Eccellenti risultati sono arrivati ieri sera dal mezzofondo azzurro nel meeting di Metz in Francia, tappa Silver del World Indoor Tour, con particolare riguardo per la competizione dei 3000 femminili dove la 22enne Ludovica Cavalli si è resa protagonista di una bellissima gara dove è riuscita sempre a controllare la testa della corsa, pur rimanendo sempre leggermente dietro, per poi negli ultimi due giri andare a riprendere tutte le atlete davanti a lei, e trovarsi addirittura in seconda posizione a circa 100 metri dall’arrivo, per poi essere risuperata ma chiudendo in ogni caso al quarto posto con un ottimo 8’44″40, che ha polverizzato il suo precedente limite di 9’05″11, e l’ha fatta diventare la seconda italiana di sempre sulla distanza al coperto, dietro all’8’41″72 di Nadia Battocletti della scorsa stagione.
Proprio l’altra 22enne Battocletti, certamente la protagonista azzurra più attesa, era stata nella prima parte della competizione nelle primissime posizioni ma poi, un caduta davanti a lei, l’ha fatta inciampare e perdere terreno che ha gradualmente recuperato ma, negli ultimi giri, ha pagato tale sforzo ed è stata costretta al ritiro per una sua caduta diretta.
Cavalli, in ogni caso, ha concluso la gara al quarto posto, incollata al terzetto etiope composto da Ayal Dagnachew prima con 8’42″47, Sembo Alemayew seconda con 8’44″05 e Tigist Ketema terza con 8’44″08, e si è inserita al quarto posto nelle liste europee dell’anno con davanti soltanto la tedesca Hanna Klein e le britanniche Laura Muir e Melissa Courtney-Bryant.
Molto bene al femminile, anche un’altra mezzofondista del 2000, Eloisa Coiro che si è migliorata sugli 800 metri sino a 2’02″07 e, come Cavalli, ha ottenuto il minimo di partecipazione per gli Euroindoor di Istanbul dal 2 al 5 marzo.
Eloisa ha prodotto un finale veramente travolgente in rimonta, chiudendo al quarto posto dopo essere rimasta nelle retrovie del gruppo nei primi tre giri, nella gara dominata dall’ugandese Halimah Nakaayi con 1’59″18, mentre seconda è stata la spagnola Lorea Ibarzabal in 2’01″00 e terza la keniana Naomi Korir in 2’02″03. L’altra azzurra Elena Bellò ha chiuso settima con 2’02″86.
Non solo le donne brillanti nelle gare del mezzofondo ma anche gli uomini con Federico Riva che ha ottenuto un buon 3’37″98 sui 1500 metri dopo l’ottima prova dl meeting di Karlsruhe, in una competizione in cui ha risalito gradualmente posizioni giro dopo giro, fino a chiudere sulla scia del terzetto da podio composto dal belga Ismael Debjani primo in 3’37″25 davanti al francese Louis Gilavert (3’37″26) e all’etiope Samuel Zeleke (3’37″94).
Nei 3000 al maschile è Pietro Riva è stato il migliore degli azzurri con 7’49″42, che gli ha regalato la nona posizione nella gara vinta dal francese Yann Schrub in 7’40″54, mentre più indietro si è piazzato Pietro Arese dodicesimo con 7’58″43 mentre si è ritirato l’altro azzurro Ossama Meslek.
Negli 800 maschili bella prova di Catalin Tecuceanu, terzo in 1’47″22 alla fine di una gara di testa in cui ha ottenuto anche il primato personale che lo pone al sesto posto delle liste italiane di sempre, mentre il successo se lo è aggiudicato il francese Benjamin Robert con 1’47″04, davanti al belga Tibo De Smet secondo in 1’47″15 e all’italiano di nascita rumena, mentre l’altro azzurro Simone Barontini non è riuscito a replicare la prova di mercoledì a Torun e ha chiuso in 1’48″27.
Nella gara dei 400 donne dove era impegnata in un’altra serie l’italiana Ayomide Folorunso che si è migliorata sulla distanza con il tempo di 52″52, quattro centesimi in meno di quanto fatto a Karlsruhe nel 2020, straordinaria impresa della olandese Femke Bol che ha abbattuto la barriera dei cinquanta secondi con il tempo di 49″96, che ha avvicinato di tantissimo il datato record del mondo di 49″59 realizzato della ceca Jarmila Kratochvílová, il 7 marzo 1982, nel Palasport coperto di Milano, l’impianto poi crollato per la neve tre anni dopo.
Non contenta della mostruosa prestazione sui 400, Femke Bol è tornata in gara anche sui 200 metri e chiuso con il crono di 22″87 mentre Ayomide Folorunso nella stessa serie nella circostanza, è arrivata terza con il personale di 23″62 anche se poi è risultata quarta nella classifica assoluta della gara.
Primato stagionale con 2,21 al primo tentativo per il saltatore in alto Christian Falocchi, terzo nella gara vinta dal tedesco Mateusz Przybylko con 2,24, mentre secondo è stato con la stessa misura il connazionale Jonas Wagner con l’altro italiano Stefano Sottile che non ha confermato in pieno le ultime buone impressioni date dal buon 2,27, e chiuso quinto con 2,21 alla seconda prova (tre errori poi a 2,24).
L’altra grandissima prestazione tecnica del meeting è arrivata dall’alto femminile dove l’ucraina Yaroslava Mahuchikh è volata a 2,02 per poi fallire di poco le tre successive prove a 2,07.
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