Nei Campionati Europei under 20 conclusi ieri a Gerusalemme, positivo bilancio finale della spedizione azzurra con la squadra italiana che ha chiuso la competizione con 7 medaglie, di cui 2 ori, 3 argenti e 2 bronzi, il quinto posto nel medagliere guidato dalla Germania con 8 ori, 8 argenti e 7 bronzi, ma il secondo nella placing table, la speciale classifica che tiene conto di tutti i piazzamenti dal primo all’ottavo posto per un totale di 111,5 grazie ai ventisette finalisti, alle spalle soltanto della Germania con 223,5 e davanti a Gran Bretagna con 103.5, Polonia e Francia entrambe a 88.

È il miglior piazzamento in questa speciale graduatoria dell’Italia nelle 27 edizioni della manifestazione in quanto finora il massimo era stato il terzo posto di Boras nel 2019, dove però gli azzurri vinsero 5 ori conquistando 11 medaglie.

Nell’ultima giornata da evidenziare i tre conclusivi podi, dopo i quattro delle prime tre sessioni di gare, da parte del giovanissimo marciatore azzurro Giuseppe Disabato che ha conquistato il bronzo sui 10.000 metri di marcia in pista, ma soprattutto di Edoardo Stronati e Great Nnachi secondi rispettivamente nel salto in alto uomini e in quello con l’asta donne.

Particolarmente significativo il risultato di Nnachi, 19 anni da compiere il prossimo 15 settembre, atleta di cui si sente parlare da tanti anni, sia per meriti sportivi poiché da quando era cadetta ha inanellato prestazioni importanti in varie specialità, sia nei salti che nella velocità, ma anche per motivi burocratici in quanto pur essendo nata in Italia, a Torino, da genitori nigeriani che si sono trasferiti circa 25 anni fa, è riuscita ad ottenere la cittadinanza italiana solo al compimento dei suoi 18 anni nel 2022.

Una storia singolare, in cui nel dicembre 2021 è stata anche nominata Alfiere della Repubblica dal Presidente Sergio Mattarella, ma non è bastato per accorciare i tempi e allora il grande risultato di ieri ha certamente avuto un sapore ancor più particolare essendo stato realizzato con la maglia azzurra tanto agognata.

Nella gara Great ha fatto un percorso senza errori superando la misura di 4,15 alla prima prova, per chiude con un nullo a 4,25 e altri due a 4,35, con cui avrebbe migliorato il record personale di 4,30 realizzato l’anno scorso e pareggiato in questa stagione, nel duello con la svedese Sara Winberg, l’unica a superare 4,25 per conquistare l’oro.

Un argento in condivisione con la lituana Rugile Miklyciute, che come la piemontese non ha sbagliato fino a 4.15, mentre al quarto posto si è piazzata la svizzera Alexandra Stucki con 4,15 al terzo tentativo.

Great Nnachi (foto Grana/FIDAL)
Great Nnachi (foto Grana/FIDAL)

Da ricordare come per la saltatrice piemontese quella degli Europei Juniores in Israele sia stata la seconda presenza in Nazionale dopo aver debuttato nell’incontro indoor di marzo a Liévin con Francia e Spagna, e di come, nonostante non abbia avuto la cittadinanza sino alla fine dell’anno scorso, abbia iniziato a vincere titoli nazionali di categoria giovanile dal 2018 grazie a una deroga introdotta nei regolamenti federali, che le hanno permesso di gareggiare come equiparata.

Le dichiarazioni di Nnachi: “Sono abbastanza contenta di aver preso l’argento. Puntavo all’oro e so che avrei potuto farcela, ma è andata così e non posso piangere per una medaglia d’argento, perché è già tanto importante essere qui a indossare questa maglia. Ho usato la stessa asta nei primi due salti, poi l’ho cambiata ma l’altra è troppo dura, ce ne vorrebbe una intermedia. A 4,25 ho visto che ero seconda e anche se l’avessi fatto non sarebbe cambiato nulla, allora sono passata a 4,35 con due tentativi alti, ma c’erano problemi tecnici. È da almeno cinque anni che penso a questo momento, da quando ero cadetta e ho realizzato che non avevo la cittadinanza italiana”.

Nell’alto uomini Edoardo Stronati ha conquistato l’argento superando 2,18 alla seconda prova, stessa misura dello svedese figlio d’arte Melwin Lycke Holm che ci è riuscito invece alla prima e ha conquistato l’oro nella gara che si è chiusa con tre errori di entrambi a 2.21, mentre positivo anche l’altro azzurro Matteo Sioli sesto con il proprio personale di 2,15 ottenuto al terzo tentativo.

Molto bella anche la prestazione del giovanissimo marciatore, solo 16 anni e quindi allievo, Giuseppe Disabato che ha confermato il suo talento anche nella categoria superiore, dopo aver vinto l’argento tra gli under 18 sulla stessa pista nella scorsa stagione, ottenendo il bronzo sui 10.000 metri in pista con il crono di 42’19″67, a una manciata di secondi dall’argento.

Vittoria per il tedesco Frederick Weigel in 41’53″58 con il turco Hayrettin Yildiz secondo con 42’13″78, mentre è stato sesto in 43’32″52 l’altro azzurro Diego Giampaolo, vincitore in maggio agli Europei a squadre di Podebrady nella sua categoria under 20.

Edoardo Stronati (foto Grana/FIDAL)
Edoardo Stronati (foto Grana/FIDAL)

Nelle altre finali dell’ultimo pomeriggio di gare, quarta la staffetta 4×400 maschile con Matteo Di Benedetto, Daniele Groos, Luca Marsicovetere, Simone Giliberto con 3’08″39, in lotta fino al traguardo per il podio, quinto posto per Ludovica Cavo nei 400 ostacoli con 59″08 e per la 4×100 maschile con Nicolò Salaris, Romeo Monaci, Loris Tonella, Jacopo Capasso (e anche Daniele Groos nella batteria del mattino) in 40″70.

È sesta Gloria Kabangu negli 800 in una gara tattica con 2’08″45, mentre ottavo posto di Margherita Voliani nei 5000 metri con 16’52″28.

Da sottolineare nel decathlon la prestazione di Alberto Nonino, decimo con il personale di 7510 punti con il friulano che ha avvicinato il record italiano juniores di Dario Dester (7589 quattro anni fa), poi 20° Alessandro Carugati (7092) e 23° Stefano Demo (6789).

Sulla pedana del triplo decimo Leandro D’Amore con 14.52, nei 5000 al maschile 14° Stefano Benzoni con 14’32″79 e 24° Vittore Simone Borromini in 15’09″99, mentre tra le donne 24° posto di Carolina Fraquelli con 17’40″58.

Giuseppe Disabato (foto Grana/FIDAL)
Giuseppe Disabato (foto Grana/FIDAL)

Tutti i risultati

Tutte le medaglie e i migliori piazzamenti degli azzurri
  • Oro (2): Simone Bertelli (asta); Mattia Furlani (lungo)
  • Argento (3): Edoardo Stronati (alto); Great Nnachi (asta); Giulia Gabriele (10.000 marcia)
  • Bronzo (2): Daniele Groos (200); Giuseppe Disabato (10.000 marcia)
  • Quarto posto: Manuel Zanini (1500); Matteo Di Benedetto, Daniele Groos, Luca Marsicovetere, Simone Giliberto (4×400, in batteria anche Lorenzo Mellano e Giovanni Lazzaro); Celeste Polzonetti (100 ostacoli); Erika Saraceni (triplo); Giada Traina (10.000 marcia)
  • Quinto posto: Federico Bonanni (asta); Nicolò Salaris, Romeo Monaci, Loris Tonella, Jacopo Capasso (4×100, in batteria anche Daniele Groos); Matilde Prati (1500); Ludovica Cavo (400 ostacoli)
  • Sesto posto: Diego Giampaolo (10.000 marcia); Matteo Sioli (alto); Gloria Kabangu (800); Michelle Cantò (10.000 marcia)
  • Settimo posto: Elisa Valensin (200); Laura Ribigini (3000); Marta Amani (lungo)
  • Ottavo posto: Jacopo Capasso (100); Matteo Di Benedetto (400); Alessandro Morotti (3000); Margherita Voliani (5000)
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