atletica leggera, ha festeggiato il terzo oro a livello femminile otto anni dopo i successi di Tia Hellebaut e della staffetta 4×100 alle Olimpiadi di Pechino 2008.

Sapevo che Jessica doveva battermi di dieci secondi per superarmi nella classifica finale. Cercai di dare il massimo per non avere rimpianti e uscire dalla pista consapevole di aver dato il tutto per tutto.

Vincere le Olimpiadi è un sogno che si è avverato all’inizio della mia carriera ma voglio ancora migliorarmi e ho ancora tanti traguardi da raggiungere nella mia carriera. Sono orgogliosa di esserci riuscita.

L’avvicinamento alle Olimpiadi non è stato facile a causa di un infortunio al gomito che mi creava problemi quando lanciavo il giavellotto. Il dottore non era molto ottimista sul fatto che potessi recuperare in tempo per le Olimpiadi e mi suggerì di concentrarmi sul salto in alto”.

Dopo aver ricevuto la medaglia d’oro Thiam e le altre due atlete salite sul podio Jessica Ennis Hill e Brianne Theisen Eaton hanno festeggiato con un selfie insieme al fuoriclasse giamaicano Usain Bolt, che stava facendo il giro d’onore dopo la vittoria nella finale dei 100 metri.

Tre settimane dopo la vittoria olimpica di Rio Thiam ha potuto celebrare davanti al pubblico di casa vincendo la gara di salto in alto con 1.93m in occasione del Memorial Ivo Van Damme, finale della IAAF Diamond League a Bruxelles.

Durante quella serata indimenticabile la campionessa belga ha ricevuto uno speciale riconoscimento dal Principe Filippo e dalla Principessa Malilde del Belgio.

Thiam è stata premiata come atleta emergente dell’anno sia dall’Associazione Europea di atletica sia dalla Federazione Internazionale di atletica durante il Gala di fine anno. E’ stata inoltre eletta sportiva belga dell’anno.

Nel corso della stagione invernale 2017 Thiam ha conquistato il primo titolo europeo indoor della sua carriera nel pentathlon a Belgrado totalizzando lo score di 4870 punti (decima migliore prestazione di sempre, a sole sette lunghezze dal record nazionale di Tia Hellebaut) al termine di una gara eccellente nella quale ha stabilito il record personale dei 60 ostacoli con 8”23, ha valicato l’asticella all’altezza nel salto in alto con 1.96m, ha vinto la terza prova individuale del getto del peso con 15.29m, ha saltato 6.37m nel lungo e ha corso i 1000 metri in 2’24”44.

Avevo molti dubbi prima della partenza per Belgrado. Dopo la vittoria di Rio avevo tante aspettative da parte della gente. E’ andato tutto bene nelle prime quattro prove. Mi dispiace di non essermi espressa al meglio sui 1000 metri ma ho vinto ed era quello che contava”.

Il primo trionfo a Goetzis e la vittoria ai Mondiali di Londra

Alla fine di Maggio 2017 Thiam ha vinto per la prima volta in carriera l’Hypo meeting di Goetzis con lo straordinario score di 7013 punti (miglior risultato degli ultimi dieci anni) al termine di una prova impeccabile illuminata da cinque primati personali su sette gare (su tutti spiccano la misura di 1.98m nel salto in alto e il 59.32m nel lancio del giavellotto, record nazionale in questa specialità).

La belga è diventata la terza eptatleta della storia dopo la primatista mondiale Jakie Joyner Kersee e Carolina Kluft.

Thiam ha avvicinato di appena 19 punti il primato europeo di Kluft, che vinse ai Campionati del Mondo di Osaka 2007 con 7032 punti.

La gara di Goetzis è stata straordinaria. E’ davvero incredibile. Ero arrivata a Goetzis semplicemente per vedere in che forma ero in quel momento. Ero preoccupata per un problema al gomito durante la gara del giavellotto.

Il pubblico di Goetzis mi ha sostenuto molto ed è stato molto caloroso. Anche mia madre era presente in tribuna. A Goetzis ho capito che avevo ancora margini di miglioramento e questo mi ha dato grande fiducia”.

Thiam ha vinto il primo titolo mondiale outdoor della sua carriera al London Stadium Queen Elizabeth Londra con 6784 punti davanti alla tedesca Carolin Schaefer diventando la prima atleta belga della storia a laurearsi campionessa del mondo.

Al termine di un’annata da incorniciare Nafi è stata incoronata Atleta Mondiale dell’anno dalla World Athletics in occasione del tradizionale Gala di Montecarlo.

Non presi parte alle Olimpiadi di Londra 2012 e la vittoria ai Mondiali mi ha fatto vivere una sensazione incredibile. Il pubblico ha dato un grande sostegno a tutti gli atleti durante tutta la competizione.

Dopo la vittoria alle Olimpiadi di Rio 2016 non sapevo cosa potevo fare di più. A 21 anni pensavo di aver raggiunto il massimo. Avevo molte domande e tanti dubbi nella mia mente. Era una sensazione strana.

Non ero mai stata abituata a preoccuparmi prima. Dopo Rio era diventato tutto nuovo per me. Non è stato facile, ma ora fa parte del gioco. Ho imparato a gestire la pressione”.

La stagione 2018 è stata coronata dalla seconda vittoria di fila al meeting di Goetzis con 6806 punti e dal primo trionfo agli Europei all’aperto a Berlino con 6816 punti davanti a Katarina Johnson Thompson.

Nella gara di Goetzis ha superato la barriera dei 2.01m nel salto in alto realizzando la migliore prestazione mondiale di sempre in questa specialità in una gara di heptathlon.

Il meeting di Goetzis è stato un grande weekend. Ho realizzato molti record personali e non mi aspettavo di farne così tanti. Durante il giavellotto c’era molto vento e ho dovuto cambiare la rincorsa.

Dopo il 2.01m nel salto in alto ero in tabella di marcia per battere il record europeo, ma nel giavellotto ho perso punti importanti. Tuttavia non ero dispiaciuta per aver mancato il record europeo”.

La vittoria di Berlino ha permesso a Thiam di completare il Grande Slam dopo le vittorie alle Olimpiadi e ai Mondiali.

Davanti ad uno Stadio Olimpico di Berlino stracolmo di gente la ragazza di Namur ha fatto registrare il primato dei campionati nel giavellotto in una gara di eptathlon con la misura di 57.91m.

E’ stata una battaglia combattuta fino alla fine. Ho dovuto lottare con me stessa”.

Un infortunio subito durante un periodo di allenamenti in Sudafrica nell’inverno 2019 non le ha permesso di difendere il titolo a Goetzis, ma Thiam è tornata a grandi livelli al meeting di Talence vicino a Bordeaux dove ha stabilito il primato mondiale nel salto in alto in una gara di eptathlon con 2.02m e ha trionfato con 6819 punti malgrado un infortunio al gomito.

Purtroppo mi sono fatta male al gomito durante il giavellotto. Ho cercato di continuare fino alla fine perché stavo per fare un grande risultato.

Dopo il salto in alto ero stanca. Le mie energie sono calate, ma venivo da poche settimane di intenso allenamento dopo l’infortunio”.

In avvicinamento ai Mondiali di Doha Thiam ha vinto la gara di salto in lungo al meeting della Diamond League di Birmingham stabilendo il record personale con 6.86m.

Ai Mondiali di Doha ha perso l’imbattibilità nelle grandi rassegne internazionali ma la medaglia d’argento con 6677 punti alle spalle di Katarina Johnson Thompson è stato un risultato di grande valore.

Ai Mondiali di Doha ho avuto un’ottima giornata soprattutto nei 100 ostacoli e nel getto del peso. I risultati nel salto in alto e nei 200 metri sono stati buoni. Ho cercato di non concentrarmi sulla sfida con Katarina ma semplicemente sulla mia gara”.

Nel corso della stagione indoor 2020 Thiam ha vinto il salto in lungo con 6.79m ai Campionati francesi di Lievin dove gareggiava come ospite.

L’emergenza sanitaria legata alla pandemia da coronavirus ha causato il rinvio delle Olimpiadi di Tokyo al 2021 e la cancellazione degli Europei di Parigi.

Thiam ha in programma di prendersi un anno di pausa dall’eptathlon e di gareggiare nel salto in lungo e nel salto in alto a fine estate con l’appuntamento fissato per il 4 Settembre, quando sarà in programma il Memorial Ivo Van Damme allo Stadio Re Baldovino di Bruxelles.

I sacrifici giovanili e gli studi universitari

Il successo olimpico ha ripagato Thiam di tutti i sacrifici compiuti quotidianamente fin da quando, a 14 anni, percorreva 60 km in treno da Namur (cittadina nel centro del Belgio) a Liegi per allenarsi con il suo tecnico Roger Lespagnard.

Cominciai ad allenarmi con Roger all’età di 14 anni. Dopo la scuola prendevo il treno ogni giorno per andare a Liegi. Mi allenavo e riprendevo il treno per tornare a Namur. Facevo i compiti di scuola sul treno e tornavo a casa alle dieci di sera.

Tutti i membri della mia famiglia erano già a letto a quell’ora. Lo facevo tutti i giorni ma ha funzionato e per questo non ho rimpianti”.

Nafissatou ha ereditato la passione per le prove multiple dalla madre Danielle Denisty, che gareggia nelle competizioni master a livello internazionale vincendo titoli europei nella sua categoria sia a livello indoor sia outdoor e detiene diversi record nazionali.

Mia madre gareggiò nell’atletica fino all’età di 15 anni, ma smise quando il club locale dovette chiudere l’attività. C’erano troppi chilometri da percorrere in bicicletta per recarsi al club di atletica più vicino e decise di provare altri sport.

Quando iniziai a praticare atletica da bambina, mia madre mi accompagnava sempre al campo; decise così di riprendere ad allenarsi. Aveva primati personali molto migliori rispetto ai miei all’inizio della mia carriera. Ora ho migliorato tutti i suoi primati.

A volte ci alleniamo nello stesso gruppo e sono orgogliosa dei risultati che ha avuto mia madre”.

Gli studi in geografia, il ruolo di Ambasciatrice Unicef e la passione per il basket

Dopo aver terminato la scuola superiore, Nafissatou scelse di trasferirsi per studiare geografia all’Università di Liegi. Si è laureata nel 2019.

Gli studi universitari mi hanno permesso di avere un buon equilibrio nella mia vita e di non essere concentrata soltanto sull’atletica. E’ importante avere qualcos’altro a cui pensare oltre allo sport.

Mi piace studiare geografia perché è una materia multidisciplinare come le prove multiple.

Lo sport può insegnare molte cose sulla vita ai giovani. L’impegno, il duro lavoro per raggiungere i propri traguardi non sono utili soltanto nello sport, ma anche a scuola, nel lavoro e nella vita di tutti i giorni”.

Nel 2017 Thiam è stata scelta come Ambasciatrice dell’UNICEF per promuovere il diritto dell’educazione per i bambini.

Non ho avuto molto tempo per dedicarmi ad altre cose al di fuori dell’atletica e dell’università, ma nei prossimi anni mi dedicherò al progetto dell’Unicef per l’educazione dei bambini”.

Thiam ha una grande passione per il basket, sport che avrebbe voluto praticare se non avesse scelto di concentrarsi sull’atletica.

Oltre all’atletica mi appassiona molto il basket. Mi piacciono gli sport di squadra. Da bambina praticai questo sport. Ero l’unica ragazza in una squadra formata interamente da maschi e mi divertivo molto.

Quando divenni più grande, fui inserita in una squadra di sole ragazze e iniziai a non divertirmi più. Il mio sogno da piccola era diventare una giocatrice di pallacanestro professionista.

Ancora mi piace seguire questo sport in televisione. Nel mio tempo libero mi piace la moda e considero molto importante il tempo con la famiglia e gli amici”.

Sport OK Junior