Incredibile quello che accade da circa una settimana sulle piste al coperto europee, con Pietro Arese che dopo aver conquistato il record italiano indoor sui 1500, una settimana fa, si è visto togliere il primato subito ieri da Federico Riva, che l’ha peraltro perso immediatamente ad opera dell’originario primatista Ossama Meslek a cui l’aveva tolto Arese, il quale però sempre a Metz in Francia si è permesso il lusso di appropriarsi del record dei 3000 metri che apparteneva dal 1997 a Genny Di Napoli, grande icona del mezzofondo azzurro degli anni novanta, con il crono di 7’38″42 che polverizza il precedente limite di 7’41″05.

Per l’atleta piemontese il secondo posto assoluto nella gara vinta dal francese Yann Schrub in 7ì38″41.

Le dichiarazioni di Arese: “Devo ammettere che mi mancava di fare un tempo di cui rimanere veramente basito, perché oggi mi aspettavo di correre quattro-cinque secondi più lento. I 3000 metri erano la mia bestia nera. C’erano sempre intoppi, oppure scoppiavo ad un chilometro dalla fine. Anche stavolta ho sentito la fatica, ma quando è iniziata la gara vera mi sono ripreso.

Aver perso in volata contro il campione europeo di cross è un ottima notizia. Ormai un record italiano dopo l’altro per l’atletica italiana. Quello che ho fatto a Padova era talmente ambito che me l’hanno superato in due ed è qualcosa di davvero stimolante. Sono stato tra i primi a complimentarmi con Federico Riva e Ossama Meslek. Chissà per il record dei 1500 metri all’aperto!”.

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