L’Italia ha conquistato la prima medaglia d’oro nel Festival Olimpico della Gioventù Europea di Maribor in Slovenia grazie alla strepitosa prestazione di Erika Saraceni che, nel salto triplo donne, ha dominato la gara chiudendo con un eccellente 13,42 al sesto salto che rappresenta anche il suo personale battuto di 55 centimetri.

Strepitosa la condotta di gara dell’azzurra che va subito in testa, già migliorandosi sino a 13.11 con il secondo salto, poi rafforza la sua posizione di testa al quinto con un altro progresso sino a 13.22, ma all’ultima prova viene superata dalla polacca Olga Szlachta che fa un balzo a 13,29 che sembra dovere chiudere la partita e invece, con una freddezza e determinazione da grande campionessa, Erika fa il capolavoro della giornata saltando all’ultimo tentativo la misura di 13.42 per la sua gioia e quella di tutto lo staff italiano presente.

Da evidenziare come per Saraceni, figlia dell’ex specialista dei 400 metri Enrico che è stato membro della staffetta azzurra del miglio oltre che atleta master con un palmares internazionale straordinario, questa misura rappresenti pure il record italiano allieve che apparteneva a Ottavia Cestonaro con 13,32 dal 2012 e il miglior viatico per la prossima futura esperienza, peraltro molto impegnativa, in quanto Erika sarà presente dal 7 al 10 agosto nei Campionati Europei under 20 di Gerusalemme contro atlete più grandi di lei di 1 o 2 anni.

Nelle altre gare da segnalare come Sofia Pizzato sia arrivata a un passo dal podio nei 100 ostacoli chiudendo quarta in 13″34, dopo essere rimasta in linea con le migliori nella lotta per le medaglie prima di sbilanciarsi atterrando dall’ultima barriera.

Nonostante l’imprevisto, la trentina è andata di nuovo vicina alla migliore prestazione italiana allieve di Desola Oki con 13″30 nel 2016, già sfiorata un anno fa con il bronzo in 13″33 agli Europei under di Gerusalemme, conquistando poi lo stesso metallo nella scorsa edizione dell’Eyof.

La gara è stata vinta al fotofinish, per pochi millesimi, dalla francese Laura Montauban davanti alla croata Mia Wild e alla polacca Zuzanna Zajac, tutte a 13″22.

Sofia Pizzato (foto Grana/FIDAL)
Sofia Pizzato (foto Grana/FIDAL)

Quinto posto nei 5000 di marcia per l’abruzzese Serena Di Fabio, classe 2007, in 23’30″45 togliendo altri sei secondi al record personale timbrato nella recente rassegna tricolore di Caorle mentre, nelle altre finali disputate dagli italiani va evidenziato il settimo posto nei 400 ostacoli di Paolo Bolognesi in 54″39, il nono nel lancio del martello di Davide Camilli con 65,32 dopo due nulli, mentre nei 3000 metri Fikadu Santelia si è classificato dodicesimo in 8’49″06.

Si sono poi qualificati per la finale i due quartetti della staffetta mista a frazioni crescenti (100-200-300-400 metri), con le azzurre che hanno siglato il crono più veloce del turno in 2’07″24 con Sofia Pizzato, Alice Pagliarini, Elisa Marcello e Elisa Valensin realizzando anche la migliore prestazione italiana allieve di 2’07″35 mentre, anche la squadra maschile formata da Matteo Togni, Leo Domenis, Simone Giliberto e Mattia De Rocchi, ha vinto la propria batteria in 1’54″40 che è valsa il secondo tempo complessivo.

Nella sesta e ultima giornata di questa mattina in programma altre sette finali con azzurri per cercare di incrementare il medagliere con la presenza di Manuel Zanini nei 2000 siepi, Aldo Rocchi nel salto triplo, Melania Rebuli nei 1500 metri, Anita Nalesso nel getto del peso, Lorenza De Noni negli 800 metri oltre che le due staffette.

Per adesso dopo cinque giornate l’Italia è a quota cinque medaglie complessive con un oro, tre argenti e un bronzo.

Alice Pagliarini a destra (foto organizzatori Eyof)
Alice Pagliarini a destra (foto organizzatori Eyof)

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