Il 30 giugno 2020, dopo tre mesi ininterrotti di informazione sulla pandemia da Covid-19, avevamo finalmente abbandonato gli aggiornamenti quotidiani perché la situazione sembrava sotto controllo ed era tempo di tornare a parlare solo di Atletica.
Dopo altri tre mesi abbastanza tranquilli, però, con l’inizio dell’autunno, e in particolare del mese di ottobre, la situazione è tornata a destare preoccupazione sempre più crescente con le ultime settimane scandite da una serie di DPCM per cercare di arginare il moltiplicarsi dei contagi.
L’ultimo di questi provvedimenti, del Presidente del Consiglio dei Ministri, ha diviso l’Italia in tre aree, rossa, arancione e gialla, con diverse limitazioni a seconda della situazione nelle singole regioni.
Non è, ovviamente, nostra intenzione quella di sovrapporci a tutte le informazioni provenienti da infinite fonti mediatiche, cartacee e on line, ma solo di fare un piccolo, essenziale, riassunto dei dati più significativi della giornata, mettendo in evidenza alcune tendenze, a livello nazionale, che ci sembrano particolarmente significative.
La prima immagine sotto vuole evidenziare, partendo proprio dal 30 giugno scorso, la tendenza di alcuni dati riportati sotto in forma di tabella.
- tamponi fatti,
- positivi reali
- deceduti
- rapporto tamponi/positivi (grafico in copertina)
Nella seconda immagine abbiamo elaborato un grafico che identifica la curva delle persone ricoverate in terapia intensiva, partendo dalla data del 3 aprile in cui, con oltre 4.000 ricoveri, si era giunti al numero massimo in pieno lockdown nazionale totale.
La raffigurazione è molto eloquente nella misura in cui si sta, giorno dopo giorno, raggiungendo molto velocemente quel picco massimo di aprile.
Ad oggi le terapie intensive occupate solo per patologie scatenate dal Covid19 sono 3081, su un totale nazionale di circa 7800 posti globali.
Nella terza immagine abbiamo elaborato un grafico che identifica la curva delle persone ricoverate in reparti normali, partendo dal numero massimo raggiunto in primavera, il 3 aprile, di circa 27.500 ricoverati.
Ad oggi, tale numero è già stato superato poiché i malati che si trovano in strutture assistite sono 29.444.
Nella quarta immagine il grafico che non vorremmo vedere, che identifica la curva delle persone decedute il cui numero massimo era stato di 968, il 27 marzo.
Oggi in una tendenza, purtroppo in salita, ci sono state 623 vittime su un totale, da inizio epidemia, di 42.953.
