Larissa Iapichino verso gli Euroindoor

Ritratto della Principessa dell'Atletica Italiana

Dal pomeriggio del 20 febbraio scorso, Larissa Iapichino è diventata l’unica sportiva italiana in possesso di un record del mondo di atletica leggera, avendo battuto con un fantastico salto in lungo a 6,91 metri, il precedente primato juniores indoor detenuto dalla leggendaria tedesca Heike Drechsler.

Certo, stiamo parlando di atleti di ambo i sessi, sotto i 20 anni di età, ma rimane il fatto che l’impresa della diciottenne azzurra rappresenti qualcosa di eccezionale, visto che è l’unico primato mondiale, fra le principali categorie dell’atletica, che appartiene ai colori italiani ed è certamente da considerare quale un ottimo auspicio per il futuro di un movimento che, proprio dai giovani, sta traendo una fondamentale forza propulsiva.

Possiamo quindi dire che, la figlia di Fiona May, grande ex saltatrice in lungo, e di Gianni Iapichino, ottimo saltatore con l’asta ed anche buon lunghista, sia già diventata una delle massime icone dell’atletica italiana ma, vista la sua ancora giovanissima età, ci piace definirla quale la Principessa dell’Atletica Italiana anche se, per diventare Regina, il passo è ormai brevissimo.

Venerdì 5 marzo, alle 12.18, Larissa scenderà sulla pedana del salto in lungo dell’Arena di Torun in Polonia, per affrontare il turno di qualificazione dei campionati europei al coperto, con l’obiettivo di giocarsi, il giorno dopo alle 19.40, tutte le sue ottime possibilità di realizzare un importante piazzamento in mezzo alle grandi specialiste assolute tra cui, su tutte, la tedesca campionessa del mondo, Malaika Mihambo.

Prima di ricordare la breve, ma già brillantissima carriera dell’azzurra, ci piace citare le prime parole dette, proprio il giorno del suo fantastico record del mondo under 20.

“Sono emozionatissima, è arrivato tutto insieme, in realtà mi sento ancora una cucciola tra le leonesse. All’inizio ero un po’ scarica, poi ho trovato in pedana salto dopo salto le energie necessarie. Poi è arrivato l’incredibile, non ho parole, sono al settimo cielo e ringrazio tutti davvero tutti per il grande supporto”

Larissa Iapichino (foto Grana/FIDAL)
Larissa Iapichino (foto Grana/FIDAL)

Riviviamo brevemente, allora, il percorso agonistico, già ricco di tante soddisfazioni di vario genere della ragazza toscana, studentessa al quinto anno del liceo scientifico che frequenta con grandissimo impegno, pari a quello che mette nei suoi allenamenti.

È nata a Borgo San Lorenzo (Firenze) il 18 luglio 2002 e ha cominciato sin da piccolissima a praticare la ginnastica artistica, più o meno ai tempi delle pubblicità, con mamma Fiona, di una primaria azienda di merendine.

Larissa Iapichino (foto archivio/Style)
Larissa Iapichino (foto archivio/Style)

Poi, senza alcuna forzatura da parte dei genitori, la ragazzina si è avvicinata gradatamente all’Atletica e il padre Gianni, che pur aveva allenato la moglie all’apice dei suoi successi agonistici, ha preferito affidare la figlia alle cure tecniche di un suo caro amico ed ex compagno di squadra, Gianni Cecconi.

Larissa non si è dedicata subito a tempo pieno al salto in lungo, facendo esperienza in varie specialità e si possono trovare, nelle statistiche FIDAL, prestazioni in gare di vario genere tra cui, in particolare, quelle nelle corse ad ostacoli che, di fatto, ha praticato sino al gennaio del 2020, quando gareggiò ancora in un 60 H indoor.

In realtà, proprio il padre Gianni ci ha confidato come Larissa non sembrasse, all’inizio delle sue prime prove sulla pedana del salto in lungo, particolarmente predisposta per tale disciplina, a dispetto dei geni che, indiscutibilmente, avrebbe dovuto avere per trasmissione di entrambi i genitori.

C’era una spiegazione, però, prettamente tecnica legata al fatto che negli anni dedicati alla ginnastica artistica, in particolare del volteggio, Larissa si fosse abituata ad applicare delle tecniche che la portavano a staccare con tutti e due i piedi in contemporanea per cui, quando ha dovuto imparare lo stacco su un solo piede, per il salto lungo, all’inizio si è trovata in grande difficoltà.

Larissa e Gianni Iapichino (foto personale gentilmente concessa)
Larissa e Gianni Iapichino (foto personale gentilmente concessa)

Alla fine i geni hanno prevalso e, in maniera esponenziale, è iniziata l’inarrestabile crescita della ragazza, che è passata dai 4,02 metri del 2015, ai 4,99 del 2016, i 5,94 del 2017, e poi l’inizio dell’attività vera e propria da atleta allieva (categoria under 18) con il 6,38 del 2018, il 6,64 del 2019, il 6,80 del 2020, nel primo anno da juniores (under 20), e la consacrazione definitiva di questo inizio di 2021 con il 6,91 di record del mondo di categoria.

Parlando di titoli vinti, oltre ai numerosi nazionali tra cui ben due assoluti, l’anno scorso all’aperto e quest’anno al coperto, Larissa ha ottenuto nel 2019, a Boras in Svezia, un’incredibile medaglia d’oro ai campionati europei under 20, vale a dire riservato ad atlete di 18 e 19 anni, lei che ne aveva compiuto 17 da tre giorni.

Larissa Iapichino (foto Getty Images for European Athletics)
Larissa Iapichino (foto Getty Images for European Athletics)

Nonostante la grande affermazione continentale del 2019, però, Larissa ha continuato la sua vita tranquilla nella misura in cui non si è dedicata subito totalmente al salto in lungo, ma ha continuato a fare qualche gara con gli ostacoli, quantomeno sino all’inverno del 2020 e poi, dopo l’argento ai campionati assoluti indoor, si è dedicata totalmente a quella disciplina nella stagione della convivenza con il covid, dopo il lockdown totale tra marzo e maggio.

Il rinvio delle Olimpiadi è stato certamente, per l’atleta toscana, un’opportunità al fine di accrescere la propria esperienza e migliorare ulteriormente i vari momenti tecnici del salto, per cui la sua estate è stata certamente ricca di soddisfazioni, come il suo personale di 6,80 a Savona, ma anche con qualche piccola difficoltà mostrata in talune occasioni in cui, certamente, stava testando dei nuovi accorgimenti.

L’inizio del 2021 è stato esaltante, oltre ogni più rosea aspettativa e, specialmente nella seconda gara dell’anno, quella degli assoluti di Ancona, ha dato una straordinaria dimostrazione di continuità, facendo ben 4 salti dei 5 a disposizione su misure importanti: 6,68, ben due volte 6,75 e l’apoteosi finale, al quinto salto, di 6,91 con la rinuncia, molto saggia, di andare in pedana per l’ultimo tentativo che le sarebbe spettato.

Larissa Iapichino (foto Grana FIDAL)
Larissa Iapichino (foto Grana FIDAL)

Dopo la grande impresa del palaindoor marchigiano, Larissa si è rituffata nella sua vita tranquilla di tutti i giorni, tra gli affetti famigliari e lo studio a cui tanto tiene perché non si vive solo di Atletica.

Avremmo dovuto intervistarla, proprio nei giorni scorsi ma, giustamente, il suo staff ha deciso di rinviare ogni tipo di suo coinvolgimento diretto sino a dopo gli Europei di Torun per consentirle di vivere, questo momento, nella maniera più serena possibile.

È chiaro però che, ogni giorno, qualsiasi fonte di informazione, sportiva o meno, scriva qualcosa su di lei, evidenziando come sia la primatista mondiale stagionale nel salto in lungo e come, ai prossimi Euroindoor di Torun, siano tante le sue possibilità di una medaglia, anche molto pregiata.

Sicuramente quanto fatto vedere da Larissa, specie nella gara degli Italiani di Ancona, è qualcosa di sensazionale ma, in Polonia, troverà avversarie fortissime tra due campionesse mondiali ed europee in carica, una outdoor e l’altra indoor, che rispondono al nome di Malaika Mihambo e Ivana Spanovic, ma ci sarà anche la fortissima svedese Khaddi Sagnia oltre a numerose atlete di notevole spessore tecnico.

Vogliamo concludere, allora, ricordando ancora una volta alcune parole dette da Larissa dopo l’impresa del record del mondo indoor under 20: “in realtà mi sento ancora una cucciola tra le leonesse”.

Larissa è una cucciola, non bisogna mai dimenticarlo, siamo certi che darà il massimo delle sue possibilità, ma teniamo ben presente che tutto quanto saprà regalarci in un’occasione così importante e complicata da affrontare, sarà qualcosa di assolutamente sorprendente e non certo scontato.

Larissa Iapichino-Fiona May (foto Grana/FIDAL)
Larissa Iapichino-Fiona May (foto Grana/FIDAL)
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